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Testamento Biologico

Ultimo Aggiornamento: 12/07/2011 21:52
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26/02/2009 19:02

Sembra che ormai di fare una legge degna di tale nome sul testamento biologico ci sian poche speranze, comunque se ne riparlerà dopo le elezioni europee.

Nel frattempo voglio lasciare una bozza del mio testamento biologico:

"Pur rispettando chi crede nei miracoli di un dio (o di qualche entità sovrannaturale) che possan far guarire chi, artificialmente, sta in coma vegetativo da 17 anni;
nel pieno delle mie facoltà fisiche e mentali,
voglio che mi sia riconosciuto il Diritto di decidere sul mio destino.
Perchè, in qualsiasi caso, non voglio subire i 17 anni di Calvario della povera Eluana Englaro!
Accertata da medici competenti l'irreversibilità del mio eventuale stato vegetativo, voglio essere "lasciato andare" (così come chiese Sua Santità Giovanni Paolo II) per ricongiungermi con l'infinità del cosmo (cosciente delle differenza tra esser "lasciato" e "fatto" morire); dispongo la donazione di tutti i miei organi; non voglio vegetare per troppi giorni con flebo, cannuccia nel naso e le suore che, pur amorevolmente e cristianamente, mi puliscono deretano e piaghe da decubito.
Qualora dovesse sorgere un impedimento a causa del mio pregresso battesimo cattolico, dichiaro che per rimuovere ogni ostacolo son intenzionato fin da ora ad adire allo "sbattezzo" o a sciogliere qualsiasi mio vincolo con eventuali associazioni, affiliazioni, etc. di ogni tipo."


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27/02/2009 13:53

la discussione. «In parlamento c'e' l'intesa»
Testamento biologico,
Schifani prende tempo
Il presidente del Senato: «L'esame slitti in Aula»




MILANO - Nel giorno della denuncia per omicidio volontario recapitata a Beppino Englaro, torna in primo piano la questione del testamento biologico di cui si discute (e sui cui ci si divide) ormai da giorni. E da parte della seconda carica dello Stato arriva una prima decisa apertura al dialogo. Il presidente del Senato Renato Schifani ritiene infatti che l'esame del testamento biologico previsto in Aula per giovedì prossimo 5 marzo possa slittare. «Se si tratta - dice Schifani ai cronisti - di dover lavorare qualche settimana in più in commissione per garantire ampiezza di dibattito e di confronto per l'elaborazione di un testo il più largamente condiviso, che approdi in Aula con il relatore, sarà fatto un bel lavoro».

TEMA DELICATO - «Vi è stata - osserva il presidente del Senato - un'intesa in Parlamento tra maggioranza e opposizione. L'opposizione si è impegnata perchè arrivi in Aula il testo base». «Credo alla parola della presidente Finocchiaro, è una persona che mantiene gli impegni» dice Schifani che apre alla possibilità di un maggior lavoro in Commissione per rasserenare il clima del confronto sul testamento biologico. «Non ci dobbiamo per forza fermare - sostiene Schifani - alla perentorietà del termine. Il tema è delicato, tocca le coscienze di tanti parlamentari e credo che si tratti di una materia che naturalmente sfugga alla logica delle coalizioni». «Sono temi - conclude il presidente del Senato - che toccano le singole sensibilità dei vari parlamentari. Quindi daremo il massimo contributo perchè si lavori bene, in maniera composta e con ampio confronto».

NO AI FONDAMENTALISMI - «Non dobbiamo avere paura dei temi difficili come la bioetica e non dobbiamo infilarci in fondamentalismi che la gente non capisce.
Dobbiamo ascoltare il Paese perchè non sempre lo facciamo»

dice il ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta parlando del ddl sul testamento biologico. «Quello che serve - prosegue - è una legge flessibile, come si direbbe nel mondo anglosassone una 'soft law', una legge che poi si può declinare intercettando gli umori della gente».


27 febbraio 2009
www.corriere.it/politica/09_febbraio_27/testamento_biologico_schifani_195668c8-04c6-11de-bb75-00144f02aabc.shtml?fr=box_pr...

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06/06/2009 13:08

Biotestamento, duemila italiani lo hanno già. L'iniziativa di due associazioni
"A buon diritto" presieduta da Luigi Manconi, e "Luca Coscioni" hanno messo
a disposizione sui loro siti i moduli delle "Dichiarazioni anticipate di trattamento"
Biotestamento, duemila italiani lo hanno già
L'iniziativa di due associazioni
Le risposte: i firmatari scelgono di sapere tutto su eventuali malattie
respingono idratazione e alimentazione artificiali, nominano un fiduciario
di MARIA NOVELLA DE LUCA

CONSAPEVOLI, decisi. Informati sulle possibilità e i limiti della Scienza. In quella fascia d'età in cui si guarda al dopo e ci si interroga. Con la paura di perdere lucidità, dignità, autonomia. Oltre duemila italiani, esattamente 2053, nei giorni più duri del caso Englaro, mentre il Parlamento si affannava a varare una legge oggi incagliata alla Camera, hanno deciso di scrivere il proprio testamento biologico.

Grazie all'iniziativa di due associazioni, "A buon diritto" presieduta da Luigi Manconi, e "Luca Coscioni", che hanno messo a disposizione sui loro siti i moduli delle "Dichiarazioni anticipate di trattamento", in centinaia hanno indicato nel dettaglio come vorrebbero continuare a vivere, o morire invece con dignità. I risultati sono sorprendenti per la loro precisione, e per l'informazione che sottendono, come se il grande dibattito bioetico, così difficile nelle aule parlamentari, fosse invece già concreto e reale nella vita delle persone.

Eccolo dunque il ritratto di questa avanguardia che ha già compilato il proprio testamento biologico. Sono in maggioranza donne (il 55,72% contro il 44,28% di uomini) in un'età compresa tra i 50 e i 70 anni, e vivono per lo più nelle regioni del Centro-Nord.

Scelgono di sapere e di sapere tutto. Spezzando così una radicata prassi per cui al malato è meglio nascondere la propria situazione, soprattutto se questa è seria. L'87% dei firmatari dei biotestamenti afferma infatti di voler "essere informato sul proprio stato di salute e sulle aspettative di vita, anche in presenza di malattie non guaribili". Ancora più netta è la scelta sull'alimentazione e l'idratazione in presenza di "malattia allo stadio terminale o stato permanente di incoscienza". Il 98,73%, cioè la totalità, respinge entrambi i trattamenti. Respinge cioè il cardine della legge sul biotestamento approvata nel marzo scorso al Senato, che ritiene invece obbligatorie l'alimentazione e l'idratazione artificiale.

Un punto delicato. E infatti la paura che le proprie dichiarazioni non vengano eseguite deve essere forte se nei formulari il 93,81% sceglie comunque di nominare un fiduciario "che si impegni a garantire il rispetto delle volontà espresse nel testamento". Molto chiara anche la decisione sulla sospensione o meno delle cure. L'86% ha indicato che queste siano interrotte "se il loro risultato fosse il mantenimento in uno stato di incoscienza senza possibilità di recupero".

Ciò che emerge dalla lettura di questi moduli (ma la raccolta è appena iniziata) è una distanza siderale tra le scelte dei cittadini e la legge in discussione. Una legge nata sull'onda emotiva della tragedia di Eluana Englaro, per fermare la sentenza che avrebbe permesso ai medici di staccare il sondino alla giovane donna in stato vegetativo da 17 anni. Le cose sono poi andate diversamente, Eluana è morta prima che la legge venisse approvata. Il divario però resta netto. Perché dice che gli italiani vogliono l'autodeterminazione. Sul proprio corpo, sulla propria salute e sulla propria morte.

Fonte repubblica

Link 1 a buon diritto

Link 2 Luca Coscioni

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06/10/2009 15:15

Firenze, sì al biotestamento La Curia: un atto illegittimo
Prevista un'autodichiarazione e l'indicazione di un fiduciario

Via al registro, il Pd si divide e il sindaco lascia l'aula. Bitti: «Ho votato un atto amministrativo»

FIRENZE - Il consiglio co­munale approva una delibera (presentata dal Pd, partito di maggioranza) che istituisce il registro dei testamenti biologi­ci ancor prima di una legge na­zionale e a Palazzo Vecchio scoppia la polemica. Tre consi­glieri del Pd votano contro e di fatto si schierano con l’opposi­zione di centrodestra e il sinda­co, Matteo Renzi, decide di non partecipare ai lavori del­l’assemblea e di non rilasciare dichiarazioni. A rendere ancora più esplo­siva la vicenda arriva in serata una nota durissima dall’Arci­diocesi, dunque espressione di­retta dell’arcivescovo Giusep­pe Betori, nella quale non solo si boccia il provvedimento, ma si esprimono «rammarico e preoccupazione per la decisio­ne». È la seconda volta che la cu­ria fiorentina interviene su de­cisioni del consiglio comuna­le. Un analogo documento di dissenso fu presentato all’indo­mani della concessione della cittadinanza onoraria a Beppi­no Englaro, il papà di Eluana.

La delibera, presentata lunedì dalla consigliera del Pd Clau­dia Livi, garantisce la possibili­tà di indicare in un apposito re­gistro indicazione del notaio, del fiduciario o del depositario dell’eventuale biotestamento (per certificare a quale cura de­ve essere sottoposto in caso di impossibilità a farlo personal­mente) per garantire la certez­za della data di presentazione e la fonte di provenienza. Lunedì a Palazzo Vecchio, nel Sa­lone dei Duecento, hanno vota­to 44 consiglieri: 26 a favore, 18 contrari. Tra i favorevoli i consiglieri della maggioranza, con tre defezioni importanti: il vicepresidente dell’assemblea Salvatore Scino, Massimo Frati­ni e Antonio De Crescenzo tut­ti del Pd. Compatta nel votare no l’opposizione che prima del dibattito aveva chiesto di rin­viare il voto per aspettare i ri­sultati della legge nazionale sul testamento biologico che andrà in Parlamento a novem­bre. Poi, in serata, la nota di dis­senso totale della curia arcive­scovile. Che giudica la deli­bera approvata in consi­glio un «atto ideologico, illegittimo e privo di effi­cacia giuridica, essendo la materia nell’esclusiva competenza del legisla­tore nazionale». E poi «deplora l’indebita e ten­denziosa confusione ter­minologica tra dichiarazio­ni anticipate di trattamento e testamento biologico, l’in­fondatezza di ritenere alimen­tazione ed idratazione artificia­li atti di natura terapeutica, l’evidente cancellazione di fat­to del ruolo del medico che emerge dalla delibera».

Nello stesso documento l’Ar­cidiocesi stigmatizza il compor­tamento di alcuni politici che si definiscono cattolici che non hanno percepito «come in un caso come questo ricorres­sero quelle condizioni di coe­renza con i valori fondamenta­li della visione antropologica il­luminata dal Vangelo che ri­chiedono ossequio all’insegna­mento del Magistero». Dun­que l’Arcidiocesi boccia senza appello il provvedimento di Pa­lazzo Vecchio. «Ancora un vol­ta - si legge nella nota - Fi­renze si trova ad essere ridotta a strumento di fughe ideologi­che tese a condizionare il legi­slatore nazionale, senza alcun reale vantaggio per la città, of­frendo nuovi pretesti di divi­sione, non rispettando la sensi­bilità di non pochi dei suoi cit­tadini». Qualche imbarazzo tra i cat­tolici del Pd. Ma anche rispo­ste alla curia decise e convinte. Come quella della consigliera Caterina Bitti: «Ho votato a fa­vore di un atto amministrati­vo, non un documento con im­posizioni morali. E l’ho fatto in totale coscienza per garantire quei cittadini che vogliono re­digere il testamento biologi­co».

Fonte

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06/10/2009 16:04

Re:
Etrusco, 26/02/2009 19.02:

Sembra che ormai di fare una legge degna di tale nome sul testamento biologico ci sian poche speranze, comunque se ne riparlerà dopo le elezioni europee.

Nel frattempo voglio lasciare una bozza del mio testamento biologico:

"Pur rispettando chi crede nei miracoli di un dio (o di qualche entità sovrannaturale) che possan far guarire chi, artificialmente, sta in coma vegetativo da 17 anni;
nel pieno delle mie facoltà fisiche e mentali,
voglio che mi sia riconosciuto il Diritto di decidere sul mio destino.
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Sarei più interessato a sapere se mi hai nominato nel tuo testamento

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Voi direte che non è vero, su certe cose non si può ridere... per esempio lo stupro.
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07/10/2009 10:16


Il biologico sta passando di moda.

Adesso è meglio palare di "testamento a basso impatto ambientale" oppure "testamento ecosostenibile".



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Il più acerrimo nemico del Bremaz è Rurro Rurrerini.
(ma anche Ramarro Rurale, con il suo fedele servitore lo gnomo Corri Rorra, non scherza....)




Legionis praefectus more cinaedi communis currum regit.

"Siccome c'ho una certa immagine da difendere....."

Dice il saggio: "Viajare descanta, ma se te parti mona te torni mona."




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07/10/2009 11:09

Re: Re:
il tobas, 06/10/2009 16.04:



Sarei più interessato a sapere se mi hai nominato nel tuo testamento



E' una domanda penosa, però ti rispondo:
avevo già pensato di donare i miei organi ad altri più bisognosi...
però potrei lasciarti in eredità il mio account da moderatore [SM=x44461]

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07/10/2009 11:09

Re:
orckrist, 07/10/2009 10.16:


Il biologico sta passando di moda.

Adesso è meglio palare di "testamento a basso impatto ambientale" oppure "testamento ecosostenibile".







[SM=x44457]

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07/10/2009 11:14

Re:
orckrist, 07/10/2009 10.16:


Il biologico sta passando di moda.

Adesso è meglio palare di "testamento a basso impatto ambientale" oppure "testamento ecosostenibile".







[SM=x44457]

E comunque, per restare in tema di modernità, non parlerei di un Etrusco morto bensi di Etrusco "diversamente vivo"

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07/10/2009 12:43

Re: Re:
il tobas, 07/10/2009 11.14:




[SM=x44457]

E comunque, per restare in tema di modernità, non parlerei di un Etrusco morto bensi di Etrusco "diversamente vivo"




lungi da me l'offendere il decoro di questa sezione del Forum,
ma chiedo ora ai moderatori se tra gli atti scaramantici contemplati dalla Netiquette dell'IperCaforum ci sia anche la "grattata a pelle", come extrema ratio,
di cui temo di averne impellente bisogno. [SM=x44466]

[SM=x44508]

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07/10/2009 15:29

Re: Re: Re:
Etrusco, 07/10/2009 12.43:




lungi da me l'offendere il decoro di questa sezione del Forum,
ma chiedo ora ai moderatori se tra gli atti scaramantici contemplati dalla Netiquette dell'IperCaforum ci sia anche la "grattata a pelle", come extrema ratio,
di cui temo di averne impellente bisogno. [SM=x44466]

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Non ti preoccupare, in ogni caso risorgeresti il terzo giorno. [SM=x44452]
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Re: Re: Re: Re:
Colonnello Kilgore, 07/10/2009 15.29:




Non ti preoccupare, in ogni caso risorgeresti il terzo giorno. [SM=x44452]




magari: però quella è una magia che si può ripetere nell'intero cosmo
una sola volta ogni 2000 anni
e temo che sia già stata prenotata da Sua Impunità
per evitarsi anche il Giudizio Univerale [SM=x44461]

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07/10/2009 17:15

Re: Re: Re:
Etrusco, 07/10/2009 12.43:




lungi da me l'offendere il decoro di questa sezione del Forum,
ma chiedo ora ai moderatori se tra gli atti scaramantici contemplati dalla Netiquette dell'IperCaforum ci sia anche la "grattata a pelle", come extrema ratio,
di cui temo di averne impellente bisogno. [SM=x44466]

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Vuoi fare come lui? [SM=x44466]

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Re: Re: Re: Re:
Arjuna, 07/10/2009 17.15:



Vuoi fare come lui? [SM=x44466]





Non proprio come Lui ma in modi più cafoni, giusto per andar sul sicuro [SM=x44452]

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19/11/2010 17:58


Biotestamento, l'altolà del governo
"Registri dei Comuni senza valore"


I registri per la raccolta dei testamenti biologici istituiti da diversi Comuni italiani non hanno alcun valore giuridico e sono illegittimi (in quanto sulla materia unico a poter legiferare è lo Stato). Lo chiariscono in una nota congiunta il ministro dell'Interno Roberto Maroni, il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maurizio Sacconi, e il della Salute, Ferruccio Fazio, che hanno firmato oggi la circolare relativa ai Registri per la raccolta delle dichiarazioni anticipate di trattamento.

In linea generale, rileva la circolare, «occorre considerare che la materia del "fine vita" rientra nell'esclusiva competenza del legislatore nazionale e non risulta da questi regolata. L'intervento del Comune in questi ambiti appare pertanto esorbitante rispetto alle competenze proprie dell'ente locale e si traduce in provvedimenti privi di effetti giuridici. I registri istituiti presso pubbliche amministrazioni rispondono alla preminente finalità di attribuire certezza giuridica a specifiche situazioni (provenienza e data di deposito di un determinato documento, dati identificativi di una persona, ecc.). Il compito di disciplinare la materia delle certezze giuridiche, implicando rilevanti effetti che possono anche condizionare l'esercizio di diritti fondamentali, è sempre stato riservato allo Stato, al quale spetta di stabilire quali siano gli effetti probatori degli atti conservati da pubblici ufficiali (si vedano, ad esempio, gli articoli da 449 a 455 del codice civile per quanto riguarda gli atti di stato civile). Quindi nessuna norma di legge abilita il Comune a gestire il servizio relativo alle dichiarazioni anticipate di trattamento».

Una legge dello Stato «è particolarmente necessaria perchè vengono implicate anche altre materie come la tutela della salute, della famiglia e della privacy, nell'ambito delle quali il Comune non può certamente agire in assenza di una disciplina statale che ponga principi e definisca la competenze di vari soggetti pubblici coinvolti». Quindi, concludono i ministri, «non si rinvengono elementi idonei a ritenere legittime le iniziative volte alla introduzione dei registri per le dichiarazioni anticipate di trattamento. In tale quadro si potrebbe, anzi, ipotizzare, nel caso in cui si intenda dar comunque corso ad iniziative del genere, un uso distorto di risorse umane e finanziarie, con eventuali possibili responsabilità di chi se ne sia fatto promotore».

Fonte

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28/04/2011 00:09

Improvvisa accelerazione per il testamento biologico
Premier a Pdl: votate la legge
Lettera di Berlusconi ai parlamentari

27 aprile, 20:32

ROMA - L'Aula della Camera ha approvato l'inversione dell'ordine del giorno dell'Assemblea per passare subito all'esame del testo sul testamento biologico. L'inversione dell'ordine del giorno è stata richiesta da Pier Ferdinando Casini dell'Udc.

LETTERA DI BERLUSCONI A DEPUTATI PDL,VOTATE LEGGE - "Ti chiedo dunque, ancora una volta, impegno e partecipazione, sicuro che, come sempre, saprai conciliare l'etica della convinzione con quella della responsabilità, così come accade quando si è di fronte a scelte e a decisioni importanti. Sicuro di poter contare sulla Tua attenzione e sulla Tua lealtà, Ti invio il mio più cordiale ed affettuoso saluto". Si conclude così una lettera che il premier Silvio Berlusconi ha inviato a tutti i parlamentari del Pdl invitandoli a votare compatti sulla legge sul biotestamento.

"Arriva in questi giorni in aula il disegno di legge sul cosiddetto 'testamento biologico'. E' una legge parlamentare, su cui il Governo non è tenuto a intervenire, ma allo stesso tempo è una legge che nasce da circostanze particolari su cui non solo il Governo ha preso posizioni chiare e coraggiose, ma io personalmente mi sono adoperato ed esposto con assoluta convinzione. La gran parte di noi ritiene che sul 'fine vita', questione sensibile e legata alla sfera più intima e privata, non si dovrebbe legiferare, e anch'io la penserei così, se non ci fossero tribunali che, adducendo presunti vuoti normativi, pretendono in realtà di scavalcare il Parlamento e usurparne le funzioni". E' quanto scrive il premier.

ANSA

_____________________

Perchè Casini prende questa iniziativa?

Una ipotesi la fa Libero:


Nella notte, però, Casini ha cambiato idea: "L'Udc chiederà l'inversione dell'ordine del giorno dei lavori - ha spiegato il leader centrista - Cosa farà il Pdl? Non mi interessa". L'accelerazione è probabilmente legata al pressing di Avvenire, che sul biotestamento preme da tempo e che mercoledì ha titolato "Rinvio senza un perché".



E comunque è un tema che aiuta a muovere voti, in vista delle imminenti elezioni. Basta discuterne, anche senza giungere a nessuna conclusione, e la campagna elettorale ne beneficia.
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12/07/2011 21:49

Biotestamento: ok Camera a testo, torna al Senato
I voti a favore sono stati 278, 205 no e 7 astenuti

12 luglio, 21:35

ROMA - L'Aula della Camera ha approvato il testo sul testamento biologico.
La votazione e' avvenuta a scrutinio segreto. I voti a favore sono stati 278, 205 i contrari, 7 gli astenuti.
Il provvedimento ora torna al Senato.

ANSA
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IL DISPOSITIVO DEL DDL SUL TESTAMENTO BIOLOGICO
Otto articoli per evitare nuovi casi Eluana
La Dichiarazione anticipata di trattamento non permette di sospendere alimentazione e idratazione artificiali


MILANO - Dopo un iter di oltre due anni, la Camera ha approvato il disegno di legge sul testamento biologico, che ha avuto il primo via libera del Senato il 26 marzo 2009. Tra le modifiche principali rispetto al provvedimento uscito da Palazzo Madama, dove adesso il testo dovrà tornare in terza lettura, quella che prevede la sospensione solo in casi eccezionali e solo per i malati terminali di nutrizione e idratazione artificiale, limiti più stretti sul momento in cui si attiva la dichiarazione anticipata di trattamento, nella quale, tra l'altro, si potranno indicare «orientamenti» e non più volontà rispetto ai soli trattamenti che si desidera attivare e non anche che si vogliono rifiutare. Chi vorrà indicare quali trattamenti sanitari evitare qualora perda la capacità di intendere e di volere - dunque - può lasciare per iscritto una Dichiarazione anticipata di trattamento (Dat) che si applicherà, però, solo in caso di stato vegetativo accertato e non permette, comunque, di sospendere alimentazione e idratazione artificiali. È stato confermato, così, il no all'eutanasia e il carattere non vincolante delle Dat. Scompare invece il collegio di medici chiamato a intervenire, in forma sempre non vincolante, in caso di controversia tra fiduciario e medico curante.
Ecco in sintesi il contenuto del testo che prende il nome di 'Disposizioni in materia di alleanza terapeutica, di consenso informato e dichiarazioni anticipate di trattamento, 8 articoli, e non più 9, perchè è stato soppresso l'intero articolo 8, che prevedeva il via libera del giudice tutelare in caso di divergenza tra familiari (in assenza del fiduciario) e medico curante: -

NUTRIZIONE: L'alimentazione e l'idratazione artificiali non faranno parte delle dichiarazioni anticipate di trattamento (Dat), ma potranno essere sospese in casi eccezionali, quando il paziente «in stato terminale» non è più in grado di assimilarle e quando «le medesime risultino non più efficaci»

PLATEA - La legge non è rivolta solo ai pazienti in stato vegetativo, ma anche appunto ai malati terminali. La Dat però assumerà valore solo nel momento in cui ci sarà «accertata assenza di attività cerebrale integrativa cortico-sottocorticale»

SOLO DAT - Sarà valida solo la Dat espressa nelle forme previste dalla legge (con un registro telematico nazionale con un unico archivio, di cui sarà titolare il ministero della Salute). Escluse altre dichiarazioni che non potranno essere utilizzate per ricostruire le volontà della persona. Nelle Dat si potranno indicare solo i trattamenti che si desidera attivare (fatti salvi quelli sproporzionati o sperimentali cui ancora si può dire no)

LEA - Ai pazienti in stato vegetativo sarà garantita «l'assistenza ospedaliera, residenziale e domiciliare» prevedendola tra i livelli essenziali di assistenza

FIDUCIARIO - In assenza della nomina di un fiduciario, la Dat prevede che i suoi compiti saranno adempiuti dai familiari (a partire dai genitori, ndr) indicati dal Codice Civile


MEDICO - Le volontà espresse dal paziente nelle Dat rimangono non vincolanti per il medico curante.

Corriere


12/07/2011 21:52

ESCLUSA LA SOSPENSIONE DI ALIMENTAZIONE E IDRATAZIONE ARTIFICIALI, SALVO CASI ECCEZIONALI
Biotestamento, via libera e polemiche
Il ddl approvato alla Camera a scrutinio segreto. Ora passa al Senato in terza lettura



MILANO - L'Aula della Camera ha approvato il ddl sul biotestamento. I sì sono stati 278, i no 205, 7 gli astenuti. Il testo, modificato a Montecitorio, torna all'esame del Senato in terza lettura.

L'ARTICOLO 3 - A Montecitorio è passato con 274 voti favorevoli, 225 contrari e sei astenuti anche l'articolo tre della ddl. Cuore del provvedimento, la norma in questione definisce i «contenuti e limiti della dichiarazione anticipata di trattamento» (Dat). La Camera ha licenziato una formulazione che esclude la sospensione di alimentazione e idratazione artificiali, salvo casi eccezionali di non assorbimento da parte dei malati terminali e circoscrive l'applicazione delle Dat ai malati in stato vegetativo per i quali è stata «accertata assenza di attività cerebrale integrativa cortico-sottocorticale». Avevano annunciato voto favorevole all'articolo 3 Pdl, Lega, Udc. In dissenso dal proprio gruppo, un deputato del Pdl (Manlio Contento) ha deciso di astenersi, mentre un altro ha votato contro (Giuseppe Calderisi).

LA MAGGIORANZA - «Una legge largamente condivisa», «che tutela sia la libertà personale che la dignità della vita umana». Così il sottosegretario alla Salute, Eugenia Roccella, commenta l'approvazione della legge . «Un buon testo, saggio ed equilibrato, che rende finalmente obbligatorio il consenso informato permettendo al paziente di scegliere le terapie. Con questa legge - aggiunge - il cittadino potrà dare indicazioni al medico per quando non sia più in grado di intendere e di volere, prolungando il prezioso rapporto di collaborazione e fiducia che si instaura tra medico e paziente». Per il sottosegretario «è una legge che cerca di riprodurre l'atteggiamento da sempre tenuto dalle famiglie italiane dinanzi alla malattia e alla disabilità e fa tesoro di un'esperienza diffusa che rifiuta le derive eutanasiche e l'abbandono dei malati. Su questa legge si è coagulata una maggioranza ampia e trasversale sia con il voto palese sia con i tanti voti segreti, mentre un consistente gruppo del Pd non ha seguito le indicazioni di partito».

LE CRITICHE - Numerose invece le critiche al testo votato dai deputati. Per Beppino Englaro si tratta di un ddl «incostituzionale», che «va nella direzione opposta di quella in cui dovrebbe andare, secondo i principi di diritto della nostra Costituzione». «L'autodeterminazione terapeutica - spiega Englaro non può incontrare un limite anche se ne consegue la morte, che non ha niente a che vedere con l'eutanasia. Nessuno, né lo Stato né un medico può disporre della salute di un cittadino». Critica anche Maria Antonietta Farina Coscioni, deputata radicale e copresidente dell'Associazione Luca Coscioni che definisce il ddl una «legge-schifezza». Il Pd non nasconde amarezza (anche se 13 suoi deputati, seguendo Pierluigi Castagnetti, hanno deciso di non partecipare al voto finale). «Prima di questo provvedimento la dichiarazione anticipata di volontà non era regolata, ora è impedita» ha detto Rosy Bindi, prendendo la parola in Aula e sottolineando che «gli emendamenti estratti come un coniglio dal cappello all'ultimo minuto» hanno «vanificato i lavori di due anni in commissione». Il presidente della commissione d'inchiesta sul servizio sanitario nazionale Ignazio Marino è convinto che il Parlamento stia sostanzialmente scrivendo «una legge con cui si dice al medico che se il paziente è morto si possono sospendere le cure». Legge che se fosse sottoposta a voto popolare tramite un referendum «avrebbe - secondo Marino - un risultato ancora più plebiscitario di quelli sull'acqua o sul nucleare». Duro Nichi Vendola. Il governo pugliese e leader di Sel definisce il provvedimento una legge «cattiva e violenta» e attacca: «L'obbligo di soffrire per legge non è umano, non è dignitoso. È una legge che sottrae agli italiani la libertà di decidere sulla propria vita. È una legge che chiede ai medici non di curare, ma di costringere alle cure». Senza mezzi termini la critica di Rosa Calipari, membro della direzione nazionale dei democratici: «Questa maggioranza ha partorito un mostro giuridico intriso di vizi costituzionali», dice e conclude: «La maggioranza ha attuato un vero e proprio accanimento terapeutico perché questa legge provocherà tanti contenziosi giudiziari da riempire le aule dei Tribunali».


SOPPRESSO L'ARTICOLO 8 - A Montecitorio è passato anche un emendamento della maggioranza a firma Fucci che sopprime l'intero articolo 8 e che sancisce che in assenza del fiduciario, se ci saranno controversie tra medico curante e familiari del paziente, non servirà più l'autorizzazione del giudice tutelare per i trattamenti sanitari. In precedenza la Camera aveva approvato l'articolo 7 del provvedimento, con alcune modifiche, tra cui le volontà diventate «orientamenti» (così come già introdotto all'articolo 1 con un emendamento della maggioranza) e la soppressione del collegio medico chiamato a dare un parere in caso di controversie tra medico curante e fiduciario. Di fatto con queste modifiche si rafforza il ruolo del medico nelle decisioni sul paziente.

Corriere
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