Come promesso, ora che sono di nuovo a casa, ecco la soluzione, strano che nessuno abbia pensato alla Guerra Arabo-Israeliana del 1956, detta anche Crisi di Suez.
Il nome della città è
Porto Said.
Nel 1956, il Presidente Nasser dell'Egitto nazionalizzò il Canale di Suez, che fino ad allora era gestito da una società anglo-francese.
In una località vicino a Parigi, si incontrarono i rappresentanti del Governo Inglese, del Governo Francese e dello Stato d'Israele. Si misero d'accordo per un intervento militare. Israele avrebbe attaccato l'Egitto nella Penisola del Sinai. La Gran Bretagna e la Francia sarebbero intervenute in un secondo momento con l'invasione del Canale di Suez (Operazione Musketeer), al fine di preservare il libero attraverso il Canale.
L'Unione Sovietica minacciò di intervenire a fianco dell'Egitto e, anche gli Stati Uniti (con il Presidente Eisenhower) sanzionarono i paesi belligeranti. A questo punto, senza l'appoggio degli USA, Francia e Gran Bretagna furono costrette a ritirare le proprie forze.
Dagli storici viene considerato l'ultimo tentativo coloniale.
La Francia che aveva già perso la Guerra d'Indocina e si stava avviando a combattere quella d'Algeria, che avrebbe portato il paese sull'orlo della guerra civile, vide l'inizio della fine del suo impero coloniale e, il declassamento a potenza mondiale di second'ordine.
Anche la Gran Bretagna, vide l'inizio della fine del suo impero coloniale, iniziato con l'indipendenza dell'India. Inoltre, oltre a diventare anch'essa una potenza di second'ordine, non avrebbe più effettuato operazioni militari di grosso spessore senza il beneplacito di Washington.
"feriscono il mio cuore
d'un languore
monotono."
Paul Verlaine