S.S. Lazio 1900

Ultimo Aggiornamento: 18/04/2024 06:33
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04/10/2007 00:24

Re: Re: Re:
radcla, 04/10/2007 0.09:



Da ragazzetto mi piaceva Rivera (ma Mazzola di più) e una certa simpatia la avevo, ma con il presidente attuale che avete, mi spiace, ma per quanto mi sforzi, non ci riesco ... [SM=x44452]








«Perdonali Silvio, perchè non sanno quel che dicono...»

(Fedele 25:17)
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04/10/2007 00:33

Re: Re: Re: Re:
-Asmodeus-, 04/10/2007 0.13:



Mazzola più di Rivera? Bestemmia!

Però domenica potresti tifare Milan, che problema sarebbe...fai contenta la tua dolce metà! [SM=x44451]




Domenica sarà come ogni volta che giochiamo contro, ci si ignora per tutta la partita, poi se c'è qualche episodio controverso si litiga, e poi si fa la pace chiudendo in bellezza la domenica, 1 X 2 che sia [SM=x44451]

A proposito, si sa a che ora giocano?

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04/10/2007 08:50

Re: Re: Re: Re:
(bresa), 04/10/2007 0.24:




«Perdonali Silvio, perchè non sanno quel che dicono...»

(Fedele 25:17)




[SM=x44457]

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Re:
radcla, 03/10/2007 23.50:

Meravigliosa Lazio e un pubblico superlativo!



Era iniziata con la squadra emozionata e timorosa di trovarsi davanti ai Galacticos, i quali sono andati in gol quasi subito.
Ma poi le cose sono cambiate, fin quasi al quarto d'ora del secondo tempo la Lazio ha macinato gioco e creato un'infinità di palle gol che, primo gol di Pandev a parte, per il resto le abbiamo sprecate in modo vergognoso. Ma almeno si è vista una Lazio capace di far gioco contro i più grandi. Poi altro errore difensivo e Van Nistelrooy non ha perdonato per la seconda volta. Da registrare anche un paio di occasioni per il Real parate dal nonno Ballotta, sempre preciso e in forma nonostante i 43 anni.
Insomma, il primo quarto d'ora della partita è stato davvero entusiasmante, due squadre che hanno giocato a viso aperto con occasioni importanti per entrambe.
Dopo il raddoppio del Real la partita è stata statica, prevalentemente a centrocampo, ma fortunatamente Pandev ha tirato fuori un'altro dei suoi assi nella manica e ha portato il pareggio.
Nel finale ancora qualche brivido per entrambi.

Devo ammettere che temevo di subire una goleada, fino a prima del fischio di inizio, ma con lo scorrere della partita ho sempre più avuto fiducia nella mia Lazio, e se qualche occasione non fosse stata malamente sprecata potevamo brindare ad un successo storico.
Comunque bene così, la Lazio è tornata nel grande calcio, e si sta facendo valere.

Anche il pubblico, quando è unito e non si divide con guerre interne che nulla hanno a che fare con la Lazio, è davvero uno spettacolo, il dodicesimo uomo, ma per davvero! Stasera mi venivano i brividi e stavo sul divano di casa!!

Con pochi innesti di giocatori di esperienza questa squadra avrebbe potuto sorprendere tutti, lo sai Lotito? [SM=x44472]





da subito ha avuto l'impressione che la lazio potesse vincere e se non l'ha fatto i motivi ci sono:
1)rocchi non era lui
2)mauri è fuori forma
3)ledesma non era in giornata

bastava che rocchi stesse meglio ed i tre punti erano assicurati [SM=x44458]

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04/10/2007 09:03

Re: Re:
il moro30, 04/10/2007 8.53:




da subito ha avuto l'impressione che la lazio potesse vincere e se non l'ha fatto i motivi ci sono:
1)rocchi non era lui
2)mauri è fuori forma
3)ledesma non era in giornata

bastava che rocchi stesse meglio ed i tre punti erano assicurati [SM=x44458]




già, però va anche aggiunto che neanche il real era al massimo, non ha spinto come sa fare e dietro è imbarazzante, complimenti alla lazio e se rocchi la buttava dentro sull' 1-1 il miracolo riusciva.


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04/10/2007 09:49

Re: Re: Re:
enzomaradona, 04/10/2007 9.03:




già, però va anche aggiunto che neanche il real era al massimo, non ha spinto come sa fare e dietro è imbarazzante, complimenti alla lazio e se rocchi la buttava dentro sull' 1-1 il miracolo riusciva.






secondo me il real quest'anno non vincerà proprio niente [SM=x44458]

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04/10/2007 11:48

Bella serata...molto più emozionante questa partita del Lazio-Real di 6 anni fa (che anche quella non era stata niente male...) forse perchè si sentiva più l' aria dell' impresa e dello scontro impari, mentre quella volta forse eravamo addirittura più forti noi del Real.

Stadio pieno, tifo assordante, grande partita dei nostri...andare in svantaggio due volte con il Real e poi rimontare significa avere grande cuore...e questo è quello che mi è piaciuto di più oltre al bel gioco.

Peccato per i gol divorati, meritavamo di vincere...ma va bene così. [SM=x44462]
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tifoso laziale
04/10/2007 12:01

Re: Re:
il moro30, 04/10/2007 8.53:




da subito ha avuto l'impressione che la lazio potesse vincere e se non l'ha fatto i motivi ci sono:
1)rocchi non era lui
2)mauri è fuori forma
3)ledesma non era in giornata

bastava che rocchi stesse meglio ed i tre punti erano assicurati [SM=x44458]



Concordo su Rocchi e Mauri, ma non su Ledesma che secondo me ha fatto un' ottima gara.

Ledesma è davvero un giocatore atipico...è molto criticato perchè sbaglia tanti passaggi...ma questo perchè cerca sempre di verticalizzare per creare la superiorità numerica superando il centrocampo...e quando ci riesce la Lazio è sempre pericolosa...tra l' altro il lancio millimetrico nell' occasione che s' è magnato Mauri l' ha fatto lui. Inoltre dalle sue parti non si passa mai...è una diga a centrocampo, ieri sera ha recuperato un sacco di palloni. L' unica pecca è che quest' anno sta sbagliando troppi calci piazzati, mentre l' anno scorso erano un pericolo costante.

Già che ci sono do le mie pagelle...


Ballotta 6,5

Cribari 7

Stendardo 6,5

Zauri 5,5

Behrami 7,5

Ledesma 7

Mudingayi 8

Mutarelli 7

Mauri 5

Rocchi 6 (di stima)

Pandev 7,5

Scaloni 6

Makinwa 6

Del Nero SV


All. Rossi 8
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04/10/2007 13:21

Re: Re:
-Asmodeus-, 03/10/2007 23.58:



Ecco, io tifavo per voi e scopro di covare una serpe in seno. [SM=x44471]

didadidadida...tifa Milan alla prossima di campionato e ti perdono. [SM=x44455]






[SM=x44456]

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sbandieratore (cap.9 versetti 32-33)

Io non ho mai rinnegato o disconosciuto i meriti di Mancini. Semplicemente non li ho mai rinnegati.
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tifoso laziale
05/10/2007 20:02

Lazio - Real Madrid 2 - 2
Gli Highlights

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05/10/2007 23:30

Non Mollare mai!!
E dopo gli highlights dell'amico biancoceleste @ndre@!! eccovi un idea della bolgia che era lo stadio Olimpico mercoledì contro il Real.

Prevengo chi dice che ce la stiamo menando troppo per un pareggio casalingo contro il Real, ma oltre al fatto che il campo ha dimostrato che la Lazio poteva ottenere molto di più, quasi una goleada, è da considerare il fatto di Davide contro Golia, ovvero una squadra, la Lazio, che complessivamente è costata una 30ina di mln di euro che si è confrontata con una che invece è costa all'incirca 300 mln di euro ... per non parlaare degli stipendi.
E poi per il tifoso laziale, che non molti anni addietro tifava per una squadra che per trofei vinti (in quegli anni) era considerata la prima o tra le primissime al mondo, e che poi si è improvvisamente ritrovato con 4 euro in tasca e sperare di non retrocedere, vedere i propri beniamini combattere ad armi pari con il Real Madrid è stata una soddisfazione impagabile, e forse un deja vu.

La bolgia dei 60.000 dello stadio Olimpico (sparate le casse del pc a tutto volume e vedete il video a schermo intero [SM=x44461] ):



Non mollare mai

(Inno composto dalla curva nord e adottato dalla società come ufficiale)

Bianco e azzuro e'il tuo colore
Bianco e azzuro Lazio nel cuore
Lazio, da sola, noi gente Laziale non ti lasceremo mai
o no, o no

E quando qualcuno poi ti ferisce
hai a fianco la Nord che non tradisce,
in alto i cuori,noi in campo con le voci e

Forza Lazio ale
Forza Lazio
Forza Lazio ale

Non mollare mai
Non mollare mai
Non mollare mai
Non mollare mai

Forza Lazio ale
Forza Lazio ale
Forza Lazio ale
Forza Lazio ale

A Roma la Lazio c'e' solo la Lazio
A Roma la Lazio c'e' solo la Lazio

Le maglie bagnate di sangue e di sudore
La Lazio e'una fede, soltanto forza e onore
in alto i cuori noi in campo con le voci e

Forza Lazio ale
Forza Lazio
Forza Lazio

Non mollare mai
Non mollare mai
Non mollare mai
Non mollare mai

Forza Lazio ale
Forza Lazio ale
Forza Lazio ale
Forza Lazio ale
[Modificato da radcla 05/10/2007 23:32]
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06/10/2007 00:52

Ho piacere a riportare l'intervento di un mio caro compagno di avventure negli anni della nostra reciproca adolescenza. Più o meno coetanei, frequentavamo e collaboravamo attivamente alla crescita della curva Laziale. Ricordo quando ci incontravamo in zona flaminio - prati, dove all'epoca viveva lui e dove c'era la sede dei gruppi della curva (Eagles Supporters e derivazioni varie), entrambi con la vespa 125 bianca, ma lui aveva il modello più glorioso, quello vecchio, io, invece, avevo l'allora nuovo PX125.
Poi crescendo le strade si sono separate, tutta quella generazione ha abbandonato la curva, io ho seguito indirizzi economici e lui è diventato giornalista, prima de "il Tempo" poi passato a TMC e quindi a "La 7".
Successivamente, nel periodo post Cragnotti, quando il rischio fallimento era concreto abbandonò La 7 per diventare portavoce ufficiale di personaggi che volevano acquistare la Lazio (gesto di amore per la propria squadra). La cosa non andò in porto (la Lazio fu acquistata da Lotito), ed essendoci anche la Borsa di mezzo vennero fuori inchieste giudiziarie e aggressioni e minaccie a questo giornalista-tifoso laziale che ha sempre e comunque agito con l'amore per la Lazio dentro.
Lui si chiama Stefano Greco [SM=x44476] , a Roma è molto conosciuto, e gode della mia massima stima.

Questo è quanto ha scritto, in relazione a Lazio - Real Madrid, in un forum di tifosi laziali (c'è un passo, quello in corsivo, che non condivido, ma per il resto rispecchia esattamente cosa ho provato io, nonostante io abbia una figlia femmina e che di calcio poco gliene importa), sono parole che mi hanno commosso e nelle quali mi ci sono ritrovato, come mi ha commosso tutta la serata di mercoledì contro il Real:

"Ci sono momenti in cui il buio che ti circonda sembra senza fine.... Ci sono momenti in cui il labirinto in cui sei finito sembra senza vie d'uscita.... Ci sono momenti in cui il peso degli anni e dei problemi sembra sul punto di schiacciarti definitivamente.... Ci sono momenti in cui pensi che nessun tipo di fiamma possa riaccenderti il cuore.... In questi momenti, a volte, succede un piccolo miracolo, inatteso.

Torni a casa, circondato da macchine colorate da sciarpe e bandiere come non succedeva da talmente tanto tempo da non ricordare più quanti anni sono passati dall'ultima volta. E nel buio, incominci a vedere uno squarcio di luce. Al tempo stesso, ricevi una telefonata da una persona cara che ti consiglia e ti tira su il morale e la strada davanti a te si illumina, come se fosse passato un piccolo folletto a lasciare tanti sassolini luminescenti in grado di farti trovare senza problemi la via d'uscita da quel labirinto. Subito dopo, osservi tuo figlio, con il viso schiacciato sul finestrino, affascinato da quei colori che ti sfilano intorno e, guardando un bambino della sua età con la maglia a righe della Champions nell'anno dello scudetto e del centenario ti dice: "Papà, ma noi quella ce l'abbiamo. Me la posso mettere anche io quando torniamo a casa e ci guardiamo la partita insieme? Ti prego....". In quel momento, tu che sai di non aver fatto nulla per inculcargli la tua fede, che non hai fatto nulla per fargli il lavaggio del cervello, che sai quanto invece possa esser stato bombardato ogni giorno a scuola dalla Tottite dilagante, tu che non hai mai potuto parlargli di valori, di quanto bello possa essere nella vita essere soli contro tutti, di quanto possano essere stati eroici e possano essere diventati immortali personaggi come William Wallace o il generale Custer (cosa difficile da spiegare ad un bambino che vive di eroi immortali e sempre vincenti, mentre i tuoi di eroi hanno perso e sono morti traditi o abbandonati in battaglia) perchè ha solo 4 anni e mezzo, tu che ogni volta che hai giocato a calcio con lui lo hai sentito nominare sempre Kakà, Ibrahimovic, Del Piero e Toni, in quel momento ti senti leggero come una piuma, senza pesi, in grado di riprendere il tuo volo da aquila solitaria.

In quei momenti, torni a casa, apri un vecchio cassetto in cui hai conservato delle piccole maglie di anni eroici, pensando ad un figlio che ancora non c'era e, vestendolo con quei colori, senti una fiamma dentro che ti riaccende il cuore, che ti fa fremere nuovamente per l'attesa di un evento e ti metti sul letto con lui accovacciato al tuo fianco avvicinandoti con un altro spirito all'evento. Vedi quello stadio pieno, senti i cori, vedi i colori e come d'istinto vai sul menù di SKY e togli il commento, per vivere l'evento solo con i rumori di fondo. Arriva la prima mazzata, ma non ti fa male, non ti abbatte. Senti che qualcosa è cambiato. E infatti arriva il primo segnale divino. Non esulti come un tempo, ma stringi i pugni mentre tuo figlio oramai quasi addormentato ti sussurra: "Gol, papà, abbiamo fatto gol...", e poi chiude gli occhi vinto dal sonno. A quel punto torni a fremere ad ogni azione, a guardare l'orologio sperando che il tempo passi in fretta, ma al tempo stesso sognando il miracolo, il tocco imprevisto in grado di cambiare il finale della solita storia. Invece arriva l'altro colpo, ma neanche questa volta ti senti abbattuto, schiacciato, vinto. Senti che c'è qualcosa nell'aria, che la storia non è chiusa, che qualcosa può e deve ancora succedere. E succede. E quando succede dentro senti un brivido lungo la schiena, una sensazione che non provavi più da tempo. E quando tutto è finito, ti senti rinato, orgoglioso, vai in camera e mentre gli aggiusti le lenzuola sussurri a tuo figlio: "Abbiamo fatto l'impresa....". Non gli puoi spiegare, a lui che a quattro anni vedo tutto solo bianco o nero, non conoscendo ancora le sfumature e il grigio, che si iniziano a conoscere e ad apprezzare ad una certa età, che a volte un pareggio vale più di dieci vittorie. Ma lui, anche se dorme, ti sorride, come se ti avesse sentito, come se avesse capito quello che capirà solo quando diventerà adulto e avrà anche lui un figlio.

E' proprio vero, il futuro è negli occhi e nel sorriso di un figlio. Un sorriso in grado di riaccendere la fiamma e di squarciare il buio, dando vita a nuove emozioni, ad una nuova avventura. Sai che probabilmente nulla sarà più come prima, ma magari sarà un qualcosa di diverso e, forse, ugualmente o ancora più bello!"
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06/10/2007 01:11

CI SONO MOMENTI IN CUI.....
Ho piacere a riportare l'intervento di un mio caro compagno di avventure negli anni della nostra reciproca adolescenza. Più o meno coetanei, frequentavamo e collaboravamo attivamente alla crescita della curva Laziale. Ricordo quando ci incontravamo in zona flaminio - prati, dove all'epoca viveva lui e dove c'era la sede dei gruppi della curva (Eagles Supporters e derivazioni varie), entrambi con la vespa 125 bianca, ma lui aveva il modello più glorioso, quello vecchio, io, invece, avevo l'allora nuovo PX125.
Poi crescendo le strade si sono separate, tutta quella generazione ha abbandonato la curva, io ho seguito indirizzi economici e lui è diventato giornalista, prima de "il Tempo" poi passato a TMC e quindi a "La 7".
Successivamente, nel periodo post Cragnotti, quando il rischio fallimento era concreto abbandonò La 7 per diventare portavoce ufficiale di personaggi che volevano acquistare la Lazio (gesto di amore per la propria squadra). La cosa non andò in porto (la Lazio fu acquistata da Lotito), ed essendoci anche la Borsa di mezzo vennero fuori inchieste giudiziarie e aggressioni e minaccie a questo giornalista-tifoso laziale che ha sempre e comunque agito con l'amore per la Lazio dentro.
Lui si chiama Stefano Greco [SM=x44476] , a Roma è molto conosciuto, e gode della mia massima stima.

Questo è quanto ha scritto, in relazione a Lazio - Real Madrid, in un forum di tifosi laziali (c'è un passo, quello in corsivo, che non condivido, ma per il resto rispecchia esattamente cosa ho provato io, nonostante io abbia una figlia femmina e che di calcio poco gliene importa), sono parole che mi hanno commosso e nelle quali mi ci sono ritrovato, come mi ha commosso tutta la serata di mercoledì contro il Real:

"Ci sono momenti in cui il buio che ti circonda sembra senza fine.... Ci sono momenti in cui il labirinto in cui sei finito sembra senza vie d'uscita.... Ci sono momenti in cui il peso degli anni e dei problemi sembra sul punto di schiacciarti definitivamente.... Ci sono momenti in cui pensi che nessun tipo di fiamma possa riaccenderti il cuore.... In questi momenti, a volte, succede un piccolo miracolo, inatteso.

Torni a casa, circondato da macchine colorate da sciarpe e bandiere come non succedeva da talmente tanto tempo da non ricordare più quanti anni sono passati dall'ultima volta. E nel buio, incominci a vedere uno squarcio di luce. Al tempo stesso, ricevi una telefonata da una persona cara che ti consiglia e ti tira su il morale e la strada davanti a te si illumina, come se fosse passato un piccolo folletto a lasciare tanti sassolini luminescenti in grado di farti trovare senza problemi la via d'uscita da quel labirinto. Subito dopo, osservi tuo figlio, con il viso schiacciato sul finestrino, affascinato da quei colori che ti sfilano intorno e, guardando un bambino della sua età con la maglia a righe della Champions nell'anno dello scudetto e del centenario ti dice: "Papà, ma noi quella ce l'abbiamo. Me la posso mettere anche io quando torniamo a casa e ci guardiamo la partita insieme? Ti prego....". In quel momento, tu che sai di non aver fatto nulla per inculcargli la tua fede, che non hai fatto nulla per fargli il lavaggio del cervello, che sai quanto invece possa esser stato bombardato ogni giorno a scuola dalla Tottite dilagante, tu che non hai mai potuto parlargli di valori, di quanto bello possa essere nella vita essere soli contro tutti, di quanto possano essere stati eroici e possano essere diventati immortali personaggi come William Wallace o il generale Custer (cosa difficile da spiegare ad un bambino che vive di eroi immortali e sempre vincenti, mentre i tuoi di eroi hanno perso e sono morti traditi o abbandonati in battaglia) perchè ha solo 4 anni e mezzo, tu che ogni volta che hai giocato a calcio con lui lo hai sentito nominare sempre Kakà, Ibrahimovic, Del Piero e Toni, in quel momento ti senti leggero come una piuma, senza pesi, in grado di riprendere il tuo volo da aquila solitaria.

In quei momenti, torni a casa, apri un vecchio cassetto in cui hai conservato delle piccole maglie di anni eroici, pensando ad un figlio che ancora non c'era e, vestendolo con quei colori, senti una fiamma dentro che ti riaccende il cuore, che ti fa fremere nuovamente per l'attesa di un evento e ti metti sul letto con lui accovacciato al tuo fianco avvicinandoti con un altro spirito all'evento. Vedi quello stadio pieno, senti i cori, vedi i colori e come d'istinto vai sul menù di SKY e togli il commento, per vivere l'evento solo con i rumori di fondo. Arriva la prima mazzata, ma non ti fa male, non ti abbatte. Senti che qualcosa è cambiato. E infatti arriva il primo segnale divino. Non esulti come un tempo, ma stringi i pugni mentre tuo figlio oramai quasi addormentato ti sussurra: "Gol, papà, abbiamo fatto gol...", e poi chiude gli occhi vinto dal sonno. A quel punto torni a fremere ad ogni azione, a guardare l'orologio sperando che il tempo passi in fretta, ma al tempo stesso sognando il miracolo, il tocco imprevisto in grado di cambiare il finale della solita storia. Invece arriva l'altro colpo, ma neanche questa volta ti senti abbattuto, schiacciato, vinto. Senti che c'è qualcosa nell'aria, che la storia non è chiusa, che qualcosa può e deve ancora succedere. E succede. E quando succede dentro senti un brivido lungo la schiena, una sensazione che non provavi più da tempo. E quando tutto è finito, ti senti rinato, orgoglioso, vai in camera e mentre gli aggiusti le lenzuola sussurri a tuo figlio: "Abbiamo fatto l'impresa....". Non gli puoi spiegare, a lui che a quattro anni vedo tutto solo bianco o nero, non conoscendo ancora le sfumature e il grigio, che si iniziano a conoscere e ad apprezzare ad una certa età, che a volte un pareggio vale più di dieci vittorie. Ma lui, anche se dorme, ti sorride, come se ti avesse sentito, come se avesse capito quello che capirà solo quando diventerà adulto e avrà anche lui un figlio.

E' proprio vero, il futuro è negli occhi e nel sorriso di un figlio. Un sorriso in grado di riaccendere la fiamma e di squarciare il buio, dando vita a nuove emozioni, ad una nuova avventura. Sai che probabilmente nulla sarà più come prima, ma magari sarà un qualcosa di diverso e, forse, ugualmente o ancora più bello!"
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Come l'ho letto ho avuto necessità di un fazzoletto per asciugarmi gli occhi .... ha descritto sinteticamente tutto ciò che può provare un padre Laziale della mia generazione (con tutte le strane vicende che ha vissuto questa gloriosa società, la prima nata a Roma, e riconosciuta come Ente Morale!)
[Modificato da radcla 06/10/2007 01:12]
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06/10/2007 12:07

dai lazio, anzi DAJE LAZIO! Affossate il baraccone rossonero! Probile Kalac in porta...bombardatelo che è na fava!!!!!!!!!!!!

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sbandieratore (cap.9 versetti 32-33)

Io non ho mai rinnegato o disconosciuto i meriti di Mancini. Semplicemente non li ho mai rinnegati.
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06/10/2007 12:11

Re:
radcla, 06/10/2007 0.52:

Ho piacere a riportare l'intervento di un mio caro compagno di avventure negli anni della nostra reciproca adolescenza. Più o meno coetanei, frequentavamo e collaboravamo attivamente alla crescita della curva Laziale. Ricordo quando ci incontravamo in zona flaminio - prati, dove all'epoca viveva lui e dove c'era la sede dei gruppi della curva (Eagles Supporters e derivazioni varie), entrambi con la vespa 125 bianca, ma lui aveva il modello più glorioso, quello vecchio, io, invece, avevo l'allora nuovo PX125.
Poi crescendo le strade si sono separate, tutta quella generazione ha abbandonato la curva, io ho seguito indirizzi economici e lui è diventato giornalista, prima de "il Tempo" poi passato a TMC e quindi a "La 7".
Successivamente, nel periodo post Cragnotti, quando il rischio fallimento era concreto abbandonò La 7 per diventare portavoce ufficiale di personaggi che volevano acquistare la Lazio (gesto di amore per la propria squadra). La cosa non andò in porto (la Lazio fu acquistata da Lotito), ed essendoci anche la Borsa di mezzo vennero fuori inchieste giudiziarie e aggressioni e minaccie a questo giornalista-tifoso laziale che ha sempre e comunque agito con l'amore per la Lazio dentro.
Lui si chiama Stefano Greco [SM=x44476] , a Roma è molto conosciuto, e gode della mia massima stima.

Questo è quanto ha scritto, in relazione a Lazio - Real Madrid, in un forum di tifosi laziali (c'è un passo, quello in corsivo, che non condivido, ma per il resto rispecchia esattamente cosa ho provato io, nonostante io abbia una figlia femmina e che di calcio poco gliene importa), sono parole che mi hanno commosso e nelle quali mi ci sono ritrovato, come mi ha commosso tutta la serata di mercoledì contro il Real:

"Ci sono momenti in cui il buio che ti circonda sembra senza fine.... Ci sono momenti in cui il labirinto in cui sei finito sembra senza vie d'uscita.... Ci sono momenti in cui il peso degli anni e dei problemi sembra sul punto di schiacciarti definitivamente.... Ci sono momenti in cui pensi che nessun tipo di fiamma possa riaccenderti il cuore.... In questi momenti, a volte, succede un piccolo miracolo, inatteso.

Torni a casa, circondato da macchine colorate da sciarpe e bandiere come non succedeva da talmente tanto tempo da non ricordare più quanti anni sono passati dall'ultima volta. E nel buio, incominci a vedere uno squarcio di luce. Al tempo stesso, ricevi una telefonata da una persona cara che ti consiglia e ti tira su il morale e la strada davanti a te si illumina, come se fosse passato un piccolo folletto a lasciare tanti sassolini luminescenti in grado di farti trovare senza problemi la via d'uscita da quel labirinto. Subito dopo, osservi tuo figlio, con il viso schiacciato sul finestrino, affascinato da quei colori che ti sfilano intorno e, guardando un bambino della sua età con la maglia a righe della Champions nell'anno dello scudetto e del centenario ti dice: "Papà, ma noi quella ce l'abbiamo. Me la posso mettere anche io quando torniamo a casa e ci guardiamo la partita insieme? Ti prego....". In quel momento, tu che sai di non aver fatto nulla per inculcargli la tua fede, che non hai fatto nulla per fargli il lavaggio del cervello, che sai quanto invece possa esser stato bombardato ogni giorno a scuola dalla Tottite dilagante, tu che non hai mai potuto parlargli di valori, di quanto bello possa essere nella vita essere soli contro tutti, di quanto possano essere stati eroici e possano essere diventati immortali personaggi come William Wallace o il generale Custer (cosa difficile da spiegare ad un bambino che vive di eroi immortali e sempre vincenti, mentre i tuoi di eroi hanno perso e sono morti traditi o abbandonati in battaglia) perchè ha solo 4 anni e mezzo, tu che ogni volta che hai giocato a calcio con lui lo hai sentito nominare sempre Kakà, Ibrahimovic, Del Piero e Toni, in quel momento ti senti leggero come una piuma, senza pesi, in grado di riprendere il tuo volo da aquila solitaria.

In quei momenti, torni a casa, apri un vecchio cassetto in cui hai conservato delle piccole maglie di anni eroici, pensando ad un figlio che ancora non c'era e, vestendolo con quei colori, senti una fiamma dentro che ti riaccende il cuore, che ti fa fremere nuovamente per l'attesa di un evento e ti metti sul letto con lui accovacciato al tuo fianco avvicinandoti con un altro spirito all'evento. Vedi quello stadio pieno, senti i cori, vedi i colori e come d'istinto vai sul menù di SKY e togli il commento, per vivere l'evento solo con i rumori di fondo. Arriva la prima mazzata, ma non ti fa male, non ti abbatte. Senti che qualcosa è cambiato. E infatti arriva il primo segnale divino. Non esulti come un tempo, ma stringi i pugni mentre tuo figlio oramai quasi addormentato ti sussurra: "Gol, papà, abbiamo fatto gol...", e poi chiude gli occhi vinto dal sonno. A quel punto torni a fremere ad ogni azione, a guardare l'orologio sperando che il tempo passi in fretta, ma al tempo stesso sognando il miracolo, il tocco imprevisto in grado di cambiare il finale della solita storia. Invece arriva l'altro colpo, ma neanche questa volta ti senti abbattuto, schiacciato, vinto. Senti che c'è qualcosa nell'aria, che la storia non è chiusa, che qualcosa può e deve ancora succedere. E succede. E quando succede dentro senti un brivido lungo la schiena, una sensazione che non provavi più da tempo. E quando tutto è finito, ti senti rinato, orgoglioso, vai in camera e mentre gli aggiusti le lenzuola sussurri a tuo figlio: "Abbiamo fatto l'impresa....". Non gli puoi spiegare, a lui che a quattro anni vedo tutto solo bianco o nero, non conoscendo ancora le sfumature e il grigio, che si iniziano a conoscere e ad apprezzare ad una certa età, che a volte un pareggio vale più di dieci vittorie. Ma lui, anche se dorme, ti sorride, come se ti avesse sentito, come se avesse capito quello che capirà solo quando diventerà adulto e avrà anche lui un figlio.

E' proprio vero, il futuro è negli occhi e nel sorriso di un figlio. Un sorriso in grado di riaccendere la fiamma e di squarciare il buio, dando vita a nuove emozioni, ad una nuova avventura. Sai che probabilmente nulla sarà più come prima, ma magari sarà un qualcosa di diverso e, forse, ugualmente o ancora più bello!"




Eh si...che bel post!

[SM=x44460]

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sbandieratore (cap.9 versetti 32-33)

Io non ho mai rinnegato o disconosciuto i meriti di Mancini. Semplicemente non li ho mai rinnegati.
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==nip=
tifoso laziale
07/10/2007 14:35

Ho trovato anche questo video sul pre-partita di Lazio - Real




Sulla partita di stasera non sono ottimista innanzitutto perchè ci mancano due giocatori importanti come Rocchi e soprattutto Ledesma.
E poi il Milan è la nostra bestia nera...non lo battiamo in campionato dal '98... [SM=x44466]
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07/10/2007 16:12

Re:
@ndre@!!, 07/10/2007 14.35:

Ho trovato anche questo video sul pre-partita di Lazio - Real




Sulla partita di stasera non sono ottimista innanzitutto perchè ci mancano due giocatori importanti come Rocchi e soprattutto Ledesma.
E poi il Milan è la nostra bestia nera...non lo battiamo in campionato dal '98... [SM=x44466]



[SM=x44460] Andrea! [SM=x44462]
Che brividi! [SM=x44458]

Per questa sera non so, le considerazioni che hai fatto tu le condivido, ma forse, sull'onda dell'entusiamo di mercoledì può anche accadere un miracolo, considerando anche che il Milan non attraversa un buon momento. Certo che noi spesso abbiamo fatto resuscitare i morti, speriamo che non accada questa sera.

PS. per me è un derby in famiglia, mia moglie è milanista, prima di trasferirsi a Roma per vivere con me, più di 15 anni fa, era abbonata della curva rossonera (Fossa dei Leoni).
Non ti dico le litigate l'anno che ci rubarono lo scudetto, il 1999 con Zaccheroni sulla panchina milanista.

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Re: Re:
radcla, 07/10/2007 16.12:


...forse, sull'onda dell'entusiamo di mercoledì può anche accadere un miracolo, considerando anche che il Milan non attraversa un buon momento. Certo che noi spesso abbiamo fatto resuscitare i morti, speriamo che non accada questa sera.




Mah, io penso che il Milan stasera ha l'ordine categorico di vincere e vinceranno!
Devono recuperare assolutamente i recenti fallimenti in campionato,
ma riscattarsi anche per quelli in Champions [SM=x44464]

Non può permettersi il lusso di perdere anche stasera: sarebbe una catastrofe [SM=x44466]


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Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
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07/10/2007 20:19

Re: Re: Re:
Etrusco, 07/10/2007 19.21:



Mah, io penso che il Milan stasera ha l'ordine categorico di vincere e vinceranno!
Devono recuperare assolutamente i recenti fallimenti in campionato,
ma riscattarsi anche per quelli in Champions [SM=x44464]

Non può permettersi il lusso di perdere anche stasera: sarebbe una catastrofe [SM=x44466]





Tana per Etrusco! Lo sospettavo già da un pò, ma ora ho capito che tifi Milan, vero? [SM=x44461]

Per questa sera ho già scritto, ci credo poco in un risultato positivo per la Lazio, ma sai come si dice: la palla è rotonda e tutto può accadere. [SM=x44458]


[Modificato da radcla 07/10/2007 20:20]
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Vincitore F-League 2007
07/10/2007 22:31

mado che legna che avete preso!

però dopo la gran gara col real era prevedibile un calo!
solo non così tanto!

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Non sono i popoli a dover aver paura dei propri governi, ma i governi che devono aver paura dei propri popoli.
IDOLO

V: Buona sera, Londra. Vorrei potermi presentare, ma a dire il vero non ho un nome. Potete chiamarmi "V". Fin dagli albori dell'umanità, un pugno di oppressori si è arrogato il diritto di dirigere le nostre vite, un diritto che avremo dovuto riservarci. Così facendo, ci tolsero il nostro potere. Permettendoglielo, ci arrendemmo. Dopo i campi e le guerre, sapremo dove ci condurranno... al macello. L'anarchia però è diversa. Con l'anarchia la vita e la speranza rinasceranno dalle rovine. Dicono che l'anarchia è morta. Eppure la notizia della mia morte era esagerata. Domani Downing Street sarà distrutta, la testa devastata, e non sarà più come prima. Stanotte dovete decidere del futuro. Vivere liberi o ritornare alle catene. Scegliete saggiamente. E ora, adieu..
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