Ultimo round: Abu Dhabi, corsa numero 19
10 novembre 2010
Siamo all’epilogo finale del mondiale di F1, ancora tutto indeciso al vertice. Abu Dhabi è la diciannovesima ed ultima gara del 2010 e sarà anche teatro della lotta finale per il titolo, con in corsa quattro piloti: Alonso, Webber, Vettel ed Hamilton, esattamente come sono posizionati in classifica.
Nello scorso Gran Premio del Brasile si è assegnato il titolo costruttori alla Red Bull. Un titolo meritato per la loro cavalcata vincente che è durata tutto l'anno, infatti il team austriaco ha consolidato la vetta con una doppietta ad Interlagos, primo Vettel e secondo Webber, se fosse stato al contrario l'australiano avrebbe potuto arrivare ad Abu Dhabi ad un solo punto di distanza da Alonso, invece ne deve recuperare ben otto da Alonso. Ma alla Red Bull non faranno gioco di squadra nemmeno in Arabia, meglio perdere che dare ordini di scuderia è la filosofia del team, che ha nettamente criticato la Ferrari per quell'ordine dato a Massa in Germania.
Dunque domenica si andrà a chiudere la stagione sul circuito di Yas Marina nella Yas Island di Abu Dhabi, capitale degli Emirati Arabi Uniti, considerata insieme a Dubai una delle città con le economie più ricche del mondo.
Il circuito sorge nella zona est della città sull’isola di Yas ed è stato progettato dall'architetto amico di Ecclestone, come molti altri, Hermann Tilke, che sta già lavorando ai nuovi tracciati di Nuova Dehli e quello di Austin.
Il circuito presenta due lunghissimi rettilinei che hanno in mezzo una chicane, l'ultima parte invece è molto simile a Singapore. Non stiamo parlando di un circuito cittadino, ma le ultime curve sono molto strette e i muretti sono vicini alla pista.
La caratteristica che contraddistingue Yas Marina rispetto agli altri circuiti è l’uscita della corsia dei box che diventa un sottopasso che scorre sotto la pista e immette direttamente alla curva 3.
Un'altra particolarità di Abu Dhabi è che si corre al tramonto, questo per permettere ai telespettatori di vedere la corsa nell'orario solito senza fare grosse levatacce mattutine. Visto che ad Abu Dhabi c'è un ottimo impianto di illuminazione si corre nel fascino del crepuscolo.
In precedenza si era parlato del mancato ordine di scuderia in casa Red Bull dove Mark Webber dovrà lottare parecchio per vincere un titolo che merita alla grande e, se avesse avuto un maggior supporto dalla sua scuderia, avrebbe potuto chiudere prima il discorso mondiale. Ora per lui la strada si fa ripida, ma nulla è impossibile.
Alonso con il secondo posto può diventare campione del mondo anche se Webber dovesse vincere, dunque per lo spagnolo la situazione è facilitata. Più ridotte le opportunità per Vettel che per conquistare il titolo deve vincere mentre Alonso non deve andare oltre al quinto posto.
Per Hamilton, come lui stesso ha ammesso, ci vorrebbe un miracolo, infatti i suoi 24 punti di distacco lo vedrebbero campione solo a fronte di un ritiro collettivo dei primi tre in classifica. Però potrebbero sempre autodistruggersi, un'eventualità difficile che avvenga.
L'ultima gara del mondiale segnerà anche la fine della Bridgestone come fornitrice unica delle gomme. Dopo 14 anni lascia la F1 la società giapponese ed entrerà la Pirelli, che porterà già delle gomme per i test che si svolgeranno ad Abu Dhabi la prossima settimana, dopo il Gran Premio che aggiudicherà il titolo mondiale 2010 piloti.
GPUpdate.net