Facebook news

FACCE PRIVATE, PUBBLICHE VIRTÙ
- FINALMENTE SU FACEBOOK SAREMO LIBERI METTERE I NOSTRI CAFONAL PRIVATI SENZA CHE MAMMA O IL CAPUFFICIO LI VEDANO
- IL FONDATORE ZUCCA ZUCKERBERG ANNUNCIA LA NUOVA PRIVACY DEL SITO: SI POTRANNO CREARE GRUPPI DIVERSI PER AMICI, COLLEGHI, PARENTI, ZOCCOLE E AMANTI, E OGNUNO VEDRÀ SOLO QUELLO CHE DECIDEREMO NOI
- PRESTO SI POTRANNO SCARICARE IN UN COLPO SOLO SUI NOSTRI COMPUTER TUTTE LE FREGNACCE DATE IN PASTO A FACEBOOK IN ANNI E ANNI DI AUTOSPUTTANAMENTI TELEMATICI…

Federico Rampini per "la Repubblica"


Mark Zuckerberg

Applausi a scena aperta, stavolta non per il suo sosia nel film "The Social Network" che fa il pieno d´incassi, ma per il vero fondatore di Facebook. Mark Zuckerberger ha presentato nel suo quartier generale di Palo Alto una riforma del sito sociale, che alcuni entusiasti definiscono addirittura una rivoluzione.

«Un voltafaccia sulla privacy, senz´altro positivo», lo definisce il Center for Democracy and Technology. Perfino l´American Civil Liberties Union dà la sua approvazione. Il tabloid popolare New York Post spiega di che si tratta in termini coloriti: «Finalmente puoi impedire a tua madre di vedere le foto in cui sei ubriaco a una festa, senza bisogno di radiarla dalla lista dei tuoi amici».

Tutto ciò che riguarda Facebook ha una risonanza mondiale, visto che la rete sociale ha superato il mezzo miliardo di utenti. La privacy è sempre stata il suo punto debole, almeno per chi ci tiene ancora: una volta che avevi creato la tua pagina su Facebook, controllare chi vi accede e quale uso viene fatto delle tue informazioni era quasi impossibile. Da ieri è diventato un po´ meno difficile, però.

La grossa novità è un´applicazione che consente di suddividere i propri amici di Facebook in tanti Gruppi.
Così, per esempio, in un Gruppo si possono mettere i colleghi di lavoro, in un altro i familiari, in un terzo i compagni di tifo sportivo e così via. I membri di ciascuno di questi gruppi hanno accesso solo alle foto e alle informazioni che voi ritenete "adatte" a loro. «Ci è stata spesso rivolta questa richiesta - ha detto Zuckerberger - di poter creare delle comunità più piccole di amici, anziché condividere tutto con tutti.

Per alcuni la piccola comunità è una cerchia di amici fidati, per altri sono i parenti, per altri ancora un circolo che ha interessi comuni. La preoccupazione è sempre la stessa: vorrei condividere questa cosa con alcuni, non con 250 persone. Non con mia nonna. Non col mio capufficio».

L´applicazione dei Gruppi ha a sua volta tre opzioni di riservatezza:
si può scegliere la versione "aperta" e allora le informazioni restano accessibili a qualsiasi utente di Facebook. Nella versione "chiusa" l´informazione è disponibile solo per i membri del gruppo.
Infine esiste l´opzione "segreta" in cui la stessa esistenza del Gruppo è nota solo a chi ne fa parte.

Se non si sceglie una delle tre, l´opzione in automatico è quella "chiusa". Zuckerberg è convinto che questa novità avrà un successo enorme e sarà utilizzata dall´80% dei membri. Che vuol dire la bellezza di 400 milioni di persone. Già avvezze all´uso di Facebook, ma preoccupate per la perdita di riservatezza.

La "rivoluzione" pro-privacy però ha dei limiti e delle incognite.
Gli specialisti del sito tecnologico Gizmondo hanno individuato dei punti deboli. C´è sempre la possibilità che un membro del Gruppo inviti dei suoi amici, è una falla nella nuova corazza di privacy che può determinare abusi e intrusioni indesiderate. Un altro problema nasce dalla scelta del nome dei Gruppi: come per gli indirizzi di email, una volta che un nome è stato preso non può essere usato da altri. Ammesso che 400 milioni di membri di Facebook si mettano a creare dei Gruppi, la corsa per i nomi rischia di essere frenetica.

I Gruppi non sono l´unica novità annunciata da Zuckerberg.
Un´altra consentirà presto di scaricare sul vostro computer personale ogni video, foto o altro contenuto della vostra pagina Facebook.
«Perché siete voi i proprietari dell´informazione che c´è sulla vostra pagina», ha detto il fondatore e chief executive.
L´altra novità riguarda anch´essa la privacy:
sarà possibile conoscere quanta parte delle informazioni che mettete sulla vostra pagina vengono spiate e riutilizzate da altre applicazioni di Facebook.
Ma come sapere che uso ne fanno gli amici?
E gli amici degli amici degli amici?


Fonte: Federico Rampini per "la Repubblica" [08-10-2010]