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Il capo delle guardie svizzere

Ultimo Aggiornamento: 01/12/2008 16:46
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01/12/2008 16:46

inquisito per violenze, abusi e "umiliazioni di tipo sessuali"
VATICAN POLIZEI
- IL NUOVO CAPO DELLE GUARDIE SVIZZERE è L’EX CAPO DELLA POLIZIA CRIMINALE DI UN CANTONE SVIZZERO
– FU INQUISITO PER UN BLITZ ANTI-IMMIGRATI per avere commesso per violenze, abusi E PERFINO “umiliazioni di tipo sessuale”…

Giacomo Galeazzi per "La Stampa"


Prima le accuse di «Amnesty International»
quand'era capo della Polizia criminale del cantone di Glarona per aver guidato un'irruzione nel centro di richiedenti asilo,
poi la bufera che cinque anni fa lo vide inquisito per violenze, abusi, umiliazioni di tipo sessuale.
Infine, a sorpresa, l'incarico più ambito: da domani è l'«angelo custode» di Benedetto XVI, capo delle Guardie Svizzere. Il colonnello Daniel Rudolf Anrig, 36 anni, ha alle spalle un'inchiesta, archiviata, su un contestato blitz in Svizzera nel 2003.

Sotto la guida di Anrig il 3 luglio venti funzionari di un'unità speciale della polizia cantonale irruppero all'alba con i cani anti-droga in una struttura di passaggio. Secondo l'accusa, legarono dei richiedenti asilo, li spogliarono, infilarono loro un cappuccio in testa e li fotografarono. Nel tentativo di fuggire, riferisce «Spiegel», un africano è caduto dal terzo piano ed è stato ricoverato per gravi contusioni. Amnesty ha accusato i poliziotti di brutalità e di aver costretto gli stranieri a foto sessualmente imbarazzanti.

Sebbene, secondo il giudice, ci fossero «presupposti di abuso di ufficio e di privazione della libertà personale», il processo è stato archiviato. «Ho la coscienza a posto: non ho fatto nulla di male», ribatte Anrig che prende il posto del comandante Thomas Elder Maeder, in uscita dalla Curia per contrasti sulle competenze tra guardie svizzere e gendarmi vaticani.


Cinque anni fa Anrig comandava i poliziotti finiti sott'indagine per avere commesso (con il volto coperto) «violenze e abusi nel centro di assistenza».
Addirittura «fino a umiliazioni di tipo sessuale».

«E' stato un intervento equo e nei limiti, con metodo severo ma adeguato», si difende Anrig, condannato a pagare 400 franchi di spese legali e la metà delle spese dell'accusa.

Secondo lo «Spiegel»,
nonostante «vi fosse stata un'oggettiva situazione di eccesso di potere,
violazione delle proprie funzioni
e limitazione della libertà»,
l'inchiesta è stata archiviata perché «i funzionari non avrebbero avuto alcun sentore di provocare danni alle persone». [SM=x44467]
Anrig ribatte che i mass media hanno rappresentato i fatti in modo forzato e che dalla vicenda ha tratto «insegnamenti anche in questo senso».

Da oltre 500 anni a difesa della incolumità dei papi, le guardie svizzere hanno subito nel 1998 il contraccolpo della «strage in Vaticano»:
alla vigilia della cerimonia del giuramento il caporale Cedric Tournay uccise(?) il comandante Alois Estermann e sua moglie Gladys, e poi si suicidò(?),
forse sentendosi vessato da Estermann che gli aveva negato un'onorificenza.
Il Corpo delle guardie del Papa ha riconquistato tutto il suo fascino tra i giovani che continuano a voler essere i soldati di Sua Santità.


[01-12-2008]

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Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
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