GABRIELE SANDRI

Ultimo Aggiornamento: 07/12/2010 12:58
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 9.016
Registrato il: 05/05/2003
Città: MILANO
Età: 43
Sesso: Maschile


Vincitore Fantacalcio
2007-2008
16/07/2009 11:29

Re: Re:
piperitapatty, 15/07/2009 18.28:



ti quoto. 6 anni sono sicuramente pochi (anche se era incensurato), ma rimane il fatto che la volontarietà dell'azione mi pare alquanto dubbia. a me pare sinceramente grandissima sfiga, forse nemmeno un cecchino avrebbe centrato la macchina da così lontano con un'autostrada di mezzo.
rimane cmq il fatto che un padre che parla di "stato assassino" a me fa incazzare come una biscia e vorrei tanto dirgli, nonostante il dolore, "ma che ca [SM=x44474] o stai a dì" e senza nemmeno menzionare i lanci di sassi dei tifosi contro polizia e carabienieri nella notte. ma che brava gente. quando in questo paese si tocca il calcio si perde completamente la testa [SM=x44463]






Che poi, per capire che si tratta di una strumentalizzazione ad hoc (che di certo non rende onore alla memoria del ragazzo), basta chiedersi perchè nessuno ha detto nulla per i 4 poliziotti che hanno ucciso, massacrandolo di botte, un ragazzo che se ne stava tornando a casa, l'anno scorso di questi tempi?
Dovrei trovare il video della madre....su youtube...


_________________

sbandieratore (cap.9 versetti 32-33)

Io non ho mai rinnegato o disconosciuto i meriti di Mancini. Semplicemente non li ho mai rinnegati.
OFFLINE
Post: 9.017
Registrato il: 05/05/2003
Città: MILANO
Età: 43
Sesso: Maschile


Vincitore Fantacalcio
2007-2008
16/07/2009 11:33

Eccolo!
Vi chiedo 3 minuti del vostro tempo.....riflettete...

www.youtube.com/watch?v=5-b_sEq7yC0

perchè in tribunale non si sono presentati gli stessi ragazzi che hanno movimentato la seduta?......piangevano un ragazzo morto per errore....o cercavano un pretesto per giustificare le loro future violenze?

[Modificato da alexosit 16/07/2009 11:35]

_________________

sbandieratore (cap.9 versetti 32-33)

Io non ho mai rinnegato o disconosciuto i meriti di Mancini. Semplicemente non li ho mai rinnegati.
OFFLINE
Post: 97.785
Registrato il: 28/02/2002
Sesso: Maschile

AMMINISTRATORE
PRINCIPALE



ADMIN
Monsignore
IperF1 2008
IperUTENTE 2010
Briscola IperCafonica 2012
16/07/2009 13:09

Re: Re: Re: Re:
kikkateo11, 16/07/2009 8.25:






magari


guardate anche il caso Aldrovandi successo a Ferrara




[SM=x44468]

_________________


Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
16/07/2009 13:12

Re: Re: Re:
Etrusco, 16/07/2009 1.20:



La volontarietà non c'è solo quando mira per uccidere,
ma anche quando spara verso un gruppo di persone o verso una macchina,
perchè nel momento in cui decide di sparare si assume il rischio che il proiettile possa uccidere qualcuno,
così come chi spara un razzo allo stadio contro la curva avversaria
o chi sfreccia al semaforo col rosso.






Infatti al tizio che guidava ubriaco a Roma e che ha tirato sotto due persone hanno ribaltato la sentenza in Appello, da volontario a colposo.
16/07/2009 13:13

Re: Re:
Mr. Vanculio, 16/07/2009 0.36:






Sulla strumentalizzazione spero davvero non ci sia, ma tanto è una speranza vana. Chissà quante cariche ai celerini al grido di "Giustizia per Gabbo" vedrò nei prossimi anni. Spero di no ma sono abbastanza convinto che sarà così. In un paese che non conosce la ragione mi aspetto questo ed altro.




Mettitela via [SM=g1700002]
OFFLINE
Post: 16.191
Registrato il: 05/01/2005
Città: APRILIA
Età: 38
Sesso: Maschile

STAFF IPERCAFORUM



'r più forte de tutti
IPERMASCULO 2005
16/07/2009 19:39

Re:
alexosit, 16/07/2009 11.33:

Eccolo!
Vi chiedo 3 minuti del vostro tempo.....riflettete...

www.youtube.com/watch?v=5-b_sEq7yC0

perchè in tribunale non si sono presentati gli stessi ragazzi che hanno movimentato la seduta?......piangevano un ragazzo morto per errore....o cercavano un pretesto per giustificare le loro future violenze?





Che schifo...
Per Rodney King in USA si scatenò il vero inferno a South Central per due giorni (anche se il contesto era diverso, lì erano vere e proprie lotte razziali).
Qui per questo ragazzo neanche ne ho sentito parlare in tv della sentenza..
3 anni e 6 mesi per aver pestato a morte un tizio... che schifo...

_________________


Un uomo saggio disse:
"Allora io vi cago nel letto!"

Facite comm'a me, senza timore: cufféjo pure 'a morte e 'a piglio a risa...
SO FUCKIN' WHAT?!
FOREVER STRONGER THAN ALL
RESPECT WALK
OFFLINE
Post: 97.847
Registrato il: 28/02/2002
Sesso: Maschile

AMMINISTRATORE
PRINCIPALE



ADMIN
Monsignore
IperF1 2008
IperUTENTE 2010
Briscola IperCafonica 2012
16/07/2009 21:16

Colonnello Kilgore, 16/07/2009 13.12:




Infatti al tizio che guidava ubriaco a Roma e che ha tirato sotto due persone hanno ribaltato la sentenza in Appello, da volontario a colposo.




Ma quale?
Quel cocainomane che guidava con la patente del gemello (che la sua gliela avevano ritirata)?
E mentre la ragazza lì a fianco lo pregava di rallentare e fermarsi?

Mi sembra che fosse figlio di un affermato ingegnere, quindi non mi meraviglia se con il migliore avvocato sulla piazza sia riuscito a ribaltare la sentenza [SM=x44465]

Continuando di questo passo rischio di pensare che la cosa più efficace sia la gistizia di 2 millenni fa. [SM=x44472]


Comunque, tornando in topic,
se 2 o più testimoni affidabili ti vedono sparare ad altezza d'uomo
è difficile trasformare l'omicidio da colposo a volontario. [SM=x44466]

E ad aggravare la posizione c'erano le 6 corsie dove sfrecciavano gli automobilisti che potevano essere centrati dal proiettile. [SM=x44472]

_________________


Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
OFFLINE
17/07/2009 03:08

Re: Re: Re: Re:
Mr. Vanculio, 16/07/2009 10.53:




Perchè una volta che uno ha pagato dev'essere trattato come gli altri. Non deve vedersi preclusa ogni possibilità di lavoro, altrimenti sarà disoccupato, non avrà soldi per mangiare e tornerà ad essere un criminale magari peggio di prima.




Giusto, trattato come gli altri. Quindi che sopporti anche lui le difficoltà che sopportano tutti nel trovare un lavoro, senza che abbia favoritismi.

Altrimenti andiamo tutti a rubare due polli, ci facciamo un mese di carcere (perché a noi lo fanno fare, mentre a Spaccarottella i 6 anni in carcere con i malavitosi che non amano le guardie, non li faranno mai fare), e quando usciamo ci danno un posto fisso di lavoro! Che pacchia!

Comunque per tornare a chi strumentalizza questo caso, lasciamo stare la famiglia, che nel suo dolore avrà anche il diritto di dire una parola sopra le righe, ma chi assalta le caserme sono sempre e solo fascistelli, per i quali qualsiasi scusa va bene.
Gabbo, sebbene potesse anche essere, forse, uno di loro (frequentava piazza Vescovio...), non è giusto ricordarlo con queste violenze.
OFFLINE
Post: 6.403
Registrato il: 24/05/2007
Città: CREVALCORE
Età: 44
Sesso: Femminile

Utente Power



17/07/2009 09:27

Re:
alexosit, 16/07/2009 11.33:

Eccolo!
Vi chiedo 3 minuti del vostro tempo.....riflettete...

www.youtube.com/watch?v=5-b_sEq7yC0

perchè in tribunale non si sono presentati gli stessi ragazzi che hanno movimentato la seduta?......piangevano un ragazzo morto per errore....o cercavano un pretesto per giustificare le loro future violenze?





[SM=x44457] conosco benissimo il giudice..è meglio che non mi esprimo è molto meglio..tristezza profonda tristezza

_________________


Teo e Gaby Julio

L'AMORE E': Riconoscere tra tante la cacca della tua compagna!!!!



OFFLINE
11/11/2009 01:22

OFFLINE
11/11/2009 01:33

Iniziative in ricordo di Gabriele Sandri a 2 anni dall’omicidio

“11 Novembre, Gabriele nel cuore degli italiani”, è il tam-tam di internet che negli ultimi giorni sta spopolando su facebook e blog per ricordare il giovane Gabriele Sandri nel secondo anniversario dall’uccisione sull’ Autostrada del Sole, avvenuta per mano dell’agente di Polizia Luigi Spaccarotella.

Era l’11 Novembre 2007 e per non dimenticare sono allo studio una serie di appuntamenti e iniziative in molte città italiane. Soprattutto dopo la sentenza di primo grado, in cui il poliziotto condannato ha visto derubricarsi il capo d’imputazione da omicidio volontario in omicidio colposo. Forse anche per questo oggi l’immagine
del giovane Gabbo viene adottata come simbolo dell'ingiustizia. Ma ora un percorso di ricordo ne intende preservare la memoria.

Mercoledì 11 Novembre 2009 ci saranno quattro appuntamenti a Roma.

Alle ore 7.30

La giornata dell'11 inizierà presto con un'iniziativa ammirevole: la riunione del gruppo donatori volontari Gabriele Sandri alle ore 7.30 presso il centro trasfusionale dell'ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma. E' importante dar seguito a questa iniziativa, nata lo scorso anno, perchè diretta ai piccoli pazienti che necessitano delle trasfusioni. Donare il sangue è un gesto d'amore ed unirlo al ricordo di Gabriele è ancora più bello.Chi volesse aderire cliccare qui per il gruppo di Facebook o inviare una mail a :
gruppodonatorigabrielesandri@gmail.com

Alle ore 13.00

alla presenza del Sindaco di Roma Gianni Alemanno e grazie all'impegno in prima persona del consigliere comunale Federico Guidi, verrà inaugurato il Parco Gabriele Sandri tra Via delle Medaglie d'Oro e Via Trionfale, ai piedi della Scuola Elementare Giacomo Leopardi: "In quella stessa scuola - afferma il fratello Cristiano - Gabriele ha fatto le elementari. Lì ha trascorso la sua infanzia. I suoi piccoli amici, gli insegnanti, i primi giochi all'aria aperta. Da un evento tragico come quella maledetta domenica di 2 anni fa oggi nasce qualcosa di positivo. Un Parco intitolato alla sua memoria è altamente significativo: rimarrà per sempre li, dove ogni giorno giocano i bambini, a tenere vivo il ricordo di mio fratello nel suo quartiere e in tutta la città di Roma.
Gabriele è figlio di questa città.”


Alle ore 15.30

saranno aperti i locali di Piazza della Libertà dove, in seguito ai lavori di ristrutturazione eseguiti dal Comune di Roma sull'edificio in pieno centro storico e per i quali si è speso senza lesinare energie il delegato allo sport il consigliere Alessandro Cochi avrà sede la costituenda Fondazione Gabriele Sandri, sostenuta dalle amministrazioni locali e dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio. Dopo il percorso compiuto dal Comitato promotore, la fondazione vedrà finalmente i natali nel prossimo 9 Gennaio 2010, giorno dei festeggiamenti dei 110 anni di vita della S.S. Lazio, la passione calcistica di Gabriele.

Alle ore 19.00

invece si celebrerà la messa in suffragio di Gabbo nella chiesa Pio X in Piazza della Balduina. Fuori dal sagrato, poco prima della funzione religiosa, si svolgerà anche una silenziosa fiaccolata per chiedere anche una volta GIUSTIZIA PER GABRIELE, in vista del processo d’appello fissato a Firenze.


Infine in molte altre città d’Italia, dal Nord al Sud, isole comprese, si preannunciano attestati di solidarietà alla famiglia Sandri e azioni celebrative per non dimenticare il giovane dj romano. Giorgio Sandri, papà di Gabbo: “Lo sento: abbiamo il sostegno di una nazione intera, di ampie fasce di cittadinaza attiva: da Milano a Messina, da Cagliari e Perugia, da Firenze a Udine. Decine di città, migliaia di giovani, anziani, uomini e donne che si sono immedesimati nel destino assurdo ch ha stroncato mio figlio e che oggi vogliono ricordarlo nel modo migliore. E’ un segnale importante. Significa che in Italia c’è ancora una coscienza civile diffusa, c’è ancora umanità e voglia di cambiare, nonostante purtroppo – come è accaduto nella prima fase della vicenda processuale – sia stato proprio lo Stato a perdere un'occasione per dimostrare che non ci sono disparità di trattamento tra cittadini di Serie A e cittadini di Serie B. Continuiamo a chiedere giustizia. E insieme a noi lo chiede la gente: la giustizia deve essere uguale per tutti. Ci vuole trasparenza!”

www.gabrielesandri.it/

OFFLINE
Post: 4.201
Registrato il: 12/10/2001
Città: ROMA
Età: 49
Sesso: Maschile

Utente Power



11/11/2009 08:13

allo stadio anche in curva sud cantiamo " gabriele uno di noi " ..

ciao gabbo [SM=x44450]
OFFLINE
Post: 102.061
Registrato il: 28/02/2002
Sesso: Maschile

AMMINISTRATORE
PRINCIPALE



ADMIN
Monsignore
IperF1 2008
IperUTENTE 2010
Briscola IperCafonica 2012
11/11/2009 14:39


e dopo 2 anni il suo presunto assassino non ha fatto nemmeno 1 giorno di carcere... [SM=x44465]

ecco che poi si arrivano ai casi estremi di Stefano Cucchi
dove vengono calpestati impunemente tutti i diritti umani... [SM=x44471]

_________________


Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
OFFLINE
25/04/2010 20:33

STATUTO: E' già domenica


Una canzone per Gabriele Sandri. E' uscito ieri il nuovo album del gruppo ska italiano degli Statuto, intitolato "E' già domenica". Proprio loro, da sempre legati al mondo del calcio (il Torino è la loro squadra del cuore) ed in particolar modo agli ultras, hanno deciso di dedicare al compianto ragazzo biancoceleste della Balduina, scomparso l'11 novembre 2007 a causa di uno scellerato gesto dell'agente Spaccarotella, uno dei loro brani. Parole sentite, vere, piene di quell'amore e di quel sentimento che Gabriele nutriva per la sua Lazio. Oscar Giammarinaro, leader della band piemontese, ha presentato, sul sito web ufficiale, l'evento: "Da sempre siamo i cantori dei tifosi ultrà, essendo io parte del tifo organizzato della maratona da 25 anni ormai.. Abbiamo dedicato l’antologia uscita due anni fa’ a Gabriele Sandri e a Matteo Bagnaresi, tifosi scomparsi tragicamente pochissimi anni fa’ mentre si stavano recando in trasferta per assistere alla partita della loro squadra del cuore. Entrambe le famiglie ci scrissero per ringraziarci. La lettera della mamma di Gabriele fu veramente toccante e mi ha ispirato e motivato a scrivere il testo di questa canzone, dove non vengono espressi sentimenti di vendetta, rancore o rabbia ma un infinito dolore, quello di una madre che perde un figlio in modo veramente assurdo e inaccettabile. Per correttezza, abbiamo fatto ascoltare il brano prima di chiunque altro alla famiglia Sandri e si sono detti "commossi" e "orgogliosi". Tutti i diritti d’autore del testo di questa canzone saranno devoluti in beneficenza all’Associazione “Gabriele Sandri"". GABRIELE VIVE...

[Modificato da radcla 25/04/2010 20:39]
OFFLINE
01/12/2010 23:20

Sandri, aumentata a 9 anni in appello
la condanna per Spaccarotella


I giudici: omicidio volontario. Applausi fuori dall'aula
I genitori: giustizia dovuta. La madre: pietà per l'agente



Il fratello e il padre di Gabriele Sandri


ROMA (1° dicembre) - Luigi Spaccarotella è stato condannato a 9 anni e 4 mesi di reclusione dalla Corte d'appello di Firenze per l'omicidio del tifoso laziale Gabriele Sandri, avvenuto l'11 novembre 2007 nell'area di servizio dell'A1 di Badia al Pino, vicino ad Arezzo. In primo grado la Corte d'Assise di Arezzo avevano inflitto a Spaccarotella una pena di sei anni di reclusione per omicidio colposo. La Corte ha condannato l'agente Spaccarotella per omicidio volontario con dolo eventuale: la corte gli ha riconosciuto una riduzione della pena legata al rito abbreviato e alle attenuanti generiche.



Il pg Aldo Giubilaro aveva chiesto la condanna a 14 anni. Il giovane tifoso laziale era stato ucciso da un colpo di pistola parito dall'arma dell'agente. In corte d'assise ad affiancare nel ruolo di accusa Aldo Giubilaro c'è anche il pm che ha coordinato l'inchiesta, Giuseppe Ledda. In primo grado Ledda chiese, come oggi, una condanna a 14 anni per omicidio volontario. In aula presenti i familiari di Sandri, mentre era assente l'imputato.



I genitori di Gabriele Sandri, Giorgio e Daniela, sono scoppiati in lacrime alla lettura della sentenza di condanna del poliziotto. «È una giustizia - ha commentato Giorgio - che era dovuta. A differenza di quanto ho detto dopo il primo grado, la decisione dei giudici di oggi mi fa sentire orgoglioso di essere italiano perché è stato emesso un verdetto che rispetta la verità storica dei fatti».



«Alla lettura della sentenza ho provato pietà per Spaccarotella, anche se verso di noi non ha mai avuto gesti di comprensione», ha detto la mamma di Sandri. «Sono tre anni che soffro - ha aggiunto Daniela in lacrime - ora questa sentenza ci restituisce serenità».



«Sono affranto ma le speranze non sono finite», ha detto Spaccarotella parlando con il proprio avvocato Federico Bagattini dopo la sentenza. Bagattini ha annunciato che proporrà ricorso in Cassazione.




Un lungo applauso ha accolto l'uscita dei genitori di Sandri dall'aula in cui si è svolto il processo di appello nel quale il poliziotto Luigi Spaccarotella è stato condannato a nove anni e 4 mesi per omicidio volontario. Alla lettura della sentenza in aula il pubblico, composto soprattutto da tifosi laziali e amici di Sandri, ha accolto la sentenza in silenzio. La gioia è scoppiata all'uscita dall'aula, dove molti amici di Sandri erano in lacrime, così come i genitori Giorgio e Daniela, che si sono abbracciati a lungo; Daniela ha avuto anche un piccolo malore. Felicità è stata espressa anche dal fratello di Gabriele, Cristiano.



Argomentando le loro richieste, Giubilaro e Ledda hanno spiegato che al momento dello sparo l'agente non poteva vedere la parte bassa dell'auto e che pur non mirando l'abitacolo la direzione della pistola era quella. Lo sparo - hanno sostenuto - fu volontario e con l'intenzione di fermare la macchina. «Si può dire - ha chiesto retoricamente Giubilaro - che Spaccarotella abbia agito nella ragionevole convinzione di non colpire nessuno?». Fra l'altro, il pg ha ricordato la distanza fra Spaccarotella e l'auto su cui viaggiava Sandri, il fatto che la pistola non fosse di precisione. Infine, secondo l'accusa, se anche il proiettile fosse stato deviato dalla rete che divide le due carreggiate autostradali, tale deviazione fu del tutto irrilevante.



Gli avvocati della difesa, Bagattini e Giampiero Molino, avevano chiesto una riduzione della pena per Spaccarotella e la conferma del reato di omicidio colposo. In base alla ricostruzione della difesa infatti il colpo partì accidentalmente e il proiettile venne deviato in maniera determinante dalla rete che separa le due carreggiate autostradali.


ilmessaggero.it

OFFLINE
01/12/2010 23:23

La sottile differenza tra dolo eventuale
e colpa cosciente: il percorso dei giudici


ROMA (1° dicembre) - Si muove sul filo sottile della teoria giuridica «dell'accettazione del rischio» la sentenza con la quale la corte d'assise d'appello di Firenze ha condannato a nove anni e quattro mesi di reclusione, per omicidio volontario, il poliziotto Luigi Spaccarotella, che l' 11 novembre 2007, nell'area di servizio Badia al Pino, vicino ad Arezzo, uccise con un colpo di pistola il tifoso laziale Gabriele Sandri. I giudici hanno dichiarato il poliziotto colpevole di omicidio volontario per dolo eventuale, modificando la sentenza di primo grado con la quale la corte d'assise di Arezzo aveva qualificato il fatto come omicidio colposo aggravato da colpa cosciente ed aveva inflitto al poliziotto una pena di sei anni di reclusione.



Proprio la differenza tra dolo eventuale e colpa cosciente, applicata al caso specifico e con scelta finale per il primo (in difformità dai giudici aretini), ha catalizzato le discussioni di accusa e difesa, e probabilmente, anche la discussione della corte d'assise in camera di consiglio. I giudici sono partiti dalla considerazione che l'agente Spaccarotella, nel momento in cui ha impugnato l'arma ed ha deciso di sparare, ha messo in conto la concreta possibilità del verificarsi di un evento lesivo.



Muovendo da questa premessa, comune sia al dolo eventuale sia alla colpa cosciente, i giudici hanno distinto tra le due fattispecie. Per dichiarare il dolo eventuale, hanno dovuto ritenere che il poliziotto avesse fatto seriamente i conti con la possibilità di colpire il gruppo di tifosi laziale che era dall'altra parte dell'autostrade e, nonostante ciò, avesse deciso comunque di sparare. Per ritenere la colpa cosciente, i giudici avrebbero dovuto, invece, ritenere - come avevano fatto i giudici di primo grado - che Spaccarotella, pur avendo deciso di sparare, in realtà confidasse nel fatto che comunque non avrebbe colpito i tifosi.



Due esempi scolastici spiegano la differenza tra dolo eventuale e colpa cosciente: - dolo eventuale: Tizio, disturbato da ragazzi che schiamazzano in strada, lancia contro di loro dal balcone della propria abitazione una bottiglia di vetro, pur prevedendo possibili ferimenti e colpendo di fatto un ragazzo; - colpa cosciente: Caio, effettuando un sorpasso automobilistico in una curva pericolosa, ha ben presente la possibilità di provocare uno scontro; facendo leva, però, sulla conoscenza della strada e sulla sua abilità di guidatore, egli si convince di poter in ogni caso evitare l'incidente che, tuttavia, si verifica.




Nel caso di Spaccarotella, la scelta della corte d'assise di Arezzo era stata per la colpa cosciente, con affermazione del reato di omicidio colposo e non di omicidio volontario; quella della corte d'assise d'appello di Firenze è stata invece di dolo eventuale, con affermazione del più grave reato di omicidio volontario e conseguente pena più severe rispetto a quella di primo grado.



ilmessaggero.it
OFFLINE
Post: 113.408
Registrato il: 28/02/2002
Sesso: Maschile

AMMINISTRATORE
PRINCIPALE



ADMIN
Monsignore
IperF1 2008
IperUTENTE 2010
Briscola IperCafonica 2012
01/12/2010 23:37

Re:
radcla, 01/12/2010 23.23:

... I giudici hanno dichiarato il poliziotto colpevole di omicidio volontario per dolo eventuale, modificando la sentenza di primo grado con la quale la corte d'assise di Arezzo aveva qualificato il fatto come omicidio colposo aggravato da colpa cosciente ed aveva inflitto al poliziotto una pena di sei anni di reclusione.



Proprio la differenza tra dolo eventuale e colpa cosciente, applicata al caso specifico e con scelta finale per il primo ...
ilmessaggero.it




Finalmente,
era ora! Spero che i genitori ed il fratello abbiano almeno un po' di sollievo da questo 2° giudizio [SM=x44462]

Proprio un mese fa con un'amica avvocato stavamo discutendo su queste differenze tra dolo eventuale e colpa coscente,
eravamo concordi entrambi su quello che sarebbe dovuto essere il giudizio finale su questo Spaccarotella [SM=x44461]

_________________


Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
OFFLINE
06/12/2010 18:39

Lo sfogo di Spaccarotella: "In questo Paese nessuno vuole la verità"

06.12.2010 17:20 di Federico Farcomeni Fonte: Giornalettismo / LaLazioSiamoNoi.it



Dopo la condanna per omicidio volontario, Spaccarotella decide di far finta di non aver capito perché (prassi giudiziaria, ndr). “In questo Paese non c’è verità …nessuno vuole dire la verità. I morti sono santi”. E’ lo sfogo del poliziotto Luigi Spaccarotella, condannato in appello a 9 anni e 4 mesi di carcere per l’omicidio volontario di Gabriele Sandri. In un’intervista a ‘Oggi‘ (settimanale in uscita mercoledì, ndr) – il poliziotto dichiara tutto il suo sconforto e la sua rabbia. “Sono un padre di famiglia, ma di me e dei miei figli non importa niente a nessuno”, [SM=x44466] sostiene Spaccarotella in un’affermazione che pare piuttosto senza senso: fosse anche poligamo e l’uomo più fertile dell’universo, questo non lo autorizzerebbe a mettere in pericolo le vite altrui.




LA RICOSTRUZIONE – Adesso so che non rientrerò più in polizia – aggiunge – So che sono stato abbandonato da tutti anche da chi credevo amico … sono scomodo, hanno paura di aiutarmi, di schierarsi con un perdente, con chi è stato giudicato ancora prima della sentenza. Questa sentenza era già scritta … sono stato condannato quel giorno, al casello di Arezzo”, dice ancora Spaccarotella. Che non rientri in polizia un condannato per omicidio è una semplice questione di giustizia. Se c’è qualcuno che non è stato condannato ad Arezzo è proprio lui, anzi: quando ancora non erano uscite le circostanze dell’evento c’era già chi giustificava o scusava quanto accaduto prendendosela con “i tifosi”, gli “ultras” e così via, confondendo quanto accaduto dopo con quello che è successo ad Arezzo. Da allora i divieti per le trasferte peraltro si sono intensificati. Il focus - lo ricordiamo nitidamente - si spostò dall'omicidio alle intemperanze di ultras e tifosi che sfogavano la loro rabbia per l'ingiustizia di una morte assurda. Si cercò di spostare l'attenzione dall'azione alla reazione. Secondo i difensori di Spaccarotella quanto successo ad Arezzo era qualcosa di puramente accidentale: all’agente era partito un colpo mentre correva dopo averne sparato un altro in aria per fermare un’automobile che scappava dopo una rissa tra tifosi laziali e juventini in autogrill. Secondo cinque testimoni che assistevano alla scena, le cose non sono andate così: «Vidi il poliziotto cercare la mira per cinque secondi a braccia tese, poi esplose il colpo verso l’auto in movimento», fu la deposizione più robusta, quella di Keiko Korihoshi, guida turistica giapponese. Più robusta perché altre vennero contestate nel corso del dibattimento per motivi risibili, come che uno dei testimoni era tifoso della stessa squadra del morto. Al giapponese non potevano mettere le bandierine della Lazio, eppure il giudice di primo grado non lo considerò credibile. Quello di secondo, gentilmente, ha riportato la logica nei tribunali. E adesso Spaccarotella se ne lamenta.



Spaccarotella sostiene di avere accanto la moglie, la sorella e i genitori. Nessun altro. Teme l’arresto (“Non so neanche dove dormirò stanotte. O se domani dormirò a casa”) e nutre timori anche per la propria incolumità. La fine dell’intervento di Spaccarotella è particolarmente interessante: “Anche in questi mesi, sono stato un poliziotto comunque, sempre: lo scorso agosto, mentre ero fuori col cane, un ragazzo di colore ha cercato di forzare il lucchetto di un’edicola. Sono intervenuto, lui aveva un coltello…io ho chiamato il 113 e l’ho messo in fuga”. Forse ha finalmente capito che non era il caso di mettersi a sparare ad altezza d’uomo in mezzo alla strada.

OFFLINE
Post: 11.791
Registrato il: 10/03/2005
Città: PINEROLO
Età: 51
Sesso: Maschile

Utente Power



06/12/2010 18:48


Giustizia è fatta.

_________________

Disapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo.

(Voltaire)

ma difendiamo anche la grammatica Italiana





Sai cosa scrivere? Allora posta!
Non sai cosa scrivere? Allora spamma!

<-- IO -->

I videogiochi non influenzano i bambini. Voglio dire, se Pac Man avesse influenzato la nostra generazione ora staremmo tutti saltando in sale scure, masticando pillole magiche e ascoltando musica elettronica ripetitiva."
(Kristian Wilson, Nintendo Inc., 1989)

Pochi anni dopo nacquero le feste rave, la musica techno e l'ecstasy...

OFFLINE
Post: 5.614
Registrato il: 06/05/2004
Età: 47
Sesso: Maschile

Utente Power



Naturphilosopher Ethilista
06/12/2010 20:23

Re:
radcla, 06/12/2010 18.39:

Lo sfogo di Spaccarotella: "In questo Paese nessuno vuole la verità"

06.12.2010 17:20 di Federico Farcomeni Fonte: Giornalettismo / LaLazioSiamoNoi.it



Dopo la condanna per omicidio volontario, Spaccarotella decide di far finta di non aver capito perché (prassi giudiziaria, ndr). “In questo Paese non c’è verità …nessuno vuole dire la verità. I morti sono santi”. E’ lo sfogo del poliziotto Luigi Spaccarotella, condannato in appello a 9 anni e 4 mesi di carcere per l’omicidio volontario di Gabriele Sandri. In un’intervista a ‘Oggi‘ (settimanale in uscita mercoledì, ndr) – il poliziotto dichiara tutto il suo sconforto e la sua rabbia. “Sono un padre di famiglia, ma di me e dei miei figli non importa niente a nessuno”, [SM=x44466] sostiene Spaccarotella in un’affermazione che pare piuttosto senza senso: fosse anche poligamo e l’uomo più fertile dell’universo, questo non lo autorizzerebbe a mettere in pericolo le vite altrui.




LA RICOSTRUZIONE – Adesso so che non rientrerò più in polizia – aggiunge – So che sono stato abbandonato da tutti anche da chi credevo amico … sono scomodo, hanno paura di aiutarmi, di schierarsi con un perdente, con chi è stato giudicato ancora prima della sentenza. Questa sentenza era già scritta … sono stato condannato quel giorno, al casello di Arezzo”, dice ancora Spaccarotella. Che non rientri in polizia un condannato per omicidio è una semplice questione di giustizia. Se c’è qualcuno che non è stato condannato ad Arezzo è proprio lui, anzi: quando ancora non erano uscite le circostanze dell’evento c’era già chi giustificava o scusava quanto accaduto prendendosela con “i tifosi”, gli “ultras” e così via, confondendo quanto accaduto dopo con quello che è successo ad Arezzo. Da allora i divieti per le trasferte peraltro si sono intensificati. Il focus - lo ricordiamo nitidamente - si spostò dall'omicidio alle intemperanze di ultras e tifosi che sfogavano la loro rabbia per l'ingiustizia di una morte assurda. Si cercò di spostare l'attenzione dall'azione alla reazione. Secondo i difensori di Spaccarotella quanto successo ad Arezzo era qualcosa di puramente accidentale: all’agente era partito un colpo mentre correva dopo averne sparato un altro in aria per fermare un’automobile che scappava dopo una rissa tra tifosi laziali e juventini in autogrill. Secondo cinque testimoni che assistevano alla scena, le cose non sono andate così: «Vidi il poliziotto cercare la mira per cinque secondi a braccia tese, poi esplose il colpo verso l’auto in movimento», fu la deposizione più robusta, quella di Keiko Korihoshi, guida turistica giapponese. Più robusta perché altre vennero contestate nel corso del dibattimento per motivi risibili, come che uno dei testimoni era tifoso della stessa squadra del morto. Al giapponese non potevano mettere le bandierine della Lazio, eppure il giudice di primo grado non lo considerò credibile. Quello di secondo, gentilmente, ha riportato la logica nei tribunali. E adesso Spaccarotella se ne lamenta.



Spaccarotella sostiene di avere accanto la moglie, la sorella e i genitori. Nessun altro. Teme l’arresto (“Non so neanche dove dormirò stanotte. O se domani dormirò a casa”) e nutre timori anche per la propria incolumità. La fine dell’intervento di Spaccarotella è particolarmente interessante: “Anche in questi mesi, sono stato un poliziotto comunque, sempre: lo scorso agosto, mentre ero fuori col cane, un ragazzo di colore ha cercato di forzare il lucchetto di un’edicola. Sono intervenuto, lui aveva un coltello…io ho chiamato il 113 e l’ho messo in fuga”. Forse ha finalmente capito che non era il caso di mettersi a sparare ad altezza d’uomo in mezzo alla strada.





Ma ha pure il coraggio di parlare questo idiota, spero vada in cella con qualche ultras in stato d'arresto, magari lo aiutano a riflettere meglio.
A sua moglie e i suoi figli doveva pensarci lui stesso prima di assassinare un ragazzo che stava dormendo.

_________________

"Io penso di essere il lettore medio del forum:zero post, zero commenti e molto smaneggio" (delirioclub)

"Lei è l'unica donna più figa di se stessa" (Faustroll)

"Purtroppo ci sono degli inetti che vanno a cercare critica anzichè fare caps" (MORDIVOI)

"Siccome sul Forum ho una certa reputazione da difendere" (Elvenking)


"Che razza di party è mai questo? Non vedo alcool e c'è una sola bagascia" (Bender)






Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 15:13. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com

IperCaforum il forum degli ipercafoni e delle ipercafone