La Casa Ecologica : news, incentivi, certificazioni...

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Re: Re:
Etrusco, 11/19/2014 3:24 PM:




In Italia, purtroppo ci sono troppe complicazioni burocratiche e troppi impiegati pubblici corrotti, iniziando da alcuni tecnici comunali che spesso ti ostacolano in tutti i modi ed implicitamente ti fanno capire che per qualsiasi cosa tu voglia fare devi elargire "spontaneamente" una mazzetta [SM=x44465]
Tante cose che costringono chi ha fretta di realizzare quel che deve bypassando ogni procedura e burocrazia, spesso assurde, ma è l'unica strada che potrebbe evitare tragedie, alluvioni, crolli, etc. se solo non si esasperassero gli italiani... ci vuole anche buon senso [SM=x44472]



Gia'. Purtroppo e' troppo spesso vero.
A me non e' mai capitato, per fortuna.

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Re: Re: Re:
Quak150, 19/11/2014 15:50:



Gia'. Purtroppo e' troppo spesso vero.
A me non e' mai capitato, per fortuna.




A me capitò qualche anno fa: presso l'ufficio tecnico comunale dove andai per una semplice DIA per una ristrutturazione leggera di un bilocale, lì incontrai un signore che doveva riparare il tetto, gli pioveva in casa: dinanzi a tutte le richieste del tecnico comunale esclamò facendo intendere che allora avrebbe rinunciato all'impresa, invece poi lo rividi e mi confidò che fece tutto in nero, senza pastoie burocratiche, bolli, tempi d'attesa etc.
Non ho potuto rimproverarlo: io che seguii tutte le regole dovetti aspettare più di 8 mesi per ottenere tutti i permessi, anche se la legge prevedeva un tempo max per la Dia, Durc, etc. di soli 2 mesi complessivamente... [SM=x44465]

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Alla fin fine, il proverbio "chi e' causa del suo mal, pianga se stesso" e' valido per tutti, incluso "lo stato".

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19/11/2014 19:58

Re:
Quak150, 19/11/2014 17:42:

Alla fin fine, il proverbio "chi e' causa del suo mal, pianga se stesso" e' valido per tutti, incluso "lo stato".




Purtroppo in molti lavori di adeguamento, ristrutturazione, efficientamento energetico, installazione di impianti fotovoltaici, etc. siamo costretti a rispettare tutte le normative, altrimenti dovremmo rinunciare agli incentivi fiscali che rimborsano fino al 65% e comportano anche sgravi sull'Iva. [SM=x44464]

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23/11/2014 18:12


riscaldare casa biomassa

Riscaldare casa a costo zero è davvero possibile? A Petralia Soprana, in provincia di Palermo, un agricoltore è il protagonista di un esperimento ben riuscito. Il metodo non costa nulla, non inquina e produce compost di qualità. Di cosa si tratta?

 

Calogero D'Alberti è riuscito a riscaldare la sua casa di campagna con energia prodotta da biomassa, senza combustione e a costo zero. Il punto di partenza è un cumulo di materiali formato principalmente da fieno grosso, canne, fascine e concime di cavalli come attivatore.

A partire da questi elementi è possibile dare vita a una precaldaia che serve per scaldare l'acqua per i sanitari e per il riscaldamento. Si tratta di un processo ecologico che avviene senza scarti di produzione. Il ciclo di surriscaldamento della biomassa termina infatti con la creazione di compost di ottima qualità che va benissimo per fertilizzare l'orto e il frutteto della casa di campagna.

Un cerchio virtuoso, che si chiude, nel rispetto dell'ambiente e senza sprechi di denaro e di materie prime. D'Alberti ospita volentieri i visitatori incuriositi dalle possibilità di riscaldamento messe a disposizione dalla biomassa e senza combustione. Il suo cumulo è un grado di riscaldare una casa di campagna per 18 mesi a costo zero e senza inquinare.

I vantaggi di questo sistema sono numerosi: non produce cattivo odore, riutilizza i materiali di scarto dell'azienda, non vi sono né combustione né produzione di gas. E alla fine del processo il materiale utilizzato si trasforma in compost di qualità utile per migliorare le caratteristiche del terreno agricolo e per arricchirlo. Questo sistema di riscaldamento non dà vita a materiali di scarto.

Si basa sul metodo del compost caldo, da ottenere realizzando un cumulo di almeno 1 metro cubo di materiale organico. Nel cumulo sono presenti parti secche e parti verdi a cui viene aggiunto un attivatore carico di batteri, come lo può essere il letame. Il calore viene prodotto da un processo di fermentazione aerobica. Il risultato è dato da acqua calda e compost sempre a disposizione. Ecco un video che vi aiuterà a saperne di più.

 

 

Marta Albè

Fonte foto: madoniepress.it

Leggi anche:

I 5 modi per riscaldare la casa e risparmiare energia
Riscaldamento: 10 consigli per risparmiare soldi e energia
Impianto di riscaldamento a battiscopa: funzionamento e vantaggi

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25/11/2014 15:49

Mi confondo o anche Fiat aveva provato ad introdurre un carburante basato sullo stesso sistema? Ecogas o qualcosa di simile... un impianto simile era forse montato sul Freemont... ma potrei ricordarmi male..

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25/11/2014 19:20

Re:
Quak150, 25/11/2014 15:49:

Mi confondo o anche Fiat aveva provato ad introdurre un carburante basato sullo stesso sistema? Ecogas o qualcosa di simile... un impianto simile era forse montato sul Freemont... ma potrei ricordarmi male..




Fiat ha iniziato già da molti anni a produrre motori bi-fuell alimentati sia a benzina sia a metano o GPL, poi se uno il metano lo prende di quello prodotto tramite i biodigestori (da insilati di mais, scarti della lavorazione agricola, letame o altro...) non cambia molto, sempre metano è, solo che costa meno [SM=x44461]

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09/12/2014 18:29

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La pala eolica che si installa sul tetto e funziona come un elettrodomestico Foto



L’idea del mini-impianto è di un ventenne partito senza un soldo. Oggi ha 40 collaboratori

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Una pala eolica da installare sul tetto

L'idea del pugliese Gianluigi Parrotto: «Una miniturbina come un elettrodomestico di casa». Alto tre metri occupa una superficie di sette metri quadrati

di Nicola Di Turi

 
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Le pale eoliche da mettere sul tetto

Parrotto, classe 1994, oggi ha vent’anni e la sua società conta 37 collaboratori. Non si è iscritto all’università, né ha ereditato l’azienda di famiglia. «Mio papà, che faceva l’autista per un imprenditore del fotovoltaico, ha offerto la sua busta paga come garanzia per un fido da 1500 euro, che ho ottenuto su uno stipendio che lui neanche riceveva», racconta il giovane imprenditore. Il padre, socio al 10% della società, lavorava come dipendente, ma non veniva pagato regolarmente. «Quando ho fondato la società, lui era appena rimasto senza lavoro. Ma aveva ancora la busta paga da dipendente. Con quella busta paga ho chiesto il fido da 1500 euro per pagare il notaio e costituire la società», ragiona Parrotto. Un sostegno invece è arrivato da un imprenditore bresciano, che intende restare anonimo, ma che ha deciso di partecipare al business della vendita delle mini-turbine eoliche, mettendo a disposizione della società del giovane imprenditore macchine e centro di produzione del valore di 700 mila euro circa. «Loro producevano impianti per il fotovoltaico. Due anni fa, tornando da Roma in aereo, ci siamo conosciuti in volo. Discutendo della sua attività, gli proposi di convertire la produzione all’eolico. Da lì è nata la nostra collaborazione, di cui sono entusiasta», spiega il giovane.

 

Produzione e installazione

A Brescia si producono le turbine, a Casarano si preparano per le installazioni. L’imprenditore lombardo presidia il mercato all’estero, Brasile in testa. GpRenewable di Parrotto prosegue la sua attività sul territorio italiano. Il mini-impianto, che consiste in un palo di sostegno in acciaio, una turbina e una base di apparecchiature elettroniche, costa 20 mila euro, ma si può usufruire dell’incentivo ventennale per la vendita e l’immissione in rete dell’energia prodotta. «Presto rilasceremo anche le offerte a tasso zero, ma già oggi, secondo i nostri studi di fattibilità, l’investimento si ripaga in sei anni circa vendendo l’energia al gestore, mentre per i restanti anni si può guadagnare. Ad Avellino una famiglia ha prodotto circa 11 mila kwh in un anno, consumandone solo 4 mila kwh», ragiona Parrotto. Il prodotto è interamente Made in Italy, e nel 2015 l’azienda punta a produrre tutto tra Casarano, Lecce e Brindisi, dove Parrotto si è diplomato. Durante il primo anno di produzione, l’azienda è riuscita a piazzare circa 80 turbine in particolare nel sud Italia, tra Puglia, Campania, Calabria, Sicilia, Sardegna, ma anche Lazio e Liguria. Come assicura Parrotto, «abbiamo prodotto le prime turbine con i soldi dei clienti, ancora non ho chiesto neanche un piccolo finanziamento dopo la garanzia iniziale. E secondo le nostre previsioni, dovremmo chiudere l’anno con un fatturato da 1,5 milioni di euro, merito dei nostri 37 dipendenti tra muratori, ingegneri, elettricisti e neolaureati».

Fonte: Corriere della Sera © RIPRODUZIONE RISERVATA
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12/12/2014 15:32


Tribunale di Milano: i condòmini interessati possono
installare pannelli fotovoltaici sul tetto del condominio

Una sentenza del Tribunale di Milano, appellandosi all’art. 1122 bis della legge 220/2012, sancisce una volta per tutte la validità di installazione di pannelli fotovoltaici sul tetto condominiale ad opera di singoli condomini interessati

Una recente sentenza del Tribunale di Milano ha chiarito una volta per tutte la disciplina in merito all’installazione di pannelli fotovoltaici in edifici condominiali: se un condomino vuole installare pannelli fotovoltaici sul tetto del proprio condominio ad uso e beneficio personale, può farlo.

La disputa in questione risale allo scorso novembre 2013, quando il condomino di una palazzina nell’hinterland milanese si era visto negare dall’assemblea condominiale l’autorizzazione ad installare otto pannelli fotovoltaici sull’edificio della stessa per la produzione di elettricità ad uso personale.

L’assemblea condominiale aveva giustificato il diniego all’autorizzazione asserendo che il condomino non aveva fornito all’amministratore condominiale alcun progetto specifico relativo all’installazione dei pannelli solari da effettuarsi, comprensivo cioè delle specifiche tecniche necessarie e delle modalità di esecuzione degli interventi, qualora questi avessero modificato parti comuni dell’edificio.

A dispetto della delibera assembleare, il Giudice della causa civile si è invece pronunciato a favore del condomino promotore della causa, sentenziando che sarebbero due le violazioni esercitate dal condominio:
  • La mancata pubblicazione, nel verbale dell’assemblea, dei nominativi dei condomini che avevano votato a favore, contro o che si erano astenuti rispetto alla volontà del condomino interessato di installare pannelli solari sul tetto dello stabile, così da non consentire la verifica della sussistenza della necessaria maggioranza votante o di eventuali conflitti di interesse;
  • La violazione della legge 220/2012 di riforma dell’istituto giuridico del Condominio negli edifici, che autorizza il condomino ad utilizzare parti comuni del condominio al fine della installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili al servizio di singole unità dello stabile.

Nello specifico, l’art. 1122 bis c.c. consente al richiedente l’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili destinati al servizio di singole unità del condominio sul lastrico solare dell’edificio o su ogni altra superficie comune idonea, nonché sulle parti di proprietà individuale, a condizione che l’interessato, qualora i lavori da effettuare comportassero modificazioni delle parti comuni, ne dia comunicazione all’amministratore indicando il contenuto specifico e le modalità di esecuzione degli interventi.

L’assemblea condominiale, al momento di discutere dell’operazione, può tutt’al più prescrivere, se in maggioranza, modalità alternative di esecuzione, imporre cautele a salvaguardia della stabilità, della sicurezza o del decoro architettonico dell’edificio, oppure ripartire il lastricato solare o le superfici comuni, ma non può in nessun caso negare al condomino interessato l’autorizzazione, perché ciò sarebbe in aperto contrasto con la citata legge.
Articolo del 12 Dicembre 2014

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20/12/2014 10:59

Infobuild energia > Temi tecnici: Detrazione fiscale 50% - 65% : LINK

Tema tecnico: Detrazione fiscale 50% - 65%

Detrazione 50% per le caldaie a biomasse nelle ristrutturazioni edilizie senza demolizione

Per la sostituzione di impianti di riscaldamento con caldaie a biomassa, nell’ambito di ristrutturazione edilizia senza demolizione,
ma con ampliamento, non è possibile fruire del bonus IRPEF/IRES del “65%”(risparmio ...

04/12/2014

Più semplici le detrazioni del 65% per interventi pluriennali di riqualificazione energetica

Il decreto legislativo 175 del 2014, "Semplificazione fiscale e dichiarazione dei redditi precompilata",
pubblicato in GU lo scorso 28 novembre, che entrerà in vigore il prossimo 13 dicembre, ha abrogato il comma 6 dell'articolo 29 del ...

16/10/2014

Nella bozza della Legge di stabilità Confermato l’ecobonus per il 2015

Sembra ormai certo, anche se aspettiamo l'OK definitivo delle Camere, che nella Legge di Stabilità presentata ieri da Matteo Renzi
ci sia la conferma per il 2015 dell'ecobonus del 65% per l’efficienza energetica, valido anche per i ...

09/10/2014

Confermata dal viceministro dell’Economia la proroga Ecobonus nel 2015

Il viceministro dell’Economia e delle Finanze, Enrico Morando, intervenendo al Verona Efficiency Summit, in occasione di Smart Energy Expo,
ha confermato la proroga per tutto il 2015 di ecobonus e sgravi fiscali: "Sarebbe ragionevole tenerli ...

Vedi tutte le notizie
Normativa (30)
Normativa

Linee Guida 28 Febbraio 2014 - Bonus mobili ed elettrodomestici

Bonus mobili ed elettrodomestici - Come e quando richiedere l’agevolazione fiscale

[Sito web Agenzia delle Entrate n. del 28/02/2014]

Normativa

Linee Guida 28 Febbraio 2014

Ristrutturazioni edilizie: le agevolazioni fiscali - Aggiornamento Febbraio 2014

[Sito web Agenzia delle Entrate n. del 28/02/2014]

Normativa

Legge 27 Dicembre 2013, n.147

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilita' 2014). (13G00191)

[Gazzetta Ufficiale n. 302 del 27/12/2013 Supplemento Ordinario n. 87]

Normativa

Linee Guida 01 Ottobre 2013

Ristrutturazioni edilizie: le agevolazioni fiscali - Aggiornamento Ottobre 2013

[Sito web Agenzia delle Entrate n. 01 Ottobre 2013 del 01/10/2013]

Vedi tutte le normative
Approfondimenti (2)
Ecobonus, ecco cosa cambia

A cura di: Roberto Bonafini

Il disegno di legge di conversione del decreto legge 4 giugno 2013 n. 63 (il cosiddetto ecobonus) è stato approvato in via definitiva.
Esso contiene la proroga fino a dicembre degli interventi di ristrutturazione e una serie di provvedimenti ...

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19/01/2015 21:52

Elenco Focus > Categoria: incentivi









Efficienza 2015: la guida definitiva di ENEA agli Ecobonus e alle scadenze per imprese, privati e PA


Tutte le novità sugli Ecobonus 65%, le scadenze e gli obblighi di legge per il 2015 raccolti in un’unica guida completa realizzata da ENEA in collaborazione col MiSE




19 Gennaio 2015



ENEA, in collaborazione con il MiSE, ha realizzato un’utilissima guida che consente a famiglie, PA e imprese di non perdersi nella giungla burocratica delle detrazioni fiscali del 65% (Ecobonus).
Realizzata in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico, la ‘Guida all’efficienza per il 2015’ è disponibile gratuitamente all’indirizzo efficienzaenergetica.acs.enea.it.

Ricordiamo che le detrazioni 65% per l’efficientamento energetico degli edifici sono state prorogate a tutto il 2015 grazie alla Legge di Stabilità e all’attuazione delle previsioni del Dlgs 102/2014.

Fra queste, in particolare, la predisposizione, in collaborazione con ENEA,  di un programma di intervento per il miglioramento della prestazione energetica degli immobili della Pubblica Amministrazione centrale e l’obbligo di diagnosi energetica per le imprese di grandi dimensioni entro la fine del 2015.

Gli Ecobonus da quest’anno valgono anche per l'acquisto e la posa in opera delle schermature solari, ovvero per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2015, con valore massimo di 60.000 euro; saranno detraibili le spese per tende esterne, chiusure oscuranti, dispositivi di protezione solare in combinazione con vetrate, ed in generale le schermature.

Infine, l'Ecobonus del 65% è stato ampliato anche alle spese per l'acquisto e la posa in opera di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da pellet e biomasse. Le spese devono essere sostenute nei prossimi 12 mesi fino a un valore massimo della detrazione di 30mila euro.

Ristrutturazioni


La legge di stabilità rinnova, inoltre, le detrazioni del misura del 50% per le ristrutturazioni  e del 65% per gli interventi di efficienza energetica. Confermata la proroga anche per gli interventi di efficientamento energetico che interessano le parti comuni degli edifici condominiali. Anche questi godranno dell'agevolazione maggiorata al 65% fino al 31 dicembre 2015.

Per gli interventi di riqualificazione energetica, restano immutati i tetti massimi di spesa detraibili; 153.846 euro per la riqualificazione energetica; 92.307,69 euro per gli interventi sull'involucro e per l'installazione dei pannelli solari e 46.153,85 euro per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale.
 
Per tutto il 2015 resterà al 65% anche la detrazione prevista per le spese destinate agli interventi antisismici e di messa in sicurezza statica.

La documentazione obbligatoria per beneficiare delle detrazioni andrà inviata all’ENEA, che svolge un ruolo di raccolta e monitoraggio della documentazione relativa alle richieste presentate e un ruolo di assistenza tecnica agli utenti. Durante i sette anni di vigenza del Programma di detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici,l’ENEA ha rilevato o un continuo e significativo incremento degli interventi di riqualificazione energetica, grazie anche all’innalzamento della detrazione dal 55 al 65%.

Finanziamenti


La norma prevede l’istituzione di un Fondo per l’efficienza energetica destinato a sostenere il finanziamento di interventi realizzati anche mediante le ESCO, il ricorso a forme di partenariato pubblico-privato e società di progetto o di scopo appositamente costituite. Il Fondo prevede una dotazione di 5 milioni di euro per il 2014 25 milioni di euro per il 2015 e che potrà essere integrata fino a 15 milioni euro annui per il periodo 2014-2020.

Esperti


Il Decreto assegna ad Accredia il compito di definire gli schemi di accreditamento in materia di ESCO, esperti in gestione dell’energia (EGE), sistemi di gestione dell’energia, diagnosi energetiche. Inoltre, UNI-CEI, in collaborazione con CTI ed ENEA, elaborerà le norme tecniche in materia di diagnosi energetiche, auditor energetici e installatori di elementi edilizi connessi al miglioramento della prestazione energetica degli edifici.

Informazione e Formazione


L’ENEA deve predisporre un Programma triennale di informazione e formazione sull’efficienza energetica rivolto a PMI, dipendenti pubblici, famiglie, studenti e istituti bancari, da  sottoporre al MiSE.

Fonte: ENEA

Riferimenti:

GUIDA 2015, gli adempimenti sull’efficienza previsti dal Dlgs 102/14

Legge stabilità 2015

Dlgs. 102/2014 (Attuazione della direttiva europea sull'efficienza energetica)

www.efficienzaenergetica.enea.it

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26/01/2015 18:57


News - NORMATIVE


Ristrutturazioni e Bonus Mobili: dalle Entrate le nuove guide


Detrazioni 50% ed ecobonus 65% prorogati al 31 dicembre 2015 con ritenuta dell'8% sui bonifici


di Alessandra Marra 26/01/2015 - L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la versione aggiornata a gennaio 2015
delle Guide alle agevolazioni per le Ristrutturazioni edilizie, per il Bonus Mobili e per il Risparmio energetico.
Ristrutturazioni e Bonus Mobili: dalle Entrate le nuove guide
Per le ristrutturazioni edilizie, la detrazione fiscale del 50% è stata prorogata, dalla Legge di Stabilità 2015, fino al dicembre 2015, confermando il limite massimo di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare. Dal 1° gennaio 2016 la detrazione tornerà alla misura ordinaria del 36% e con il limite di 48.000 euro per unità immobiliare.
 
Un'importante novità introdotta riguarda la detrazione (Irpef e Ires) del 65%, maggiorata rispetto a quella per ristrutturazione, per gli interventi su edifici in zone sismiche ad alta pericolosità. Le spese dovranno essere effettuate dal 4 agosto 2013 al 31 dicembre 2015 per un ammontare massimo delle spese non superiore di 96.000 euro.
 
E’ prevista una detrazione Irpef anche per gli acquisti di immobili ristrutturati per uso abitativo. In particolare, la detrazione si applica nel caso di interventi di ristrutturazione riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che provvedono, entro 18 mesi dalla data del termine dei lavori, alla successiva alienazione o assegnazione dell’immobile. Questo termine è stato elevato da 6 a 18 mesi dalla legge di stabilità 2015.

 Tra le principali regole e i vari adempimenti che negli ultimi anni hanno subito modifiche, la nuova guida segnala:
- l’abolizione dell’obbligo di invio della comunicazione di inizio lavori al Centro operativo di Pescara;
- l’aumento della percentuale (dal 4 all’8%) della ritenuta d’acconto sui bonifici che banche e Poste hanno l’obbligo di operare;
- l’eliminazione dell’obbligo di indicare il costo della manodopera, in maniera distinta, nella fattura emessa dall’impresa che esegue i lavori;
- la facoltà riconosciuta al venditore, nel caso in cui l’unità immobiliare sulla quale sono stati eseguiti i lavori sia ceduta prima che sia trascorso l’intero periodo di godimento della detrazione, di scegliere se continuare a usufruire delle detrazioni non ancora utilizzate o trasferire il diritto all’acquirente (persona fisica) dell’immobile;
- l’obbligo per tutti i contribuenti di ripartire l’importo detraibile in 10 quote annuali; dal 2012 non è più prevista per i contribuenti di 75 e 80 anni la possibilità di ripartire la detrazione, rispettivamente, in 5 o 3 quote annuali;
- l’estensione dell’agevolazione agli interventi necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza.

Guida agevolazioni Ristrutturazioni Edilizie

Il Bonus Mobili prevede un bonus fiscale del 50% per chi, contestualmente ad un intervento di ristrutturazione del proprio immobile, acquista mobili e grandi elettrodomestici, di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione.
 
Per ottenere il bonus è necessario che la data dell’inizio dei lavori di ristrutturazione preceda quella in cui si acquistano i beni; mentre non è fondamentale che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’immobile. Tuttavia è essenziale che le spese per gli interventi di recupero edilizio siano sostenute a partire dal 26 giugno 2012. L’acquisto dei mobili invece dev'essere effettuato nel periodo compreso tra il 6 giugno 2013 e il 31 dicembre 2015.
 
La detrazione può essere richiesta in abbinamento a: interventi di manutenzione ordinaria per le parti comuni, manutenzione straordinaria, restauro e di risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, interventi per il ripristino dopo eventi calamitosi e restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie, che provvedano entro sei mesi dal termine dei lavori alla successiva alienazione o assegnazione dell’immobile.
 
Indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione,  la detrazione del 50% va calcolata su un importo massimo di 10.000 euro, riferito complessivamente alle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. Inoltre, la detrazione deve essere ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo.
 
Il pagamento può avvenire con bonifico bancario o postale, in cui vanno indicati la stessa causale utilizzata per i bonifici relativi ai lavori di ristrutturazione edilizia, il codice fiscale di chi esegue il pagamento e la partita Iva del soggetto destinatario della somma. Ci si può inoltre servire di bancomat e carte di credito. Anche in questo caso la ritenuta d’acconto sarà pari all’8%.

Guida al Bonus Mobili

Tra le novità la proroga, introdotta dalla Legge di Stabilità 2015, della detrazione del 65% fino al 31 dicembre 2015 per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici.
 
Inoltre la stessa legge ha introdotto l’estensione dell’agevolazione al 65% per altri interventi come:
1) l’acquisto e la posa in opera di schermature solari, nel limite di 60.000 euro;
2) l’acquisto di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili, nel limite di 30.000 euro.
 
Dal 2016 l’agevolazione sarà invece sostituita con la detrazione fiscale (del 36%) prevista per le spese relative alle ristrutturazioni edilizie. Quando si effettua il pagamento con bonifico bancario si applica l’art. 25 del Dl 78/2010, che prevede l’obbligo per banche o Poste Spa di applicare una ritenuta dell’8% (fino al 31 dicembre 2014 era prevista dell’4%). Infine si ricorda l’eliminazione dell’obbligo di inviare la comunicazione all’Agenzia delle Entrate per i lavori che proseguono per più periodi d’imposta, novità introdotta del decreto sulle semplificazioni fiscali (dl 175/2014).

Guida agevolazioni per il risparmio energetico

 
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Normativa sull'argomento


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Linee Guida 15/01/ 2015

Agenzia delle Entrate - Bonus mobili ed elettrodomestici

Decreto Legge 04/06/ 2013 n. 63

Disposizioni urgenti per il recepimento della Direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio ..


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16/02/2015 12:16


Nuovo Conto Termico:


Il GSE annuncia che la spesa cumulata prevista per il 2015 è di altri 14 milioni,
on-line le richieste semplificate

16 Febbraio 2015

Il nuovo Conto Termico, anche se non ancora inaugurato nella sua versione semplificata, incassa al 31 Gennaio 2015 oltre 8.300 contratti, con un incentivo lordo totale di quasi 26 milioni.

Lo fa sapere il GSE che annuncia contemporaneamente anche la semplificazione e l’aggiornamento del Portaltermico, con uno snellimento notevole delle informazioni richieste in fase di compilazione delle schede-domanda.

Le modifiche, online già da oggi, sono inserite nel più ampio quadro di rilancio degli incentivi previsti dallo Sblocca Italia (DL 133/2014), che rientrano nel nome di Nuovo Conto Termico e agevolare famiglie, imprese e PA nell’accesso alle agevolazioni per le fonti rinnovabili termiche, visto lo scarso successo della prima edizione.

L’impegno di spesa cumulata annua cumulata per l’erogazione degli incentivi 2015 è di circa 14,5 milioni di euro. Non una cifra altissima, quindi, ma si spera quanto basta per dare una piccola boccata di ossigeno al settore delle rinnovabili termiche.

Il GSE ricorda inoltre a tutti gli operatori che nella pagina dedicata alla modulistica per il conto termico (a questo link) sono disponibili tutti i modelli di domanda pre-compilati.

Ricordiamo infine che fino al 28 Febbraio sono aperte le consultazioni pubbliche per la semplificazione del Conto Termico, ne abbiamo parlato in questo articolo.

Fonte: LINK

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10/03/2015 11:01

Solare termico, sarà boom nel segmento commerciale
Uno studio tedesco rivela che le installazioni di solare termico globali, da qui al 2020, saranno in gran parte su edifici commerciali.
La spinta arriverà da obblighi e incentivi a livello governativo
Mercoledì 4 Marzo 2015

Se finora il mercato del solare termico è stato trainato, a livello globale, dal segmento residenziale, nei prossimi anni ci sarà un'inversione di tendenza. Con il segmento del commerciale che supererà la quota di mercato delle case unifamiliari, attualmente il segmento più importante. A rivelarlo è un report redatto da solrico, società tedesca specializzata in ricerche di mercato nel settore del solare, che ha sottoposto a 365 produttori di collettori e sistemi solari termici di tutto il mondo, un questionario con l'obiettivo di evidenziare le tendenze in atto nei prossimi cinque anni, puntando i riflettori sulle aspettative dei player di mercato.


Un cambiamento in atto
:


Soltanto un'azienda su cinque, operante nell'Europa centrale, si aspetta che le case plurifamiliari siano il driver principale di vendita nei prossimi cinque anni e una su sei vede nelle commesse pubbliche le maggiori opportunità di vendita. Il cambiamento viene percepito in modo molto più dinamico nei cosiddetti paesi BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) e nel Messico: un quarto dei produttori ritiene che il segmento di mercato che dominerà nel 2020 sarà quello della produzione di calore industriale, un segmento che attualmente ha un livello di distribuzione piuttosto alto.
Nella regione del Mediterraneo, si ritiene, invece, che gli edifici multi-familiari (31% dei voti) saranno il settore più importante, rispetto a quello finora trainante delle case unifamiliari (37%). Poche le imprese che credono nel settore del turismo, sul lungo periodo.

L'obbligatorietà delle rinnovabili e i sistemi incentivanti spingeranno il segmento commerciale

Secondo l'indagine, il cambiamento ci sarà. Probabilmente non riguarderà tutti i paesi e non avrà la stessa intensità in ogni area, ma un processo di transizione è già in atto,e si giocherà su due livelli. Da un lato, i produttori che operano in mercati, come la Cina, la Francia o l'Austria, in cui le vendite residenziali sono diminuite drasticamente negli ultimi anni, concordano sul fatto che il segmento commerciale supererà la quota di mercato delle case unifamiliari nel 2020. 

Dall'altro ci sono altri paesi dove le linee politiche in atto, che prevedono obblighi all'uso delle rinnovabili o programmi di incentivazione, innescheranno il passaggio al segmento commerciale. Un esempio è la Spagna, dove l'obbligo delle rinnovabili si applica a tutte le tipologie di nuove costruzioni, dal residenziale al commerciale. Stessa cosa per il mercato cinese dove sono entrati in vigore obblighi specifici, sopratutto per quanto riguarda il solare, per qualsiasi attività svolta.
Gli Stati Uniti, invece, 'svettano' per i programmi di incentivazione che, in California, nel Massachusetts, nel North Carolina così come nel Maryland e a Washington, si applicano non solo ai proprietari di case, ma anche alle attività commerciali. 

Eccezioni
Fanno eccezione a questo trend, i mercati che possono definirsi ancora tradizionali, come il Brasile o la Repubblica Ceca, dove gran parte dei produttori sono ancora convinti che il mercato del solare termico sarà nei prossimi 5 anni ancora dominato dal comparto delle abitazioni unifamiliari.

Fonte: LINK

Altre notizie sull'argomento:
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Conto Termico, a fine febbraio attivati 8.750 contratti. Disponibile ancora il 90% dei fondi
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25/03/2015 19:46

La casa a "energia zero"


Living off the gird can be challenging as well as rewarding. Getting Off the Grid is a dream for many people at this time. I can’t tell you how many conversations I’ve had over the last few years about achieving Off Grid status. What would it take to get Off the Grid.

There are many DIY projects you can start that you can take your first steps toward living Off the Grid.

Making or installing solar panels can be a good first step. Solar (PV, Photo Voltaic) panels can capture sun light and convert it to electricity. Being able to store that energy in batteries or some other form for later use is crucial.

Solar water heating can be done with minimal electrical or gas usage. Circulating the heated water into an insulated storage tank for later use can make a significant difference in your energy bills and bring you one step closer to getting Off the Grid.

Passive solar designs worked into you living space can have some very positive benefits. Passive solar design can augment the heating and cooling effects on your home.

Wind Generators are usually the flip side to the Off Grid coin. When the sun isn’t shining then the wind could be blowing. Wind Generators can potentially work day or night as long as there is sufficient wind.

If you are fortunate enough to live near a source of flowing water micro hydro is another potential source of energy.

Sustainable living is a concept that I believe many of us will be using more often in the future. It basically means that you live off what you produce. Growing your own vegetables can be very rewarding and provide you with the peace of mind of knowing when they came from and what went into them. No more plastic tasteless tomatoes.

Start raising chickens to provide you with fresh wholesome eggs and meat. Chickens can also provide fertilizer and bug control.

There are many ways to get Off the Grid and provide a better life style for yourself. Each one of these is a stride in the right direction and by following one of these at a time can get you to the goal of being independent and Off the Grid a step at a time.



LINK

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16/04/2015 00:25

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Ristrutturazioni edilizie/Ecobonus: ecco gli Incentivi e le detrazioni IRPEF



iNCENVITI
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Nuovi interventi ammessi sulle Detrazioni IRPEF, ristrutturazioni edilizie ed Ecobonus. Obiettivi 2020 di adeguamento all’efficienza energetica: nella guida tutte le novità 2015.

Scopriamo le novità principali: proroga per l’intero 2015 delle detrazioni IRPEF su ristrutturazioni edilizie ed Ecobonus (nelle attuali misure del 50% e 65%), attuazione delle direttive europee sull’efficienza energetica al 2020 previste di decreto legislativo 102/2014 (con novità sulla riqualificazione degli edifici).

DETRAZIONI IRPEF, ECOBONUS, RISTRUTTURAZIONI

La Legge di Stabilità estende al 2015 le detrazioni IRPEF del 50% per le ristrutturazioni edilizie e per il Bonus mobili, e del 65% per l’Ecobonus, che riguarda anche interventi di efficientamento energetico sulle parti comuni degli edifici condominiali. Per le ristrutturazioni edilizie il tetto massimo di spesa è pari a 96mila euro, prorogato anche il Bonus mobili, sempre al 50% su un limite di spesa di 10mila euro, con il vincolo che gli arredi devono essere destinati a un immobile oggetto di ristrutturazione agevolata.

Per quanto riguarda l’Ecobonus (al 65%), tetti invariati per riqualificazione energetica, 153.846 euro, interventi sull’involucro e installazione dei pannelli solari, 92.307,69 euro, e sostituzione di impianti di climatizzazione invernale, 46.153 euro. Dal 2015 Ecobonus riconosciuto anche per le schermature solari (tende esterne, chiusure oscuranti, dispositivi di protezione solare in combinazione con vetrate) fino a un massimo di 60mila euro, e per impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili (fino a 30mila euro). Resta infine la detrazione IRPEF al 65% per gli interventi antisismici e di messa in sicurezza statica.

EFFICIENZA ENERGETICA

Il già citato Dlgs 102/2014 di “Attuazione della direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica” prevede misure per il miglioramento dell’efficienza energetica in tutti i settori, con l’obiettivo di ridurre del 20% i consumi entro il 2020. In particolare, dispone dal 2014 al 2020 la realizzazione di interventi sugli immobili della PA centrale, per le aziende energivore l’esecuzione di diagnosi energetiche con soggetti certificati entro il 5 dicembre 2015 e successivamente ogni 4 anni, e per il mercato la diffusione di contatori intelligenti. Fra le misure da segnalare, l’Enea deve predisporre un piano triennale di informazione e formazione all’efficienza energetica per PMI, dipendenti pubblici, famiglie, studenti, banche. Viene istituito un Fondo per l’efficienza energetica, con una dotazione di 5 milioni di euro per il 2014 e 25 milioni per il 2015, e poi un incremento fino a 15 milioni di euro annui fino al 2020. Il Fondo finanzia interventi realizzati anche mediante le ESCO (Energy Service Company), forme di partenariato pubblico-privato, società di progetto o di scopo appositamente costituite.

Una apposita Guida Enea, fonte della news che state leggendo, contiene un completo quadro di tutte le misure previste dal Decreto.
Link


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21/04/2015 13:35

 

Impianti fotovoltaici ad uso privato in condominio

Per l'installazione è stato impiegato un sistema a bassa inclinazione senza forare la guaina
Venerdì 17 Aprile 201

Apice Sas, storico Partner calabrese di Solon, ha realizzato tre impianti fotovoltaici sui tetti di un super condominio di Reggio Calabria, ad uso privato dei singoli proprietari degli appartamenti.  Per arrivare a questo risultato Apice Sas ha riunito tutti i 90 condomini e fornito a ciascuno la possibilità di realizzare un impianto fotovoltaico su una porzione di tetto esattamente equivalente a quella di tutti gli altri.

La novità alla base di questa sfida si basa proprio sull’andare a proporre ai singoli un impianto non ad uso e beneficio dell’intero condominio, come solitamente si usa fare sopperendo così alle spese elettriche degli spazi comuni, ma ad uso privato, come si trattasse di proprietari di singole abitazioni.

LIMITI. Il consenso generale è stato ottenuto all’unanimità, con l’unico limite di rispettare due importanti aspetti: non forare e non zavorrare il tetto. Tale condizioni sono state rispettate grazie all’impiego del sistema SOLfixx, installato per la prima volta in Italia tramite incollaggio a pavimento delle vasche, evitando di appesantire in alcun modo la struttura.

 

 
SOLfixx è la soluzione Solon per tetti piani che integra modulo e sottostruttura in un solo elemento. L’inclinazione di 10 gradi dei moduli assicura il massimo rendimento per metro quadrato della superficie del tetto.
 
 
 
 
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Fotovoltaico, le 10 cose da sapere
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Manutenzione ordinaria in condominio: è possibile presentare un’unica richiesta per tutti gli interventi?
/public/casaeclima/Immagini%20sito/2015/italia2/fotovoltaico_integrato.jpg
Fotovoltaico integrato sugli edifici, dal Mise lo schema di decreto con il modello unico
/public/casaeclima/anteprime/manufact.jpg
Fotovoltaico, da NREL un nuovo standard di qualità globale

[Modificato da Etrusco 21/04/2015 13:37]

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29/04/2015 12:06

La tapparella per pannelli solari, resistente e adattabile


ENERGIA ECO FINBI



Protegge il collettore solare da riscaldamento estivo e da grandine o altri fenomenti atmosferici
27/04/2015

La copertura automatica per pannelli solari proposta da Energia Eco Finbi garantisce un'ottima protezione per i collettori, proteggendoli sia dal surriscaldamento solare sia, grazie alla sua struttura robusta, dai fenomeni atmosferici come la grandine.
La tapparella è molto resistente ed adattabile a diverse superfici e, grazie al suo funzionamento, è possibile interrompere la produzione di energia in ogni momento senza inutili surriscaldamenti.


Vantaggi Tapparella solare

  • Permette di regolare la temperatura dell'acqua, semplicemente aumentando o diminuendo la superficie esposta del pannello solare
  • Aumento della resa invernale grazie al sovradimensionamento dell'area captante
  • Possibilità di installare diversi panelli accostati fra loro, per superfici estese
  • Comandabile attraverso telecomando
  • Avvolgibile elettrico in alluminio coibentato, ideale per prevenire il surriscaldamento dell'acqua, proteggere dalla grandine e coprire l'impianto quando rimane fermo per lunghi periodi
  • Il particolare sistema di trascinamento permette alla tapparella di funzionare con qualsiasi inclinazione, sia su tetto che su staffe per superfici piane
Richiedi informazioni su La tapparella per pannelli solari, resistente e adattabile LINK

TEMA TECNICO: Solare termico FONTI RINNOVABILISolare termico

Altri articoli riguardanti ENERGIA ECO FINBI
10/03/2011

Tapparella solare

Energia Eco Finbi propone la Tapparella solare, prodotto innovativo in grado di proteggere i collettori solari dai surriscaldamenti estivi e anche, grazie alla struttura robusta, dai fenomeni atmosferici come la grandine.
 


[Modificato da Etrusco 29/04/2015 12:09]

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24/06/2015 12:18

Fotovoltaico: pubblicato in GU il decreto per il modello unico per i piccoli impianti


Fonte: Info-Build-Energia 28/05/2015

Semplificazione per la realizzazione, la connessione e l'esercizio
di piccoli impianti fotovoltaici integrati sui tetti degli edifici fino a 20kWp

E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 27 maggio n° 121 il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 19 maggio che disciplina la semplificazione delle procedure per realizzare piccoli impianti fotovoltaici integrati sugli edifici, fino a 20 Kw, razionalizzando lo scambio di informazioni fra Comuni, gestori di rete e GSE.
Il modello unico è utilizzato per la realizzazione, la connessione e l'esercizio degli impianti fotovoltaici aventi tutte le seguenti caratteristiche:
a) realizzati presso clienti finali già dotati di punti di prelievo attivi in bassa tensione;
b) aventi potenza non superiore a quella già disponibile in prelievo;
c) aventi potenza nominale non superiore a 20 kW;
d) per i quali sia contestualmente richiesto l'accesso al regime dello scambio sul posto;
e) realizzati sui tetti degli edifici con le modalita' di cui all'articolo 7-bis, comma 5, del decreto legislativo n. 28 del 2011;
f) assenza di ulteriori impianti di produzione sullo stesso punto di prelievo.

Le richieste devono essere trasmesse dal soggetto richiedente al gestore di rete competente solo per via informatica, l’utente deve comunicare semplicemente l’inizio e la fine dei lavori. Il gestore di rete entro 20 giorni lavorativi dalla ricezione del modello di inizio lavori e dopo aver verificato la correttezza della domanda, provvederà a interagire con GSE, Terna e Comune.

Il soggetto richiedente resta in ogni caso obbligato a mettere a disposizione le informazioni e la documentazione eventualmente richieste dai soggetti deputati al controllo sulla veridicità delle dichiarazioni rese con il modello unico.

I gestori di rete devono aggiornare i loro portali informatici entro 180 giorni, anche per consentire l'interoperabilità con gli altri soggetti interessati.

Il GSE, Terna, le Regioni e i Comuni possono stipulare accordi con i gestori di rete per stabilire protocolli semplificati e agevolare lo scambio dei dati presenti nel modello unico.

TEMA TECNICO: Solare fotovoltaico

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02/07/2015 10:01

Decreto rinnovabili, lo schiaffo del Governo al minieolico


La bozza del nuovo decreto sulle fonti rinnovabili elettriche non FV, tagliando del 30-40% gli incentivi al minieolico, mette a rischio la sopravvivenza della filiera italiana dei piccoli aerogeneratori. Diamo spazio ad alcune critiche e proposte di Carlo Buonfrate, presidente del CPEM, l'associazione italiana del minieolico.










La bozza del nuovo DM in circolazione in questi giorni sferra un inatteso grave attacco al mondo delle rinnovabili elettriche non fotovoltaiche.
Tra le fonti più penalizzate, il minieolico registra il taglio degli incentivi più drastico con riduzioni di circa il 30% per gli aerogeneratori da 60 kW e del 40% per quelli fino a 200 kW.

Intervenire sulle FER elettriche non fotovoltaiche, con tagli a due cifre delle tariffe, come si è fatto nel solare, è il risultato di un grossolano accanimento legislativo contro i pochi settori ancora vitali in Italia. Una politica miope che colpisce nel mucchio, trascura le importanti evidenze industriali che certi segmenti delle rinnovabili ancora rappresentano, e nel minieolico, in particolare nella taglia di potenza tra i 20 e i 60 kW, appare ancora più irrazionale perché colpisce una filiera prevalentemente italiana.

Parliamo di molte decine di imprese fiorite nel Nord e Sud del Paese in quest’ultimo quinquennio, che costruiscono aerogeneratori e componenti ai più elevati standard qualitativi, esportando anche nei  paesi tecnologicamente più avanzati del Nord Europa. La scorsa settimana il CPEM, associazione nazionale del minieolico aderente ad ANIE Rinnovabili, ha avviato un censimento con l’obiettivo di dimensionare entro fine giugno questo comparto: i dati parziali fino ad ora acquisiti permettono di quantificare l’occupazione in circa 1.100 unità, con oltre 100 milioni di euro di fatturato.

Entrando nel merito del taglio delle tariffe contenuto nella bozza di decreto, passare dall’attuale incentivo di 268 €/MWh a 190 € proposto dal Governo in un Paese come il nostro, caratterizzato da ventosità media raramente al di sopra dei 6 m/s, rende insostenibile il ritorno economico di qualsiasi investimento nel minieolico, stanti gli attuali e poco comprimibili livelli di costo degli aerogeneratori fabbricati in Italia.

Al contrario, si offre questo mercato a distributori di macchine rigenerate che, attraverso opachi circuiti di approvvigionamento, già oggi importano a prezzi irrisori, aerogeneratori spesso obsoleti, poco affidabili e insicuri. Quello delle macchine rigenerate e depotenziate è un mercato che in Italia, già da un paio di anni, prolifera in modo incontrollato grazie alla possibilità di percepire gli stessi incentivi delle macchine “nuove di fabbrica”.

Nei giorni scorsi la nostra associazione, con il sostegno di ANIE Rinnovabili, ha promosso un’interrogazione parlamentare in merito alla legittimità della concessione di incentivi alle turbine rigenerate, allo scopo di arginare un fenomeno che, anche alla luce del taglio delle tariffe del nuovo decreto, rischia di annientare in pochi mesi l’industria italiana del minieolico.

Il CPEM propone un regime tariffario che, mantenendo gli incentivi a 291 €/MWh per impianti fino a 20 kW, preveda una riduzione a 250 €/MWh per aerogeneratori fino a 60 kW e a 200 €/MWh fino a 200 kW, mentre per le turbine rigenerate, opportunamente omologate e certificate, propone il dimezzamento degli incentivi.

Fra le varie controproposte alla bozza del Decreto, il CPEM si è anche posto l’obiettivo di dare una soluzione all’altro grave problema che affligge il settore delle rinnovabili non fotovoltaiche ad “accesso diretto”. Si tratta di fronteggiare in maniera efficace il rischio incombente dell’esaurimento dei 5,8 miliardi di euro del contatore. Questa incertezza, oltre a tenere col fiato sospeso i pochi coraggiosi investitori che si accingono ad avviare nuovi progetti, impedisce ai costruttori di macchine di pianificare con serenità la messa in produzione di nuovi ordinativi e alle istituzioni finanziarie di sostenere adeguatamente gli investimenti.

Lo sforamento di detto plafond, con il risibile margine di 30 giorni previsto dalla bozza del nuovo decreto, non fornisce alcuna garanzia rispetto alle disastrose conseguenze economico-finanziario cui andrebbero incontro investitori e fornitori, minando la residua credibilità del sistema. Allo scopo di mitigare questo rischio, il CPEM ha elaborato una proposta che, se accolta, potrebbe fornire una concreta soluzione del problema. Si tratterebbe di istituire una sorta di “lista d’attesa” gestita dal GSE cui avrebbero diritto di accesso, secondo un preciso ordine cronologico, a tutti gli investitori che, nell’ipotesi di esaurimento del plafond, avessero dato l’inizio lavori e ordinato le macchine.

Questi progetti prenderebbero la tariffa elettrica per il solo periodo di indisponibilità delle risorse (presumibilmente alcuni mesi), per poi accedere regolarmente all’incentivo ventennale, non appena se ne rendessero disponibili di nuove (con il contatore nuovamente sotto il limite dei 5,8 miliardi per dinieghi, abbandoni, esaurimento dei limiti temporali per i progetti a registro, ecc.). Questo virtuoso meccanismo, rispettando il limite dei 5,8 miliardi, manterrebbe costantemente impegnate le risorse sulla massima disponibilità, dando così il giusto respiro agli investimenti.

Non è facile immaginare soluzioni efficaci ai problemi delle rinnovabili, in un contesto in cui l’ambiguità della politica, spesso per pura superficialità, si mostra favorevole a queste energie solo a livello di dichiarazioni. Ciononostante, soprattutto in questo momento, è fondamentale l’impegno di tutti gli attori delle rinnovabili, a cominciare dal mondo dell’industria, per superare insieme la miopia dei decisori.


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