Ho incontrato una imbecille che studia allo Chateaubriand (
www.lycee-chateaubriand.it/chateau/index.html ), principessa di ex casa regnante, la quale mortificava dei ragazzetti della sua stessa età - ha 16 anni. Diceva di parlare sei lingue, di essere un genio e tutte amenità varie: per completare la cosa, vestiva un abito-vestaglia di maman bianco trasparente e se lo alzava in continuazione, oltre che smutandare. Premetto che poi ho saputo volesse fare la modella..
16 anni..
Ho resistito 10 minuti, poi ho sbottato - l'ho fatto soprattutto per quei ragazzetti che lei aveva mortificato. Lei sosteneva pure che la sua insegnante di tedesco a lezione avesse detto che il genitivo non esiste più - sostituito da
von + dativo . Ho invitato entrambe a controllare sul Duden
Bene: pensavo le bastasse! Sabato invece sono tornato dai miei amici e ho saputo che lei ha raccontato à sa mère parte della storia e che sono stato "cattivo", oltretutto a torto: il genitivo non esiste più! C'è von +
dativo e (b)
asta..
Scusa il doppio senso.
A prescindere dalla dfferenza d'uso fra il primo (compl. di specificazione, pertinenza,... ) e il secondo (compl. di origine, moto da luogo figurato, etc [conio del latino de + ablativo]), ho deciso di essere stronzo fino in fondo. Per cui le ho stampato
1.
de.wikipedia.org/wiki/Genitiv
(5 pagine sull'uso di vari tipi di genitivo in tedesco)
2.
spz.uni-erfurt.de/renzi/latein/ZKONLINE/grammar/genitiv.htm
(3 pagine sul passaggio indoeuropeo-latino-tedesco del genitivo)
3.
de.wikipedia.org/wiki/Dativ
(4 pagine sul dativo in tedesco e gli errori di chi lo sostituisce al genitivo)
4.
www.buchwurm.info/book/anzeigen.php?id_book=952
Questo ultimo esempio mi ha divertito: è un libro umoristico su chi mette il dativo al posto del genitivo, sbagliando. Nel parlato, nella lingua delle classi basse, nei dialetti..
Che un processo di assimilazione-semplificazione esista è chiaro: ha portato alla scomparsa del vocativo e prima ancora dell'ablativo e dei casi indoeuropei, ma che valga in tutto e per tutto, non è vero. Dipende dalla cultura e dal ceto della persona con cui parli - dipende dall'occasione in cui ti esprimi.Il genitivo non ha ancora fatto la fine del Konjunktiv II, scomparso nella perifrastica di wuerde + infinito (a parte il fatto che, chi lo usa ancora, parla molto elegantemente).
Cosa ne pensi di tutto questo, Micia?
Cosa posso - senza andar troppo per biblioteche - aggiungerle?
Che faresti tu al mio posto?
PS - Avrei anche intenzione di prendere la principessina da un lato e di ricordarle che gli insegnanti delle scuole private non hanno fatto esami di stato (e sono quindi una seconda scelta rispetto ai prof delle pubbliche). E che è ben difficile non sentirsi dire di essere un genio da un tutore, pagato soldini e soldoni dagli Eltern
Vielen Dank, Schatzi..
"Io sono un cantastorie, per molte terre e paesi ho sempre viaggiato.
Ora sono giunto a questa: lasciate che prima di partirne io canti..."
(Anonimo del XIII sec.)