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TAV

Ultimo Aggiornamento: 06/08/2019 00:09
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27/07/2019 12:48

Lettere al Direttore, Il FQ, 31-05-19

“VADO A MEMORIA in merito a un articolo letto sul Tav Torino-Lione, nel quale si asseriva che il costo del tunnel per chilometri ammontava a 360 milioni di euro per la parte italiana e a soli 40 milioni per la parte francese. La differenza dei costi mi pare sproporzionata e apparentemente ingiustificata.

Vi sarei grato se poteste fornirmi dei chiarimenti al riguardo, in quanto personalmente non sono riuscito a reperire atti o stralci dai quali si possano desumere tali indicazioni.

Solo pensando al costo totale dell’opera, e quindi non solo al tunnel, posso immaginare ripartizioni compensative: ma compensative come?”

RICCARDO AVIGNONE ROSSA

Risponde Gianni Barbacetto

“IL TUNNEL DI BASE del Tav Torino-Lione è lungo 57,5 chilometri e costa, secondo i dati ufficiali, 9,63 miliardi di euro.

È il pezzo forte del Tav, che poi ha una tratta sul versante francese e una su quello italiano, che costano circa 3 miliardi e portano il costo totale dell’opera a circa 12 miliardi di euro.

I soldi spesi finora, per le opere preparatorie, sono 1,8 miliardi.

Il tunnel è solo per il 21 per cento (12,5 chilometri) in territorio italiano, per il 79 per cento (45 chilometri) è in territorio francese.

L’Italia però paga molto di più della Francia.

Nella ripartizione dei costi, si è deciso che l’Italia paghi il 58 per cento del totale: il risultato è che l’esborso italiano è di 280 milioni a chilometro, mentre quello francese è di 60 milioni a chilometro.

Questa asimmetria è giustificata dal fatto che i francesi hanno molte più spese per la loro tratta nazionale, dallo sbocco del tunnel di base fino a Lione, che comprende anche due tunnel a due canne, quello di Belledonne e quello di Glandon.

Nel gennaio 2018 è stata però presa in Francia una decisione che ribalta gli accordi: il Coi (Conseil d’orien – tation des infrastructures) presieduto dal deputato socialista Philippe Duron, ha deciso di rimandare le opere della tratta francese “a dopo il 2038”.

Lo scrive il Coi a pagina 77 del suo rapporto sulla mobilità francese: “Ritiene che non sia stata dimostrata l’urgenza di intraprendere questi interventi, le cui caratteristiche socioeconomiche appaiono chiaramente sfavorevoli in questa fase.

Sembra improbabile che prima di dieci anni non vi sia alcun motivo per continuare gli studi relativi a questi lavori che, nel migliore dei casi, saranno intrapresi dopo il 2038”.

Un rinvio alle idi di marzo, o alle calende francesi. Intanto l’Italia paga di più il tunnel di base, dopo il 2038 – “nel migliore dei casi” – si vedrà.”

GIANNI BARBACETTO


COMMENTO

Qui da noi a rompere i coglioni, parte francese tutto congelato e si parla di 2038 se ho capito bene, te paghi di più loro di meno ?

livello lavori collaborativi con la Francia non si sà un cazzo


poi qualche coglione parla di Europa Unita

unita nel portafoglio grande mangia piccolo quello si


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27/07/2019 18:21

Speriamo che ci sia una migliore ripartizione delle spese e soprattutto che l'UE faccia la sua parte. [SM=x44465]

_________________


Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
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28/07/2019 02:59

Re:
Etrusco, 27/07/2019 18.21:

Speriamo che ci sia una migliore ripartizione delle spese e soprattutto che l'UE faccia la sua parte. [SM=x44465]




valutare se il gioco ne vale la candela

si sà dalla parte di qua ma non si sà dalla parte di la

Questa TAV è diventata uno strumento politico, una cosa per cui attaccarsi

passano i governi e questi lavori TAV sono sempre fermi

il primo progetto fu dal 2001 al 2005

dal 2001 sono passati 7 governi

governo Berlusconi

governo Prodi

governo Monti

governo Letta

governo Renzi

governo Gentiloni

governo Conte

siamo nel 2020 ed è e rimane il cavallino di battaglia per tutti i governi, chi dice si e chi dice no

in culo a chi ha deciso di inventare sto progetto del cazzo portatore di problemi e basta
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29/07/2019 09:39

Io invece continuo a sperare che non si faccia proprio, da qui al 2038 in Italia è possibile che si alternino diversi governi e ognuno dei quali troverà il modo di far lievitare i costi dando sempre la colpa a chi c'era prima e diventarà un'opera incompiuta dove continueremo a buttare soldi, senza contare che semmai dovessero per miracolo finirla, per noi sarà completamente inutile.

Senza contare che dovranno pure fare i conti con gli attivisti NO TAV, che come hanno già detto, sono 30 anni che lottano e continueranno a farlo, quindi saranno costretti a militarizzare i cantieri per 10 anni o più, e questo è un ulteriore costo per lo stato, se poi ci scapperanno dei morti non oso pesare a quello che succederà.
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29/07/2019 11:18

TAV ?

metto uno schermo gigante alla camera dei deputati e poi chiudo le porte a chiave, per una giornata intera gli faccio rivedere ripetutamente l'ultimo filmato inedito del crollo del Morandi



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06/08/2019 00:09

Pubblicato il: 05/08/2019 11:20

Decreto sicurezza, Tav e manovra. E' iniziata la settimana cruciale per la tenuta del governo. Nel giorno in cui il decreto sicurezza bis si appresta ad essere approvato dal Senato, dove gli alleati di governo M5S-Lega sono una manciata di voti sopra la maggioranza, Matteo Salvini lancia l’ennesimo avvertimento al Movimento 5 Stelle sulla Tav. "Non è possibile che mercoledì si voti una mozione contro la Tav, contro il progresso, il futuro, sarebbe un voto contro il governo, contro l'Italia, contro gli italiani, noi ne trarremo le conseguenze, non stiamo al governo per perdere tempo", afferma il ministro dell'Interno in piazza a Nerviano, parlando della mozione no Tav dei 5Stelle da mercoledì in Senato.





"E' un’infrastruttura fondamentale. Sarebbe una sfiducia al premier che ha riconosciuto che costa meno finirla che fermarla". Il voto contrario, aggiunge, "sarebbe uno schiaffo agli italiani che vogliono treni, porti e aeroporti. Vediamo i voti in Parlamento". Parlando anche del decreto Sicurezza, Salvini ha detto che in Senato "ci sono due voti su cui non si scappa: quello sul decreto sicurezza e quello sulla Tav. Lì o ci sono i sì o ci sono i no. Non esistono i forse. Ripeto se ci fosse un no all’Alta Velocità ci sarebbe un grosso problema".







Il governo, ha continuato il vicepremier, "se fa le cose va avanti. Siamo qui a inaugurare una stazione più sicura e più bella, però se poi quando uno va in Parlamento a votare contro un’altra opera importante per l’Italia, come l’Alta Velocità che ci collega all’Europa, è un atto di sfiducia non a Salvini, non alla Lega ma al Paese".

"Chi tifa per la caduta del governo è perché ha paura di non essere rieletto. Ha paura di trovarsi un lavoro come tutte le persone normali. Noi questa paura non ce l’abbiamo. A noi della poltrona non ce ne frega nulla. Il MoVimento 5 Stelle lavora per fare cose giuste, non per il consenso. E io ne vado fiero!", replica in un post su Facebook il vicepremier Luigi Di Maio, annunciando la calendarizzazione del ddl sul taglio dei parlamentari il prossimo 9 settembre.

A provare a infondere fiducia, il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, secondo il quale "il governo non cadrà"." Salvini minacci chi vuole, ma la mozione impegna il Parlamento in quanto organo che ha approvato l’accordo internazionale", dice a margine della presentazione del nuovo hub ferroviario di Milano Rogoredo. "La mozione impegna il parlamento e non il governo. Questo significa che non ci saranno problemi dal punto di vista della tenuta del governo".
"Da esponente del Movimento 5 Stelle- continua - posso permettermi di dire che quell’opera è uno spreco, un danno dal punto di vista ambientale e un favore fatto alla Francia. Un accordo fatto da politici incapaci". Tuttavia, aggiunge Toninelli, "il parlamento è il luogo che ha approvato l’accordo internazionale e in quanto organo sovrano deciderà con tranquillità".

MANOVRA - Rispondendo a una domanda della stampa sul doppio tavolo per la manovra, convocato oggi a Palazzo Chigi e domani al Viminale, Salvini spiega che "siamo partiti noi, poi sono arrivati anche gli altri". "Più idee si confrontano e meglio è - dice ancora il vicepremier sul perché della doppia convocazione -, più si ascoltano coloro che fanno la ricchezza di questo Paese e meglio è. Noi ci eravamo impegnati a fare un secondo incontro ad agosto e siamo di parola. Abbiamo invitato di nuovo tutti e tutti hanno risposto, quindi vuol dire che c'è interesse.
Salvini ha infine liquidato con un secco "non facciamo i giochini" l’ipotesi, riportata oggi dalla stampa, che il ministero dell’Economia sposti gli 80 euro di Renzi sulla flat tax.

NOMINE UE - Salvini è intervenuto anche sulla partita per il commissario europeo che spetta all'Italia "la sta gestendo Conte", dice il vicepresidente. "Noi abbiamo dato i nostri nomi - dice ancora Salvini -, vogliamo qualcuno che si occupi di lavoro, di economia, di commercio, di agricoltura, di concorrenza e di imprese. Insomma, di qualcosa di concreto, di 'made in Italy'. Quindi i nomi ce li ha il presidente del Consiglio".


commento

Decreto sicurezza bis legge quelli del PD gridavano " vergogna!"

Per la TAV mercoledì votano a favore, direi che questa è una " vergogna" peggio del Sicurezza Bis, prima si poi no poi si

giusta la mozione 5 Stelle, se con " costa meno farla che non farla" il foggiano Conte poteva farsi i cazzi suoi, capibile perché oramai penso che non ci capisce più dentro un cazzo

Di Maio blatera ma la poltrona da buon Avellinese gli sta bene

famo la TAV che ai Francesi non frega un cazzo fino al 2038

fino al 2038 c'è da magnare il ben di Dio, la rifaranno 2 volte

spero che questo puttanaio di Governo salti, qui non si guarda più agli interessi degli Italiani, qui ognuno guarda a quello che ha promesso in campagna elettorale, altro che Contratto del Cazzo

Mattarella un anno fa ha detto " ma si annate e scannateve!""

Il Papà che fa fare casino ai Bambini rincoglioniti



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