Pardi (idv): via il Lodo Alfano
Di Pietro: «Chi corrompe fa il premier»
«Negli Usa si sarebbe dimesso».
Donadi: «Ora riferisca alla Camera».
Cicchitto: «Uso politico della giustizia»
Antonio Di Pietro (Ansa)
ROMA - Fa discutere la condanna a 4 anni e 6 mesi inflitta dal tribunale di Milano all'avvocato inglese David Mills per corruzione. Se la maggioranza parla di sentenza annunciata e a orologeria, l'opposizione attacca con l'Italia dei Valori, che insieme a Rifondazione Comunista ha raccolto di firme per il referendum per l'abolizione del lodo Alfano.
DI PIETRO: DIMISSIONI -
«In un Paese normale il presidente del Consiglio avrebbe già rassegnato le sue dimissioni in quanto Mills fu corrotto con almeno 600mila dollari da Silvio Berlusconi per testimoniare il falso in due processi - sintetizza il leader Antonio di Pietro -. Se Mills è stato condannato in quanto "corrotto" significa che abbiamo un corrotto, ma anche un corruttore. Si sa come vanno le cose in Italia rispetto agli altri paesi occidentali:
in America, Obama ha mandato via i ministri che avevano avuto problemi con il fisco;
in Italia, se corrompi un testimone, vai a fare il presidente del Consiglio.
Berlusconi non è stato processato perché si è fatto fare il
lodo Alfano».
«BERLUSCONI RIFERISCA» - Massimo Donadi, capogruppo Idv alla Camera,
durante i lavori in aula ha chiesto di intervenire sull'ordine dei lavori per chiedere al governo e al presidente del Consiglio di riferire sulla sentenza.
«Oggi è chiaro a tutti che l'Italia si è dotata di una legge, il lodo Alfano, che non ha uguali in nessun Paese, civile o incivile, del mondo» ha detto.
Proteste dai banchi della maggioranza. Per il Pdl ha parlato Giuseppe Consolo: «All'Idv ricordo che qui svolgiamo attività parlamentare. Grazie a questa attività ricordiamo la nostra straordinaria vittoria in Sardegna con dieci punti di scarto sul governatore della sinistra uscente. Noi così facciamo politica, non con le sentenze di primo grado». Il leghista Matteo Brigandi ha detto che «negli altri Paesi il lodo Alfano non serve perché c'è l'immunità parlamentare, che impedisce a giudici prezzolati di emettere sentenze contro i loro avversari politici diretti».
PARDI: VIA LODO ALFANO - Sempre nell'Idv il senatore Francesco Pardi sottolinea che
il legale inglese «è stato corrotto dall'azienda del premier». Lo ha detto nell'aula del Senato, dopo che un suo emendamento al decreto sulla semplificazione normativa, che chiedeva l'abrogazione della legge Alfano, è stato giudicato improponibile, mentre in commissione era stato dichiarato ammissibile. Però, osserva Pardi, proprio di fronte a questa sentenza «la richiesta di abrogare la legge Alfano viene rafforzata da una questione di attualità. Noi abbiamo il presidente del Consiglio la cui azienda ha corrotto l'avvocato Mills e non si può fare niente su questo».
... Silvana Mura, deputata Idv: «Politicamente la posizione del premier è assolutamente insostenibile sia all'interno del paese, ma soprattutto
nelle relazioni internazionali in cui è chiamato a rappresentare l'Italia. È il
lodo Alfano a essere una legge a orologeria e non certo la sentenza del tribunale di Milano».
Il legale del premier e deputato del Pdl Niccolò Ghedini commenta così la sentenza: «Questo processo per ovvie ragioni, comprensibili a chiunque, non doveva essere celebrato a Milano e tanto meno dalla dottoressa Gandus, dichiarata e pubblica esponente della sinistra estrema, che così palesemente si era nel passato già politicamente espressa».
17 febbraio 2009
www.corriere.it/cronache/09_febbraio_17/dipietro_mills_commento_11a901ba-fd07-11dd-b299-00144f02aabc.shtml?fr=c...