Shsst! il Silenzio è Sacro

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06/11/2007 02:01

IL VATICANO SI DIFENDE
– L’AVVOCATO JEFFREY LENA CHIAMATO DALLA SANTA SEDE PER GESTIRE LO SCOTTANTE DOSSIER DEI PRETI PEDOFILI
– UN PROBLEMA CHE SEMBRA DECISAMENTE AVVIARSI AD ESSERE SERIAMENTE PRESO IN MANO
– RE VICINO ALL’ADDIO?…




Filippo Di Giacomo per “La Stampa”
05 Novembre 2007


213.215.144.81/public_html/articolo_index_35628.html


Sulla porta dell'ufficio che occuperà, nella segreteria di Stato vaticana, c'è già il suo nome.
Si chiama Jeffrey Lena l'avvocato americano che la Santa Sede ha assunto per occuparsi del contenzioso che la oppone, in vari stati del mondo, alle vittime di abusi sessuali da parte di preti.
Questa, la motivazione ufficiale.
Quella ufficiosa, suggerita dai fatti recentemente accaduti anche dentro le mura leonine, appare confermata dalla collocazione dell'ufficio dell'avvocato Lena, situato a metà strada tra la sezione amministrativa e quella legale del Vaticano.

Insomma, una sorta di addentellato dell'ufficio del personale e di quello disciplinare, per un problema che sembra decisamente avviarsi ad essere seriamente preso in mano
. La Chiesa Cattolica è l'unica confessione cristiana ad avere un sistema di archivi completo e preciso. E dall'analisi delle cartelle dei 150 mila sacerdoti e religiosi che hanno servito la Chiesa negli Usa dagli Anni Sessanta al 1980, risulta che le accuse di pedofilia hanno colpito circa 500 persone, quindi lo 0,3% del clero e dei religiosi. Le accuse che poi sono state anche provate, fanno scendere la statistica allo 0,2%. I dati americani risultano confermati anche dallo studio incrociato condotto negli archivi di altre circoscrizioni ecclesiastiche.

Tuttavia, gli stessi studi, fanno emergere una situazione più complessa sulla presenza di ministri consacrati di indole omosessuale. Quanti siano, non è dato sapere. Qualche anno fa Donald Cozzens, il rettore del seminario cattolico di Cleveland, in The Changing Face of the Priesthood, riportava tassi che oscillavano dal 23 al 80%. Un altro studioso, Leon J. Podles, suggerisce invece, probabilmente in modo più compiuto, che il tasso tra gli ordinati attualmente in servizio si attesta sotto il 20%, cioè con una percentuale da 7 a 8 volte maggiore rispetto a quello della popolazione generale.

Come sostiene Michael Rose nel suo libro Goodbye! Good Men, c'è un'attiva sub-cultura omosessuale dentro la Chiesa Cattolica. Frutto, secondo molti, della confusione conseguente alla rivoluzione sessuale degli Anni 60 associata ai tumulti dottrinali e disciplinari conseguenti al Concilio Vaticano II ed alla maggiore approvazione del comportamento omosessuale nella società. Il tutto, in un mix che ha facilitato agli omosessuali attivi l'ammissione al sacerdozio e, non di rado, ha creato l'ambiente per la loro cooptazione ad incarichi importanti. Con le strutture vaticane ormai non in condizione, per ovvi motivi, di controllare alcuno, il compito dell'avvocato Jeffrey Lena appare importante e, probabilmente, destinato a diventare presto assai ingrato.

Così appare anche il lavoro che il cardinale Giovan Battista Re, prefetto della Congregazione dei Vescovi, sta svolgendo in questo particolare momento della vita della Chiesa. Voci insistenti lo danno prossimo alla cessazione dell'incarico per un oscuro intreccio con le vicende del suo amico Antonio Fazio e di altri personaggi coinvolti in bancopoli. Un quotidiano lo aveva indicato, qualche mese fa, destinatario del fervorino che un Fiorani, appena uscito dal carcere avrebbe indirizzato a un non meglio precisato porporato: «Voi vedete uno che vi dà i soldi, come io v´ho sempre dato i soldi in contanti, e tutto andava bene. Poi, quando una persona è in disgrazia non fate neanche una chiamata a sua moglie per sapere se sta bene o se sta male». La risposta del porporato sarebbe stata: «La Chiesa è fatta di uomini e gli uomini sbagliano».

E Fiorani, di rimando: «Sì, è vero, è fatta di uomini, ma io sto parlando con lei, non sto parlando con un parroco di campagna».

Perché poi, notizie non pubblicate di recente tornino a circolare ogni volta che la Santa Sede deve provvedere ad una nomina importante, sembra abbastanza facile da spiegare. Ormai è chiaro che l'edizione ecclesiastica del manuale Cencelli non funziona più. E la Congregazione dei Vescovi ha ripreso a fare il proprio mestiere. Monsignor Domenico Segalini, il vero organizzatore della giornata mondiale della gioventù del 2000, conterraneo e amico del cardinale Re, è stato nominato ieri assistente generale dell'Azione Cattolica. Il Papa lo ha preferito a don Gianni Ambrosio, ruiniano, attuale assistente spirituale della Cattolica di Milano. A Palestrina, diocesi finora retta da monsignor Segalini, potrebbe essere destinato uno di quei personaggi che la regola del promoveatur ut amoveatur vorrebbe già allontanati da Roma.


05 Novembre 2007

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18/11/2007 13:51

PedoWeb, condannato un altro Prelato a Siracusa

di Gaia Bottà
venerdì 16 novembre 2007



Siracusa - Era nodo di una fitta rete internazionale dedita alla condivisione di materiale pedopornografico:
un Prelato docente universitario, R.H.,(Ndr, RIGGER HANSJORG, Decano dello Studio Teologico Accademico di Bressanone.)
è stato condannato ad un anno e mezzo di reclusione
e al risarcimento di 2'000 Euro.





A dare notizia della sentenza del giudice della sezione penale di Siracusa è Telefono Arcobaleno, l'associazione che si è costituita parte civile nel processo.

Le indagini erano partite nel 2005
da una segnalazione della stessa Associazione: l'operazione "video privé", condotta dal Nucleo Investigativo Telematico, aveva coinvolto 186 persone in tutta Italia. Fra i soggetti indagati, 3 sacerdoti.
Era stato documentato il loro accesso ad un sito italiano che generava centinaia di contatti giornalieri da tutto il mondo.
Per effettuare l'accesso era necessario conoscere la password, un lasciapassare che gli utenti non potevano ottenere semplicemente versando una quota di denaro, ma anche partecipando attivamente alla rete che si intrecciava su forum e siti esteri.
Finendo così per alimentare un giro d'affari in netta e preoccupante crescita, che ogni giorno genera oltre otto milioni di euro.

Ad esprimersi riguardo alla sentenza è Giovanni Arena, presidente di Telefono Arcobaleno, che non risparmia parole dure nei confronti del condannato e delle istituzioni in seno alle quali potrebbe continuare ad operare:
"Non è sufficiente che la Chiesa risarcisca materialmente il danno delle vittime, come è successo e succede, se colui che ha commesso quello che è un crimine contro l'umanità, continua a praticare il proprio ufficio sacerdotale tra la gente."

"In Italia - prosegue Arena - sono diversi i casi di sacerdoti condannati o in attesa di giudizio,
da 11 anni lottiamo per far emergere i casi di abuso sull'infanzia, ci confrontiamo quotidianamente con il sommerso e con la diffidenza delle vittime o di coloro che vorrebbero, ma non denunciano".
Una posizione già espressa da altri, che non manca mai di suscitare reazioni forti.

Aspetto interessante della sentenza del Tribunale di Siracusa:
il computer sequestrato al prelato, adeguatamente epurato di tutti i documenti appartenenti all'accusato, verrà rivenduto nell'ambito di un'asta giudiziaria.

Gaia Bottà
punto-informatico.it/p.aspx?i=2116174


Operazione PretoFilia . . .
[Modificato da Etrusco 18/11/2007 17:23]
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18/11/2007 20:32

da un articolo di Punto-Informatico:

...esiste un altro fronte, che si batte contro altre sfaccettature della pedofilia.
A seguito delle polemiche sollevate dal documentario BBC Sex Crimes and The Vatican, fra diffusione e rimozioni dalla Rete e programmazione in tv, la "connection" fra Chiesa, silenzi e pedofilia sembra guadagnare sempre più attenzione.
A fianco delle manifestazioni ufficiali, come quella promossa da RnP nei giorni scorsi, si è messa all'opera, in Rete, la celeberrima factory di Molleindustria.

È con Operazione: Pretofilia, l'ennesimo giochino in flash caustico e provocatorio, che Molleindustria esprime il proprio dissenso nei confronti di questa connection.
Un torbido intreccio che, a parere di molti, sembra essere legittimato dagli atti pontifici Crimen Sollicitationis e De Delictis Gravioribus, che risparmierebbero possibili colpevoli di atti di violenza su minori da procedimenti giudiziari nei tribunali civili. Lo scopo del gioco di Molleindustria? Distogliere l'attenzione mediatica sfruttando "agenti silenziatori" al soldo del Vaticano, capaci di intimidire testimoni e sottrarre alle forze dell'ordine turpi membri del clero, nell'intento evidente di richiamare su una questione spinosa l'attenzione dei media e dei cittadini.

Gaia Bottà




Operazione: Pretofilia




Ancora una volta il clero è al centro delle polemiche per gli abusi ai danni dei minori.
Il Vaticano ha creato una task force per garantire l'impunità dei preti pederasti.

Assumi il comando delle operazioni pretofile:
consolida l'omertà,
insabbia le indagini,
contieni lo scandalo finchè l'attenzione mediatica non sarà calata.
Non lasciare che la giustizia secolare si intrometta negli affari della Chiesa!






Clicca QUI per giocare On LIne . . . LINK...



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Un altro mirror per giocare on line...





[Modificato da Etrusco 18/11/2007 21:01]
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20/11/2007 14:22

I Pedofili confinati in Alaska continuano a mietere vittime:

La somma, 50 Milioni di Dollari, è la più alta mai pattuita da un ordine religioso
L'avvocato delle vittime: "I preti problematici venivano confinati in Alaska"

I gesuiti pagheranno i danni per abusi sessuali


NEW YORK - La Compagnia di Gesù pagherà 50 milioni di dollari per risarcire
110 eschimesi che subirono abusi sessuali da religiosi gesuiti quando erano bambini o adolescenti, tra il 1961 e il 1987.
Gli scandali nella Chiesa americana continuano a rivelare nuove e inaspettate storie, cominciati nel 2002 a Boston
, sembravano dover finire con il grande accordo di quest'estate tra la diocesi di Los Angeles e 508 persone che erano state molestate o stuprate negli ultimi settant'anni.


Thomas Cheemuk visita la tomba del fratello, vittima dei missionari pedofili e morto suicida nel 1999

Ma ora dall'Alaska arriva la notizia che per tre decenni in 15 minuscoli villaggi, tra i più isolati e remoti al mondo, abitati dagli Yupik, che insieme agli Inuit formano il popolo eschimese, si sono ripetute violenze e abusi da parte di una decina di preti e da tre missionari della Compagnia fondata da Ignazio di Loyola.

Da quattro anni erano cominciate le denunce, ma
prima del processo si è arrivati ad un'offerta di risarcimento che eviterà il dibattito in tribunale.

Secondo l'avvocato degli eschimesi, Ken Roosa, si tratta di una cifra record per un ordine religioso, grazie all'accordo extragiudiziale ogni vittima riceverà oltre mezzo milione di dollari, in cambio nessuno dei gesuiti verrà incriminato e non è richiesta alcuna ammissione di colpevolezza.

La Compagnia di Gesù, attraverso il padre provinciale dell'Oregon, John Whitney, responsabile per l'Alaska, ha mostrato fastidio per la pubblicità data all'accordo, ha definito l'annuncio prematuro e ha negato che i gesuiti abbiano inviato per anni "in esilio" in Alaska sacerdoti di cui conoscevano le tendenze sessuali, come invece sostengono alcune delle vittime.
Lo stato nel nord-ovest del continente americano viene invece definito dai gesuiti come "una delle terre di missione più difficile" e per questo la Compagnia sostiene di inviarvi i missionari più coraggiosi e preparati.

A St. Michael, un'isoletta lunga 15 chilometri che si trova nel Norton Sound, la baia del mare di Bering scoperta dal capitano James Cook nel 1778,
il diacono Joseph Lundowski abusò di quasi tutti i bambini di Stebbins e St. Michael, [SM=x44497] i due minuscoli villaggi abitati da 150 famiglie.

Accusato da 34 persone, che nelle testimonianze raccontano delle violenze avvenute in una minuscola chiesa, dopo il catechismo, durante i bui pomeriggi dell'inverno dell'Alaska,
Lundowsky era un gigante con la testa pelata e gli occhi blu, lavorava come diacono per la diocesi anche se i gesuiti hanno negato alcun legame con il loro ordine e ufficialmente non sapevano chi fosse.
Lasciò l'isola nel 1975 e ora si è scoperto che è morto una decina di anni fa a Chicago alla Pacific Garden Mission, un ricovero religioso con mensa e dormitorio.
La maggior parte dei sacerdoti accusati sono ormai morti e le vittime, scelte nel tempo tra chi aveva tra i cinque e i quindici anni, oggi hanno tra i trenta e i sessant'anni.

In questa causa, come nel caso di Los Angeles,
i gesuiti pagano per un mancato controllo
e per aver tenuto nascosto per anni lo scandalo
,
nel 2004 si erano poi aggiunte accuse di aver bruciato e distrutto documenti che dimostravano il comportamento dei religiosi.

Tra i sacerdoti sotto accusa il reverendo James Poole, fondatore della radio cattolica del Nord dell'Alaska, che oggi vive in una casa di riposo.
Secondo l'accusa i gesuiti sapevano fin dal 1960 che teneva "comportamenti sessuali inappropriati", ma anche quando lo richiamarono a Portland lasciarono che continuasse ad insegnare ai bambini.

L'avvocato delle vittime, da Anchorage dove ha lo studio, racconta che
nessuno aveva mai avuto il coraggio di denunciare finché non arrivò notizia dello scandalo che aveva investito la diocesi di Boston,
allora a poco a poco emersero storie di disperazione, alcolismo e suicidi.
"In alcuni villaggi eschimesi - sostiene Roosa - è difficile trovare un adulto che non sia stato sessualmente abusato.
Ma nessuno ha ammesso che i preti problematici venivano confinati in Alaska.
Ora per i nostri clienti questo accordo significa che le loro storie di abusi, sempre negate, sono finalmente riconosciute".


Fonte: (20 novembre 2007)


www.repubblica.it/2007/11/sezioni/esteri/missionari-pedofili/missionari-pedofili/missionari-pedof...

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27/11/2007 00:55

è un po' che non passo di qui. Bellissima discussione, molto aggiornata!
Complimenti, siete davvero bravi.

Non entro nel merito di questi preti perché mi viene il vomito.

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27/11/2007 01:25

Re:
Fiammy, 27/11/2007 0.55:

è un po' che non passo di qui. Bellissima discussione, molto aggiornata!
Complimenti, siete davvero bravi.

Non entro nel merito di questi preti perché mi viene il vomito.



Bentornata! [SM=x44483]
[SM=x44477]

Hai visto che son stato promosso Monsignore? [SM=x44499]
Dai, in fondo ci sono anche dei religiosi per bene, non generalizziamo troppo [SM=x44461]


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27/11/2007 14:13




Brescia, violenza sessuale su un 14enne:
arrestato sacerdote vicedirettore del seminario diocesano


BRESCIA (27 novembre) - Il vicedirettore del seminario di Brescia è stato arrestato a Brescia.
Il Sacerdote Marco Baresi, 38 anni,
è stato fermato dagli agenti della Squadra mobile che hanno eseguito un ordine di custodia cautelare emesso dal gip del Tribunale di Brescia.
Le accuse per Baresi sono di violenza sessuale aggravata ai danni di un minore di 14 anni
e detenzione di materiale pedopornografico.






Don Marco Baresi:
Nato a Chiari il 4.2.1969;
ordinato a Brescia l�11.6.1994; della parrocchia di Chiari;
Vicario parrocchiale a San Zano Naviglio (1994-1999);
ViceRettore in Seminario dal 1999.



La diocesi per ora non commenta le presunte accuse di violenza sessuale su un minore.
"Non abbiamo ancora letto le motivazioni dell'arresto", spiega il responsabile dell'ufficio diocesano per le comunicazioni, don Adriano Bianchi, "stiamo verificando cosa e' successo".


BRESCIA (27 novembre)


La Repubblica...

Altre fonti aggiornate su Wikio . . . Link...

Seminario Vescovile Diocesano "Maria Immacolata"

Via Domenico Bollani, 20 - 25123 Brescia * Tel 030 37121 * Fax 030 3712227
Per informazioni: info@seminariobrescia.it



[SM=x44466] [SM=x44515]
[Modificato da Etrusco 27/11/2007 14:19]
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27/11/2007 15:42

Rinfreschiamo la memoria sui principi cardini del Cristianesimo in materia:


Matteo 10:42
"E chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d'acqua fresca a uno di questi piccoli, perché è un mio discepolo, io vi dico in verità che non perderà affatto il suo premio".

Matteo 11:25
" In quel tempo Gesù prese a dire: «Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli".

Matteo 18:6
"Ma chi avrà scandalizzato uno di questi piccoli che credono in me, meglio per lui sarebbe che gli fosse appesa al collo una macina da mulino e fosse gettato in fondo al mare.


Matteo 18:10"
«Guardatevi dal disprezzare uno di questi piccoli; perché vi dico che gli angeli loro, nei cieli, vedono continuamente la faccia del Padre mio che è nei cieli.

Matteo 18:14
"Così il Padre vostro che è nei cieli vuole che neppure uno di questi piccoli perisca.

Marco 9:42
«E chiunque avrà scandalizzato uno di questi piccoli che credono, meglio sarebbe per lui che gli fosse messa al collo una macina da mulino e fosse gettato in mare.


Luca 10:21
-In quella stessa ora, Gesù, mosso dallo Spirito Santo, esultò e disse: «Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli! Sì, Padre, perché così ti è piaciuto!

Luca 17:2
"Sarebbe meglio per lui che una macina da mulino gli fosse messa al collo e fosse gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno solo di questi piccoli.


_________________________________________________________________________

Detto questo riprendiamo la carrellata:



5/12/2007

Abusi sessuali da 7 preti: maxi-risarcimento

Usa, 500mila dollari a una 46enne


Ha subito violenze da 7 preti a partire dall'età di 16 anni ed ora ha vinto la causa di risarcimento.
La donna, oggi 46enne, riceverà dall'arcidiocesi di Los Angeles 500mila dollari.
E' solo uno dei tanti casi di abusi sessuali che da anni stanno colpendo la Chiesa Cattolica americana. La vittima ha avuto una figlia da uno di questi sacerdoti.
Per la prima volta sono state riconosciute le violenze verso una donna e non solo verso ragazzini.




La vittoria giudiziaria di Rita Milla è sulle pagine di tutti i giornali americani,
simbolo di uno scandalo che non accenna a placarsi
negli Stati Uniti.
E' stata l'avvocato di Rita Milla, Gloria Allred, a rivelare alcuni particolari della vicenda giudiziaria.
Come racconta l'agenzia AdnKronos, a 16 anni subì le prime attenzioni di un prete, Santiago Tamayo, che cominciò a molestarla e poi iniziò una relazione con lei.
Il sacerdote Santiago Tamayo le presentò altri 6 sacerdoti che abusarono sessualmente di lei, e uno di essi la mise incinta.
Uno dei preti responsabili delle violenze le avrebbe dato anche del denaro per andare nelle Filippine e abortire.


Poco prima di morire, nel 1999, don Tamayo chiese scusa alla donna, fornendo le prove che incastrarono gli altri preti colpevoli delle violenze sessuali su Rita.

Nel 2003 un tribunale dello Stato della California stabilì che il padre della figlia della donna era un sacerdote, Valentie Tugade.
Nessun commento da parte dell'arcidiocesi di Los angeles, se non una scarna dichiarazione del cardinale Mahony che ha voluto riconfermare l'impegno della Chiesa degli Stati Uniti nella protezione dei bambini e nella prevenzione degli abusi sessuali.

Di recente sempre la Chiesa della più importante città californiana aveva versato ingenti risarcimenti per centinaia di casi di violenze e molestie sessuali.
La vicenda di Rita Milla è solo uno dei tanti capitoli di questo scandalo che affligge da anni l'episcopato americano.

La diocesi di Davenport, nello Stato dell'Iowa aveva accettato un accordo legale in base al quale dovrà sborsare 37 milioni di dollari a 156 vittime di abusi sessuali commessi dai suoi sacerdoti.

Fonte: TGCom 5/12/2007



___________________________________________________________________________


Il caso Sonia Marra:

la studentessa sequestrata dall'uomo misterioso del Centro Teologico di Montemorcino di Perugia...

Ci son seri motivi di pensare che dopo una sua relazione di 3 anni con un prelato sia rimasta incinta e che qualcuno abbia preferito cancellare tragicamente ogni traccia di quella relazione "scomoda"...




...ma le indagini sono ostacolate da alcune "eminenze grigie". [SM=x44465]

[Modificato da Etrusco 02/02/2008 13:53]
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02/02/2008 14:28

Padre Marcial Maciel Degollado . . .


(fonte: Wikipedia)

(Cotija, 10 marzo 1920 – 30 gennaio 2008)
è stato un presbitero messicano di confessione cattolica, fondatore della congregazione dei Legionari di Cristo e del movimento Regnum Christi.


Accusato di abusi sessuali nei confronti di alcuni giovani seminaristi e di Absolutio complicis in peccato contra sextum (Il diritto canonico proibisce ai sacerdoti di assolvere in confessione un complice nei peccato contro il sesto comandamento.), nel 2006 il prelato è stato convocato in giudizio presso la Congregazione per la Dottrina della Fede:
per l'età avanzata e la cagionevole salute di Maciel, la Congregazione ha rinunciato al processo canonico contro Maciel, raccomandandogli "una vita riservata di preghiera e di penitenza, rinunciando ad ogni ministero pubblico".




“C’è ancora del divario tra dire la cosa giusta, senza che poi si agisca propriamente facendo ciò che è giusto fare,” ha detto Brother Barry Coldery, uno storico ecclesiastico australiano che ha scritto molto sugli abusi del clero.

Quattro anni fa, il Vaticano ha reso Brother Coldery membro dell’ordine dei Fratelli Cristiani, rimuovendo da Internet il suo libro, Vita religiosa Senza Integrità: La Crisi degli Abusi Sessuali nella Chiesa Cattolica.

Una lettera del vaticano a Brother Coldrey diceva: “Ci chiediamo se ci sia buonsenso nel pubblicare un documento simile.”

“La risposta dovrebbe essere fate pulizia”, disse Brother Coldrey, “ma viene ancora coperto tutto troppo spesso.”

Il Vaticano si è rifiutato a lungo di prendere una posizione sul perché non abbia agito sulle numerose denunce di abusi fatte contro uno stretto alleato del Papa, il Rev. Marcial Maciel, fondatore e capo dell’ordine della Legione di Cristo a Roma.

2 dei suoi 9 accusatori si sono appellati diverse volte al Vaticano nel 1970 e nel 1980, senza risultati.

Il Vaticano ha finalmente accordato, nel 1999, di esaminare i presunti incidenti, che i due asserivano essere successi in Spagna e in Italia quando erano giovani ragazzi e seminaristi.
Ma pochi mesi dopo il Vaticano ha misteriosamente sospeso l’inchiesta, senza neanche ascoltare la loro testimonianza, in conformità con i voti del silenzio. Tutto questo è riportato anche in un nuovo libro di Jason Berry e Gerald Renner, giornalisti investigativi che per primi hanno riportato la saga di Maciel.

Alberto Athié, un ex prete che ha lavorato in una istituzione benefica retta dai vescovi messicani, ha detto al Dallas News che la sua carriera è stata bloccata dopo che ha notificato al Cardinale di Città del Messico Norberto Rivera e al Cardinale del Vaticano Joseph Ratzinger le accuse contro Padre Maciel.
I cardinali non hanno voluto commentare a riguardo.

“Mi è stato ditto che Maciel è molto caro al Papa, che ha fatto molto bene per la chiesa, e che non era conveniente fare qualcosa per passare dalla parte dell’accusa”, ha detto Mr. Athié, che successivamente ha abbandonato il sacerdozio.

Continua QUI...



Articolo sulle accuse mosse al fondatore dei Legionari di Cristo . . .





Friday, May 19, 2006
Maciel, il Legionario pedofilo


... Il Vaticano ha punito padre Marcial Maciel Degollado, il fondatore dei Legionari di Cristo:
d’ora in avanti non potrà più celebrare la messa, insegnare e rilasciare interviste.
Padre Maciel, messicano, oggi 86enne, è stato per anni al centro di uno scandalo per pedofilia. Il religioso è stato chiamato in causa per violazioni che sono cominciate negli anni '40 nei confronti dei ragazzini che si univano alla Legione. Le denuncie sono sempre state circostanziate, il Vaticano non ha mai fatto nulla, anzi ha sempre protetto Maciel dalla giustizia ordinaria.
Queste testimonianze sono tratte dal volume “Pederastía en la Iglesia católica”, dello spagnolo Pepe Rodríguez:

“Il padre Maciel mi chiamò nell’infermeria, eravamo a Roma... accettammo il suo apparente danno urologico e mi toccò vivere di tutto: palpeggiamenti, masturbazione, sesso orale”
(padre Félix Alarcón).

“A me disse che aveva dei dolori provocati da una involontaria retenzione di sperma, per cui aveva bisogno di un massaggio. Questo cominciò nella parte bassa dell’addome, poi abbassava la mano fino a toccargli il pene e da lì passava direttamente alla masturbazione”

(Alejandro Espinosa, ex Legionario, oggi allevatore).


Quando il vescovo di Coatzacoalcos, Carlos Talavera, inviò la documentazione relativa agli abusi sessuali di padre Maciel, ricevette la risposta del cardinale Joseph Ratzinger (oggi il nostro papa) che considerava non fosse una cosa prudente aprire il caso, in quanto Maciel era una persona molto influente all’interno della Chiesa cattolica.
La violazione e l’abuso dei giovani adolescenti della Legione di Cristo era diventato un rito di iniziazione che Maciel effettuava con la protezione dei suoi superiori.
A nulla valsero le insistenze del clero e dei media messicani perchè Maciel fosse rilevato dal suo incarico.
Si è dovuto aspettare fino ad oggi perchè il Vaticano, finalmente, decidesse una tardia (quanto politica, in fondo il difensore di Maciel è oggi diventato papa) sospensione.

Un esauriente pagina web sui crimini sessuali del clero
si trova nella pagina dello scrittore Pepe Rodríguez:
www.pepe-rodriguez.com/Sexo_clero/Sexo_clero_menu.htm
[Modificato da Etrusco 02/02/2008 14:32]

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08/03/2008 14:22

Pedofilia, prete condannato: la Curia di Bolzano accusa lo Stato: «Non rispettato il Concordato»

BOLZANO (4 marzo) - La Curia di Bolzano è irritata per la condanna a un anno e mezzo di carcere inflitta a Siracusa al sacerdote altoatesino Hansjoerg Rigger per possesso di materiale pedopornografico.
Lo Stato - sostiene la Curia dopo avere preso visione delle motivazioni della sentenza - non ha rispettato gli obblighi del Concordato. Il sacerdote è accusato possesso di materiale fotografico e di video a fondo pedofilo e pornografico.

«Mentre la Chiesa e la Curia di Bolzano - si legge in una nota - hanno sempre rispettato e rispettano profondamente la giustizia civile e penale, non altrettanto è stato fatto dalla giustizia dello Stato italiano, che non rispettando le norme del Concordato, non ha dato nessuna notizia formale, né preventiva né successiva del procedimento in corso».

La Curia ricorda inoltre che il prete «è stato sempre convinto della sua innocenza e tale si è sempre dichiarato» [SM=x44522] e afferma «di avere gravissimi e fondati dubbi sulla sussistenza del fatto, tanto da ritenere che la sentenza di condanna sia il risultato di un errore, determinato da una consulenza tecnica superficiale e contraddittoria».


Fonte: Il Messaggero


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08/03/2008 14:26

Video Porno in Sacrestia

7/3/2008
Germania, monaco ruba dvd porno
Polizia ne trova centinaia nella stanza


Tra una prece e un rosario, [SM=g1470351] trovava il tempo e soprattutto la voglia di rubare articoli meno spirituali. Protagonista un monaco benedettino tedesco dell'abbazia di Maria Laach, colto in flagrante mentre faceva sparire sotto la tonaca dvd pornografici da un sexy-shop. La polizia ha poi trovato nella sua camera da letto ben 230 video a luci rosse: la refurtiva è stata rinvenuta proprio nella sua piccola cella. [SM=g1470351]

Il monaco, di 49 anni, è stato colto in flagrante proprio dalla commessa del negozio e, nonostante una fuga disperata dopo avere gettato il disco nella spazzatura, è stato preso dagli agenti che si erano appostati davanti al sexy-shop. Il negozio, infatti, aveva sporto denuncia poiché già quattro video pornografici a sfondo omosessuale mancavano all'appello.

Proprio il sospetto che dietro questi furti ci fosse lo stesso autore, ha convinto la polizia a perquisire la cella del monaco nell'abbazia nel Land della Renania-Palatinato, che ha portato alla scoperta della vasta collezione di film. [SM=g1470351]

Fonte:
www.tgcom.it
www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo403932.shtml

________________________________________________________________________



PIACENZA

Vende un video porno a un prete
e poi lo ricatta: 300 euro al mese

lo aveva ripreso mentre [SM=x44489] guardava il filmato e minacciava di diffondere le immagini

Protagonista un marocchino 30enne, ora agli arresti.
Aveva estorto alla sua vittima circa 6mila euro


PIACENZA - Prima gli ha venduto un filmato porno, poi lo ha ripreso mentre lo guardava. [SM=x44489] [SM=g1470351]
Infine lo ha ricattatom chiedendogli soldi per non diffondere il video. Protagonisti un marocchino, venditore ambulante e clandestino, e un religioso piacentino. Il maghrebino, 30 anni, è stato rinchiuso nel carcere delle Novate con l'accusa di estorsione in flagranza di reato; l'arresto è stato convalidato dal gip. Le richieste andavano avanti da tempo e il marocchino aveva già incassato circa 6mila euro, con un "fisso" mensile di circa 300 euro.
Il religioso non si è rivolto subito ai carabinieri, ma quando si è visto prosciugare tutti i suoi risparmi, ha deciso di sporgere denuncia. I militari gli hanno chiesto di consegnare altri 300 euro. Le banconote sono state segnate, e quando il marocchino è uscito dalla casa del religioso con il denaro è stato arrestato. [SM=g1470351]

27 marzo 2008

www.corriere.it/cronache/08_marzo_27/religioso_ricattato_video_porno_72dca522-fc27-11dc-9a60-00144f486b...


[Modificato da Etrusco 27/03/2008 22:20]

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21/03/2008 14:13



Le indagini su Villa Serena, a Genova, struttura sanitaria gestita dalle Immacolatine
Nei bidoni i resti degli aborti. A pagamento.

Diceva Gesù agli scribi: "Sepolcri imbiancati, razza di vipere..."

Volete abortire in pace?
Provate alla clinica delle suore


Leggete, per favore, queste parole, che sono tratte dal Vangelo di Matteo:
"Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei...non agite secondo le loro opere, perchè dicono e non fanno. Legano pesanti fardelli e li impongono sulle spalle della gente...Ma voi non fatevi chiamare rabbì, perchè uno solo è il vostro maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate nessuno "padre" sulla terra, perchè uno solo è il Padre vostro, quello del cielo... Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che rassomigliate a sepolcri imbiancati: i sepolcri all`esterno son belli a vedersi, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni putridume.
Così anche voi apparite giusti davanti agli uomini, ma dentro siete pieni d`ipocrisia e d`iniquità....Serpenti, razza di vipere, come potrete scampare dalla condanna della Geenna?"


Chiediamo scusa ai nostri lettori che in maggioranza sono atei, per questo breve discorso, pronunciato da Gesù Nazareno circa 2000 anni fa, bellissimo e incredibilmente attuale.

Si è venuto a sapere che la magistratura di Genova sta indagando sulla clinica Villa Serena, gestita dalle suore "Immacolatine" perchè c'è il fortissimo sospetto che in questa clinica si facessero, a pagamento, aborti clandestini.
I carabinieri hanno perquisito la casa di cura e hanno trovato resti degli aborti nei bidoni della spazzatura.



Le suore immacolatine di Villa Serena (la clinica gestita dalle religiose, dove il ginecologo Ermanno Rossi avrebbe praticato l'aborto clandestino) ripetono che "nella casa di cura si sono effettuati semplici raschiamenti". Ma a contraddirle sarebbe un'intercettazione telefonica...


Noi non consideriamo l'aborto un reato. Dunque non condanniamo le suore Immacolatine.
Quello che ci colpisce è il sistema.
Funziona così:

1) la Chiesa invita i ginecologi a fare gli obiettori di coscienza.

2) La stragrande maggioranza dei medici (in alcune regioni, come il Lazio, le precentuali superano il 90%) obiettano

3) e in questo modo costringono gli ospedali pubblici o a non svolgere il servizio di interruzione della gravidanza, o a svolgerlo in condizioni difficilissime, con lunghe file, con un impegno onerosissimo per i pochi medici che accettano questa incombenza.

4) A questo punto gli stessi che hanno condotto la campagna per l'obiezione di coscienza, e paralizzato in questo modo gli ospedali, organizzano in qualche modo l'aborto a pagamento, che avviene anche nelle loro cliniche (visto che la Chiesa, specie quella romana, tra le sue attività principali, oltre all'evangelizzazione, ha l'organizzazione della sanità privata a pagamento).

Non c'è molto da aggiungere a quel ragionamento di Gesù sui sepolcri imbiancati.



21/03/2008
www.liberazione.it/




Mons. Francesco Moraglia in occasione del 30° di Ordnazione sacerdotale presso le Suore della Clinica Villa Serena
[SM=g1470351]


La Procura cerca una minorenne tra le pazienti
Genova, gli aborti segreti
con cartelle cliniche false
Per i ricoveri a Villa Serena, gestita dalle suore, si faceva figurare che le donne avevano subìto un aborto spontaneo e avevano bisogno di un raschiamento

www.corriere.it/cronache/08_marzo_16/aborti_genova_ba1287ca-f328-11dc-a3d7-0003ba99c6...


Genova, lo scandalo si allarga
"Aborti nella clinica delle suore"


www.repubblica.it/2008/03/sezioni/cronaca/ginecologo-suicida/aborti-clinica/aborti-clin...

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04/04/2008 16:15

2/4/2008 (7:26)
- IL CASO, UN GIRO D'AFFARI SUPERIORE AI 4 MILIONI DI EURO
Il prete che guariva come Wanna Marchi
L'imbarazzo della Chiesa: stop ai riti di esorcismo




"In voi c'è Satana", soldi in cambio di falsi esorcismi

GIAMPIERO CALAP�
FIRENZE
Come Wanna Marchi, come il mago brasiliano Mario Pacheco Do Nascimento, e come le migliaia di persone che ogni giorno vendono amuleti contro il malocchio, filtri d'amore e i numeri giusti per sbancare il Lotto, un prete fiorentino è accusato dalla Procura di associazione a delinquere finalizzata alla truffa. E che truffa. Quasi uno spettacolo. Andato in replica decine e decine di volte per otto anni, dal 2000 al 2008. Ogni volta, il sacerdote radunava un po� di gente, due preghiere e un qualche alleluja per fare un po� d�atmosfera, poi ecco spuntare il complice, naturalmente in preda al demonio.
Un bel problema ma non per Don Francesco Saverio Bazzoffi, 60 anni, dal 1991 leader carismatico della Casa Santi Arcangeli, ufficialmente luogo di incontri e benedizioni a Barberino del Mugello. Imposizioni delle mani, canti, profumo d�incenso, ancora preghiere, e l'indemoniato era salvo.

Peccato che tra il pubblico don Francesco individuasse sempre una o due persone - meglio se malate o afflitte da qualche problema esistenziale - su cui esercitare la sua arte di esorcista. Solito rito, nuovo spettacolo, e un sacco di soldi: 4 milioni di euro � la cifra transitata dai conti personali di don Bazzoffi alla cassa della onlus �I cinque piani� di Prato, i cui responsabili si sono dimessi da ogni carica. Oltre agli esorcismi, a gonfiare il portafogli del sacerdote c�era anche la somministrazione di �sale e acqua benedetti�, oltre alle offerte cospicue dei fedeli raggirati.

La Chiesa ha prudentemente preso le distanze, tanto che lo scorso ottobre il cardinale di Firenze Ennio Antonelli ha annunciato una �accurata verifica sull'attivit� religiosa della Casa Santi Arcangeli� fino a proibire a don Bazzoffi qualsiasi rito con finalit� di esorcismo e consentendogli soltanto la benedizione con il segno della croce.

Intanto i difensori del sacerdote, gli avvocati Giovanni Mati e Andrea Pettini, annunciano l'avvio di una controinchiesta tesa a dimostrare come i conti milionari - sulla scia dei quali � partita l'indagine della Guardia di Finanza di Borgo San Lorenzo - siano destinati a ben diciannove progetti umanitari in Sud America, in Tanzania, in Ruanda, nelle Filippine e in India (dalle adozioni a distanza all'aiuto agli orfani e ai bimbi non vedenti) e come neppure un centesimo sia stato speso dal prete per capricci personali. Se, anzi, questi soldi sono effettivamente transitati nei conti bancari di don Bazzoffi � soltanto, secondo gli avvocati, per motivi contabili. Un giro di denaro cos� importante � spiegato da Mati e Pettini con il �dono� ricevuto da don Bazzoffi, capace di dare una speranza a fedeli sofferenti, che sarebbero affluiti in gran numero ai momenti di preghiera della Casa Santi Arcangeli, dopo aver compiuto vite con percorsi personali colmi di dolore, afflitti da malattie e disgrazie, consigliati a intraprendere la strada delle benedizioni anche da medici e psicologi.

Insomma i suoi difensori vogliono dimostrare che don Bazzoffi non è un truffatore autore di falsi e grotteschi esorcismi, ma che è un benefattore in grado, attraverso il rito liturgico della preghiera degli infermi, di guarire e liberare gli afflitti. Don Bazzoffi indossa la tonaca dal 1973, � stato anche rettore del Convitto della Calza di Firenze, avviando i lavori di restauro, dal 1984 al '92 parroco di Pietramala, paesino in terre toscoemiliane, ha anche origini �nobili�: figlio di un cancelliere della Procura di Firenze, fratello di un magistrato e nipote di Raffaello Torricelli, fidato consigliere di Giorgio La Pira, padre costituente e pi� amato sindaco fiorentino.

Fonte: La Stampa - 2 aprile 2008


Falsi esorcismi: Don Francesco Bazzoffi conosciuto come prete che "benedice"
Tuesday 01 April 2008
Don Francesco Bazzoffi è conosciuto in Toscana e in Emilia come il ''prete che benedice'', non degli esorcismi che mai ha fatto.
E' quanto hanno spiegato i legali del Sacerdote, coinvolto con altre 13 persone in un'inchiesta su una presunta associazione a delinquere finalizzata alla truffa, in merito a ''falsi esorcismi'' che sarebbero stati fatti dal religioso nella Casa dei Sant'Arcangeli, a Santa Lucia, nel Mugello.

www.nostalgiatoscana.it/newsite/index.php?option=com_content&task=view&id=12542&...

corrierefiorentino.corriere.it/cronache/articoli/2008/03_Marzo/16/donbazzoffi_inchiesta_truf...


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10/04/2008 19:11

ALLE NAZIONI UNITE IL PAPA PARLERÀ DI PEDOFILIA
E CHIEDERÀ PERDONO :
"SERVE UNA PURIFICAZIONE TOTALE"


- LE ASSOCIAZIONI DELLE VITTIME: CI INCONTRI E CONDANNI SOPRUSI E SCANDALI
– NON VENGA IL CARDINALE LAW…



Marco Politi per “la Repubblica”




Papa Ratzinger con il suo fido Padre George

L´America attende al varco Benedetto XVI, che sbarcherà a Washington martedì.
Ci sono grandi aspettative per il suo incontro con il presidente Bush e per il suo intervento alle Nazioni Unite sui diritti degli uomini e dei popoli.

Però dinanzi al pontefice si presentano anche i fantasmi del passato.
Non si è spenta l´eco dei grandi scandali di pedofilia, che hanno messo in ginocchio finanziariamente e moralmente la Chiesa cattolica statunitense.
Le vittime vogliono incontrare Ratzinger e si aspettano una parola di condanna delle istituzioni ecclesiastiche, che a lungo hanno coperti i colpevoli.

L´associazione delle vittime, la Survivors Network Abused by Priests (SNAP), lancia un appello al Papa perché «chieda conto ai responsabili» di abusi e insabbiamenti.
Barbara Blaine, vittima di un prete a dodici anni, spiega che «centinaia di vescovi hanno coperto questi predatori
e non hanno fornito informazioni di cui erano a conoscenza. Ma contro di loro non c´è mai stata nemmeno la minaccia di una punizione».

Benedetto XVI risponderà
con l´impegno alla «purificazione» collettiva della Chiesa e alla vigilanza continua. Il cardinale Bertone, Segretario di Stato, ha preannunciato che il Papa affronterà il tema «in modo specifico» incontrando i sacerdoti americani nella cattedrale di San Patrizio a New York.
Indicherà «vie di guarigione e riconciliazione», ha soggiunto il cardinale, con un appello alla «purificazione della vita» e alla creazione di un clima di «integrità morale», giustizia e fiducia reciproca soprattutto nell´ambito delle istituzioni educative cattoliche.



Papa Ratzinger sull´argomento ha le idee chiare.
Dopo la sua elezione ci fu il tentativo in certi ambienti anglosassoni di montare contro di lui una campagna, basata sulle vecchie (e brutte) procedure vaticane in tema di pedofilia, quasi che Ratzinger fosse poco sensibile alla questione.
Il pontefice tedesco, invece, è fautore di una linea molto severa: «Punire i colpevoli e aiutare le vittime».

Gli abusi sessuali sui minori, dichiarò ai vescovi irlandesi nel 2006, sono «crimini abominevoli», da perseguire con «con forza, determinazione e tempestività». Se poi sono coinvolti ecclesiastici, sottolineò, «il crimine diventa ancora più grande e la Chiesa deve fare tutto il possibile per assicurare alla giustizia chi lo commette».


Alla vigilia del viaggio Bertone riconosce che gli scandali di pedofilia hanno provocato «tanta sofferenza alle vittime, alle famiglie delle vittime e soprattutto alla Chiesa, perché era una contraddizione con la grande missione educativa della Chiesa».

Resta aperto l´interrogativo se Benedetto XVI in extremis incontrerà una rappresentanza delle vittime.
Per ora il programma del viaggio dal 15 al 21 aprile non lo prevede. Ma le pressioni sono forti.

L´associazione cattolica Voice of the Faithful ha comprato un´intera pagina del New York Times per chiederlo a Ratzinger.
Negli Usa molti cattolici vogliono anche che in occasione del viaggio non venga in America l´ex arcivescovo di Boston, Cardinale Law, "esiliato" a Roma come arciprete di Santa Maria Maggiore, perché accusato di essere stato in diocesi un insabbiatore di scandali.


Marco Politi per “la Repubblica” 10 Aprile 2008

www.repubblica.it/news/ired/ultimora/cronaca/rep_cronaca_n_3051...

www.oecumene.radiovaticana.org/it1/Articolo.asp?c=193410

www.zenit.org/article-14004?l=italian

www.borsaitaliana.it/bitApp/news/ansa/detail.bit%3Fid%3D62853&cid=1142185070&usg=AFrqEzduyiU2taIZCOui9R9EZ0...


Il cardinale Foley: «La pedofilia è colpa
della Chiesa e non dei media»


CITTÀ DEL VATICANO (10 aprile)
- La Chiesa deve offrire il massimo e quando questo non accade non può essere colpa dei mezzi di comunicazione che danno ampio risalto all'evento negativo.
A fare autocritica è il cardinale John Patrick Foley, gran Maestro dell'Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme e per molti anni presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, in una lunga intervista all'Osservatore Romano commentando il peso dato dai mezzi di comunicazione agli scandali, riguardanti vicende di pedofilia, di una parte del clero americano.


«Noi siamo chiamati ai massimi livelli di perfezione e quando tradiamo questa fiducia non possiamo certo cavarcela criticando i mezzi di comunicazione sociale.
Può darsi anche che alcuni media provino gusto nell'offrire un'immagine della Chiesa come un idolo dai piedi d'argilla.
Ma comunque il fallimento è stato nostro, non loro».
«È certamente un peccato - continua il porporato nell'intervista rilasciata a pochi giorni dal viaggio di Benedetto XVI negli Stati Uniti - il fatto che gran parte del bene che la Chiesa ha fatto venga trascurato a causa di questi scandali.
Alcune persone sono pregiudizialmente ostili alla Chiesa, ma è anche vero che da noi ci si aspetta il bene».

www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=22224&sez=HOME_NELMONDO

[Modificato da Etrusco 10/04/2008 20:31]
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10/04/2008 19:34

LA SENTENZA
Pedofilia, condannato un sacerdote

L'inchiesta era cominciata nel 2005.
Il pubblico ministero aveva chiesto sei anni, ma il giudice ha optato per una condanna esemplare:
6 anni e 10 mesi al prete accusato da insegnanti e genitori.

La difesa: "Faremo appello"


Ferrara, 10 aprile 2008 - Sei anni e dieci mesi: questa la condanna che il tribunale di Ferrara ha inflitto al 68enne sacerdote della Diocesi di Bologna che il 2 marzo del 2005 fu arrestato per presunti abusi sessuali ai danni di dieci bambini dell’asilo parrocchiale del ferrarese che gestiva all’epoca dei fatti. La sentenza è stata emessa ieri pomeriggio dal collegio giudicante (presidente Francesco Caruso, a latere Franca Oliva e Monica Bighetti) dopo sei ore di camera di consiglio e al termine di un processo durato un anno e molte udienze a porte chiuse.

Il sacerdote (difeso dagli avvocati Milena Catozzi di Ferrara e Giuseppe Pavan di Padova) è stato riconosciuto colpevole di abusi sessuali verso bambini minorenni — consistenti in palpeggiamenti nelle parti intime, baci sulla bocca e altre oscenità — e di abusi sessuali (nella fattispecie palpeggiamenti) verso due insegnanti della scuola. Una pena esemplare se si tiene conto del fatto che il pm Filippo Di Benedetto aveva chiesto sei anni. Oltre alla pena principale, che sconterà in carcere, il prete è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una provvisionale tra i due e i tremila euro per ogni bambina molestata sessualmente, anche se l’esatta quantificazione del risarcimento danni sarà effettuata in sede di processo civile.


Il collegio giudicante, che — di fatto — ha accolto in toto l’impianto accusatorio del pm Di Benedetto, ha ritenuto credibili e fondate le accuse contenute nelle testimonianze oculari delle insegnanti, delle cuoche e delle ausiliarie della scuola materna ferrarese, che hanno riferito in aula numerosi episodi verificatisi durante gli anni scolastici 2003-2004 e nei mesi successivi precedenti gli arresti domiciliari. Bocciata, invece, la tesi difensiva, che aveva fatto leva sul rancore provato verso il prete da due insegnanti che, nel settembre del 2004, egli stesso aveva licenziato dalla scuola per poi riassumere pochi mesi dopo su pressione dei genitori dei bambini. Rancore che, secondo la difesa, sarebbe stato alla base delle accuse di molestie.


L’inchiesta della procura ferrarese è iniziata nei primi mesi del 2005 dopo che alcune insegnanti, non senza timori e dubbi, avevano presentato ai carabinieri di Ferrara una denuncia nei confronti del sacerdote, nato a Verona ma attivo nella parrocchia ferrarese dove ha sede la scuola da lui gestita. In quell’occasione, le due donne raccontarono ai militari alcuni episodi circostanziati di molestie ai danni di una decina di bimbi dell’istituto. Si trattava di carezze un po’ troppo spinte, palpeggiamenti e strofinamenti nelle zone intime e baci sulla bocca.

A convincerle a parlare e a vincere gli iniziali timori reverenziali verso l’uomo era stata la direttrice della scuola materna, chiamata alcuni mesi prima dallo stesso religioso per coordinare l’attività didattica e seguire meglio gli aspetti organizzativi. Lei stessa, infatti, non solo era venuta ben presto a sapere dalle maestre e dalle ausiliare (in lacrime) di alcuni episodi emblematici accaduti in passato ma era stata addirittura testimone oculare di numerose attenzioni morbose del prete verso una bimba kosovara, ospite della parrocchia assieme alla madre, al padre e ai fratellini. In particolare, secondo le testimonianze raccolte in aula, l’uomo era solito baciare la minorenne sulla bocca.


Un fatto che era subito sembrato strano alla nuova direttrice, al punto da convincerla a denunciare questo ed altri episodi ai carabinieri assieme alle insegnanti. Ma la curia sapeva? Durante le udienze dibattimentali si è parlato per l’appunto di un incontro tra la stessa direttrice e monsignor Ernesto Vecchi, vicario del vescovo di Bologna Carlo Caffarra, in merito alla condotta del sacerdote ferrarese. In quell’occasione, l’esponente della curia aveva preso atto della situazione dipingendo l’uomo come 'malato'. Circostanza, questa, non confermata poi in aula. Prima della denuncia, altri colloqui erano stati condotti anche con una suora del paese — che aveva promesso il proprio interessamento presso le autorità religiose — e con un responsabile degli asili cattolici della zona. Avvisato o redarguito dai suoi superiori, il sacerdote si era tranquillizzato per alcuni mesi fino a quando non erano ripresi gli atteggiamenti osceni nei confronti della bimba kosovara.


Gli episodi riferiti in aula sono stati molti e molto di più si sarebbe potuto sapere se a parlare fossero state le bambine vittima degli abusi. Tuttavia, proprio per evitar loro un ulteriore trauma, il pm Di Benedetto ha scelto di non convocarle in aula per testimoniare. Stando ai racconti, in un’occasione il sacerdote, per "correggere" alcuni bambini che avevano pronunciato parole oscene, li avrebbe fatti denudare in bagno e avrebbe improvvisato una lezione di anatomia sui loro corpicini. In più occasioni, l’uomo sarebbe stato visto mentre osservava da vicino le bimbe in bagno, per l’accusa segno evidente di una "indole deviata".

Sempre secondo le testimonianze, ritenute fondate dalla corte, il sacerdote si era inserito nel menage coniugale della famiglia kosovara che ospitava in parrocchia: non solo aveva messo la moglie contro il marito, al punto da costringerlo a lasciare casa e a vivere in automobile, ma avrebbe anche minacciato i vicini che, vedendolo affamato e infreddolito, gli avevano prestato soldi e fornito cibo. Per non parlare dei baci osceni alla bimba.

Cristiano Bendin
Fonte: Resto Del Carlino - 10 aprile 2008



Le sue vittime erano bimbe tra i 3 e i 6 anni che frequentavano la scuola materna della parrocchia.
A portare alla luce la vicenda furono due educatrici dell'asilo, subito licenziate dal sacerdote
, che nel 2005, però, venne arrestato per evitare la ripetizione dei reati.
Nel giugno dello scorso anno le due educatrici, insieme ad altre 27 persone, avevano testimoniato per l'accusa e per le parti civili. Nella stessa udienza vennero sentiti anche i 10 testimoni della difesa.

Oltre alla pena detentiva, il sacerdote è stato condannato a provvisionali di migliaia di euro nei confronti delle piccole vittime e dei loro genitori, oltre che al pagamento delle spese processuali. L'uomo ora è ospitato in una struttura religiosa nel bolognese e dopo la sentenza ha lasciato disperato il Tribunale. "Era sicuro di essere creduto", affermano i suoi legali che attendono le motivazioni per presentare appello.

Soddisfatte le maestre che denunciarono affiancate dai pochi familiari presenti.
Al riconoscimento della verità hanno però pagato un prezzo pesante:
la perdita del posto di lavoro e l'ostracismo dei compaesani
,
in una vicenda che ha lacerato la piccola comunità.

www.emilianet.it/Sezione.jsp?titolo=Pedofilia.%20Condannato%20un%20altro%20sacerdote%20cattolico&idSezione=17868&idSezi...

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13/05/2008 14:41

Cronache
per l'ex parroco di Laglio chiesti 8 anni di carcere
Como: indagato l'ex vescovo Maggiolini
L'accusa è di favoreggiamento nei confronti di di don Stefanoni,
accusato di violenza sessuale

COMO - Una brutta storia.
Il vescovo emerito di Como Alessandro Maggiolini è stato iscritto sul registro degli indagati
della Procura di Como per il reato di favoreggiamento personale di don Mauro Stefanoni, l'ex parroco di Laglio (Como) attualmente a processo per violenza sessuale.


Il Vescovo Alessandro Maggiolini

L'ACCUSA - Secondo l'ipotesi accusatoria, Maggiolini nel novembre del 2004 avrebbe convocato in Curia don Stefanoni per riferirgli dell'esistenza dell'indagine penale nei suoi confronti per violenza sessuale.
Dell'iscrizione sul registro degli indagati, che non si sa a quando risale, si è appreso a margine del processo a carico di don Stefanoni.
Proprio lunedì il pm Vittoria Isella ha chiesto nei confronti del Sacerdote una condanna a otto anni di reclusione.
Il prete è accusato di violenza sessuale nei confronti di un ex parrocchiano, all'epoca dei fatti minorenne, affetto da un lieve ritardo mentale
,
che lo denunciò nel 2004. L'imputato ha sempre respinto ogni accusa, ma secondo quanto ha ricostruito in aula il pm «la videocassetta omopornografica trovata nella casa parrocchiale, la tipologia dei film acquistati sulla tv via satellite, i siti internet navigati, le chat line frequentate, i soprannomi utilizzati per farlo, e i rapporti intrattenuti con un suo ex parrocchiano di Ponte Tresa costituiscono una cornice perfetta per il quadro dipinto dalla vittima».
Oggi ci sarà una nuova udienza per le arringhe difensive.

13 maggio 2008
Corriere della Sera

Quotidiano.net


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01/07/2008 02:42

ha abusato per 10 anni di bambini anche nei campi estivi
l'indagine È partita dopo la denuncia di un altro sacerdote
Prete accusato di pedofilia, agli arresti
Avrebbe abusato per dieci anni di bambini con fragilità caratteriali affidati a lui, in oratorio e nei campi estivi


ROMA - Abusi sui bambini che frequentavano l'oratorio.
Con questa terribile accusa è finito in manette a Roma un sacerdote di 55 anni.
Per ben dieci anni avrebbe approfittato delle fragilità caratteriali dei ragazzi che erano stati affidati alle sue cure, in parrocchia e nei campi religiosi estivi. Per il prete, che deve rispondere di violenza sessuale continuata e aggravata, è scattato un ordine di custodia cautelare emesso dal gip di Roma Andrea Vardaro su richiesta del pm Francesco Scavo ed eseguito dai carabinieri. Tra il 1998 e il marzo di quest'anno, avrebbe abusato di diversi minorenni. Sette le vittime accertate, tutti maschi; per l'accusa, però, potrebbero esserci state altre violenze.

FILM PORNOGRAFICI - L'indagine è partita dopo la denuncia di un altro sacerdote. Secondo gli inquirenti, il 55enne si era accattivato le simpatie di alcuni bambini, e, approfittando della loro debolezza caratteriale, li aveva convinti a subire gli abusi, spesso attirandoli nella propria abitazione dietro la promessa di soldi, cd, dvd o capi d'abbigliamento. In casa, nel corso di una perquisizione, sono stati trovati film pornografici. In passato il sacerdote era stato sospeso per un mese dal suo incarico proprio in relazione a voci su presunti abusi sessuali che avrebbe commesso.

FIDUCIA NEI MAGISTRATI - «Piena fiducia» nell'operato della magistratura e vicinanza a quanti «sono feriti da questa vicenda»
sono state espresse dal vescovo della diocesi di Porto-Santa Rufina, monsignor Gino Reali. «Il vescovo, mentre esprime piena fiducia nell'operato dei magistrati inquirenti, auspica che si faccia piena luce sui fatti, ricordando che ognuno ha diritto di essere ritenuto innocente fino all'eventuale condanna - si legge nella nota -. Monsignor Reali manifesta inoltre la propria vicinanza a quanti sono feriti per questa vicenda, alla comunità parrocchiale e a tutti coloro che ne sono profondamente turbati».


30 giugno 2008
Corriere della Sera

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01/07/2008 13:53

QUEL PASTICCIACCIO BRUTTO DEL PRETE PEDOFILO ARRESTATO A ROMA
- GIÀ UN ANNO FA SI PRESE UN MESE DI SOSPENSIONE PER GLI STESSI MOTIVI,
MA IN CAMPAGNA ELETTORALE È STATO GARANTE DI ALEMANNO PER LA FAMIGLIA…



Rory Cappelli e Anna Maria Liguori per “La Repubblica”



Prometteva loro regali. Cd, dvd, capi d´abbigliamento. Anche soldi. Li faceva cenare o pranzare a casa sua. Li invitava a dormire, a volte in gruppo e poi ne sceglieva uno e lo portava in camera per abusare di lui. Ne approfittava in oratorio o durante i campi estivi organizzati con la parrocchia in luoghi di montagna. Oppure, persino, offriva ripetizioni private in materie in cui erano carenti.

Sceglieva ragazzini fragili, tutti maschi e minorenni (dagli 11 ai 16 anni), con situazioni familiari problematiche o particolarmente gravi.
Era questa la tattica di Padre Ruggero Conti, 55 anni, il parroco della chiesa della Natività di Santa Maria Santissima di via di Selva Candida, nella periferia di Roma, a due passi dal Centro di prima accoglienza minorile di Casal di Marmo.
Un prete molto noto nella capitale tanto che il sindaco di Roma Gianni Alemanno lo aveva scelto in campagna elettorale,
insieme ad altri otto esperti (come l´immunologo Fernando Aiuti, il generale Mario Mori, l´attore Luca Barbareschi, il regista Pasquale Squitieri), quale garante per le politiche della periferia e della famiglia.

È stato arrestato ieri mattina con un ordine di custodia cautelare emesso dal gip Andrea Vardaro su richiesta del pm Francesco Scavo, eseguito dai carabinieri del nucleo investigativo di Roma diretto dal maggiore Lorenzo Sabatino.
L´accusa è di violenza sessuale continua e aggravata.

Tre mesi fa, per la denuncia di un prete della stessa parrocchia, erano partite le indagini che hanno portato alla scoperta di anni e anni di abusi - 10 anni, dal 1998 al marzo scorso - ai danni di 7 minori, tanti sono i ragazzi che hanno finora testimoniato le violenze subite, anche se gli inquirenti reputano che i bambini abusati possano essere molti di più.

In qualità di educatore e anche di sacerdote, Ruggero Conti aveva la responsabilità dell´educazione spirituale dei ragazzi, della loro istruzione e anche, probabilmente per le situazioni disagiate in cui si trovavano a vivere i minori, svolgeva, quando erano affidati alle sue cure, funzioni di vigilanza e di custodia. Fatto, questo, che, se accertato, renderebbe ancora più odioso il suo crimine.

Così come lo rende ancora più odioso la circostanza che il sacerdote costringesse i ragazzini a guardare film pornografici prima di compiere gli abusi.
Sembrerebbe che non sia stato, a questo proposito, mai consumato un rapporto completo. Il materiale pornografico è stato trovato nell´appartamento del sacerdote nel corso di una perquisizione.

«È un´indagine triste che ci ha sconvolto» dicono gli inquirenti che seguono le indagini. «Si tratta di ragazzi che credevano nell´istituzione chiesa e che avevano trovato un punto di riferimento nella religione.
I verbali delle loro testimonianze dovrebbero essere letti dall´autorità ecclesiastica massima perché si renda conto di cosa viene fatto a questi ragazzi». [SM=x44492]

Già lo scorso anno il prete era stato sospeso dalle sue funzioni in parrocchia per un mese, per gli stessi motivi che lo vedono oggi nel carcere di Regina Coeli.

Rory Cappelli e Anna Maria Liguori per “La Repubblica”
01 Luglio 2008



[SM=x44463] Purtroppo di "marciume" ce n'è ancora troppo all'interno della Chiesa Cattolica.... [SM=x44471]

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09/09/2008 15:50

Dal convento al calendario sexy
Voleva farsi suora, ora si spoglia


"Volevo diventare suora di clausura, ma adesso mi spoglio per lanciare un messaggio forte a quanti pensano che la sessualità e la morale siano due mondi incompatibili":
ha le idee chiare Letizia Cerchia, 31 anni, che dopo aver subito molestie da parte di un prete ha cambiato decisamente idea.


E, grazie alla maestria di Alberto Magliozzi, fotografo molto noto anche all’estero, ha realizzato un calendario sexy.

Senza veli, sguardo accattivante, capelli al vento, Letizia confessa a Tgcom per la prima volta i motivi che l’hanno spinta a posare completamente nuda.

“La mia vita era già stabilita da quando ero piccola.
Vengo da una famiglia cattolica, mia madre è molto praticante e ad Anzio, dove ci eravavamo trasferiti da Todi, frequentavo ogni giorno catechismo e oratorio.
Avevo deciso di farmi suora di clausura per dedicarmi completamente alla preghiera, non pensavo a nulla fuorché alla mia vita da religiosa” sottolinea Letizia.

Poi l’evento che le ha cambiato tutta la prospettiva.
"Avevo sedici anni e il prete con cui mi confidavo ha abusato di me - ricorda - Non lo credevo possibile, di lui mi fidavo, era il mio punto di riferimento lungo la strada che avevo deciso di intraprendere.
Mi sono sentita preso in giro".

Da quel momento Letizia, figlia unica di un militare della Guardia di Finanza, ha deciso di rompere definitivamente con la chiesa e con la religione.
“Di questa vicenda non ne ho mai parlato con nessuno - ribadisce a Tgcom- neanche coi miei. Mia madre mi ha più volte chiesto i motivi della mia repentina decisione, ma per anni ho tenuto per me questo segreto. Mi sono sentita in colpa, mi vergognavo del mio corpo. Mi sono buttata nello studio e mi sono laurata in Biologia”.

A farle ritrovare la fiducia in sé è stato l’amore: Letizia si è sposata e oggi ha una bambina di 4 anni, Ilaria.
“Dentro di me però ho serbato sempre il sogno di dare un messaggio forte ai perbenisti e a quanti, al contrario, sono vittime di abusi sessuali da parte del clero.
Volevo rendermi utile e mettere la mia esperienza a servizio di chi ancora soffre in silenzio - conclude -
Credo che il mio corpo sia lo strumento migliore per comunicare che la bellezza è un dono da mostrare e guardare senza malizia”.

Rossella Ivone

Fonte: TGCom
09/09/2008 15:58

Etrusco, 09/09/2008 15.50:

Dal convento al calendario sexy
Voleva farsi suora, ora si spoglia


"Volevo diventare suora di clausura, ma adesso mi spoglio per lanciare un messaggio forte a quanti pensano che la sessualità e la morale siano due mondi incompatibili":
ha le idee chiare Letizia Cerchia, 31 anni, che dopo aver subito molestie da parte di un prete ha cambiato decisamente idea.


E, grazie alla maestria di Alberto Magliozzi, fotografo molto noto anche all’estero, ha realizzato un calendario sexy.

Senza veli, sguardo accattivante, capelli al vento, Letizia confessa a Tgcom per la prima volta i motivi che l’hanno spinta a posare completamente nuda.

“La mia vita era già stabilita da quando ero piccola.
Vengo da una famiglia cattolica, mia madre è molto praticante e ad Anzio, dove ci eravavamo trasferiti da Todi, frequentavo ogni giorno catechismo e oratorio.
Avevo deciso di farmi suora di clausura per dedicarmi completamente alla preghiera, non pensavo a nulla fuorché alla mia vita da religiosa” sottolinea Letizia.

Poi l’evento che le ha cambiato tutta la prospettiva.
"Avevo sedici anni e il prete con cui mi confidavo ha abusato di me - ricorda - Non lo credevo possibile, di lui mi fidavo, era il mio punto di riferimento lungo la strada che avevo deciso di intraprendere.
Mi sono sentita preso in giro".

Da quel momento Letizia, figlia unica di un militare della Guardia di Finanza, ha deciso di rompere definitivamente con la chiesa e con la religione.
“Di questa vicenda non ne ho mai parlato con nessuno - ribadisce a Tgcom- neanche coi miei. Mia madre mi ha più volte chiesto i motivi della mia repentina decisione, ma per anni ho tenuto per me questo segreto. Mi sono sentita in colpa, mi vergognavo del mio corpo. Mi sono buttata nello studio e mi sono laurata in Biologia”.

A farle ritrovare la fiducia in sé è stato l’amore: Letizia si è sposata e oggi ha una bambina di 4 anni, Ilaria.
“Dentro di me però ho serbato sempre il sogno di dare un messaggio forte ai perbenisti e a quanti, al contrario, sono vittime di abusi sessuali da parte del clero.
Volevo rendermi utile e mettere la mia esperienza a servizio di chi ancora soffre in silenzio - conclude -
Credo che il mio corpo sia lo strumento migliore per comunicare che la bellezza è un dono da mostrare e guardare senza malizia”.

Rossella Ivone

Fonte: TGCom




Mi viene da pensare che forse la vocazione non era così forte... però è anche vero che è mooolto difficile mantenere un certo "amore" per la Chiesa con tutte queste storie terribili e questa omertà diffusa. quello che fa più male e che personalmente mi fa imbestialire è come sono bravi a spaccare un capello in quattro quando si parla di cose relative al sesso (discorsi da manicomio in molti casi), mentre minimizzano o sorvolano allegramente per questioni, a mio parere, davvero gravi.

vorrei dire alla ragazza: hai fatto benissimo, vivi! [SM=x44500]

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