Qui una breve storia del Maggiolino
Quando nel lontano ’34 Ferdinand Porsche disegnò per la Reichesverband der Deutschen Automobilindustrie il prototipo del Maggiolino nessuno avrebbe potuto immaginare che la Volkswagen (allora si chiamava semplicemente così) sarebbe diventata una delle vetture più longeve della storia dell’automobile.
Un successo da cui è nato un gruppo industriale tra i più forti e prestigiosi del mondo. Icona del ventesimo secolo, l’auto del popolo (questa la traduzione letterale di Volkswagen) è stata star del cinema, protagonista dei fumetti e dei cartoni animati, regina del merchandising e del consumismo, un vero simbolo del dopoguerra.
Nel ’48 il modello 1100 con motore da 25 CV costava come un appartamento: 5.300 marchi (gli operai Volkswagen guadagnavano 1,11 marchi all’ora). Nel ’85 quando terminò la vendita in Germania il prezzo del 1200 da 34 Cv era di 11.130 marchi.
Secondo il reich la piccola berlina avrebbe dovuto motorizzare la Germania e il mondo. Quando, dopo il conflitto, dallo stabilimento di Wolfsburg diretto dal maggiore britannico Ivan Hirst, uscirono i primi esemplari della berlina 1200, in pochi avrebbero potuto immaginare che avrebbe fatto storia.
Col semplice nome Volkswagen, ribattezzata in seguito Maggiolino e Maggiolone, la vettura tedesca è stata prodotta in 20 stabilimenti sparsi per il mondo in oltre 21 milioni di esemplari: quasi dieci milioni venduti in Europa, altrettanti nelle Americhe, cinquecentotrentamila in Africa, oltre trecentomila in Asia e centottantamila in Oceania.
Un sogno neppure interrotto dall’arrivo nel ’98 della New Beetle, rivisitazione all’americana di un mito. Ma per diventare leggenda le belle avventure purtroppo devono avere una fine.
Forse in pochi lo sapevano, ma il vero Maggiolino ha continuato a essere prodotto sino a poche settimane fa nella fabbrica messicana di Puebla, sino alle ore 9.00 dello scorso 30 luglio quando con l’esemplare numero 21.529.464 è finito un mito moderno e il folle sogno del reich di motorizzare il mondo.
CRONOLOGIA essenziale:
1934
L’associazione tedesca dei costruttori di automobili (Rda) affida a Ferdinand Porsche l’incarico di progettare la vettura del popolo.
1935
Il prototipo monta in posizione posteriore un motore boxer raffreddato ad aria di 700 cc da 22,5 Cv. Le sospensioni sono a ruote indipendenti. Vengono prodotti due veicoli supplementari. I tre veicoli vengono denominati V3.
1936
I membri del Rda ricevono una berlina e una cabriolet. Dal 22 ottobre al 22 dicembre ciascun prototipo percorre una distanza di circa 50.000 km.
1937
La Rda fa costruire 30 veicoli (VVW 30) che percorrono in prova un totale di 2,4 milioni di km.
1938
Dopo un ulteriore rimaneggiamento, emerge il modello Serie 38, il primo ad avere il caratteristico finestrino Bretzel, predellini e paraurti. Il motore è un boxer a quattro cilindri di 985 cc e 23,4 Cv raffreddato ad aria. La vettura pesa 750 kg. Vengono presentate tre versioni: una berlina, una cabriolet e una berlina con tetto apribile in tessuto.
1945
L'autorità militare britannica ordina 20.000 berline allo stabilimento Volkswagen esistente a Wolfsburg. Nel dicembre ’45, inizia la produzione di serie del Volkswagen Maggiolino: vengono assemblati 55 veicoli.
1946
Il 14 ottobre viene prodotta la Volkswagen numero 10.000.
1949
Viene prodotta la Volkswagen numero 50.000. Le prime due vetture vengono esportate negli Usa.
1951
Esportata in 25 paesi, la Volkswagen tocca quota 250.000 unità prodotte.
1953
Esportata in 86 paesi, raggiunge le 500.000 unità prodotte.
1955
L’8 agosto esce dallo stabilimento il milionesimo esemplare.
1962
Prodotta la vettura numero 5.000.000.
1964
Nasce la Volkswagen de Mexico.
1967
L’auto del popolo raggiunge 10.000.000 di unità.
1968
Nella pubblicità la Volkswagen è presentata come Maggiolino.
1972
15.007.034: battuto il record di produzione che apparteneva alla Ford T.
1978
Dopo una produzione di 16.255.500 unità cessa in Germania la produzione del Maggiolino, che continua a essere costruito in Sud Africa (’51/’79), in Messico (’54/’03), in Brasile (’56/’86 e ’93/’96), nelle Filippine (’59/’82), in Uruguay (’61/’87), in Venezuela (’63/’81), in Portogallo (’64-’81), in Perù (’66-’87) e in Nigeria (’75/’87).
1979
Dalla linea del carrozziere Karmann esce l’ultimo Maggiolino cabriolet.
1981
Lo stabilimento messicano di Puebla sforna il Maggiolino numero 20.000.000.
2002
Con 21.517.415 unità la Golf strappa al Maggiolino il titolo di Volkswagen prodotta nel maggior numero di esemplari.
2003
Alle ore 9 del 30 luglio esce dallo stabilimento messicano di Puebla l’ultimo Maggiolino Volkswagen: colore Blu Aquarius decorato con fiori bianchi, rossi e verdi, è il numero 21.529.464.
Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.