Oggi è una data particolare.Ricorre infatti la festa di san Giovanni Battista.
Un tempo questa festa era solennizzata con fuochi, falò ed altri riti collegati agli antichi culti solari giacché la festa cade nel solstizio d’estate, tempo di mietitura e con chiaro riferimento alla simbologia del fuoco e alle sue funzioni purificatrici e propiziatrici.
Virgilio nelle "Bucoliche" rievoca, in tale giorno gli Ambarvalia, antichi sacrifici resi a Cerere, la dea delle messi, durante l’antica festa romana per purificare le messi e allontanare i cattivi influssi; gli Ambarvalia consistevano nel sacrificare un maiale, una pecora e un toro dopo averli condotti, in processione, tre volte, intorno alla città.
Come nella notte di Natale anche nella notte che precede il 24 giugno, che si passa vegliando, si crede che avvengano meraviglie e prodigi tanto è vero che la notte che precede il giorno di San Giovanni è detta "la notte delle streghe": il 23 giugno, periodo in cui la luna è in fase crescente, nell’antichità si credeva che le streghe, a cavallo delle loro scope, sorvolassero la Basilica di San Giovanni per radunarsi in un grande sabba annuale.
Tra le streghe, la leggenda vuole che ci siano anche Erodiade e sua figlia Salomè condannate a vagare per il mondo su una scopa per espiare la colpa di aver fatto decapitare San Giovanni.
Chi crede alla leggenda adotta accorgimenti tali da non far entrare nelle case le cattive maliarde mettendo davanti all’uscio di casa del rosmarino, ginepro, alloro e ulivo benedetto, oppure dell’aglio come antidoto contro i malefici e come erba portafortuna e porta ricchezza o, ancora, un mazzetto di "erbe magiche" formato da iperico, artemisia, ruta, menta e salvia.
L’iperico è detto anche "erba di San Giovanni", una piantina perenne e tappezzante dai bei fiori gialli che sfregati tra le dita emettono un umore che colora la mani di rosso e perciò viene detta anche "sangue di San Giovanni"; l’artemisia, invece, avrebbe proprietà contro il malocchio; la ruta chiamata anche "erba allegra"avrebbe proprietà curative; la menta, soprattutto se bagnata dalla rugiada della notte di San Giovanni, garantirebbe lunga vita come pure la salvia.
Una tradizione che va via via scomparendo è l’usanza del piatto di lumache mangiato per evitare litigi e tradimenti
Si riteneva che i quattro cornini delle lumache potessero essere fonte di discordia e quindi correva l’obbligo di nasconderli nello stomaco per bloccare tale rovinosa opportunità e poiché il piatto di lumache è piuttosto pesante accompagnarlo, per migliorarne la digeribilità, con un buon bicchiere di vino bianco, frizzantino e fresco è l’ideale.
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NEL DUBBIO MENA.
"Attenta, mi rovini le unghie,stronza".(detto dal patrigno di Bridjet Jones all'estetista che gli fa le unghie).
"Ho visto un barattolo di nutella da 3 Kg e mi son detto:quello non è un vasetto di nutella, è un orgasmo concentrato!".(Arsenio Lupin.)
Socia delle LAS SVENTOLAZAS