Confalonieri difende il copyright
"Web rispetti proprietà intellettuale"
I motori di ricerca attivi, da Youtube a Google, devono remunerare in qualche modo i contenuti che diffondono altrimenti chi produce questi contenuti non può più investire su essi. E' il monito che giunge dal presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, che, a margine della presentazione dell'ottavo rapporto Censis, di fatto rilancia la polemica che ha visto protagonista il presidente di News Corp, Rupert Murdoch e il suo attacco a Google.
"Oggi internet si avvale di una parola magica che è free", spiega Confalonieri. "Se i vari YouTube, Google, non riconoscono il valore della proprietà intellettuale non si può investire. Noi investiamo la metà di quello che ricaviamo in prodotti e in contenuti. Se altri approfittano dei contenuti perché vengano mandati in rete dai privati, soprattutto giovani, non ci sarà futuro per chi come mestiere fa i contenuti", ha detto Confalonieri rispondendo alla domanda se con l'attuale diffusione di contenuti su molti media diversi, tra cui internet, esista un problema di pirateria.
"Ci deve essere un ritorno per chi produce e investe in contenuti anche per le news. Questo è uno dei punti fondamentali, serve molta attenzione anche da parte dei regolatori, del legislatore, del governo, devono prendere a cuore questo problema", ha concluso il presidente Mediaset, lanciando così un appello all'esecutivo e invitandolo a battersi in difesa del copyright.
Fonte:
tgcom