L’Orrido di Botri è una spettacolare gola calcarea scavata nel corso del tempo dallo scorrere delle acque dei torrenti Mariana e Ribellino, che si congiungono poi formando il Rio Pelago.
Nel periodo estivo, quando la portata delle acque è minore e la temperatura un po’ più mite, è possibile risalirne il tratto finale, da Ponte a Gaio fino al Pozzo del Diavolo.
Al suo interno la vegetazione è distribuita secondo una stratificazione verticale, con i livelli più umidi e freddi alla base dove predominano i muschi e le felci, sostituiti mano a mano che si sale verso l’alto dai livelli più temperati, dove si incontrano piante di aquilegia e silene in mezzo ad estese faggete.
Le impervie pareti del’orrido arrivano in alcuni punti fino a 200 m. di altezza, e da sempre costituiscono un sito di nidificazione ideale per l’Aquila Reale, che non di rado si osserva volteggiare sopra il canyon.
Si consiglia di portare due paia di scarpe (uno dei quali da usare per camminare nell’acqua) e il pranzo a sacco.
Ve lo consiglio è un esperienza da fare...per chi ama...il trekking e le risalite dei fiumi
[Modificato da la micia 11/03/2007 14.19]