Purtroppo un totale disarmo, che sarebbe la cosa migliore, è utopistico. Pyongyang è il maggiore esempio dell'impotenza (e spesso inutilità) delle organizzazioni internazionali, con i loro ispettori, con le loro minacce di sanzioni, eccetera.
Mi piacerebbe che non esistessero affatto minacce atomiche incombenti su questa o quell'area del pianeta. Ma, per arrivare al disarmo, occorrono misure equilibrate e giuste. Finchè qualcuno avrà in mano un potere ricattatorio, difficilmente si riuscirà a convincere governi come quello nordcoreano.
Comunque la cosa non mi preoccupa più di tanto. E' molto più pericolosa la tecnologia nucleare sovietica, già sviluppata e non del tutto sotto controllo, con schiere di tecnici qualificati e discrete quantità di materiale che non è facile sorvegliare.
La Corea del Nord è alla preistoria degli armamenti nucleari, ci vorranno decenni prima che abbiano testate e vettori per minacciare chicchessia.
La conseguenza più immediata è invece che non è da escludere che anche Corea del Sud e Giappone comincino ad investire in armamenti nucleari.
Kim è un leone sdentato, ed è con le spalle al muro. Vuole ruggire forte e sembrare pericoloso per costringere i suoi avversari a trattare. Se non dimostrasse che cercare di attaccarlo con la forza è troppo pericoloso, correrebbe il rischio di essere "saddamizzato" prima o poi.
Io seguo sempre il gregge.
Sono il lupo.