«The Real Politics Live» Campagna On Line, 1° esperimento

Marylin Fusco verso Strasburgo
La dipietrista Fusco candidata
«reality» in diretta sul web
«Dalla mattina alla sera, sempre con me». Ma la notte no, le telecamere si spengono

Marylin Fusco (dal web)

GENOVA — Doveva chiamarsi Marilyn come la Monroe, ma un errore dell’anagafre l’ha fatta diventare Marylin. Di cognome Fusco.
La prima candidata che
farà campagna elettorale in diretta, seguita da quattro web cam:
«come un reality», spiega.
Sigla di apertura, musica, e titolo: «The real politics live», da oggi pomeriggio in rete.
«Più di 700 ore in diretta video» dice la candidata nel Nord Ovest per l’Italia dei valori: «Dalla mattina alla sera, sempre con me».
Ma la notte no, le telecamere si spengono.

Non farà un po’ troppo Grande Fratello?
«Il Grande Fratello è seguito da milioni di persone, non parlo dei contenuti, parlo del mezzo.
Io non ho nessuna sceneggiatura, quello che si vedrà sarà tutto vero. Non ho niente da nascondere».

Marylin è una bella ragazza alta con lunghi capelli neri e una predilezione per pantaloni attillati e tacchi a spillo.
Con l’originale biondo condivide una certa morbidezza di linee.
«Uffa» dice «con questa storia... non posso mica crocifiggere i miei genitori perché mi hanno fatto così».
Come Jessica Rabbit quando si lamenta: «Io non sono cattiva, mi disegnano così».
E poi, dice Marylin, «se si è belli fuori si è belli dentro», rovesciando secoli di detti popolari.
Chissà che ne pensa Di Pietro.
Benissimo, dice lei: «Il 17 maggio saremo insieme davanti ai cancelli della Fiat, vicino agli operai, e saremo ripresi in diretta dalla mia telecamerina».

Fusco, laureata in Legge, è stata eletta nel 2007 nelle liste dell’Ulivo come consigliere comunale a Genova,
dopo poco è passata all’Idv.
La sua biografia ufficiale inizia con una Marylin dodicenne che fa volontariato con l’azione cattolica.
Adesso non la spaventa l’effetto velina? «Basta dire che le donne belle sono sceme — è la replica —.
E poi le accuse di "velina" mi sono venute dal centrodestra, e questo è veramente assurdo».

Erika Dellacasa
09 maggio 2009
Corriere della Sera