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Valle d'Aosta: a spasso tra castelli e piccoli borghi

Ultimo Aggiornamento: 19/08/2006 17:04
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STAFF IPERCAFORUM



19/08/2006 17:04

Si parte alla scoperta della più piccola e meno popolata regione d’Italia; la Valle D’Aosta.
Montagne, castelli e piccoli borghi sono le prerogative di questa regione ricca di storia.




DA AOSTA A PONT ST MARTIN
Aosta- Fénis- Saint Vincent- Verrès- Issogne- Bard- Pont Saint Martin

Prima di diventare un comprensorio turistico d’eccezione, la Valle D’Aosta è stata una terra di estrema importanza culturale, con oltre duemila anni di storia. Regione di confine tra la Svizzera e la Francia, si sentii la necessità di fortificarla con castelli nei punti di passaggio.



IL PERCORSO
Partendo da Aosta si percorre la S 26 seguendola in direzione est fino a Pont St. Martin.

LE SOSTE
Aosta capoluogo della regione, fu fondata nel 25 a.C. dagli antichi romani. Di questo insediamento sono rimaste molte tracce; il tipico assetto ortogonale, circondato in buona parte da mura ancora visibili all’occhio del visitatore. Durante il medioevo la città ebbe un ruolo di vitale importanza. Proprio per questa ragione tesori architettonici e artistici danno un ulteriore fascino al paese. Oltre alle mura, l’Arco di Augusto è un’altra testimonianza storica della fondazione della città. Eretto nel 25 a.C., l’arco comprende un solo fornice inquadrato da semicolonne corinzie. Il crocefisso sotto l’arcata è una copia, l’originale si trova nel Museo della Cattedrale. Sempre di epoca romana sono i resti dell’anfiteatro inglobati nel convento di S. Caterina e Porta Pretoria, ingresso monumentale alla città, ora interrata. La collegiata di Ss. Pietro e Orso è un suggestivo complesso religioso di origini medioevali. Delle diverse fasi costruttive rimangono importanti documenti, tra cui il ciclo di affreschi del 1015- 20 dedicati alla vita di Cristo e al martirio di santi. Degni di nota sono anche il coro e il chiostro, dove capitelli istoriati del XII sec. raccontano storie di due Testamenti, storie di santi e anche temi profani. Notevole il campanile che domina il complesso. La Cattedrale fu costruita nel X-XI sec., anche se fu in parte rinnovata tra il Duecento e il Quattrocento, ne conserva in parte l’aspetto. All’interno il coro è stato intagliato e scolpito da due maestri savoiardi (1469-70), mentre il monumento sepolcrale di Tommaso II di Savoia porta la firma del valdostano Stefano Mossettaz. Da visitare il Museo archeologico regionale.



A Fénis, il Castello fu costruito tra il XIII- XV sec. e più tardi ampliato. A quell’epoca risalgono la corte interna e gli affreschi che ornano ballatoi, scale, sale e la cappella, in parte attribuiti alla scuola di Giacomo Jaquerio.

A Saint Vincent, sede anche della nota Casa da Gioco, lo spettacolo è di casa; premiazioni, sfilate di moda e rassegne musicali, sono eventi che dominano il calendario della città fin dai tempi della Belle Èpoque. Da visitare la parrocchiale di S. Vincenzo e il castello di Ussel, edificato verso la metà del XIV secolo del versante meridionale della valle.

Anche se il piccolo borgo di Verrès presenta un apsetto prevalentemente moderno, il Castello risale al XV sec. posto su una rupe alle spalle del borgo antico, domina la valle. Sobrio all’esterno e raffinato all’interno il castello di Issogne è un rifacimento quattro-cinquecentesco di una residenza fortificata medioevale. Ornano l’interno affreschi raffiguranti botteghe artigiane riferibili alla scuola di un maestro locale.

Bard è posta in una posizione strategica, tanto che Amedeo IV , duca sabaudo, trasformò il castello in una fortezza. Distrutto nel 1800 da Napoleone, venne riedificato per volere di Carlo Alberto; oggi accoglie mostre temporanee e altri eventi culturali. Nel villaggio medioevale, degno di nota è il palazzo dei conti Nicole.

Pont- Saint- Martin conserva un ponte romano che da nome al borgo, costruito nel I secolo a.C., e utilizzato fino al 1831. di qui passava la via romana delle Gallie, del quale rimane un breve tratto presso Donnas.



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