their, 12/08/2019 02.00:
io ho giocato 11 partite nel milan, ho dovuto smettere per noie al ginocchio, mi chiamavano "la tigre del sahara", quindi ora dal soprannome hai capito chi sono....
Si il magazziniere
Le noie al ginocchio le ho avute a 35 anni, non avevo più cartilagine le ossa si sfregano e tutto si infiammava, conseguenza CTO per siringare il liquido, quando ti entrano nel ginocchio con il siringone ti parte una fitta che ti arriva alla testa, alla seconda volta ho deciso di appendere le scarpe al chiodo
Come tutti i ragazzini avevo la passione e mi sarebbe piaciuto andare al Milan, ai tempi organizzavano le Leve per anno di età, 10 minuti di partitella con le pettorine e il Capoccione del Milan sceglieva, i ragazzi venivano scelti ma poi venivano girate a altre squadre di periferia associate al Milan nel settore giovanile
Non avevo grosse qualità ma avevo tanti pregi, sapevo giocare in tutti i ruoli e il passaggio era preciso, a 14 anni facevo traversoni da una parte all'altra del campo, ammiravano tutti e per me non vedevo cosa c'era di straordinario? bastava fermarsi e guardare, quando vedevi che una partiva dall'altra parte caricavi il tiro e facevi partire stà cazzo di palla che di mezzo piatto ( ho i piedi piatti) andava a destinazione, mi volevano far esordire i 3 Categoria a 15 anni in mezzo a gente di 30 anni, mi allenai con la 3 categoria e le scarpate erano tante, pesavo 58 kg ora ne peso 80
Altra dote era quando partivo a centrocampo, tante volte andavo dentro e saltavo gli avversari e mi ritrovavo nel vuoto che cercavo
perché?
Perché non sapevo neanche io dove cazzo dovevo andare, se sei indeciso l'avversario non ci capisce più dentro un cazzo, lui presume che vai di li che è logico, io indeciso cambiavo rotta
Sgobbone di classe, una volta c'era uno della squadra avversaria che in contropiede ci stava dissanguando il gol era iminente, scendeva proprio alla tipo Chiesa, l'allenatore mi disse Jo passa indietro, questo scendeva e ricordo lo tagliai 3 volte portandogli via il pallone quando lo allungava, poi bastava portarlo in zona che per tirare non faceva male, mi sembra fini' 2-2 salvai la baracca, quell'anno arrivammo secondi e andammo a fare gli spareggi alle provinciali con squadre forti
Arrivò la Domenica mattina che un osservatore del Como mi mise gli occhi addosso, mi aveva scelto e dovevo presentarmi al Leonardo da Vinci hotel dove si allenavano i ragazzi del Como, li generalmente si allenavano le squadre Europee che venivano a Milano per la UEFA
La società non volle cedere il cartellino mai capita ?????
penso che da quel momento la mia carriera di calciatore era finita, l'ultima chance era andata ed era meglio andare a figa e farsi qualche canna
erano gli anni 80 ripresi a giocare nel 92 con gli amici e qualche torneo aziendale, una volta giocai contro Tarozzi capo ufficio stampa del Milan, era bravo aveva avuto la sua carriera calcistica nel Pavia via Milan, mi disse ad un certo punto " hai rotto il cazzo ma non ti fermi mai ??"" gli risposi " gioca e non rompere i coglioni" se non gli ho fatto le caviglie quella sera è stato un miracolo
c'erano i presupposti che potevo sfondare, disciplinato non fumavo non bevevo e stavo agli ordini, la cosa più importante era la passione che avevo, mi bastava una palla fatta di giornale e mi divertivo, mi madre si incazzava perché gli spaccavo i quadri in casa
evidentemente doveva andare cosi