Harem segreto di Berlusconi

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19/04/2007 15:10


Prodi commenta le foto.





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"Chi ha parlato, chi ca..o ha parlato? Chi è quel lurido str...o comunista checca pompinaro, che ha firmato la sua condanna a morte? Ah, non è nessuno, eh? Sarà stata la fatina buona del ca..o..."

Il più acerrimo nemico del Bremaz è Rurro Rurrerini.
(ma anche Ramarro Rurale, con il suo fedele servitore lo gnomo Corri Rorra, non scherza....)




Legionis praefectus more cinaedi communis currum regit.

"Siccome c'ho una certa immagine da difendere....."

Dice il saggio: "Viajare descanta, ma se te parti mona te torni mona."




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19/04/2007 17:51

Re:

Scritto da: orckrist 19/04/2007 15.10

Prodi commenta le foto.








[SM=x44457] [SM=x44462]

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Per non dimenticare le vecchie "Bagattelle" del Cavaliere:


Scritto da: Etrusco 31/01/2007 15.57
DA GIORNI SILVIO SENTIVA PUZZA DI ORGOGLIO FERITO IN CAMERA DA LETTO

SU “A” INCOLLA I COCCI DEL MATRIMONIO: “VERONICA, UNA PASSIONE TOTALE”

LE ULTIME PAROLE FAMOSE: “NON MI HA MAI FATTO FARE UNA BRUTTA FIGURA”




Intervista di Maria Latella a Silvio Berlusconi per “A”, in edicola domani



Che cosa fa, che cosa pensa, quali progetti coltiva oggi Silvio Berlusconi? «Ho 50 miliardi di euro, talmente tanti che non so come spenderli. Faccio molta beneficenza, e non sarebbe tale se ne parlassi». Progetti per quando avrà trovato un successore? «Ma io devo restare in politica: né Fini né tantomeno Casini saprebbero tenere unita la Cdl». C'è di tutto in un'ora abbondante di conversazione: l'album segreto con le foto della festa per i cinquant'anni di Veronica a Marrakech. Le tv di Murdoch. Le previsioni sulla politica italiana. I giudizi su alleati e alleanze della Cdl e soprattutto la convinzione espressa senza sfumature, anche sapendo di dispiacere a Umberto Bossi: «La verità è che noi quattro grandi partiti dovremmo metterci insieme e cambiare la legge elettorale. Altrimenti questo Paese andrà a rotoli». Questo è il racconto di un Silvio Berlusconi a ruota libera. Per certi aspetti, di nuovo sorprendente.
(La copertina di 'A', in edicola domani)

È una mattina di metà settimana, un'auto scura sta arrivando nell'elegante cortile di palazzo Grazioli, a Roma, ed è quella dell'ex presidente del Consiglio. Scende dall'auto e saluta chi scrive e Claudio Velardi, suo vicino di casa, l'imprenditore della comunicazione già consigliere di D'Alema. Ha un'aria piuttosto allegra. Accanto a lui Marinella, la segretaria nei secoli fedele, stringe un pacco di documenti: in cima svetta la cartella stampa del musical "Scugnizzi", la novità teatrale sui giovani napoletani. E proprio all'associazione dei ragazzi del martoriato quartiere Scampia il Cavaliere ha già donato a Natale 100mila euro. Dal particolare si potrebbe dedurre la lista delle priorità nella vita presente di Silvio Berlusconi. Consapevole, lui ci scherza su: «Come sapete, mi considero il massimo esperto vivente di musica napoletana. Dopo il dottor Velardi, si capisce». Poi, l'invito: «Venite su, vi offro un bicchier d'acqua».

Arrivati nel suo studio, l'occhio cade, non proprio casualmente, su un album di pelle marrone scuro. «Voi giornalisti fareste di tutto per poter avere queste fotografie», sostiene il Cavaliere con aria misteriosa. Di che si tratterà? È stato fotografato a teatro con l'ex attrice (oggi deputata di Forza Italia) Fiorella Ceccacci, d'estate, da vera guest star, ha garantito la sua presenza ai matrimoni di due altre vecchie amiche, Angela Melillo e Francesca Impiglia: sarà per caso l'album di tutti i suoi impegni come testimonial...


(Fotomontaggio di Silvio tuareg su 'A', in edicola il 1 /2/2007)


Invece no. Sono le foto di Marrakech, attimo per attimo, l'arrivo di lui travestito da tuareg («Come vede, non stavo ballando, avevo anzi un'andatura abbastanza ieratica»), un primo piano del tuareg che offre un dono a Veronica, la sorpresa di lei, la commozione, le risate dei figli e delle amiche invitate alla festa. Foto belle, ricordo di un momento speciale che Veronica Berlusconi vuole conservare soltanto per sé. Per evitare che, più o meno casualmente, finiscano su qualche rotocalco, le ha addirittura comprate. «È una donna speciale», riconosce il consorte, riponendo l'album un poco a malincuore («Ha visto come stavo bene vestito da tuareg?»).


(Silvio e Veronica - foto da 'A', in edicola domani)


«Con lei, sono stato proprio fortunato. Veronica è stata una passione totale, quando ci siamo conosciuti mi ha fatto perdere la testa. È stata ed è una madre meravigliosa. Non mi ha mai fatto fare una brutta figura, mai. Mentre certe altre mogli di politici... E poi - ride - è anche indulgente. Che cosa potrei volere di più?». Berlusconi non parla spesso, non in pubblico almeno, del suo rapporto con la moglie. Dei figli, sì. Della madre, pure: «Dal punto di vista della famiglia, non poteva andarmi meglio. Marina e Piersilvio sono ormai adulti e bravissimi, ho nipotini meravigliosi, i tre figli più piccoli sono cresciuti bene. Se non avessi questo senso di responsabilità, potrei davvero andarmene da qualche parte. Ho avuto quel che volevo dalla vita».

Fortunato in amore, il Cavaliere si sente invece ancora incompreso in politica. Dai suoi alleati, per cominciare. Sulla scrivania si nota "Uno contro tutti", l'ultimo libro di Marco Follini, già segretario dell'Udc, ora dato per approdante al centro sinistra. Berlusconi lo sfoglia, legge la dedica: "A Silvio, con tribolata amicizia". «Quando Follini mi vede in privato, assicura di considerarmi simpatico. Anzi. Molto più che simpatico. Però sei mesi prima delle ultime elezioni, chiese la discontinuità nel governo, un modo come un altro per mandare agli elettori un messaggio di sfiducia».


(Silvio e Francesca Impiglia - Foto Sestini per il settimanale OGGI)


Ecco, il Silvio Berlusconi di oggi oscilla tra qualche sfumata recriminazione e molte sanguigne preoccupazioni. «Noi quattro grandi partiti dovremmo accordarci. Con questo sistema, i piccoli hanno un potere di veto che paralizza tutto». Però il governo Prodi qualcosa sta facendo, voi invece... L'accusa gli brucia: «Ora Bersani fa le cosiddette liberalizzazioni. Vedremo. A me, quando ero a palazzo Chigi, i miei alleati non hanno fatto fare nulla. C'era sempre il ricatto di far cadere il governo». Arriva a sostenere di non avercela con Romano Prodi: «È un uomo cattivo, vuol togliere pubblicità a Mediaset e favorire Murdoch, ma in fondo mi fa pena. Circondato da tutti quei partitini... So io quant'è duro governare in quel modo».

Murdoch e il successo italiano di Sky lo inquietano alquanto: «Lo so anch'io che se offri cinema, sport, notizie, documentari, alla fine rendi impossibile la competizione, per Mediaset ma anche per la Rai. Con 138 canali prima o poi vinci. Io stesso, se di notte per caso incappo nel satellitare, non ne esco più: mi danno i film di John Wayne, i gol, i telegiornali, l'approfondimento politico... Guardi, se non fossi l'uomo che ha inventato la tv commerciale in Italia...». Venderebbe? Un gesto della mano, come dire: "meglio lasciar perdere".


Torna ad appassionarsi al dibattito politico, arriva a battere il pugno sul tavolo: «Se non ci si mette d'accordo, questo Paese va a rotoli. Ma con chi parlo? Fassino mi fa cadere le braccia, D'Alema è sempre in giro, non si fa mai trovare e dice che quando ero Presidente del consiglio all'estero collezionavo solo gaffes. Con chi parlo? Mi creda, ci vorrebbe qualcuno capace di mettere le palle sul tavolo, uno che dica: "Facciamo così". Ma nel centro sinistra dove stanno gli uomini con le palle?». Nella Cdl, invece, gli sembra chiaro che nessuno possa avere dubbi: ce l'ha lui e con lui devono parlare.



Dagospia 31 Gennaio 2007



(Silvio in barca con Francesca Impiglia - Foto Sestini per il settimanale OGGI)

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Qualcuno sa già quando e dove Veronica pubblicherà la prossima lettera contro il fedigrafo? [SM=x44473]

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20/04/2007 17:37

non ho cAPITO BENE dov'è lo scandalo...se non scopa lui chi dovrebbe ?
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Re:

Scritto da: !!Carletto!! 20/04/2007 17.37
non ho cAPITO BENE dov'è lo scandalo...se non scopa lui chi dovrebbe ?



Lo scandalo è nelle teste di coloro che pensavano già un Silvio mezzo cadavere (fisicamente e politicamante parlando) [SM=x44455]
invece lui ci ha dimostrato a tutti di essere vivo e vegeto
e anche assai più virile [SM=x44451] dei suoi coetanei 70enni [SM=x44488]

Quindi ora andate a dire a Casini & Co. che Silvio c'è [SM=x44499]

[SM=x44522]

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20/04/2007 19:13

LA RIVOLTA DELLE SILVIO-BADANTI

– DOPO ANGELA DEL “GF” ESCE ALLO SCOPERTO E REAGISCE ANCHE BARBARA PEDROTTI:
“ERA UNA RIUNIONE DI ATTIVISTE, BERLUSCONI CI HA MESSO IN POSA E CON NOI C’ERANO ALTRE PERSONE, CANCELLATE

– VERONICA: NESSUNA LETTERA…





Maria Corbi per “La Stampa”



«Una riunione di Forza Italia», si giustificano le moschettiere alla corte di re Berlusconi, fotografate a Villa Certosa in scene di grande familiarità con l’ex premier.
Preparatevi, alle prossime elezioni tutte queste troniste, grandi sorelle, letterine potrebbero fare il grande salto: dalle ginocchia del loro leader in Parlamento. Sulle orme di Mara Carfagna.
[SM=x44456]

Per adesso nessuna di loro ha gradito questa inaspettata pubblicità. Reagisce soprattutto Angela, la rossa del grande fratello, quella che passeggiava mano nella mano: «Io non ho mai negato la mia fede per Forza Italia. Ho anche presenziato ai congressi del presidente Berlusconi. Già altre volte ci sono state foto e riprese di me e del Presidente, ma questa volta non ho gradito quello che poi si è ricamato sopra».


E poi c’è la storia della foto sulle ginocchia, pubblicata anche da Novella duemila dove si vede che la mano del cavaliere che scompare sotto la maglietta di una delle ragazze, mentre l’altra è appoggiata su una gamba di un’altra aspirante azzurra. Dallo staff del Cavaliere giurano: non finisce qui. Mentre qualche ragazza esce allo scoperto per spiegare la gita fuori porta insieme all’ex presidente del Consiglio.




(Barbara Pedrotti - da
www.barbarapedrotti.it )


Barbara Pedrotti, professione «attrice-presentatrice-modella»
spiega:
«È stato il presidente a dirci di sederci sulle sue ginocchia per fare una foto ricordo.
Negli altri scatti si vede benissimo che ero in piedi.
Ma non c’era nulla di malizioso o sconveniente».
La ragazza, 31 anni, ci tiene a precisare che la riunione era in realtà un raduno azzurro: «Di fare la parte dell’oca proprio non mi va.
A Villa Certosa sono arrivata la mattina e ripartita la sera.

In totale c’erano una ventina di persone, non solo le ragazze immortalate nelle foto pubblicate, che sono attiviste di Forza Italia. Mi pare una cosa costruita ad arte, non è bello passare per una ragazza dell’harem. È una cosa penosa».
(Barbara Pedrotti - da www.barbarapedrotti.it)

Poi c’è la storia dei ritocchi, di qualcuno che armato di cancellino avrebbe fatto sparire altre persone presenti alla passeggiata galeotta. «Una cosa di bassissimo livello», dice la Sozio, «io capisco che i giornalisti devono portare l’acqua al proprio mulino. Mi rendo conto che non riescono ad attaccare una persona intelligente come il presidente Berlusconi che è un uomo che fa politica per il popolo e non per mettere i soldi nelle sue tasche». Sarà, ma neppure l’entourage del Cavaliere gioca questa carta, preferendo insistere sulla violazione della privacy.
(Barbara Pedrotti - da www.barbarapedrotti.it)

Costretta da Alfonso Signorini, direttore di “Chi”, a spiegare la complicità da «mano nella mano» con il presidente, lei ne fa una questione di puro bon ton: «Lui è una persona galante, molto ospitale. Se fosse stato un poveraccio qualsiasi che dava la mano ad Angela, nessuno ne avrebbe parlato. Sono tutte persone che lavorano per Forza Italia».

Da miss Italia confermano la presenza di Berlusconi, domenica sera alla festa per i 90 anni di Enzo Mirigliani anche se c’è il timore che l’ospite d’onore possa voler sottrarsi a un’altra overdose di belle ragazze. La signora Berlusconi intanto medita cosa fare. La carta della lettera pubblica l’ha già giocata e senza grande successo. Ma chi la conosce sa che non rimarrà senza reagire. E questo è quello che il Cavaliere teme di più. L’ira di Veronica (capitolo secondo).


«MA VERONICA NON SCRIVERÀ UN’ALTRA LETTERA»
Da “La Stampa” -
«La signora Veronica non ha scritto alcuna lettera»:
così la segretaria della moglie di Silvio Berlusconi commenta le voci secondo le quali la signora Lario, dopo aver visto le foto pubblicate da «Oggì»
.
La lettera, secondo indiscrezioni, sarebbe stata il seguito di quella apparsa su «Repubblica» dove Veronica Lario, dopo le esternazioni fatte dal marito ad alcune soubrette durante una serata di gala, chiedeva rispetto per la sua dignità di donna e di madre. Ora, invece, la segretaria smentisce categorica: «Non so proprio da dove salti fuori questa notizia».


Dagospia 20 Aprile 2007

[Modificato da Etrusco 20/04/2007 19.15]

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24/04/2007 11:56

BERLUSCONI:
CON PUBBLICAZIONE FOTO VILLA CERTOSA COMMESSI 4 REATI…

(Adnkronos) -


Con la pubblicazione delle foto che lo ritraevano con delle ragazze all'interno di Villa Certosa, "si sono commessi quattro reati".
Lo ha sottolineato Silvio Berlusconi ospite di "Radio anch'io".

"C'e' stata -ha spiegato- una violazione di domicilio con l'intervento dentro una proprieta' privata di un estraneo;
la turbativa della privacy con l'utilizzo di teleobiettivi che sono vietati espressamente dalla legge penale;
un'interpretazione di questi fatti in modo diffamatorio da parte della stampa;
il riciclaggio per l'acquisto di un prodotto frutto di un'attivita' penalmente rilevante".



[SM=x44522]

[Modificato da Etrusco 24/04/2007 11.56]

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24/04/2007 12:45

Re:

Scritto da: Etrusco 24/04/2007 11.56
BERLUSCONI:
CON PUBBLICAZIONE FOTO VILLA CERTOSA COMMESSI 4 REATI…

(Adnkronos) -


Con la pubblicazione delle foto che lo ritraevano con delle ragazze all'interno di Villa Certosa, "si sono commessi quattro reati".
Lo ha sottolineato Silvio Berlusconi ospite di "Radio anch'io".

"C'e' stata -ha spiegato- una violazione di domicilio con l'intervento dentro una proprieta' privata di un estraneo;
la turbativa della privacy con l'utilizzo di teleobiettivi che sono vietati espressamente dalla legge penale;
un'interpretazione di questi fatti in modo diffamatorio da parte della stampa;
il riciclaggio per l'acquisto di un prodotto frutto di un'attivita' penalmente rilevante".



[SM=x44522]

[Modificato da Etrusco 24/04/2007 11.56]




Non ha sbagliato affatto...Ha ragione, tutti e quattro i reati sono stati commessi e lui ha pieno di diritto a denunciare sia fotografo che rivista.
Almeno la mette nel [SM=x44487] a quella sottospecie di direttore di oggi.

Per una volta urlo anche io "FORZA SILVIO"
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24/04/2007 13:30

Però mi sembra alquanto strano che si siano potute scattare tutte quelle foto.
Considera che questa Villa Certosa è circondata da circa 70 ettari di giardino sorvegliatissimo.
Anche con dei teleobiettivi sarebbe assai difficile carpire simili foto. [SM=x44473]
[Modificato da Etrusco 02/06/2009 18:52]
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13/12/2007 01:05

Ecco le donne dell'harem di Berlusconi

Ma chi sono le giovani con le quali SIlvio Berlusconi è stato fotografato nel suo parco di Villa Certosa a Porto Rotondo in Sardegna?
Sono (erano) 5, di queste 1 solo è stata riconosciuta ed è Angela, di altre 3 ci sono alcuni indizi, una risulta sconosciuta.

Angela Sozio - Ha 29 anni barese studia economia e commercio ed è l'unica riconoscibile per la sua folta chioma rosso fuoco. E' stata una delle protoganosite del Grande Fratello 3 ed è ospite fisse di Maurizio Costanzo a Buona Domenica dove fa l'opinionista.

Barbara - E' la mora del gruppetto.
Milanese è bella e avvenente e di mestiere fa la pierre. Ha lavorato anche per Von Dutch. E' la zia di Valentina Gioia, soubrette di Uomini e donne.

Camilla Ferranti - Bionda 27 anni nata a Terni.
Ha spaziato in diversi campi. Ha lavorato come assistente parlamentare per il senatore Maurizio Saia di An. In tv è stata protagonista di Uomini e donne come tronista. Si è anche guadagnata una parte del cast Del generale Dalla Chiesa, fiction che andà in onda su Canale 5. Secondo Libero lei avrebbe smentito: "Villa Certosa? Si ci sono stata d'estate. Ma a Pasqua ero a Lipari per una serata in discoteca". In Rete è possibile trovare anche un suo blog camilla.iobloggo.com/.

Flora Canto - Amica di Camilla
anche lei può vantare di essere stata una tronista di Uomini e donne.
Ha 24 anni nata e vive a Roma e lavora come consulente immobiliare. Flora ha avuto 2 storie importanti, il suo primo amore, durato 4 anni, e la sua ultima storia durata un anno e sette mesi con Filippo del Grande Fratello.
ANche lei smentisce la sua presenza a VIlla Certosa: "Anche io ero a Lipari con Camilla". Come Camilla anche lei ha un blog floraued.iobloggo.com/

Etrusco, 17/04/2007 14.17:

Berlusconi e 5 ragazze, foto su «Oggi»
«Pubblicabili, quelle di Sircana no»
Reportage sul settimanale in edicola oggi, che aveva acquistato
e mai stampato le immagini del portavoce di Prodi



La copertina di Oggi con il servizio su Berlusconi


MILANO — È la vigilia di Pasqua, una splendida giornata di sole.
Silvio Berlusconi, in tenuta casual, felpa e pantaloni blu, siede sotto un gazebo nel parco di Villa Certosa, la sua residenza estiva a Porto Rotondo, in Sardegna. Non è in compagnia di Veronica Lario né di mamma Rosa, ma di cinque giovani ragazze.
Tre more, una castana, una rossa. Difficile identificarle, la foto è presa da lontano, non è nitida, anche se in loro c’è qualcosa di familiare per il pubblico tv.
L’atmosfera è intima, l’ex premier fa accomodare due delle ospiti, le more, sulle sue ginocchia, abbracciandole con fare confidenziale.
In un’altra foto si vedono Berlusconi e la signorina dai riccioli rossi passeggiare mano nella mano per i vialetti del parco.
La coppia è poi raggiunta da una terza ragazza, anch’essa presa per mano dal Cavaliere.
La scena ricorda altre passeggiate immortalate dai paparazzi, in Sardegna o alle Bermuda, con Berlusconi circondato dal suo staff politico per una sana seduta di jogging.
È un assaggio della sequenza fotografica che il settimanale Oggi pubblica nel numero in edicola oggi, martedì 17 aprile.
Uno scoop fotografico che promette di fare rumore per il contenuto.
A iniziare dal titolo di copertina, «L’harem di Berlusconi», a cui segue un servizio di ben undici pagine.

Farà rumore anche perché Oggi è il giornale che ha acquistato, senza pubblicarle, le fotografie che ritraggono Silvio Sircana, il portavoce del governo Prodi, mentre, in auto, si ferma davanti ad un transessuale in una strada di Roma a tarda ora.
La domanda è scontata:
perché Sircana no e Berlusconi sì?
«Chi fa questa domanda non coglie la differenza abissale fra le due situazioni — risponde il direttore di Oggi Pino Belleri nell’editoriale —.

Ci hanno accusato di essere quelli che tengono le foto nel cassetto invece di pubblicarle: bene, accontentati!
Queste immagini, al di là del personaggio che ritraggono, sono pubblicabili. Le altre no. E a chi vuole intorbidire le acque facendo del diritto di cronaca una questione politica e di opportunismo, non ci peritiamo di rispondere: obiezioni così banali non lo meritano».

Fine della polemica? Per nulla. Perché il servizio che ha sorpreso il Cavaliere in compagnia delle cinque bellezze pasquali è perfidamente intitolato «Le bagatelle di Berlusconi».
Dove per «bagatelle» s’intendono le ragazze, quasi fossero una nuova categoria di bellezze televisiva tipo Veline e Letterine, ma è chiaro il riferimento alla lettera di pubbliche scuse, grondante d’amore e buoni propositi, inviata da Berlusconi a sua moglie Veronica Lario.
Ricordate? Una lite coniugale di inizio anno finita sui giornali, con Veronica che aveva chiesto pubbliche scuse al marito dopo aver appreso che, durante la cena di gala dei Telegatti, lui si era rivolto a una delle sue commensali con frasi galanti tipo «se non fossi già sposato, la sposerei subito» e «con te andrei ovunque».
Lei, quelle affermazioni le aveva interpretate come «lesive della mia dignità, affermazioni... che non possono essere ridotte a scherzose esternazioni».
Esternazioni che il Cavaliere, nella sua risposta a mezzo stampa, aveva invece definito «bagatelle di un momento», cioè uno scherzo e nulla più.
Un gesto che sembrava aver riportato la pace coniugale ad Arcore. Poi è arrivata la Pasqua e ora lo scoop di Oggi.
Ancora «bagatelle», nuove distrazioni primaverili per Berlusconi
.
Che nelle immagini dimostra di muoversi a proprio agio tra le cinque giovani bellezze che gli fanno compagnia nella sua villa in Costa Smeralda.
Così in forma che Pino Belleri, a commento delle foto, lo definisce «vitalissimo, un po’ Casanova (quello vero), un po’ Alvaro Vitali, un po’ Mastroianni, un po’ D’Annunzio».

Roberto Rizzo
17 aprile 2007

Corriere della Sera . . .





AGGIORNAMENTI:



L'inchiesta di Napoli su sospette tangenti agli amministratori Rai

Randazzo racconta: "Mi è stato offerto di fare il vice ministro"




Televisione e mercato dei senatori
Berlusconi indagato per corruzione

di GIUSEPPE D'AVANZO


SILVIO Berlusconi è indagato dalla procura di Napoli per la corruzione di Agostino Saccà, presidente di RaiFiction e - seconda ipotesi di reato - per istigazione alla corruzione del senatore Nino Randazzo e di altri senatori della Repubblica, "in altri episodi non ancora identificati".
Una storia che corre
- circostanza davvero inconsueta per il Cavaliere - sul filo di un telefono (intercettato) dell'alto dirigente del servizio pubblico e trova una sua concreta evidenza nel racconto del senatore eletto dagli italiani di Australia.
E' una storia che, al di là degli esiti giudiziari, ha un'evidente rilevanza politica e si può raccontare così. Come tutte le storie che si rispettino è avviata dal caso. I pubblici ministeri stanno ficcando il naso su un giro di iperfatturazioni che nasconde la costituzione all'estero di fondi neri.

La ricostruzione dei movimenti finanziari svela che il denaro ritorna - cash - in Italia attraverso la Svizzera. Per i personaggi coinvolti, per i loro contatti nel mondo della fiction e della Rai di viale Mazzini, il sospetto degli investigatori è che quelle somme possano essere o le tangenti destinate ad amministratori del servizio pubblico o "fette di torta" che i produttori televisivi si ritagliano, franco tasse. Al centro dell'attenzione finisce un piccolo produttore di cinema e tv, Giuseppe Proietti, che in passato ha lavorato alla Sacis (la società di produzione e commercializzazione della Rai).

Il suo rapporto con Agostino Saccà è costante e molto intenso. Interrogato dai pubblici ministeri, il presidente di RaiFiction nega di conoscere Proietti così bene. Mal gliene incoglie. Nel periodo delle indagini, Proietti si reca ottantotto volte in viale Mazzini e in quaranta di queste occasioni è in visita da Saccà che ignora di essere finito al centro di un'inchiesta molto invasiva che, come sempre accade in questi casi, ha il suo perno nell'ascolto telefonico. Nel diluvio di comunicazioni del presidente di RaiFiction saltano fuori, per dir così, delle attività che i pubblici ministeri giudicano non coerenti, non corrette, non legittime per un dirigente Rai. Agostino Saccà è molto insoddisfatto della sua collocazione in Rai. Si sente sottovalutato, forse umiliato. Avverte di essere guardato a vista - sì, controllato - dal direttore generale Claudio Cappon. Vuole andare via, lasciare "Mamma Rai" per "mettersi in proprio", creare nei pressi di Lametia Terme, nella sua Calabria, una "città della fiction"; collaborare al "progetto Pegasus", un'iniziativa che vuole consociare le capacità e la qualità dei piccoli produttori televisivi italiani per farne una realtà industriale in grado di competere sul mercato nazionale e internazionale.

Saccà parla molto delle sue idee e dei suoi progetti al telefono. Ne parla soprattutto con il consigliere d'amministrazione della Rai, in quota centro-destra, Giuliano Urbani. Con Urbani, Saccà conviene che in "Pegasus" bisogna far spazio a "un uomo di Berlusconi". Il presidente di RaiFiction ne va a parlare con il Cavaliere. Si incontrano spesso, a quanto pare. E' a questo punto dell'indagine che emerge l'intensa consuetudine dei rapporti tra Berlusconi e Saccà. Secondo fonti attendibili, soprattutto una decina di telefonate dirette tra il giugno e il novembre di quest'anno appaiono illuminanti (Berlusconi chiama e riceve da un cellulare in uso a un suo body-guard). Berlusconi e Saccà discutono della sentenza del Tar che ha bocciato l'allontanamento dal consiglio d'amministrazione della Rai, Angelo Maria Petroni.

Saccà sostiene che i consiglieri del centro-destra non sanno cogliere "le dinamiche positive". Spiega al Cavaliere come e con chi intervenire. Lo sollecita a darsi da fare per eliminare i contrasti che, in consiglio, dividono "i suoi consiglieri". Berlusconi appare a suo agio con il presidente di RaiFiction. Spesso dal "lei" cede alla tentazione di dargli del tu e tuttavia mai Saccà si smuove dal chiamarlo "Presidente". A volte il Cavaliere lo chiama confidenzialmente Agostino. Gli chiede conto del destino del film su Federico Barbarossa: "Sai, Bossi non fa che parlarmene...". Saccà lo rassicura: andrà presto in onda in prima serata.
"E allora - dice Berlusconi - dillo alla soldatessa di Bossi in consiglio (Giovanna Clerici Bianchi) così la smette di starmi addosso".
Il Cavaliere si fa avanti anche per risolvere qualche suo problema personale e politico. In una telefonata, quasi si confessa alla domanda di Saccà: come sta, presidente? "Socialmente - dice Berlusconi - mi sento come il Papa: tutti mi amano. Politicamente, mi sento uno zero... e dunque per sollevare il morale del Capo, mi devi fare un favore. Vedi se puoi aiutare...".
Il Cavaliere fa quattro nomi di candidate attrici:

Elena Russo,

Evelina Manna,

Antonella Troise,

Camilla Ferranti

(secondo un testimone, il produttore di Incantesimo Guido De Angelis, è la figliola di un medico molto vicino al Cavaliere).



Camilla Ferranti - Bionda 27 anni nata a Terni.
Ha spaziato in diversi campi. Ha lavorato come assistente parlamentare per il senatore Maurizio Saia di An.
In tv è stata protagonista di Uomini e donne come tronista.



Si è anche guadagnata una parte del cast Del generale Dalla Chiesa, fiction di Canale 5.
Secondo Libero lei avrebbe smentito: "Villa Certosa? Si ci sono stata d'estate. Ma a Pasqua ero a Lipari per una serata in discoteca". In Rete è possibile trovare anche un suo blog
camilla.iobloggo.com/




CURRICULUM VITAE di Camilla Ferranti . . .



Sai, spiega Berlusconi a Saccà, non sono tutte affar mio perché "la Evelina Manni mi è stata segnalata da un senatore del centro-sinistra che mi può essere utile per far cadere il governo".

Promette Berlusconi a Saccà: saprò ricompensarla quando lei sarà un libero imprenditore come mi auguro avvenga presto...




Agostino Saccà

Agostino Saccà appare consapevole che la preoccupazione prioritaria del Cavaliere sia la "campagna acquisti" inaugurata al Senato per capovolgere l'esigua maggioranza che sostiene il governo di Romano Prodi. Fa quel che può, fa quel che deve nell'interesse del "Capo". In estate, incontra il senatore Pietro Fuda, un transfuga di Forza Italia, oggi nel Partito Democratico Meridionale di Agazio Loiero che sostiene il centro-sinistra. Dell'esito del colloquio, Saccà riferisce a Pietro Pilello, un commercialista calabrese con studio a Milano con molti incarichi in società pubbliche (Metropolitana Milanese, Finlombarda), presidente dei sindaci di Rai International dal 2003 al 2006, oggi ancora sindaco di Rai Way. Dice Saccà: "Fuda vuol far sapere al Capo che il suo cuore batte sempre a destra, anche se è costretto a stare oggi a sinistra e che comunque se gli dovessero toccare gli interessi e le cose sue, il Cavaliere deve starne certo: Fuda gli darà un aiuto in Parlamento". Saccà e Pilello affrontano di concerto (e ne discutono al telefono) l'abbordaggio del senatore Nino Randazzo. Il commercialista assume informazioni sullo stato economico dell'eletto per il centro-sinistra in Oceania. Ne riferisce a Berlusconi che lo convoca ad Arcore. Si può presumere che il commercialista riceva l'incarico di accompagnare Randazzo da Berlusconi.

Dopo qualche tempo, gli investigatori filmano l'arrivo di Pilello all'aeroporto di Roma; l'auto con i vetri oscurati che lo attende; il percorso fino in città, a largo Argentina, dove è in attesa Randazzo; l'ultimo brevissimo tragitto fino a Palazzo Grazioli. Quel che accade nella residenza romana di Berlusconi lo racconterà il senatore ai pubblici ministeri. Berlusconi lo lusinga. Appare euforico. Vuole conquistare la maggioranza al Senato e dice di essere vicino ad ottenerla. Se Randazzo cambierà cavallo, potrà essere nel prossimo esecutivo o viceministro degli Esteri o sottosegretario con la delega per l'Oceania (al senatore Edoardo Pollastri eletto in Brasile, aggiunge Randazzo, viene invece promessa la delega come sottosegretario al Sud-America). L'elenco dei benefit offerti non finisce qui. Randazzo sarebbe stato il numero 2, appena dietro Berlusconi, nella lista nazionale alle prossime elezioni e l'intera campagna elettorale sarebbe stata pagata dal Cavaliere.

Randazzo è scosso da quelle proposte. Ricorda ai pubblici ministeri un bizzarro episodio che gli era occorso in estate, in luglio. Passeggiava nella Galleria Sordi, in piazza Colonna a Roma. Come d'incanto, come apparso dal nulla, si ritrova accanto un imprenditore australiano, Nick Scavi. L'uomo lo apostrofa così: "Voglio offrirti la possibilità di diventare milionario. Ti darò un assegno in bianco che potrai riempire fino a due milioni di euro". Randazzo rifiuta l'avance. L'altro non cede. Trascorre qualche giorno e lo richiama. Gli chiede se ci ha ripensato. Randazzo non ci ha ripensato. Come Nick Scavi, anche Berlusconi non cede dinanzi al primo rifiuto di Randazzo. Per superare le incertezze, il Cavaliere rassicura il senatore: "Caro Randazzo, le farò un vero e proprio contratto...". Ancora il telefono racconta come vanno poi le cose. Pietro Pilello dice che Berlusconi gli ha chiesto il numero telefonico di Randazzo perché aveva bisogno di parlargli con urgenza. Il senatore conferma durante l'interrogatorio: "E' vero, Berlusconi mi chiamò e mi disse: lei ci ha pensato bene, le carte sono pronte, deve solo venirle a firmarle. Mi basta anche soltanto una piccola assenza". Al Senato un'assenza, con l'esigua maggioranza del centro-sinistra, ha il valore di un voto contrario. "Una piccola assenza" è sufficiente perché, dice Berlusconi, "ho con me Dini e i suoi - che non dovrebbero tradire - e tre dei senatori eletti all'estero". Vanagloria del Cavaliere come quella storia dei "contratti di garanzia"? Forse sì, forse no. E' un fatto che almeno "un contratto" è saltato fuori a Napoli in un'altra indagine che ha come indagato per riciclaggio il senatore Sergio De Gregorio, presidente della commissione Difesa di palazzo Madama (alcuni suoi assegni per 400 mila euro sono stati ritrovati nelle mani di un noto contrabbandiere, Rocco Cafiero).

Durante l'investigazione, è stato sequestrato un contratto, inviato via fax a quanto pare, a firma Sandro Bondi e Sergio De Gregorio in cui si dà conto dell'impegno finanziario concordato tra le parti, delle quote già consegnate e quelle da fornire con cadenza mensile. E' l'accordo stipulato (e noto) tra Forza Italia e l'associazione "Italiani nel mondo" di De Gregorio. Altri accordi, evidentemente, avrebbero dovuto nascere soltanto se i senatori del centro-sinistra avessero voluto.


Fonte: La Repubblica (12 dicembre 2007)


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[Modificato da Etrusco 24/01/2008 19:51]
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ALLA CONVENTION, TRA CALZE A RETE E TACCHI FETISH, SILVIO BEATO TRA LE DONNE
LA BEAUTY DI DINI, DANIELA MELCHIORRE, MINIGONNA DI PELLE NERA, FA BUON SANGUE
FORMIGONI MESTO: FORSE PER IL NO USA SULLA SUA NOMINA A MINISTRO DEGLI ESTERI






Reportage di Umberto Pizzi da Zagarolo



Di tutto e di più alla presentazione a porte chiuse organizzata dal Cavaliere per i candidati del Pdl.
L'attesa dell'inizio, con la solita ora di ritardo, riserva divertenti siparietti nell'ingresso dell'auditorium di Confindustria
, dove deputati e senatori - personaggi come Dini, Martino, La Loggia, Pisanu - fanno la fila per ritirare il sacchetto di carta con il kit del candidato, con tanto di badge con nome da attaccare alla giacca. Per la cronaca, due file, quella con i nomi dalla A alla L, e dall M alla Z, come all'università.



Nel frattempo la rossa (di capelli) Fiamma Nirenstein passeggia aggrappata al telefonino parlando, anziché del suo compagno, anzi camerata, di lista Ciarrapico, di Giorgio La Malfa; e Vito Bonsignore si avvicina senza giacca e in maglione girocollo blu da scampagnata. Casual come lui la bellina Giorgia Meloni, in jeans e look molto sottotraccia, appoggiata ad una parete a chiacchierare con Viviana Beccalossi anche durante il discorso di Silvio.

Per il resto le ragazze era davvero in tiro, tanto che sbirciando l'sms di un deputato piemontese inviato ad un ignoto amico durante il discorso di Silvio si leggeva "E' pieno di gnocche". In effetti tra calze a rete e tacchi fetish l'arredamento era variegato. Ha osato un po' meno del solito, stranamente, Gabriella Carlucci, con tacchi di soli 8 centimetri.



Ma gli istinti più bassi sono stati riportati nel commento di un arzillo deputato di An del Lazio: "Ma chi è quella mora, è Daniela Melchiorre?



Guarda che minigonna inguinale di pelle nera e tacchi sadomaso, mi fa andare il sangue al cervello..."

L'unico ad arrivare in ritardo, quando Silvio ha appena finito di parlare, è Marcello Pera (di cui si aveva ancora eco degli smoccolamenti sacrileghi durante le liti per le liste in Toscana). Sandro Don-Abbondi è arrivato con un'ora di anticipo per farsi presentare tutte le candidate donne, ha poi ascoltato con riverenza l'intervento del Cavaliere sempre con le mani giunte e le dita intrecciate, come si sta in Chiesa, interrompendo la preghiera solo per applaudire. Come ad esempio quanto Berlusconi ha promesso di abolire le provincie (ma qualcuno ha ricordato a Bondi che è candidato anche alla presidenza della Provincia di Massa Carrara mentre plaude alla sua abolizione?).



Un po' preoccupato è apparso anche Roberto Formigoni, forse per il veto posto da Washington al Cavaliere sulla sua nomina a ministro degli Esteri, visti gli intrecci passati con Saddam (do you remember "oil for food"?).

Dal podio il Cavaliere ha rammentato ai candidati di aggiornare il simbolo sui loro siti web, in privato - andando via - è stato meno diplomatico: "Sono circondato da imbecilli, sono due mesi che sappiamo che si vota, che abbiamo varato il Popolo della Libertà, e i tre quarti dei candidati espone solo il simbolo di Forza Italia che nessuno troverà mai sulle schede elettorali! Ma è mai possibile che devo fare tutto io?"

Piuttosto ignorata Michela Vittoria Brambilla, molto preoccupata di non incrociare nei corridoi il suo nemico numero uno Denis Verdini. Come pure ignorato è stato il buon Maurizio Scelli, invidioso della marea di coccole riservata invece dai partecipanti al generale Roberto Speciale. Il sempre più riccioluto accompagnatore di Elisabetta Gardini passeggiava con lei carico di faldoni e buste, trascinando - poveretto - un trolley di dimensioni spaziali.



Ma il vero scoop della giornata, una chicca per i cultori e gli analisti più raffinati del look del Cavaliere, è venuto dal neo-candidato Santo Versace. Si è finalmente scoperto da dove Berlusconi abbia tratto ispirazione e come si sia innamorato delle camicie blu-nero alla Tony Manero, dopo cinquant'anni di camicie sempre rigorosamente della stessa tonalità di azzurro chiaro: Versace infatti era l'unico che ne indossasse una assolutamente identica a quelle ordinate in quantità industriale dal Cavaliere!


DITE CHE WALTER È COME STALIN
R.R. per “la Stampa”
Non soltanto i gadget, tanti e fantasiosi, come al solito. Ma proprio un vademecum per il candidato, che Silvio Berlusconi sostiene di aver pensato e scritto nella notte fra mercoledì e giovedì. Sono oltre trenta pagine di istruzioni per la campagna elettorale: cosa da dire e da fare che, da ieri, l’uomo del Pdl ha nel suo kit.

Bisogna sostenere, per esempio, che Walter Veltroni è come Stalin, che faceva cancellare dalle foto gli amici caduti in disgrazia; ma, nel caso di Karl Radek, il “cancellatore” scordò di eliminargli le mani, che rimasero svolazzanti nel filmato: così si possono cancellare Romano Prodi, Tommaso Padoa-Schioppa e Vincenzo Visco, ma qualcosa di loro resterà. Bisogna sostenere (capitolo “copisteria Veltroni”) che il leader del Pd ama citare Barack Obama, ma quest’ultimo si è laureato ad Harvard, Veltroni si è «laureato in cinema»; non solo, Obama è a capo di un partito fondato da Thomas Jefferson, Walter di uno fondato da Romano Prodi; infine, che Obama nelle primarie ha avuto per avversaria Hillary Clinton, Veltroni ha avuto Rosy Bindi.

Fra le altre cose, nei consigli di Berlusconi c’è quello di continuare a sostenere che il programma del Pd è carta straccia, e che sono i leader del Partito democratico a stracciarlo per primi - non mantendendo le promesse - e che il Cavaliere non ha fatto altro che anticipare, scenograficamente, quello che succederà. Una delle domande (retoriche) che si debbono porre agli interlocutori è questa: «Si sta meglio oggi o si stava meglio due anni fa?». Berlusconi propone ai suoi battute ironiche sul «bluff di Veltroni» e sulla sua «gioiosa macchina da guerra», con evidente riferimento allo slogan di Achille Occhetto nel 1994.

Ultimi consigli:
ate campagna elettorale porta a porta, nelle strade, parlate col prete, col carabiniere, col farmacista (e a lui «chiedete voti, non viagra»), e «quando concedete interviste ai quotidiani, rileggete le risposte, è un vostro diritto».

Poi ci sono i gadget.

La maglietta con il simbolo del partito, quella con lo slogan («Rialzati Italia»), una terza con scritto «errare è umano, perseverare è prodiano... veltroniano», la bandiera, il libretto con le sette missioni - cioè il programma - del governo di centrodestra. Ancora, c’è un elenco delle sessantasette nuove tasse la cui introduzione viene attribuita da Berlusconi all’esecutivo uscente.

Numerose le immancabili spillette. Ci sono inoltre i cd con l’intervento di Berlusconi al Palalido, quello con l’inno «A Silvio, a Silvio» in versione gospel e e quello con la hit del Popolo delle Libertà, «Azzurra libertà». Pare non esserci, invece, l’incisione di «Meno male che Silvio c’è».


Dagospia 14 Marzo 2008

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Mi sono sempre chiesta se anche a sinistra si concedano qualche "diversivo"... non abbiamo mai sentito di scappatelle di D'Alema piuttosto che Prodi o chiunque altro. invece a destra hanno di tutto e di più. o sono bravi i primi a nascondersi, o veramente vivono in castità. possibile? [SM=x44466]
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IL CAVALIERE DI CAPPA E FICA (LA SOCIETÀ DELL’AVANSPETTACOLO)
– LE ALLUSIONI ALLE BELLE DONNE SONO IL “PUS VALORE” DELLA CAMPAGNA ELETTORALE
– TANTO VERONICA NON PUÒ SCRIVERE LETTERE TUTTI I GIORNI…



Filippo Ceccarelli per “la Repubblica”



Silvio Berlusconi e Daniela Santanchè
© Foto U.Pizzi
Bisogna capire, bisogna capirlo: in tutti i sensi. Le soubrette c´entrano e non c´entrano, "Silvio fa il circo con le gatte anziché con le tigri" ha osservato di recente la Santanché. Ma questo è così vero che il vero soggetto come al solito è lui, e ancora di più lo diventa a un mese dal 14 aprile.

Il tempo stringe, infatti, e ancora può sembrare incredibile a chi valuti la politica con antichi criteri: ma per mobilitare un certo tipo di elettorato disattento, per far venire allo scoperto un certo tipo di antiberlusconismo ottuso e per trasformare il voto nel solito referendum sull´unico vero suo programma, e cioè su stesso, sulla sua persona pubblica e privata, il Cavaliere diverte, si diverte e provoca. Chi ci casca, è perduto.


Mara Carfagna
Forse per questo sarebbe saggio ignorarlo. Ma dopo il pungolo nostalgico del Ciarra e l´incitamento matrimoniale ai precari si capisce che la linea è quella di creare un caso al giorno, e a questo fine il tema bollente delle soubrette, candidate o amanti che siano, funziona perfettamente a puntino – e anche questo articolo ne è la prova.

La speranza, tuttavia, sarebbe quella di decontestualizzare, pardòn, quel suo continuo fare il galletto, e perennemente vantarsi, e sempre proponendosi come un uomo colmo di allegre voglie, collocando tale stato psicoemotivo all´interno di un´autentica strategia politica, o di potere. La premessa è che la campagna elettorale, come del resto l´odierna vita pubblica, non vive più tanto di persuasione, ma di seduzione; e Berlusconi, che viene dal mondo della pubblicità, ci dà dentro senza alcuna vergogna.

Anzi, in taluni momenti sembra che ci prenda anche più gusto. La ciclicità di tali congiunture meriterebbe uno studio a parte. Ma certo, tanto per intenderci e avvicinarsi al tema delle soubrette, la penultima o forse la terzultima occasione fu quando Berlusconi, nell´inverno del 2007, si presentò al gran gala dei Telegatti in una condizione psicoemotiva che una testimone diretta, l´ex modella di Armani Antonia Dell´Atte definì poi in maniera indiscutibilmente cruda, ma efficace: "Ubriaco di fica".




Fiorella Rubino Ceccacci
Quella volta i numeri che il Cavaliere imbastì con la Yespica e la Carfagna, occhiate, inviti, ammiccamenti, euforie, gli guadagnarono la celebre punizione epistolare di Veronica. Ma il punto è che la sua signora non è che può star lì a scrivere tutti i giorni se lui fa lo spiritoso a tutto spiano.

E infatti appena due mesi dopo la lettera, nel giorno della Santa Pasqua, con sprezzo del pericolo degli eroici paparazzi riuscirono a violare il segreto di Stato posto su Villa La Certosa e lo immortalarono mano nella mano nel parco, oppure sepolto dalla massa corporea di cinque fra attrici, figuranti e bionde, brune o rosse concorrenti del Grande fratello: "L´harem di Berlusconi" strillò Oggi. "Le badanti del Cavaliere" fu il maligno commento. Ma insomma: una di loro, forse incautamente, disse poi che proprio lui aveva voluto "farsi le foto".

Ora. Sarebbe difficile dimostrare che in questo genere di exploit il personaggio intravede un decisivo valore promozionale. Eppure, chi si sia occupato con qualche scrupolo, certo degno di miglior causa, della biografia e mitologia carnale di Berlusconi non solo è rimasto sopraffatto dalla quantità di battute, complimenti, confessioni e allusioni, ma soprattutto ha potuto notare come questo flusso intimistico si sia intensificato di pari passo all´avanzamento dell´età.


Francesca Impiglia
© Foto U.Pizzi
E insomma, senza farla troppo lunga: per quanto azzardata possa suonare, l´ipotesi è che nel gran vuoto delle culture politiche e nel deserto dei progetti Berlusconi abbia individuato nel suo corpo una risorsa fondamentale.
Un corpo ancora giovane, integro e quindi desiderante, altroché. Il Cavaliere non perde occasione per fare il galante, cosa che gli riesce benissimo, ma a un certo punto questa galanteria smette di essere rivolta alle donne per ritornare su se stessa come un valore aggiunto del comando.

Inesorabili capricci dell´imperatore, vedi la fantastica telefonata a Saccà, dove si capisce che non gli importa nulla degli equilibri Rai, di Urbani, del Barbarossa e vuole solo stringere sulle attrici. Le soubrette, appunto, definizione generica e addirittura impegnativa perché a volte non sono neanche soubrette, ma ex miss, veline e figurine da reality.

Nel merito, Berlusconi si sminuisce quando dice che non le ha candidate perché in realtà le ha introdotte anche in Parlamento. Sulla sua scia Porta a porta ha aperto l´uscio alle "gnocche" – detta proprio così, con grazioso garbo. Ma ormai è (anche) questa la politica, o post-politica che sia, non è che ci si possa fare molto. Nel tempo delle apparenze, stracciarsi le vesti sembra superfluo, e illudersi di capire, forse, sembra già moltissimo.


Dagospia 17 Marzo 2008
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Re:
Nikki72, 15/03/2008 10.05:


Mi sono sempre chiesta se anche a sinistra si concedano qualche "diversivo"... non abbiamo mai sentito di scappatelle di D'Alema piuttosto che Prodi o chiunque altro. invece a destra hanno di tutto e di più. o sono bravi i primi a nascondersi, o veramente vivono in castità. possibile? [SM=x44466]




negli anni '90 un famoso politico socialista, che fu anche ministro,
ebbe un'amante tra le studentesse di veterinaria (la ricordo perchè lei fu una delle prime ad avere un telefono cellulare quando ancora era una rarità. Ovviamente fu un regalo... come anche tanti esami universitari passati con gran facilità) [SM=x44474]

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17/03/2008 21:59

Re: Re:
Etrusco, 17/03/2008 20.52:




negli anni '90 un famoso politico socialista, che fu anche ministro,
ebbe un'amante tra le studentesse di veterinaria (la ricordo perchè lei fu una delle prime ad avere un telefono cellulare quando ancora era una rarità. Ovviamente fu un regalo... come anche tanti esami universitari passati con gran facilità) [SM=x44474]




con i capelli lunghi, ricci e untuosi, che veniva dalle paludi venete? [SM=x44455]
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Re: Re: Re:
radcla, 17/03/2008 21.59:




con i capelli lunghi, ricci e untuosi, che veniva dalle paludi venete? [SM=x44455]




No, [SM=x44463] ti stai sbagliando, non è GdM, ma un altro [SM=x44499]
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Re: Re: Re: Re:
Etrusco, 17/03/2008 22.09:




No, [SM=x44463] ti stai sbagliando, non è GdM, ma un altro [SM=x44499]




Azz ... lo devo indovinare!
Era il "delfino"? Il plurale del pesce martello?
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Re: Re: Re: Re: Re:
radcla, 17/03/2008 23.03:




Azz ... lo devo indovinare!
Era il "delfino"? Il plurale del pesce martello?




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