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San Suu Kyi è libera

Ultimo Aggiornamento: 22/11/2010 15:07
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13/11/2010 21:01

San Suu Kyi libera, uniti per nostri obiettivi

Leader dell'opposizione saluta commossa la folla festante, domani il primo discorso


RANGOON - Aung San Suu Kyi è libera. La leader dell'opposizione birmana è stata rilasciata intorno alle 17.15 di oggi (le 11.45 in Italia) dopo sette anni consecutivi di arresti domiciliari, tenendo poi un brevissimo comizio di fronte ad alcune migliaia di sostenitori corsi a riabbracciarla all'esterno della sua villa-prigione di University Avenue, a Rangoon, in un'atmosfera di euforia collettiva.

"Dobbiamo lavorare insieme, all'unisono, per raggiungere il nostro obiettivo", sono state le prime parole del premio Nobel per la Pace - visibilmente commossa per la felicità - a una folla sempre più rumorosa per l'eccitazione, tanto che per diversi minuti Suu Kyi non è riuscita a parlare. La donna ha poi invitato i suoi sostenitori a tornare ad ascoltarla alla sede del suo partito domani a mezzogiorno, "C'è un tempo per il silenzio e un tempo per parlare" ha detto.

E' poi rientrata in casa, mentre all'esterno proseguono ancora i cori in suo onore, e la gente continua ad affluire nell'area. Dopo un'attesa durata oltre 24 ore, tanto che molti cominciavano a temere possibili complicazioni in merito alle condizioni del rilascio di una donna nota per non accettare compromessi con il regime, alcuni funzionari sono entrati nella residenza per leggere al premio Nobel per la Pace l'ordine con cui la giunta militare ha disposto la liberazione, proprio nel giorno in cui scadeva l'ultima estensione di 18 mesi dei suoi arresti, per aver dato breve ospitalità nel maggio 2009 a un intruso americano.

Suu Kyi, 65 anni, ha trascorso 15 degli ultimi 21 anni in detenzione. Sul suo rilascio non è ancora giunto nessun commento ufficiale dalla giunta militare, né dal suo partito Lega nazionale per la democrazia (Nld).

LA GIOIA A SUMMIT NOBEL PACE - La soddisfazione per la liberazione Aung San Suu Kyi, leader dell'opposizione democratica birmana e premio Nobel per la Pace, era evidente tra i partecipanti all'11/mo World Summit dei Nobel per la Pace di Hiroshima, la citta' rasa al suolo dalla bomba atomica nel 1945. A partire da Roberto Baggio, appena sceso dal traghetto che ha portato circa 100 delegati in giro per la baia alla vigilia del ritiro del 'Peace Summit Award 2010', il riconoscimento annuale assegnato da tutti i 'Laureates' alla personalita' che piu' si e' impegnata verso i piu' bisognosi.

''Sono felicissimo, assolutamente. Lo speravamo fortemente dopo che ieri c'erano state voci contrastanti e non era chiara la situazione'', ha detto l'ex calciatore, desideroso di andare in Birmania e premiato quest'anno per i contributi dati a organizzazioni di beneficenza nel mondo, oltre che per i fondi a a ospedali, terremoto di Haiti e all'impegno proprio per la liberazione di Aung San Suu Kyi. Sul traghetto, dove e' stata messa a punto la dichiarazione finale, l'aria di festa si e' manifestata con canti, balli e musica.

''Un'ottima notizia e spero sia l'inizio di un percorso di crescita per il popolo birmano'''', ha commentato un euforico Frederik Willem de Klerk, ex presidente del Sudafrica, autore con Nelson Mandela, della storica caduta dell'apartheid, in merito alla svolta della giunta militare. Tra i partecipanti c'e' la guida spirituale tibetana, il Dalai Lama, e l'ex leader cinese per le battaglie democratiche, Wuer Kaixi, per conto del dissidente Liu Xiaobo, vincitore del premio 2010, ma in carcere per la condanna a 11 anni per sovversione. L'evento, che ha registrato la mancanza del presidente Usa, Barack Obama, pur in Giappone per il forum dell'Apec, vede l'ex segretario del Pd Walter Veltroni come co-presidente, insieme all'ex leader sovietico Mikhail Gorbaciov che ha pero' saltato l'evento a causa di problemi di salute. Veltroni ha rimarcato la necessita' di trovare incisivita' anche per raggiungere ''un mondo senza piu' nucleare'', proprio partendo dalla cittadina che ha conosciuto, insieme a Nagasaki, la tragedia dell'olocausto nucleare.

Fonte: ANSA

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22/11/2010 15:07

Suu Kyi vedrà il figlio dopo 7 anni

Visto d'ingresso a Kim Aris. Nove riviste mettono in copertina la leader, il governo le fa chiudere

La giunta militare al potere nel Myanmar, l'ex Birmania, ha concesso il visto d'ingresso a Kim Aris, il figlio minore della leader dell'opposizione democratica Aung San Suu Kyi, rilasciata il 13 novembre scorso dagli arresti domiciliari dopo oltre sette anni. L'ha annunciato uno degli avvocati della premio Nobel per la Pace '91, Nyan Win, secondo cui il 33enne Kim si trova a Bangkok, è già materialmente in possesso del visto e «sta cercando di arrivare oggi stesso» nel Paese di origine della madre. Quest'ultima, ha aggiunto il legale, andrà ad accoglierlo di persona all'aeroporto di Yangon, la vecchia capitale già chiamata Rangoon.

Intanto la giunta militare al potere in Birmania ha ordinato la sospensione delle pubblicazioni a nove riviste che nei giorni scorsi hanno dedicato ampio spazio alla liberazione della leader democratica Aung San Suu Kyi. Le autorità birmane hanno contestato alle nove testate di non aver rispettato le regole. Le riviste hanno pubblicato le fotografie del rilascio di Suu Kyi in inserti, poi usati come copertina per la loro vendita.

Solo qualche giorno fa c'era stata un'altra ritorsione del governo contro il premio Nobel. La giunta militare birmana ha chiuso il centro per malati di Aids di Rangoon visitato mercoledì scorso da Aung San Suu Kyi, dopo la sua liberazione. La decisione è stata annunciata all'indomani del bagno di folla della leader dell'opposizione democratica, che ha appena finito di scontare sette anni di arresti domiciliari. Al personale e agli 80 degenti è stato comunicato che non sarebbero stati rinnovati i permessi mensili indispensabili per tenere in vita la struttura. Il centro era gestito da un dirigente della Lega nazionale per la democrazia (Nld), il partito guidato da Suu Kyi e recentemente messo al bando dal regime. Ma a disturbare i militari è stata probabilmente l'accoglienza trionfale riservata al premio Nobel per la Pace da più di 500 persone. Medici e pazienti ora non sanno più dove andare, ha denunciato la Bbc. In Birmania sono 240mila i malati di Aids, gran parte dei quali viveva nei monasteri prima che gli fosse vietato in seguito alla rivolta dei monaci del settembre 2007.

Fonte

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Disapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo.

(Voltaire)

ma difendiamo anche la grammatica Italiana





Sai cosa scrivere? Allora posta!
Non sai cosa scrivere? Allora spamma!

<-- IO -->

I videogiochi non influenzano i bambini. Voglio dire, se Pac Man avesse influenzato la nostra generazione ora staremmo tutti saltando in sale scure, masticando pillole magiche e ascoltando musica elettronica ripetitiva."
(Kristian Wilson, Nintendo Inc., 1989)

Pochi anni dopo nacquero le feste rave, la musica techno e l'ecstasy...

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