"Moltiplicare e coordinare gli sforzi"
Il Papa si è detto vicino a tutte le persone affette dalla malattia soprattutto "i bambini, i più poveri, quanti sono rifiutati".
Il Pontefice nel corso dell'Angelus ha rivolto un saluto speciale
ai manifestanti che hanno sfilato in corteo contro la sentenza di Strasburgo
ROMA - "Moltiplicando e coordinando gli sforzi, si giunga a fermare e debellare questa malattia". Così Benedetto XVI oggi all'Angelus in San Pietro, ricordando che il prossimo 1 dicembre si celebra la Giornata mondiale contro l'Aids. "La Chiesa - ha aggiunto il Papa - non cessa di prodigarsi per combattere la malattia, attraverso le sue istituzioni e il personale a ciò dedicato".
"Il mio pensiero e la mia preghiera vanno ad ogni persona colpita da questa malattia, in particolare ai bambini, ai più poveri, a quanti sono rifiutati", ha ricordato Benedetto XVI, esortando "tutti a dare il proprio contributo con la preghiera e l'attenzione concreta, affinché quanti sono affetti dal virus Hiv sperimentino la presenza del signore che dona conforto e speranza".
Da piazza San Pietro il Papa ha salutato anche i partecipanti al corteo di protesta contro la sentenza di Strasburgo, che dichiara illegittima l'esposizione del crocifisso nelle scuole. "Saluto con affetto i pellegrini di lingua italiana, in particolare coloro che hanno preso parte alla marcia promossa dal 'Movimento dell'amore familiare' per manifestare profondo amore al crocifisso, riconoscendone il valore religioso, storico e culturale".
Benedetto XVI ha infine sottolineato l'importanza della speranza: "Il mondo contemporaneo ha bisogno
soprattutto di speranza: ne hanno bisogno i popoli in via di sviluppo, ma anche quelli economicamente evoluti. Sempre più ci accorgiamo che ci troviamo su un'unica barca e dobbiamo salvarci tutti insieme. Soprattutto ci rendiamo conto, vedendo crollare tante false sicurezze, che abbiamo bisogno di una speranza affidabile, e questa si trova solo in Cristo, il quale, come dice la Lettera agli Ebrei, è lo stesso ieri e oggi e per sempre".
"Il Signore Gesù - ha spiegato il Pontefice - è venuto in passato, viene nel presente, e verrà nel futuro. Egli abbraccia tutte le dimensioni del tempo, perché è morto e risorto, è 'il Vivente' e, mentre condivide la nostra precarietà umana, rimane per sempre e ci offre la stabilità stessa di Dio".
FonteDisapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo.
(Voltaire)
ma difendiamo anche la grammatica Italiana
Sai cosa scrivere? Allora posta!
Non sai cosa scrivere? Allora spamma!
<-- IO -->
I videogiochi non influenzano i bambini. Voglio dire, se Pac Man avesse influenzato la nostra generazione ora staremmo tutti saltando in sale scure, masticando pillole magiche e ascoltando musica elettronica ripetitiva."
(Kristian Wilson, Nintendo Inc., 1989)
Pochi anni dopo nacquero le feste rave, la musica techno e l'ecstasy...