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Indagato Cesare Geronzi per estorsione...

Ultimo Aggiornamento: 01/08/2008 13:52
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26/07/2008 13:58

E IL DUALE SI TRASFORMÒ IN DUELLO TRA GERONZI E NAGEL-PAGLIARO
- CON UN SOLO CONSIGLIO IL BANCHIERE DI MARINO ARRIVEREBBE ALLA VICEPRESIDENZA DELLE GENERALI
– SARÀ CONTENTO DRAGHI…

Francesco Manacorda per “La Stampa”



Arriva velocissima la grande virata sul modello di governance di Mediobanca voluta dal presidente Cesare Geronzi,
ma nell’istituto scoppia un duro confronto con i manager.

Già la settimana prossima si terrà il patto di sindacato di piazzetta Cuccia che dovrà mettere il suo sigillo al ritorno - dopo un anno appena - dal sistema dualistico a quello con un solo consiglio.
Poi si esprimeranno gli organi della banca e infine l’assemblea straordinaria, in concomitanza con quella di bilancio del 28 ottobre.
Nel nuovo assetto l’attuale presidente del consiglio di sorveglianza, Geronzi, diverrà presidente del Cda e l’amministratore delegato Alberto Nagel resterà nella stessa posizione mentre Renato Pagliaro, oggi presidente del consiglio di gestione, dovrebbe tornare direttore generale.
Positiva la Borsa: +3,08% il titolo.

Ma se la strada tra i grandi soci dell’istituto è spianata,
all’interno della banca c’è appunto un confronto ad alta tensione tra Geronzi e i manager.
I membri del patto di sindacato che controlla il 44,5% del capitale appaiono infatti tutti favorevoli al cambiamento di governance sul quale, del resto, Geronzi aveva cominciato a sondarli già da mesi.
Solo il presidente di Unicredit Dieter Rampl, in una riunione del comitato governance di Mediobanca il 15 luglio, ha espresso con nettezza il suo dissenso.
Ma l’opposizione del presidente è rientrata dopo un confronto diretto con l’ad di Unicredit Alessandro Profumo.
Profumo appoggia infatti la virata perché non ha mai visto di buon occhio il sistema dualistico e ritiene inoltre che questa modifica vada incontro ai desiderata del Governatore di Bankitalia Mario Draghi.

Molto meno idilliaco il clima in piazzetta Cuccia. I cinque manager del consiglio di gestione, guidati da Nagel e Pagliaro, si riservano di valutare la proposta che verrà loro fatta, visto che non hanno ancora saputo con esattezza quali ruoli e quale distribuzione delle deleghe preveda il nuovo modello. Ci sono ancora approfondimenti in corso, ad esempio sul ritorno a un comitato esecutivo che non prevede manager senza la qualifica di consiglieri.
Ma di fatto l’evoluzione preoccupa i manager anche perché infrange la barriera posta finora dal dualistico tra la gestione della banca e il livello superiore, quello dei soci.
E se Nagel resterebbe nello stesso ruolo, rimane la questione di Pagliaro e degli altri manager.
Il presidente del consiglio di gestione sarebe disposto ad essere «declassato» a direttore generale e i manager accetterebbero di buon grado di lasciare il posto in consiglio ricoperto finora?


Ranato Pagliaro
Foto da La Stampa

Questioni che Geronzi si appresta a risolvere con il suo metodo caratteristico, che unisce mediazioni avvolgenti a una rigorosa applicazione dei rapporti di potere.
Del resto il ritorno al cda singolo rappresenta anche e soprattutto il successo personale del banchiere a un anno dall’insediamento in piazzetta Cuccia come risultato della fusione Unicredit-Capitalia.
Se un’interpretazione degli avvenimenti è infatti che con questo passaggio Mediobanca ritroverà la velocità decisionale necessaria e supererà le contraddizioni del dualistico, circola infatti anche un’altra interpretazione più focalizzata sugli assetti di potere.

Secondo questa visione, il nuovo modello - allestito dallo stesso notaio Piergaetano Marchetti che finora aveva messo la sua competenza al servizio del dualistico - consentirà a Geronzi di avere un ruolo davvero centrale nella gestione dell’istituto, permettendogli inoltre di dribblare i paletti che la Banca d’Italia ha posto sul sistema dualistico. Un percorso che alla fine dovrebbe consentire al banchiere di arrivare anche alla vicepresidenza delle Generali, visto che proprio le norme di via Nazionale sul dualistico lo avevano bloccato sulla strada per Trieste


24 Luglio 2008

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Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
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