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Shsst! il Silenzio è Sacro

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23/11/2006 01:40

Preti Pedofili & VaticAno
Il silenzio è sacro

di Giorgio Sturlese Tosi

Quaranta casi noti, molti rimasti nascosti.
Le curie italiane difendono il segreto.

A costo di non rimuovere i molestatori o persino di denunciare le vittime


Il papa si è rivolto ai vescovi irlandesi
ed è intervenuto più volte nello scandalo statunitense,
ma nessuno conosce l'estensione del problem pedofilia nella Chiesa italiana.
Eppure dal 2000 le cronache giudiziarie hanno segnalato le vicende di 40 sacerdoti finiti sotto inchiesta per questi reati.
Pochi statisticamente, ma indicativi di un malessere dai confini inesplorati.
Perché alla discrezione che giustamente protegge indagini con vittime minorenni, si aggiunge un rispetto verso le gerarchie ecclesiastiche che porta a tutelare il segreto istruttorio in modo eccezionale.
Una cortina di riservatezza che, secondo molte denunce, incentiva anche una spinta al silenzio da parte delle curie.
Dove la preoccupazione non è punire i colpevoli, ma evitare la pubblicità negativa,

tentando ogni strumento per delegittimare chi trova la forza di ribellarsi alla violenza.



Orrore in seminario
All'età di 12 anni, nel 1994,
Marco Marchese è stato violentato nel seminario minore vescovile di Favara, nell'Agrigentino.
Don Bruno,
il sacerdote che ha abusato di lui e di altri sei minorenni, nel 2004 ha patteggiato ed è stato condannato a due anni e sei mesi.
La prossima settimana inizierà il processo anche in sede civile contro don Bruno,
il seminario e la curia della città siciliana, a cui i legali di Marco Marchese, l'avvocato Salvino Pantuso e Giuseppe Di Bella,
chiedono 65 mila euro di risarcimento per danni biologici e una cifra ancora da quantificare per i danni morali.
Non una grossa somma, per una violenza che ha accompagnato tutta l'adolescenza e che è costata a Marco gravi problemi di salute,
lunghe terapie in analisi
e un tentativo di suicidio
.

"Ci siamo attenuti alla percentuale di danno biologico indicata nella perizia medica di parte", spiega, quasi a giustificarsi, l'avvocato Di Bella.
Non si è fatta attendere la contromossa della Curia che chiede un risarcimento di 200 mila euro a Marco, colpevole di aver infangato l'immagine del vescovado.
[SM=x44467] [SM=x44497] [SM=x44472] [SM=x44466]

La controcitazione recita:
"La curia vescovile di Agrigento ha subìto e continua a subire, a causa del comportamento offensivo e oltraggioso tenuto dal Marchese, pesanti danni che si ripercuotono sull'immagine, sul decoro e sul prestigio che la curia riveste nell'opinione pubblica".
Il vescovo, tramite il suo legale, ha ritenuto di dover essere risarcito.
Nella stessa controcitazione si legge che "il comportamento lesivo tenuto dal Marchese, concretizzatosi nell'abnorme pubblicità compiuta anche a mezzo Internet, ha infangato il prestigio della curia".
Insomma, anche se un dodicenne è stato stuprato ripetutamente nel seminario, non c'è bisogno di alzare tanto polverone.


Quando, nel '94, Marco è entrato nell'istituto religioso di Favara non poteva passare inosservato.
Capelli neri e grandi occhi verdi, era introverso e sensibile, più fragile degli altri. E più bello.
In quei corridoi lunghi e freddi e in quelle stanzette da dividere con altri seminaristi scopre tutto sul sesso. Quello sbagliato, quello di un adulto con un ragazzino.
A guidarlo, a fargli da padrino, c'era don Bruno:
"Non devi parlarne con nessuno", gli ripeteva, "il nostro è un rapporto unico, non è peccato e quindi non lo devi neanche confessare".

Quando don Bruno tornò dal bagno dopo il primo rapporto gli chiese soltanto:
"Ti sei sporcato?". Altre volte lo avrebbe sporcato, soprattutto nell'anima.
Marco soffriva di coliche, non riusciva a dormire e aveva frequenti attacchi d'asma.
Ora racconta che tutti i malesseri sono scomparsi quando scappò dal seminario e trovò il coraggio di denunciare tutto al padre rettore, al suo parroco e al vescovo.
Quelle denunce però sono servite solo a lenire i sintomi psicosomatici.
Non è stato preso alcun provvedimento nei confronti di don Bruno, che ancora oggi, dopo aver patteggiato, esercita il ministero sacerdotale.

Nella sentenza di condanna, emessa dal giudice Luigi Patronaggio,
al sacerdote venivano concesse le attenuanti generiche perché "la complessa vicenda che ha visto protagonista il religioso va inscritta in quel particolare clima che caratterizza le comunità chiuse come il carcere, i collegi, le navi durante lunghe navigazioni, dove spesso si instaurano, tra soggetti deboli ed esposti, dinamiche a sfondo omosessuale".

Marco, che oggi ha 23 anni, nel dolore ha trovato la forza di laurearsi in psicologia,
di fondare un'associazione che si occupa di minori molestati e gira l'Italia per testimoniare il suo calvario.


L'Espresso . . . pag.1 di 2


La Perizia ignorata

La prima causa legale contro una Curia, accusata di essere responsabile dell'operato di un suo parroco, è stata presentata a Napoli, dagli avvocati Giuseppe Aulino e Luciano Santoianni. Chiedono 170 mila euro perché l'ex arcivescovo, il Cardinale Michele Giordano, "era a conoscenza della malattia (Ndr. pedofilia) di Padre Giovanni, ma non fece niente per impedire che molestasse sessualmente Gaetano, un ragazzo di 14 anni con lieve ritardo mentale".
Questa settimana il Tribunale deciderà
se accogliere le motivazioni dei legali di Gaetano e procedere nell'iter che potrebbe costringere la curia a risarcire i danni, morali e psichici, subiti dal ragazzino.
Un precedente assoluto che, se accolto, aprirebbe la strada a decine di risarcimenti milionari.
La tesi dei legali Aulino e Santoianni si fonda su una lettera che Franco Poterzio, medico psichiatra e docente all'Università Statale di Milano, scrisse al cardinal Giordano.
Nella lettera lo psichiatra informava l'arcivescovo che padre Giovanni:
"è affetto da disturbo bipolare di primo tipo, in fase di grave eccitamento maniacale".

Poterzio segnalava anche l'opportunità che il sacerdote fosse allontanato dai servizi di catechesi e comunque non fosse lasciato solo insieme ai ragazzini.
Il professore per tre volte ha parlato al telefono col Cardinale.
Inutilmente.


Padre Giovanni aveva delle attenzioni particolari verso i suoi chierichetti. Uno di questi, Gaetano, aveva qualche problema di apprendimento e per questo era seguito dagli assistenti sociali. Sono stati loro a denunciare quel prete alla magistratura. Dagli atti del processo svolto a Napoli si scopre che, nel luglio '99, durante una gita organizzata dalla parrocchia a Marechiaro, mentre sono tutti in mare, Gaetano viene abbracciato da dietro da padre Giovanni.
Alle assistenti sociali e al magistrato, racconterà di aver sentito "il suo pene che struscia sul mio sedere". In un'altra occasione, il 15 dicembre dello stesso anno, durante un viaggio a Roma, il sacerdote e Gaetano passano la notte nell'istituto dei Padri missionari della Carità, in via di sant'Agapito 8. Secondo il racconto di Gaetano, padre Giovanni si sarebbe accoppiato davanti a lui con altri due ospiti di sesso maschile. Il terzetto avrebbe costretto Gaetano ad assistere, chiedendogli anche di partecipare, ma senza che questo avvenisse. I riscontri della polizia giudiziaria hanno verificato la presenza del sacerdote e del ragazzo nell'istituto religioso, ma non hanno potuto scoprire se l'orgia c'è stata davvero.
Il tribunale, al termine di una lunga istruttoria, nel 2002 decreta il non luogo a procedere perché "il fatto è stato commesso in stato di incapacità di intendere e di volere".
In attesa dell'esito della causa civile, la curia non ha adottato alcun provvedimento di cautela.
Dopo le parole dei giudici,
dopo le perizie psichiatriche,
dopo le stesse ammissioni di padre Giovanni,
l'unica misura del vescovado, ora retto dal cardinale Sepe, è stato quello di un suo primo trasferimento
in una parrocchia del quartiere popolare dell'Arenaccia e la sua successiva destinazione come cappellano in uno dei più importanti ospedali napoletani.
Oggi padre Giovanni si sveglia tutti i giorni all'alba, dice la prima messa alle 7.45 del mattino e poi passa a dare parole di conforto e di fede tra le corsie dell'ospedale, anche nel reparto pediatrico, dove 42 lettini ospitano ogni anno 3 mila bambini.


L'abbazia dell'orco

Morali, se non penali, sono le responsabilità del Vescovo di Arezzo, Monsignor Gualtiero Bassetti.
Fu lui che, nel 2000, ordinò sacerdote don Pierangelo Bertagna, al centro del maggiore scandalo di pedofilia che abbia di recente colpito la Chiesa italiana.
L'11 luglio 2005 don Bertagna, parroco di Farneta, in provincia di Arezzo, viene arrestato dai carabinieri con l'accusa di aver abusato di un tredicenne.

La denuncia era partita dalla madre a cui il ragazzino aveva raccontato dei particolari toccamenti che subiva da Bertagna.
Ma nessuno poteva immaginare cosa nascondesse il parroco.
Fondatore della comunità Ricostruttori di preghiera, il sacerdote predicava una vita di ascesi.
Lui stesso, barba lunga e personalità carismatica, dormiva sul pavimento e si cibava di verdura.
Una vocazione tarda la sua, a 30 anni: entrò in seminario a Novara nel 1992. Poi nel 2000 fu ordinato sacerdote nel duomo di Arezzo. Cinque anni dopo sarà ancora Monsignor Bassetti a sospenderlo a divinis.
Quando esplose la vicenda, il Vescovo affidò all'Ansa, un unico commento: "Siamo rimasti sbalorditi nell'apprendere dell'arresto. Non ci saremmo mai aspettati una cosa del genere; don Bertagna è sempre stato un ottimo sacerdote. Speriamo che le indagini portino in breve ad accertare la verità".
Quello che sembrava uno scandalo di provincia diventò un terremoto che dall'epicentro di un paese di poche anime anime arrivò a scuotere i palazzi del Vaticano.
Dopo la prima confessione del sacerdote, che ammise di aver violentato il tredicenne, crollò il muro di omertà e molti genitori denunciarono fatti analoghi in un crescendo che terrorizzava gli stessi inquirenti.
Poi, a settembre, nel corso di un interrogatorio, assistito dagli avvocati Francesca Mafucci e Annelise Anania, Bertagna crollò e ammise di aver abusato di 38 minorenni.
Dieci vittime sono della Valdichiana, la zona che circonda l'abbazia millenaria di Farneta, dove viveva Bertagna.
Dei 38 casi rivelati dal sacerdote, i carabinieri hanno trovato finora 18 conferme. Ma l'indagine prosegue per scoprire eventuali molestie commesse in seminario.

Ci sarebbe di che interrogarsi sull'efficacia delle misure adottate dalla Chiesa italiana per impedire altri orrori.
Mentre oggi la soluzione per i sospetti, per i dubbi e anche per le denunce che segnalano l'evidenza è troppo spesso il trasferimento.
Che lascia il sacerdote solo alle prese con le sue turbe ed espone nuove vittime alla violenza.





L'arresto di don Marco Agostini




Fonte: L'Espresso
espresso.repubblica.it/dettaglio/Il%20silenzio%20è%20sacro/14...


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[Modificato da Etrusco 18/11/2007 11:52]
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La clinica fortezza

Per trovare l'istituto dei padri Venturini, a Trento,
è impossibile non perdersi tra le stradine che costeggiano l'imponente castello di Buonconsiglio e si arrampicano sulle colline.
Via dei Giardini è ancora in città, ma la campagna è vicina. Al numero 46 c'è l'ingresso principale del complesso religioso. Il cancello è spesso aperto, perché i sacerdoti coinvolgono nelle loro iniziative la comunità di Trento. Ma c'è un'ala dell'edificio che resta impenetrabile per chiunque. Immersa nel silenzio c'è la zona dove si svolgono attività che devono rimanere discrete. E su questo i padri venturini sono inflessibili. Perché nel loro istituto si curano i preti con problemi psichiatrici, compresi i pedofili.
Sin dalla fondazione della congregazione nel 1926, i Venturini si sono specializzati nel curare gli altri preti.
Per decenni hanno aperto, con spirito missionario, altri istituti in varie parti del mondo.
In Brasile, a Barretos, hanno la sede periferica più importante, che ogni anno ospita decine di sacerdoti malati.
A Trento, invece, nella casa madre, i pazienti con l'abito talare non sono mai più di una decina. Pochi sanno cosa succede nell'istituto, ma i vescovi e il Vaticano conoscono bene quell'indirizzo e talvolta vi ricorrono, obbligando qualche parroco a ritiri forzati.
Alternano terapie mediche, psichiatriche e persino ormonali a tanta preghiera per mesi, fino alla valutazione sulla convalescenza o l'isolamento in convento.
Il tutto con l'intervento di specialisti laici. Nel clero italiano i padri Venturini sono noti per la rigidità delle regole e per l'osservanza della disciplina.
Responsabile delle cure psichiatriche è padre Angelo Fornari, uno psicologo, che viaggia spesso, a Roma, in Brasile e nelle altre strutture della congregazione.
Conosce molti medici ed è stimato e consultato da don Mario di Maio, lo psicanalista che ha seguito numerosi casi di sacerdoti pedofili in Italia e ha collaborato alla stesura dei test di ammissione nei seminari per individuare ed escludere quegli omosessuali considerati più esposti alla tentazione.

G. S. T.

espresso.repubblica.it/dettaglio/Il%20silenzio%20%C3%A8%20sacro...

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23/11/2006 01:52

Altri notizie recenti sull'argomento:

L'orco sotto la tonaca
di Sandro Magister
Sospensione dei sacerdoti. Controlli nelle curie.
Sanzioni severe. La svolta di Ratzinger contro gli abusi sessuali



Fedeli fino all'omertà
di Marco Lillo
Le rivelazioni di un tredicenne, i riscontri dei giudici.
Ma l'arresto di due preti mobilita i parrocchiani. In loro difesa



Violenze di preti su minori: bilancio della “purificazione” in corso
Sono crimini che “spezzano il cuore”, ha detto ai vescovi d’Irlanda un Benedetto XVI sempre più severo ed esigente.
Riepilogo di due anni di repressione: quel che è stato fatto e quel che c’è ancora da fare
di Sandro Magister


Anche Ratzinger, quand’era prefetto della congregazione per la dottrina della fede, era meno intransigente di oggi. I delitti contro il sesto comandamento erano di competenza esclusiva della sua congregazione, ma in vari casi denunce anche molto circostanziate non trovavano in essa alcun seguito. Ancora nel novembre del 2002, quando lo scandalo negli Stati Uniti era all’acme, Ratzinger minimizzò il numero dei preti colpevoli: “meno dell’1 per cento”, e attribuì l’esplosione dello scandalo soprattutto al “desiderio di screditare la Chiesa”.

Poi però cambiò strada. Era l’autunno del 2004 e Ratzinger ordinò al promotore di giustizia della congregazione per la dottrina della fede, il maltese Charles J. Scicluna, di ripescare negli scaffali tutti i processi dormienti riguardanti il sesto comandamento.

L’ordine era: “Ogni causa deve avere il suo corso regolare”. In altre parole: nessuno poteva più essere ritenuto intoccabile, nemmeno tra i protetti dell’allora potentissimo cardinale Sodano e nemmeno tra i prediletti del papa regnante Giovanni Paolo II.

Cominciarono o ricominciarono così, tra le altre, le investigazioni contro due fondatori di ordini religiosi con forti appoggi nella curia: l’italiano Gino Burresi, fondatore dei Servi del Cuore Immacolato di Maria, e il messicano Marcial Maciel Degollado, fondatore dei Legionari di Cristo, entrambi accusati di abusi sessuali contro loro giovani seminaristi e discepoli e di gravissime violazioni del sacramento della confessione.

La morte di Giovanni Paolo II e la successiva elezione a papa di Ratzinger non fermarono le indagini ordinate da quest’ultimo. Anzi. Nel maggio del 2005, il primo atto firmato dal nuovo prefetto della congregazione per la dottrina della fede, l’americano William J. Levada, fu proprio la condanna di Gino Burresi, il primo dei due fondatori di ordini religiosi sopra citati. La condanna aveva l’approvazione di Benedetto XVI “in forma specifica”, che non ammette appello .

La sentenza sul fondatore dei Legionari di Cristo richiese più tempo e dovette superare più resistenze...


[Modificato da Etrusco 23/11/2006 2.58]

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23/11/2006 01:55

Il caso Sonia Marra:
la studentessa sequestrata dall'uomo misterioso del Centro Teologico di Montemorcino di Perugia...

Ci son seri motivi di pensare che dopo una sua relazione di 3 anni con un prelato sia rimasta incinta e che qualcuno abbia preferito cancellare tragicamente ogni traccia di quella relazione "scomoda"...




...ma le indagini sono ostacolate da alcune "eminenze grigie". [SM=x44465]

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Link . . .

[Modificato da Etrusco 06/12/2007 12:50]
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La mala educación di padre Renato

Padre Renato era convinto di educare i giovani all'omosessualità. Nell'appartamento in affitto, al terzo piano di un palazzo di via Durundo, a Mondovì,
salivano decine di ragazzini, tutti fra i 14 e i 17 anni, qualcuno italiano, molti stranieri. Don Renato pagava con caramelle, schede telefoniche e poche manciate di euro i loro servizi. Che consistevano nel mettere in pratica il rito antico detto del 'frocio romano'. Il sacerdote amava essere spogliato, lavato e messo a letto dai giovanissimi. Efebofilia più che pedofilia vera e propria. La squadra mobile di Cuneo, diretta dal commissario capo Tommaso Pastore, nel 2005 ha intercettato per mesi quello che avveniva dentro l'appartamento e ha filmato il via vai di minorenni che trascorrevano i pomeriggi o le sere dal sacerdote.
Don Renato, 43 anni, vicario della diocesi di Albenga e Imperia, li aveva convinti inventandosi una fantomatica associazione, sponsorizzata dal Comune, che si proponeva di avviare i giovani omosessuali a un corretto comportamento sessuale. Ai più bravi, a quelli che gli procuravano i numeri di telefono di altri coetanei, dava un premio di 10 euro. Fra i suoi passatempi preferiti c'era quello di portare il ragazzo di turno a vedere il film 'La mala educación', di Pedro Almodóvar. Finché, alla fine di giugno dello scorso anno, i poliziotti lo hanno arrestato con l'accusa di induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Durante l'interrogatorio condotto dal sostituto procuratore di Mondovì, Riccardo Baudinelli, il sacerdote ha confessato di aver avuto un solo rapporto sessuale con un ragazzo di 16 anni.

Il prete è ricorso al patteggiamento ed è stato condannato ad una pena di pochi mesi. Negli atti processuali però non compaiono le scabrose e inequivocabile intercettazioni delle telefonate che don Renato aveva con un altro religioso di Roma. Sul prelato romano non è stata avviata alcuna indagine.

G. S. T.

espresso.repubblica.it/dettaglio/Fedeli%20fino%20allomertà...


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25/11/2006 19:06

Ma sono tutti reati gravissimi [SM=x44497]
Come mai queste notizie non le ho mai sentite sui telegiornali? [SM=x44510]
Non le ho notate io oppure non ci sono mai passate? [SM=x44473]
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26/11/2006 21:30

I processi sono in corso, abbiate pazienza,
bisognerà aspettare qualche anno ancora per la conclusione,
ma alla fine chi ha sbagliato pagherà per i suoi peccati [SM=x44458]
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27/11/2006 20:57

Re:

Scritto da: Obispo nigeriano 26/11/2006 21.30
I processi sono in corso, abbiate pazienza,
bisognerà aspettare qualche anno ancora per la conclusione,
ma alla fine chi ha sbagliato pagherà per i suoi peccati [SM=x44458]



Reati! [SM=x44498]
Vedi dove sta il grave errore dei cattolici?
Pensare che questi siano solo dei peccati
e non dei gravi reati.

Questo a dimostrare che certa gente ha perso il contatto con la realtà.
A meno che non usi volutamente queste parole (peccati, sono solo pochi preti pedofili) per ridimensionare i contorni del tutto.

[SM=x44463]

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02/12/2006 03:15

Re:

Scritto da: Obispo nigeriano 26/11/2006 21.30
I processi sono in corso, abbiate pazienza,
bisognerà aspettare qualche anno ancora per la conclusione,
ma alla fine chi ha sbagliato pagherà per i suoi peccati [SM=x44458]



Francamente di pazienza ne abbiamo avuta anche troppa finora,
qua con i tempi di prescrizione accorciati e con gli abili avvocati del Vaticano
questi pedofili faranno presto la fine di Previti [SM=x44472]

E Papa Ratzingher non trova niente di meglio da fare che andare ad evangelizzare la Turchia
quando in casa sua è pieno di tutto questo marciume? [SM=x44497]

[SM=x44472] [SM=x44471]
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06/12/2006 16:40

Re:

Scritto da: @roldo 25/11/2006 19.06
Ma sono tutti reati gravissimi [SM=x44497]
Come mai queste notizie non le ho mai sentite sui telegiornali? [SM=x44510]
Non le ho notate io oppure non ci sono mai passate? [SM=x44473]



Chissà come mai... [SM=x44452] [SM=x44452]

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Disapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo.

(Voltaire)

ma difendiamo anche la grammatica Italiana





Sai cosa scrivere? Allora posta!
Non sai cosa scrivere? Allora spamma!

<-- IO -->

I videogiochi non influenzano i bambini. Voglio dire, se Pac Man avesse influenzato la nostra generazione ora staremmo tutti saltando in sale scure, masticando pillole magiche e ascoltando musica elettronica ripetitiva."
(Kristian Wilson, Nintendo Inc., 1989)

Pochi anni dopo nacquero le feste rave, la musica techno e l'ecstasy...

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07/12/2006 23:43

La leggge è uguale per tutti, ma per alcuni lo è ancora di più! [SM=x44455]

[SM=x44494]

Fatemi sapere se poi li mettono al gabbio questi preti qua [SM=x44510]

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[Modificato da Etrusco 18/11/2007 12:29]
15/12/2006 21:09

Mi manda RaiTre stasera
Si parla del caso di un prete pedofilo e dei risvolti giudiziari di una causa... è iniziato proprio ora [SM=x44465]
15/12/2006 21:51

Re: Mi manda RaiTre stasera

Scritto da: Nikki72 15/12/2006 21.09
Si parla del caso di un prete pedofilo e dei risvolti giudiziari di una causa... è iniziato proprio ora [SM=x44465]



purtroppo la TV è di là...ma dalla camera lo ascolto..

d'accordissimo con il conduttore

"avere la decenza di non chiedere risarcimento economico ad un ragazzo che ha subito traumi del genere" [SM=x44459] [SM=x44459] [SM=x44459] [SM=x44459] [SM=x44459]
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16/12/2006 01:19

Re: Mi manda RaiTre stasera

Scritto da: Nikki72 15/12/2006 21.09
Si parla del caso di un prete pedofilo e dei risvolti giudiziari di una causa... è iniziato proprio ora [SM=x44465]




Incredibile, non avrei mai immaginato che in Rai avessero talmente tanto coraggio [SM=x44466]
di parlare di questi fattacci che coinvolgono le gerarchie ecclesiastiche e pure in prima serata [SM=x44462]

Ma di chi hanno parlato? Degli abusi sessuali subiti da Marco Marchese . . . ?
Chi ha risposto alle accuse? Il Vescovo o i suoi avvocati?

[SM=x44473]

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16/12/2006 09:22

Re: Re: Mi manda RaiTre stasera


Scritto da: Etrusco 16/12/2006 1.19



Incredibile, non avrei mai immaginato che in Rai avessero talmente tanto coraggio [SM=x44466]
di parlare di questi fattacci che coinvolgono le gerarchie ecclesiastiche e pure in prima serata [SM=x44462]

Ma di chi hanno parlato? Degli abusi sessuali subiti da Marco Marchese . . . ?
Chi ha risposto alle accuse? Il Vescovo o i suoi avvocati?

[SM=x44473]




Sì, proprio lui, hanno raccontato tutta la storia del link... nessuno della Curia s'è fatto vedere in trasmissione, hanno mandato un avvocato che li rappresenta, avvocato molto battagliero (ovviamente) che ha detto e ripetuto che le accuse dei ragazzi sono false e che lo dimostrerà in tribunale [SM=x44465]
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16/12/2006 13:26

Re: Re: Re: Mi manda RaiTre stasera

Scritto da: Nikki72 16/12/2006 9.22




Sì, proprio lui, hanno raccontato tutta la storia del link... nessuno della Curia s'è fatto vedere in trasmissione, hanno mandato un avvocato che li rappresenta, avvocato molto battagliero (ovviamente) che ha detto e ripetuto che le accuse dei ragazzi sono false e che lo dimostrerà in tribunale [SM=x44465]



Benissimo:
ora che se ne parla persino in TV e in prima serata
al Vaticano non potranno più perseverare ad occultare il marciume sotto il tappeto [SM=x44499]

Dovranno iniziare a rendere conto dei loro reati dinanzi alla Giustizia civile,
poi, credenti o no, ne risponderanno nella vita ultraterrena anche dinanzia a quella Divina [SM=x44499]

Speriamo che questi avvocati non la tirino troppo per le lunghe puntando alla prescrizione per decorrenza dei limitati termini processuali [SM=x44465]


PS già il fatto che nessuno della Curia sia intervenuto a difendere le posizioni dei pedofili e di chi li ha coperti
è di per sè un'ammissione di colpevolezza:
se non avessero vergogna dei loro reati e delle loro mancanze
sarebbero andati battagliare in TV. [SM=x44458]


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Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
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09/02/2007 11:46

Re: Re: Re: Mi manda RaiTre stasera

Scritto da: Nikki72 16/12/2006 9.22




Sì, proprio lui, hanno raccontato tutta la storia del link... nessuno della Curia s'è fatto vedere in trasmissione,



ma la chiesa cattolica invece di impicciarsi della politica (pacs, ricerca scientifica, ricerca medica, costituzione europea, esenzione ICI )
perchè non pensa a fare pulizia in casa propria? [SM=x44498]

Ipocriti! [SM=x44493] e hanno pure l'arroganza di venirci a dare divieti morali [SM=x44465]
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10/02/2007 16:55

la chiesa ( [SM=x44504] ) coprirà tutti questi reati come ha sempre fatto purtroppo!!! [SM=x44504] [SM=x44504] [SM=x44504] [SM=x44504]

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Non sono i popoli a dover aver paura dei propri governi, ma i governi che devono aver paura dei propri popoli.
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V: Buona sera, Londra. Vorrei potermi presentare, ma a dire il vero non ho un nome. Potete chiamarmi "V". Fin dagli albori dell'umanità, un pugno di oppressori si è arrogato il diritto di dirigere le nostre vite, un diritto che avremo dovuto riservarci. Così facendo, ci tolsero il nostro potere. Permettendoglielo, ci arrendemmo. Dopo i campi e le guerre, sapremo dove ci condurranno... al macello. L'anarchia però è diversa. Con l'anarchia la vita e la speranza rinasceranno dalle rovine. Dicono che l'anarchia è morta. Eppure la notizia della mia morte era esagerata. Domani Downing Street sarà distrutta, la testa devastata, e non sarà più come prima. Stanotte dovete decidere del futuro. Vivere liberi o ritornare alle catene. Scegliete saggiamente. E ora, adieu..
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11/02/2007 01:25

adesso capisco perchè mio padre mi diceva di non frequentare "troppo" la parrocchia [SM=x44466]
aveva già fiutato tutto questo marcio [SM=x44497]
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