Caso Hockenheim, Ferrari salva
Niente penalità a piloti e team
Per la vicenda dell'ordine di scuderia impartito a Massa al GP di Germania, il Consiglio Mondiale della Fia ha deciso di confermare la multa di 100.000 dollari e di non comminare ulteriori sanzioni al Cavallino e ai suoi piloti. Lo ha anticipato il presidente Csai Sticchi Damiani
Massa e Alonso nel corso del GP di Germania. Epa
PARIGI (Francia), 8 settembre 2010 - Prima vittoria Ferrari nella settimana di Monza. Il Consiglio Mondiale Fia ha deciso di confermare la multa di 100.000 dollari al Cavallino, ma di non infliggere ulteriori penalità al team e ai suoi piloti. Lo ha anticipato il presidente Csai Angelo Sticchi Damiani, membro del consiglio. Questa la decisione che ha giudicato in maniera definitiva l'ordine di scuderia impartito dal muretto del Cavallino a Felipe Massa per avvantaggiare Fernando Alonso nel corso del 49° giro dello scorso GP di Germania a Hockenheim. Una manovra che aveva riportato alla ribalta la discussa regola che vieta gli ordini di scuderia (l'articolo 39.1 dell'ordinamento sportivo della Fia) portando il mondo del Circus a dividersi tra favorevoli o contrari. Proprio per evitare altri inconvenienti di questo tipo, la Federazione ha assicurato che la norma diretta a evitare i giochi di squadra in gara sarà modificata.
LIBERTA' DI ORDINARE? — "Abbiamo una norma che pone delle difficoltà di interpretazione - ha detto Enrico Gelpi, presidente dell'Aci e membro della Federazione -, la norma sarà rivista. Per noi sarebbe anche opportuno cancellarla del tutto. Nella Fia l'orientamento generale rispetto a queste modifiche è favorevole". Gelpi ha poi sottolineato che la Federazione affronterà la questione in occasione del prossimo Consiglio mondiale, a novembre.
FIDUCIA — La Ferrari esce quindi da Place de la Concorde più serena, con la possibilità di affrontare al meglio il week-end di Monza dove è attesa dal popolo Rosso ad una prova d'orgoglio dopo il passo falso di Spa. Adesso Alonso, a -41 da Hamilton in classifica, spera di regalarsi il primo successo da ferrarista davanti al pubblico italiano, per non accantonare le speranze mondiali.
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