ciclo Metonico e calendario Corinzio
la macchina di anticitera
Il più antico computer al mondo?
Era una calcolatrice olimpica
Oltre a predire le eclissi era utilizzato anche per stabilire il calendario dei Giochi
La macchina di Aticitera
(Antikythera Mechanism Research Project)
È ritenuto il più antico computer al mondo. Risale al 150 a.C. e riusciva a compiere calcoli molto complicati, senza nessun circuito elettrico o bit, ma solo attraverso sofisticati ingranaggi meccanici. Ritrovata agli inizi del secolo scorso su una vecchia carcassa romana,
la Macchina di Anticitera, ora conservata al Museo Archeologico di Atene, stuzzica da sempre la curiosità di scienziati e archeologi, che non avevano ancora compreso bene quali fossero tutte le sue funzionalità.
LA SCOPERTA - Uno studio pubblicato sull'ultimo numero della rivista Nature
ha ora risolto parte del mistero.
Grazie alle analisi con i raggi X, un gruppo di scienziati inglesi ha ottenuto una rappresentazione tridimensionale del dispositivo. E ha così potuto scoprire che
si trattava di una elaborata calcolatrice temporale, in grado di tenere insieme i più complessi sistemi di misurazione astronomica (come il ciclo Metonico e il calendario Corinzio utilizzati per predire le eclissi e le posizioni dei corpi celesti), con il più popolare sistema legato alle Olimpiadi.
IL CICLO OLIMPICO -
I Giochi Panellenici seguivano una cronologia molto più complessa rispetto a quella attuale. Includevano diverse manifestazioni spalmate nell'arco di quattro anni. Tra queste, le più importanti e prestigiose erano proprio le Olimpiadi.
L'inaugurazione avveniva sempre in concomitanza della luna piena più vicina al solstizio d'estate.
Anche perché, in un'epoca in cui
non esistevano orologi, il succedersi dei Giochi rappresentava per molte persone un importante punto di riferimento temporale. La Macchina di Anticitera riusciva a sincronizzare i diversi sistemi. Tra cui, appunto, anche quello olimpico, riportato in tutti i suoi dettagli su un quadrante della Macchina.
LO ZAMPINO DI ARCHIMEDE – La presenza del calendario corinzio ha portato i ricercatori inglesi a supporre che l'orologio sia stato costruito in una colonia della città di Corinto.
Magari proprio quella Siracusa dove ha vissuto Archimede. Il grande scienziato greco non avrebbe realizzato direttamente il dispositivo (dal momento che è morto molto prima), ma
le sue complesse teorie astronomiche avrebbero influenzato in larga misura il suo funzionamento.
Nicola Bruno
31 luglio 2008
Corriere
Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.