Pubblicati i verbali "censurati" degli interrogatori: ma basta trasferire il file pdf in word per svelare le parti coperte
Quello che la McLaren è riuscita a sapere con una complessa attività di spionaggio, da ieri è a disposizione di tutti, basta un click del mouse. Tutta colpa della Fia, la Federazione internazionale dell'automobile. Grazie all'ingenuità tecnologica dell'organizzazione infatti, i verbali degli interrogatori, che rivelano i segreti della Ferrari (ma anche della McLaren), circolano ora liberamente sul Web, leggibili da chiunque: appassionati, curiosi e, soprattutto, avversari.
SUL SITO - Il documento incriminato (formato .Pdf) è stato infatti messo a disposizione del pubblico e della stampa sul sito web dell'organizzazione. Per l'occasione, i funzionari Fia si sono preoccupati di coprire le informazioni più sensibili rivelate nel corso dei colloqui con la classiche strisce nere che impediscono la lettura. O almeno dovrebbero impedirla. Sì perché, esattamente come era già accaduto per il caso Calipari, è stato sufficiente trasportare i testi censurati su un documento di testo tramite un'elementare operazione di "copia e incolla" per rivelare i contenuti delle le informazioni nascoste. E scoprire così, per esempio, che Mike Coughlan, il progettista della McLaren che riceveva le informazioni dal "collega" Ferrari Nigel Stepney, aveva uno stipendio tra le 300 e le 400 mila sterline annue. Ma, soprattutto, dettagli sulla distribuzione del peso nelle due vetture che si stanno giocando il mondiale di Formula 1 2007 e su vari accorgimenti tecnici. Particolari oscuri per i profani ma utili per gli addetti ai lavori.
NUOVA VERSIONE - La leggerezza, che consegna al mondo della Formula 1 altri segreti della vettura di Maranello, è stata infine scoperta dalla Fia che ha sostituito il documento incriminato con una nuova versione “edulcorata”, questa volta a prova di "copia e incolla". Ma nel web, si sa, le informazioni viaggiano veloci. Nel frattempo, qualche appassionato aveva già scaricato il documento galeotto mettendolo a disposizione della Rete. Il tam tam dei blog e dei siti di appassionati (come
www.f1fanatic.co.uk) ha fatto il resto. E ora una parte delle informazioni che fino a ieri erano solo nelle mani della Ferrari e della McLaren sono di dominio pubblico. In Formula 1 in tanti si stanno fregando le mani.
Raffaele Mastrolonardo
21 settembre 2007
corriere.it