2008-03-30 14:01
POOH A TUTTO ROCK PER AVVIO TOURNEE
MANTOVA - Un trionfo. Così è stato ieri sera per i Pooh l'avvio della tourneé Beat-RiGeneration al Palabam di Mantova. Circa 5 mila fans entusiasti e una scaletta di pezzi che hanno fatto la storia del gruppo miscelati alle cover delle band degli anni 60, in un crescendo rock che ha elettrizzato per quasi tre ore il pubblico. A fine concerto i quattro Pooh erano stravolti dalla fatica, visto che sul palco non si erano certo risparmiati, ma felicissimi per il debutto. "E' andato tutto molto bene - dice Stefano D'Orazio, tra una tartina e un calice di spumante, nell'after show voluto dagli organizzatori di Mantova.com - il pubblico è stato straordinario e Mantova ci porta fortuna. Abbiamo proposto una scaletta diversa dal solito, con trenta minuti di pezzi non scritti da noi, ma con i quali abbiamo imparato a suonare quando avevamo un piede sul palco e un altro fuori, tra il pubblico". Rispetto al cd, dal vivo si assapora tutta la carica che sprigionano i Pooh evergreen: "Dal vivo il suono diventa più rock - conviene D'Orazio - perché bisogna darci dentro. In sala d'incisione è tutto molto più costruito, dal vivo invece ci vuole l'anima. Alla base della nostra scaletta c'é una sorta di filosofia della musica: dal rock siamo passati al rock sinfonico al pop".
L'esibizione, infatti, comincia con i primi otto brani beat del nuovo cd. Poi tocca a due pezzi dei Pooh dell'epoca, Vieni fuori e Piccola Ketty, come trait d'union tra i brani degli altri e i loro , quasi a dire che "all'epoca del beat c'eravamo anche noì. Si passa poi al rock sinfonico di Parsifal e ad alcuni dei grandi pezzi degli anni 70-80, sino alla Casa del sole, l'altra cover che conclude la scaletta ma non il concerto, che nel bis riserva le perle Tanta voglia di lei e Pensiero. Roby Facchinetti è più che soddisfatto del debutto e annuncia: "Nelle prossime tappe del tour non cambieremo una virgola della nostra scaletta, visto come è stata accettata dal pubblicò. Poi racconta le sue sensazioni: "Come sempre, alla prima di un concerto c'é apprensione perché si attende la verifica del pubblico. Questa sera tutto è andato benissimo, anche perché abbiamo anche lavorato moltissimo per preparare il debutto. Del resto, non poteva che essere una grande prima. L'avevamo immaginata proprio così perché due anni fa avevamo suonato a Mantova e ci era rimasto un buonissimo ricordo". E' piaciuta al pubblico la qualità del suono sprigionato dal nuovo impianto utilizzato al Palabam : "Sì - dice Facchinetti - è un impianto americano, straordinario per il suono più spinto che dà una novita". E mentre riceve le congratulazioni di amici e fans, lascia la scena a Danilo Bello, l'arraggiantore dell'ultimo cd: "E' lui che ha dato la svolta a questi brani , con una rilettura affascinante che ci sta dando grandi soddisfazioni nelle vendité. "E' un lavoro di squadra il nostrò si schermisce Bello mentre con lo sguardo cerca Red Canzian , più defilato rispetto agli altri tre colleghi. Dodi Battaglia si sofferma sull'idea di proporre alcune cover degli anni del beat: "Qualcuno - dice - ci aveva sconsigliato dicendo che in questo modo avremmo dimostrato che i Pooh, rifugiandosi in pezzi di altri, non avevano più niente da dire; nulla di tutto questo. L'idea ci ha stuzzicato perché quei pezzi non sono semplici cover, sono brani che abbiamo rigenerato visto che all'origine duravano poco e, quindi, abbiamo dovuto aggiungere delle parti. Il pubblico ha apprezzato e ci ha applaudito".
fonte:
ANSA