De Laurentiis: "Il Napoli era diventato un club monocratico. Una società di Serie A gestita in modo provinciale, non posso tollerarlo ancora"
Un fiume in piena. Fermo e deciso, anche se non arrabbiato. Così è parso De Laurentiis in mixed zone allo stadio San Paolo, dove ha rilasciato altre interessanti dichiarazioni: "Sin dal momento in cui presi il Napoli era mia intenzione integrare la società con un direttore sportivo. La risposta di Marino fu: "Allora me ne vado io". Il Napoli è cresciuto tanto in questi anni, è diventato un club importante in Serie A, ma gestito come fosse una provinciale. Questo non posso più permetterlo. Dissi a Marino che volevo sfondare anche nel calcio scozzese e americano, non è stato fatto. Lui lavorava a metà: o faceva il Dg, o faceva il Ds. Le due cose insieme non poteva farle: se il Dg ha un impegno in Lega, io a Castel Volturno devo avere la sicurezza che accanto alla squadra ci sia un direttore sportivo che si occupi dei fatti di campo. In sede erano stati fatti mettere dei pavimenti color vomito, li ho fatti immediatamente cambiare. E' dovuto arrivare Donadoni per dirmi che c'era bisogno di una palestra più grande; ho speso 110 mila euro e l'ho fatta fare. Ma avrebbe dovuto essere compito di Marino farmi notare che la palestra andava migliorata. Addirittura ho dovuto fare degli interventi perchè mancavano le bocchette delle docce. Per non parlare del fatto che alcuni miei dipendenti dalle 13 alle 16 rimanevano chiusi fuori dal centro tecnico perchè lui voleva risparmiare sui consumi. Il concetto è che in una società deve esserci un lavoro di squadra in cui ognuno abbia un ruolo ben preciso. Con Formisano, responsabile del marketing, abbiamo fatto un ottimo lavoro creando tutta una serie di prodotti per il Napoli: gli ho fatto venire le emorroidi al cervello a furia di farglielo lavorare. In una squadra si fa così, ci si confronta, si discute, si decide. Questo con Marino non è accaduto, e abbiamo perso del tempo, in cui ha dato quest'impostazione monocratica alla società. I due anni di Serie C potevano essere uno, negli ultimi due campionati di Serie A potevamo ottenere risultati maggiori. Io quest'anno ho fatto sette giorni di vacanze. Non me ne vado 15 giorni in vacanza sol perchè il mercato ha chiuso i battenti, altrimenti non posso dire d'essere un uomo società. Da anni poi ho chiesto che si giocasse con il 4-4-2, invece si avanti con un modulo del tutto diverso. E anche per i calciatori...abbiamo aspettato un mese Obinna, per capire che non avrebbe ceduto i diritti d'immagine. De Ceglie e altri terzini sinistri non sono arrivati, allora puntiamo su Datolo. Mannini sta dimostrando di andare molto bene in un 4-4-2. Invece noi paghiamo tanto alcuni giocatori, e poi non riusciamo a venderli. La posizione di Donadoni? Voglio parlare anche con lui per capire certe cose. Ad esempio, perchè ha mandato Datolo in tribuna perchè gli ha risposto male? Non sarebbe stato più conveniente risolvere tutto con uno schiaffetto e appianare la situazione? Entro il 6 ottobre, data in cui ripartirò per gli Stati Uniti, il Napoli sarà ripartito. Con Donadoni o un altro tecnico"