CLASS ACTION: a che punto siamo in Italia? (Min.Bersani)

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Etrusco
00mercoledì 22 novembre 2006 21:28
Per chi ancora non lo sapesse
le Class Action
sono uno strumento legislativo di straordinaria efficacia
per tutelare gratuitamente e rapidamente tutti i consumatori fornendo allo stesso tempo anche un forte deterrente contro le frodi commerciali ai loro danni.
Etrusco
00mercoledì 22 novembre 2006 21:40
Negli Stati Uniti questa Class Action è in vigore da anni con ottimi risultati.


Ma in Italia?




Class Action: lettera aperta al ministro Bersani

di Benedetta Verrini (b.verrini@vita.it)

02/11/2006



La pdl sull'azione collettiva, che andrà alla Camera l'8 novembre, riconosce legittimità ad agire solo a 15 associazioni.
E restringe il campo ai soli danni patrimoniali.

L'appello di Siti:



A una manciata di giorni dall'inizio della discussione, alla Camera, della proposta di legge sulla "class action", predisposta dal ministro per lo Sviluppo economico Pier Luigi Bersani, si addensano le voci critiche e i rilievi di tante realtà associative.

In prima linea c'è, ad esempio, il Siti-Sindacato Italiano Tutela Investimento e risparmio,
una sigla con oltre 15mila iscritti che ha redatto una lettera-appello per il ministro Bersani affinché questa nuova legge possa davvero essere un prezioso strumento di esercizio dei propri diritti.
Perché così com'è, rilevano, la proposta contiene alcuni aspetti da correggere:
"Il Pdl Bersani sulla Class Action",
spiega Domenico Bacci, segretario generale di Siti,
"riconoscendo legittimazione attiva esclusiva alle sole 15 Associazioni facenti parte del CnCu (Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti), condanna a morte, escludendole da tale fondamentale strumento di tutela, le associazioni specializzate nella tutela di interessi collettivi specifici".
Essendo inoltre riservata alla rivendicazione di soli diritti con contenuto patrimoniale,
fa notare Bacci,
la pdl esclude tutti i casi in cui il diritto da far valere è di altra natura:
ambienmtale, di tutela della persona umana, danno biologico
, ecc.

Riportiamo di seguito la lettera inviata oggi al ministro. Siti invita tutte le associazioni interessate a sottoscriverla e inviarla al numero di fax del ministero per lo Sviluppo Economico ( Fax 06/47887964 ) e, per conoscenza , al "Coordinamento delle Associazioni escluse dalla Proposta di Legge Bersani sulla Class Action" presso Siti , Sindacato Italiano per la Tutela dell' Investimento e del Risparmio , Via Torino 2 , Milano ( Fax 02/700559381 ).


Alla c. a.
Ministro
Pier Luigi Bersani
Ministero per lo Sviluppo Economico
Fax: 0647887964

Oggetto: PDL sulla “Class Action”


Gentile Ministro,

l'introduzione in Italia della class action rappresenta un provvedimento molto importante per i milioni di “cittadini-consumatori”, ma anche per l'efficienza del sistema economico e giudiziario Italiano.

Le tre funzioni essenziali di questo strumento giuridico sono:

1) la prevenzione degli illeciti plurioffensivi, poiché lo strumento -se correttamente introdotto- può costituire un formidabile deterrente

2) il risarcimento dei danni causati dagli illeciti plurioffensivi

3) lo sgravio del carico dei Tribunali da azioni seriali tutte di identico contenuto


Il progetto di legge ( Camera n. 1495 ) che Lei ha presentato, ricalcando (in senso più restrittivo, quanto a soggetti legittimati) quello approvato alla Camera nella scorsa legislatura, non raggiunge, a nostro avviso, compiutamente nessuno di questi tre scopi essenziali, poiché la legittimazione attiva viene affidata esclusivamente ad un ristretto gruppo di 15 associazioni generaliste riconosciute dal Suo Ministero ed il risarcimento effettivo ai danneggiati implica comunque un' azione giudiziaria ulteriore individuale dopo l'eventuale vittoria dell'azione collettiva.

In questo modello le centinaia di associazioni specializzate nella tutela di interessi collettivi specifici, patrimoniali o meno, (ad es. nella tutela delle donne e dei bambini, della salute, della natura, dell'investimento e del risparmio, ed ancora nella protezione dalla mafia, dal racket, dall'usura , dalla droga, dalla pedofilia e dalla pedopornografia , solo per citarne alcune) sarebbero escluse o messe fuori gioco, ed i cittadini potenzialmente interessati a portare avanti un'azione collettiva, perderebbero tutela specifica per approdare , giocoforza (ed in spregio ad una giurisprudenza di gran lunga prevalente che nega loro legittimazione attiva , a favore delle associazioni specializzate) ad una delle quindici associazioni consumeristiche generaliste , che ne sarebbero , tra l'altro, ben presto ingolfate .

Si otterrebbe, quindi, una sorta di centralizzazione ( oltretutto incoerente con la sua politica di liberalizzazione ) della azione collettiva con un evidentissimo impoverimento del potenziale deterrente dello strumento e con un forte profilo di incostituzionalità .

Gli interessi, anche economici, in gioco nelle azioni collettive sono enormi ed è evidente come concentrarli nelle mani di solo 15 soggetti (ai quali riservare in via esclusiva lo strumento dell' azione collettiva) sia la scelta meno efficiente e maggiormente rischiosa anche per prevenire eventuali comportamenti non in linea con l'interesse dei soggetti rappresentati.

In parlamento sono stati depositati almeno altri due progetti di legge organici , coerenti con le finalità dello strumento, volti ad introdurre in Italia una vera class action.
I due progetti ( Camera , n. 1443 , 1330 ) prevedono che siano legittimati attivi tutti i soggetti che hanno un interesse e che siano i giudici, di volta in volta, a selezionare l'azione più meritevole di rappresentare la intera classe in base al caso specifico.
I due progetti, inoltre, prevedono un meccanismo di risarcimento automatico basato sull'introduzione della figura del curatore amministrativo della Class Action.

Poiché ci risulta che il Suo progetto di legge sia stato calendarizzato alla Camera in Commissione Giustizia per Mercoledì 8 Novembre p.v. ,
le chiediamo un riscontro urgente per conoscere la sua determinazione in ordine alle questioni sollevate.

Distinti saluti.



www.vita.it/articolo/index.php3?NEWSID=73192

Etrusco
00venerdì 16 novembre 2007 14:43

Dalle ultime votazioni del Senano sembra che siamo sempre più vicini all'arrivo di queste CLASS ACTION.

Ma vediamo meglio di cosa si tratta:


Azione collettiva (CLASS ACTION)
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.




Un'azione collettiva, che negli Stati Uniti è conosciuta come "class action" inglese, è un'azione legale condotta da uno o più soggetti che, membri della classe, chiedono che la soluzione di una questione comune di fatto o di diritto avvenga con effetti ultra partes per tutti i componenti presenti e futuri della classe.
Gli altri soggetti della medesima possono chiedere di non avvantagiarsi dell'azione altrui (esperendone una propria) esercitando l'opt-out right, oppure possono rimanere inerti avvantaggiandosi dell'attività processuale altrui che avviene sulla base del modello rappresentativo. Con l'azione rappresentativa (class actions) si possono anche esercitare pretese risarcitorie per esempio nei casi di illecito plurioffensivo, ma lo strumento oltre alle ben note funzioni di deterrenza realizza anche indubbi vantaggi di economia processuale e di riduzione della spesa pubblica .
[SM=x44459] [SM=x44462] [SM=x44459]


L'azione rappresentativa è il modo migliore con cui i semplici cittadini possano essere tutelati e risarciti dai torti delle grandi aziende e delle multinazionali, in quanto la relativa sentenza favorevole avrà poi effetto o potrá essere fatta valere da tutti i soggetti che si trovino nell'identica situazione dell'attore.
[SM=x44520]

La particolarità del modello statunitense di tutela dei consumatori si incentra soprattutto su due aspetti:
1) la possibilità di ricorrere ad una azione collettiva a fini risarcitori
2) e quella di ottenere i cosiddetti danni punitivi.


Si tratta, in sostanza, di un meccanismo processuale che consente di estendere i rimedi concessi a chi abbia agito in giudizio ed abbia ottenuto riconoscimento delle proprie pretese a tutti gli appartenenti alla medesima categoria di soggetti che non si siano attivati.
L'azione collettiva nasce dall'esigenza di consentire, per ragioni di giustizia, di economia processuale e di certezza del diritto, a chi si trovi in una determinata situazione di beneficiare dei rimedi
che altri, avendo agito in giudizio ed essendo risultati vittoriosi, possono esercitare nei confronti del convenuto.


[SM=x44520]
tc-3
00venerdì 16 novembre 2007 14:53
Re:
Etrusco, 16/11/2007 14.43:


Dalle ultime votazioni del Senano sembra che siamo sempre più vicini all'arrivo di queste CLASS ACTION.

[SM=x44520]




Siamo in Italia, fin quando non vedo approvata questa legge non so mai se si faccia o meno quindi...

Ovviamento resto sempre dell'idea che una legge del genere in un paese civile sia d'obbligo
Arjuna
00venerdì 16 novembre 2007 18:56

A quanto pare è stata approvata, restano de vedere le modalità e le modifiche a cui andrà incontro.

Simpatico il commento attribuito a confindustria "Questa legge renderà meno appetibile investire in Italia". [SM=x44452]
Etrusco
00venerdì 16 novembre 2007 19:05
Per chi non avesse ancora capito la vera natura di Forza Italia:

[SM=x44469]

Il senatore di Forza Italia Roberto Antonione, seduto, ascolta il capogruppo di Forza Italia, Schifani.
In tanti sono andati a consolarlo, ma certo Antonione è il rpimo a sapere che il suo errore nel voto è stato grave.
E purtroppo per la Cdl, decisivo. Di fatto il suo sì dà il via libera all'emendamento sulla class action presentato da Roberto Manzione.
Se ne rende conto e subito dopo scoppia in lacrime, consolato dai colleghi del suo gruppo.
«È vero, ho sbagliato a votare - confessa il senatore di Forza Italia - ma è successo perchè in aula c'è sempre una confusione terribile.
Non è possibile che si voti in queste condizioni. Con la confusione che c'era mi sono sbagliato e ora sto pensando addirittura se non sia il caso di dimettermi dal mandato.
Saremmo stati pari e per un voto, il mio, invece la class action è passata».
Dopo aver dichiarato il suo errore, Antonione si è seduto al suo banco, dietro al senatore a vita Giulio Andreotti che imperterrito ha continuato a scrivere, e si è abbandonato a un pianto irrefrenabile.
Tanti i colleghi che sono andati da lui per cercare di consolarlo.

www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2007/11_Novembre/16/pop_voto_antonio...


Io questo pianto lo trovo davvero irritante:
la Class Action va a favore di tutti i cittadini onesti, piccoli consumatori ed investitori...
e questo cosa ci trova di così sbagliato da piangerci addirittura? [SM=x44493] [SM=x44492]

Forse vogliono che noi italiani continuiamo a farci truffare impotenti da banche, assicurazioni, pubblicità ingannevoli, etc.? [SM=x44494]
tc-3
00venerdì 16 novembre 2007 20:28
ma i coglioni non erano quelli di sinistra?
wild§live®
00sabato 17 novembre 2007 13:08
Re:
Etrusco, 16/11/2007 19.05:


Io questo pianto lo trovo davvero irritante:
la Class Action va a favore di tutti i cittadini onesti, piccoli consumatori ed investitori...
e questo cosa ci trova di così sbagliato da piangerci addirittura? [SM=x44493] [SM=x44492]

Forse vogliono che noi italiani continuiamo a farci truffare impotenti da banche, assicurazioni, pubblicità ingannevoli, etc.? [SM=x44494]



Sempre secondo i tabulati, erano presenti in aula ma non hanno votato, i senatori Dini, Barbieri, Turigliatto e Saporito. Si sono astenuti invece Giulio Andreotti e Ferdinando Rossi. L'astensione in Senato equivale a voto contrario.

cavolo, anche l'estrema estrema sinistra a sfavore dei consumatori? [SM=x44451]


Etrusco
00sabato 17 novembre 2007 14:55
Re: Re:
wild§live®, 17/11/2007 13.08:



presenti in aula ma non hanno votato, i senatori Dini, Barbieri, Turigliatto e Saporito. Si sono astenuti invece Giulio Andreotti e Ferdinando Rossi. L'astensione in Senato equivale a voto contrario.

cavolo, anche l'estrema estrema sinistra a sfavore dei consumatori? [SM=x44451]





Non voglio giustificarli, ma l'unica spiegazione che ci vedrei compatibile con una possibile buona fede
è che loro siano rimasti perplessi sulla reale bontà di come questa Class Action era stata scritta, forse volevano qualcosa di più forte ed efficace.

Comunque, visti i chiari di luna di questo parlamento,
meglio una Class Action malfatta che non averla per niente [SM=x44464]

wild§live®
00sabato 17 novembre 2007 15:23
Etrusco, 17/11/2007 14.55:



Non voglio giustificarli, ma l'unica spiegazione che ci vedrei compatibile con una possibile buona fede
è che loro siano rimasti perplessi sulla reale bontà di come questa Class Action era stata scritta, forse volevano qualcosa di più forte ed efficace.

Comunque, visti i chiari di luna di questo parlamento,
meglio una Class Action malfatta che non averla per niente [SM=x44464]





io sono un fervido sostenitore della class action [SM=x44450] e mi fa piacere che sia passata
Etrusco
00sabato 17 novembre 2007 15:31
Re:
wild§live®, 17/11/2007 15.23:



io sono un fervido sostenitore della class action [SM=x44450] e mi fa piacere che sia passata




Anch'io [SM=x44500] da almeno oltre 8 anni,
ma sembra che così come è stata scritta questa legge non è proprio come la Class Action made in Usa:


Anche con la class-action si è parlato a lungo di quale grande era di civiltà avrebbe portato con sè ma ora che il testo del provvedimento è lì, nero su bianco, sembra di vedere un sasso frenato durante il lancio.

Pure il ministro Bersani già poche ore dopo l'approvazione parla di un provvedimento migliorabile dal Parlamento e questo basta a far intuire le faticose mediazioni presenti dietro un testo in cui alla fine nessuno si riconosce.
Nemmeno le associazioni di consumatori sono soddisfatte, e dire che in fondo sono le uniche vere beneficiarie delle norme, visto che - almeno alcune di loro - ottengono un'ufficializzazione finora negata.
Invece persino sparano su quella che l'Aduc definisce una class-action all'amatriciana, ma in realtà sembra soprattutto una élite-action.

Perché se i truffati dal crack Parmalat non possono farvi ricorso se non attraverso un'associazione ritenuta 'degna' dal governo che senso ha un simile provvedimento?
Se bisogna aspettare 20 anni per ottenere una sentenza definitiva chi si prenderà la briga di sottoporsi a 9 processi? Se vengono escluse le formazioni spontanee, i comitati dei consumatori che sono stati la base della class action all'americana dove è la democrazia alla base di quest'azione? Se la legge si applica solo alle società fornitirici di beni e servizi nazionali forse le multinazionali non sono incluse
e allora a che serve se non a difendersi proprio contro i grandi colossi internazionali?
www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=124&ID_articolo=104&ID_sezione=274&...



paperino73
00lunedì 19 novembre 2007 08:30
Una precisazione sul voto in Senato
Premesso che sono, di principio, favorevole ad una legge che regoli la cosiddetta Class Action ma che nello specifico non so giudicare la legge approvata in Senato.

Detto ciò vorrei solo rilevare che il voto contrario/l'astensione della CDL in Senato sul voto non è generato dalla contrarietà alla legge, come ben spiegato nel dibattito parlamentare che ho avuto la fortuna ( [SM=x44466] ) di seguire essendo a casa con l'influenza, ma da una motivazione politica, ossia l'inserimento di un emendamento sulla class action in finanziaria: la CDL aveva chiesto di discutere la legge in maniera separata dalla finanziaria per sistemare alcuni punti.
Infatti, come spiegato dalla capogruppo del PD in Senato Angela Finocchiaro, un provvedimento analogo era stato approvato alla Camera nella scorsa legislatura all'unanimità.
fantasex
00lunedì 19 novembre 2007 09:12
voto contrario resta!
e chiaramente considerato il conflitto di interessi persistente,
le leggine fatte in tema dal pregiudicato Berlusconi ed il suo clan di parlamentari...

non vedo modo di correggere la sensazione che le parole siano solo fumo negli occhi per coprire la malefatta di salvare le braghe del padrone!

PS: vi ricordate la leggine che ha interpretato i contratti di assicurazione come singoli contratti e non contratti di massa ??
chi' l'ha voluta se non il padrone di Mediolanum preoccupato per le cause intentate dalle associazione dei consumatori presso i giudici di pace???

smettiamo di nasconderci dietroil dito mignolo con la stazza fi G.Ferrara!
paperino73
00lunedì 19 novembre 2007 10:24
Re:
fantasex, 19/11/2007 9.12:

voto contrario resta!
e chiaramente considerato il conflitto di interessi persistente,
le leggine fatte in tema dal pregiudicato Berlusconi ed il suo clan di parlamentari...

non vedo modo di correggere la sensazione che le parole siano solo fumo negli occhi per coprire la malefatta di salvare le braghe del padrone!



eccolo qua !
aspettavo giusto giusto l'intervento del rancoroso antiberlusconiano.

Ma stavolta mi hai convinto.
Applicherò il tuo stesso ragionamento e potrò dire:
il centrosinistra è contrario alle quote rosa !

Infatti lo scorso anno, durante la stesura della nuova legge elettorale, un emendamento della Prestigiacomo sulle quote rosa fu bocciato con il voto contrario del centrosinistra e di qualche singolo senatore della CDL.

E siccome voto contrario resta! ... [SM=x44451]


fantasex, 19/11/2007 9.12:

PS: vi ricordate la leggine che ha interpretato i contratti di assicurazione come singoli contratti e non contratti di massa ??



OT
Non la conosco.
Ma se esiste una legge così, non posso che esserne contento. [SM=x44458]
/OT


Etrusco
00lunedì 19 novembre 2007 18:27
Re: Una precisazione sul voto in Senato
paperino73, 19/11/2007 8.30:

... il voto contrario/l'astensione della CDL in Senato sul voto non è generato dalla contrarietà alla legge, come ben spiegato nel dibattito parlamentare ..., ma da una motivazione politica, ossia l'inserimento di un emendamento sulla class action in finanziaria: la CDL aveva chiesto di discutere la legge in maniera separata dalla finanziaria per sistemare alcuni punti.



Grazie per la precisazione che mi rincuora, ma lascia anche un altro dubbio:
perchè almeno sulle reti Mediaset non si sono precipitati a spiegare questo voto contrario (con quel pianto che tanto ha fatto clamore)?
Avrebbero tranquillizzato i piccoli consumatori/risparmiatori sul fatto che la CDL non trama ai loro danni,
non credi? [SM=x44473]

paperino73
00martedì 20 novembre 2007 07:59
Re: Re: Una precisazione sul voto in Senato
Etrusco, 19/11/2007 18.27:

Grazie per la precisazione che mi rincuora, ma lascia anche un altro dubbio:
perchè almeno sulle reti Mediaset non si sono precipitati a spiegare questo voto contrario (con quel pianto che tanto ha fatto clamore)?
Avrebbero tranquillizzato i piccoli consumatori/risparmiatori sul fatto che la CDL non trama ai loro danni,
non credi? [SM=x44473]



Perchè, purtroppo, la politica oggi è fatta di contrapposizioni:
ciò che fa l'altro è, per questo solo fatto, sbagliato.
E poi c'è la propaganda berlusconiana/Forzaitalista per cui se quel senatore non avesse sbagliato a votare Prodi sarebbe caduto (cosa ovviemente falsa).
Temo che tutto ruoti intorno ad una questione di propaganda (FI - o la maggior parte di essa - mi sembra abbia votato contro il provvedimento. L'astensione è venuta da AN, UDC e Lega + alcuni FI. Se non ho capito male [SM=x44473] ).

-Asmodeus-
00martedì 20 novembre 2007 10:34
Il paradosso è che la Class Action, benchè segno di civiltà ed unico strumento a tutela dei cosidetti interessi collettivi e diffusi, mal si aggancia con il nostro ordinamento che a differenza di quello 'merigano non prevede il precedente vincolante o più correttamente le sentenze quali fonti del diritto vigente. [SM=x44461]

Per non parlare poi del delirio di inserire, a forza e fuori luogo, una epocale riforma del sistema processuale in uno strapuntino della finanziaria, per far contenta la lobby dei consumatori. [SM=x44474]
paperino73
00martedì 20 novembre 2007 10:39
Re:
-Asmodeus-, 20/11/2007 10.34:

Il paradosso è che la Class Action, benchè segno di civiltà ed unico strumento a tutela dei cosidetti interessi collettivi e diffusi, mal si aggancia con il nostro ordinamento che a differenza di quello 'merigano non prevede il precedente vincolante o più correttamente le sentenze quali fonti del diritto vigente. [SM=x44461]



E' vero che ci sono differenze, ma è pur vero che una legge fatta bene potrebbe aiutare i consumatori.
Il problema non è tanto sul principio, quanto si sposta sulla sua applicazione.

-Asmodeus-, 20/11/2007 10.34:

Per non parlare poi del delirio di inserire, a forza e fuori luogo, una epocale riforma del sistema processuale in uno strapuntino della finanziaria, per far contenta la lobby dei consumatori. [SM=x44474]



ma come ?
mi dichiari guerra e ripeti le stesse cose dette da D'Onofrio in Parlamento [SM=x44497]
-Asmodeus-
00martedì 20 novembre 2007 10:41
Re: Re:
paperino73, 20/11/2007 10.39:



ma come ?
mi dichiari guerra e ripeti le stesse cose dette da D'Onofrio in Parlamento [SM=x44497]



[SM=x44455]

Infiltrati.
Etrusco
00mercoledì 28 novembre 2007 13:31
Italia dei Valori: la class action così non basta
di Federico Balestra - Mercoledì 28 Novembre 2007


Il successo dell’introduzione nella finanziaria della class action non ha fermato le proposta di legge che i parlamentari di Italia dei Valori stavano portando avanti.
L’onorevole Pedica spiega, sul sito nazionale, la sua proposta di legge:




www.italiadeivalori.it
Added: November 24, 2007



Questa Class Action, presentata da Manzione e da Bordon, parla di una tutela al cittadino non ancora completa, non quella che vogliamo tutti noi che abbiamo portato avanti l’iniziativa, la mia proposta di legge, le proposte di legge dei colleghi del centrosinistra che sono state assorbite con la mia. Che cosa è uscito fuori da questo emendamento della Finanziaria? E’ uscito fuori tutto quello che noi sollecitavamo.
Una delle tre richieste per rendere veramente un’azione risarcitoria collettiva non all’italiana, ma all’americana, cioè quella che tutela veramente il cittadino.

La prima battaglia vinta è quella che recitava la Class Action all’italiana, che gli illeciti erano solo contrattuali. Noi abbiamo portato anche agli illeciti extracontrattuali, perché non c’è solo lo scandalo della Parmalat e della Cirio, ma ci sono anche gli scandali sulla sanità, ci sono gli scandali per la FIAT, un azione risarcitoria che si può chiedere per quei danni che non sono stati contrattualizzati. Questa è una grossa vittoria per voi, è una grossa vittoria che l’Italia dei Valori sta portando avanti per tutelare veramente il cittadino. Perciò questi illeciti contrattuali sono stati portati avanti per renderli non solo contrattuali, ma tutti gli illeciti che possono aver penalizzato il cittadino.
E’ passato al Senato, ora è passato alla Camera dove
adesso dobbiamo modificare altre due cose.

La cosa più importante è quella dell’azione risarcitoria all’italiana
, quella che recita anche questo emendamento che è passato al Senato, la quale dice che il truffato viene tutelato dall’avvocato che inizia l’azione risarcitoria e gli garantisce o gli smentisce la truffa, che un’azione collettiva, di tanti cittadini che si sentono truffati, denunciano il danno attraverso un’associazione di categoria e un avvocato che li rappresenta.

Confermato il danno dicono:
“Si, hai ragione, sei stato truffato, ora vatti a cercare un avvocato per chiedere i soldi”.

Questa è la Class Action all’italiana che è passata con l’emendamento al Senato. Noi dobbiamo fare una battaglia, quella di portare la Class Action all’americana per quanto riguarda la parte legale, cioè quando l’avvocato prende in mano l’azione risarcitoria e lavora fino al risarcimento del danno.
Il cittadino truffato non paga una lira per chiedere il risarcimento, ma lo ottiene dallo stesso avvocato che intenta l’azione risarcitoria, capisce che c’è e dichiara la truffa e poi va a tutelare il cittadino fino alla restituzione del danno.

L’ultima parte è quella dell'allargamento delle categorie.
Abbiamo esteso non solo a quelle 15 categorie, che erano i poteri forti, che erano l’assegnazione delle categorie già stabilite dallo Stato, ma le abbiamo allargate e vogliamo chiedere l’ufficializzazione di questo allargamento per tutte le categorie che qualsiasi cittadino può mettere in piedi per chiedere una giusta causa per una truffa che ha subito o pure no.

Questi tre punti una volta centrati, ci rivedremo sicuramente da qui a brevissimo siccome si voterà la Finanziaria entro questo mese, porteremo questa iniziativa dicendo quello che è stato fatto, e se non è stato fatto raccoglieremo quelle firme per portare avanti questa azione, che è quella di liberare il cittadino da questa truffa e tutelarlo, con un Referendum. Ma speriamo che prevalga più il senso di responsabilità di questa politica.

Questa è una cosa che noi stiamo portando avanti. L’Italia dei Valori, tutti gli amici, tutte le sollecitazioni che abbiamo dato come Meetup, tutti gli amici degli altri partiti che hanno capito l’importanza di questa Class Action, ...

Fonte:
fantasex
00venerdì 30 novembre 2007 10:31
Re: Re:
paperino73, 19/11/2007 10.24:



OT
Non la conosco.
Ma se esiste una legge così, non posso che esserne contento. [SM=x44458]
/OT







ecerto che le donne non sono Panda ( haipresente l'animaletto bianco e neroche tromba una volta l'anno?)
e quindi una riserva exlege mi pare offensiva, ben altra cosa sono i diritti inequivocabilmente eguali e la necessità, troppospesso trascurata di ricondurre al primato della politica e della sua moralità alcune scelte!


Quanto al resto...
bisogna avere l'onere e l'onestà di dichiararsi per quello che siamo!
io sono un coglione che ha convintamente votato Prodi e che stima Dalema.

tu? berlusconiano? casinista? finiano vergognoso?

la politica si fa a viso aperto, dichiarando chi siamo e poi trovando i compromessi necessari al bene del paese e non viceversa!


paperino73
00venerdì 30 novembre 2007 10:57
Re: Re: Re:
fantasex, 30/11/2007 10.31:

ecerto che le donne non sono Panda ( haipresente l'animaletto bianco e neroche tromba una volta l'anno?)
e quindi una riserva exlege mi pare offensiva, ben altra cosa sono i diritti inequivocabilmente eguali e la necessità, troppospesso trascurata di ricondurre al primato della politica e della sua moralità alcune scelte!


Quanto al resto...
bisogna avere l'onere e l'onestà di dichiararsi per quello che siamo!
io sono un coglione che ha convintamente votato Prodi e che stima Dalema.

tu? berlusconiano? casinista? finiano vergognoso?

la politica si fa a viso aperto, dichiarando chi siamo e poi trovando i compromessi necessari al bene del paese e non viceversa!



[SM=x44473]


Aggredire il declino
00lunedì 31 dicembre 2007 19:46
Re:
Etrusco, 28/11/2007 13.31:

Italia dei Valori: la class action così non basta
di Federico Balestra - Mercoledì 28 Novembre 2007


Il successo dell’introduzione nella finanziaria della class action non ha fermato le proposta di legge che i parlamentari di Italia dei Valori stavano portando avanti.
L’onorevole Pedica spiega, sul sito nazionale, la sua proposta di legge:




www.italiadeivalori.it
Added: November 24, 2007



Questa Class Action, presentata da Manzione e da Bordon, parla di una tutela al cittadino non ancora completa, non quella che vogliamo tutti noi che abbiamo portato avanti l’iniziativa, la mia proposta di legge, le proposte di legge dei colleghi del centrosinistra che sono state assorbite con la mia. Che cosa è uscito fuori da questo emendamento della Finanziaria? E’ uscito fuori tutto quello che noi sollecitavamo.
Una delle tre richieste per rendere veramente un’azione risarcitoria collettiva non all’italiana, ma all’americana, cioè quella che tutela veramente il cittadino.

La prima battaglia vinta è quella che recitava la Class Action all’italiana, che gli illeciti erano solo contrattuali. Noi abbiamo portato anche agli illeciti extracontrattuali, perché non c’è solo lo scandalo della Parmalat e della Cirio, ma ci sono anche gli scandali sulla sanità, ci sono gli scandali per la FIAT, un azione risarcitoria che si può chiedere per quei danni che non sono stati contrattualizzati. Questa è una grossa vittoria per voi, è una grossa vittoria che l’Italia dei Valori sta portando avanti per tutelare veramente il cittadino. Perciò questi illeciti contrattuali sono stati portati avanti per renderli non solo contrattuali, ma tutti gli illeciti che possono aver penalizzato il cittadino.
E’ passato al Senato, ora è passato alla Camera dove
adesso dobbiamo modificare altre due cose.

La cosa più importante è quella dell’azione risarcitoria all’italiana
, quella che recita anche questo emendamento che è passato al Senato, la quale dice che il truffato viene tutelato dall’avvocato che inizia l’azione risarcitoria e gli garantisce o gli smentisce la truffa, che un’azione collettiva, di tanti cittadini che si sentono truffati, denunciano il danno attraverso un’associazione di categoria e un avvocato che li rappresenta.

Confermato il danno dicono:
“Si, hai ragione, sei stato truffato, ora vatti a cercare un avvocato per chiedere i soldi”.

Questa è la Class Action all’italiana che è passata con l’emendamento al Senato. Noi dobbiamo fare una battaglia, quella di portare la Class Action all’americana per quanto riguarda la parte legale, cioè quando l’avvocato prende in mano l’azione risarcitoria e lavora fino al risarcimento del danno.
Il cittadino truffato non paga una lira per chiedere il risarcimento, ma lo ottiene dallo stesso avvocato che intenta l’azione risarcitoria, capisce che c’è e dichiara la truffa e poi va a tutelare il cittadino fino alla restituzione del danno.

L’ultima parte è quella dell'allargamento delle categorie.
Abbiamo esteso non solo a quelle 15 categorie, che erano i poteri forti, che erano l’assegnazione delle categorie già stabilite dallo Stato, ma le abbiamo allargate e vogliamo chiedere l’ufficializzazione di questo allargamento per tutte le categorie che qualsiasi cittadino può mettere in piedi per chiedere una giusta causa per una truffa che ha subito o pure no.

Questi tre punti una volta centrati, ci rivedremo sicuramente da qui a brevissimo siccome si voterà la Finanziaria entro questo mese, porteremo questa iniziativa dicendo quello che è stato fatto, e se non è stato fatto raccoglieremo quelle firme per portare avanti questa azione, che è quella di liberare il cittadino da questa truffa e tutelarlo, con un Referendum. Ma speriamo che prevalga più il senso di responsabilità di questa politica.

Questa è una cosa che noi stiamo portando avanti. L’Italia dei Valori, tutti gli amici, tutte le sollecitazioni che abbiamo dato come Meetup, tutti gli amici degli altri partiti che hanno capito l’importanza di questa Class Action, ...

Fonte:




Insomma da domani entra in vigore la class action,
ma sembra di capire che l'hanno già azzoppata?
Non è come quella americana?

Forse Prodi aveva paura di far danni alle Cooperative Rosse? [SM=x44452]
Etrusco
00lunedì 5 maggio 2008 11:04
CLASS ACTION CON LITIGIO TENSIONI TRA I CONSUMATORI

Tensioni fra le associazioni dei consumatori.

Oggetto dello scontro è la class action, l’azione risarcitoria collettiva contro le aziende che grazie a una riforma introdotta dal ministro uscente dello Sviluppo economico, Pierluigi Bersani, potrà essere avviata a partire dal prossimo luglio.

Gli organismi che difendono gli utenti affilano le armi.
L’Adusbef guidata da Elio Lannutti ha in mente di fare causa contro banche e assicurazioni su tassi e polizze rcauto.
Sul piede di guerra anche il Codacons di Carlo Rienzi.
A tirare il freno è invece l’Adiconsum presieduta da Paolo Landi.
L’Adiconsum ritiene lacunosa e inefficace la norma approvata nella scorsa legislatura.
Una posizione ovviamente ben vista dagli istituti di credito, assai preoccupati, che in una riunione riservata per studiare eventuali contromosse alle class action hanno invitato proprio Landi come unico rappresentante dei consumatori.

Fonte: Panorama
paperino73
00lunedì 5 maggio 2008 11:21
In tema di Class Action

Leggendo un po' qua e là resto sempre più perplesso di quella approvata in Italia.
Tra le letture fatte c'è anche quella di un Paper (il numero 53) dell'Istituo Bruno Leoni
Etrusco
00lunedì 16 giugno 2008 19:09
CLASS ACTION, MARCEGAGLIA: CHIEDEREMO RINVIO ENTRATA IN VIGORE
(Agi) - Confindustria torna a chiedere il rinvio dell'entrata in vigore della legge sulla Class Action prevista per il prossimo 29 giugno.

Lo ha affermato la presidente degli Industriali, Emma Marcegaglia
, anticipando la richiesta che fara' in un prossimo colloquio con il ministro delle Attivita' Produttive, Claudio Scajola.

"Chiedero' ancora una volta al ministro Scajola la proroga dell'entrata in vigore della legge - ha detto Marcegaglia oggi prima dell'assemblea di Federchimica, a cui e' presente lo stesso Scajola - la nostra posizione e' nota, pensiamo che questa legge cosi' come e' fatta non va bene: crea problemi alle aziende, non porta di fatto vantaggi ai consumatori, arricchisce gli studi legali. Noi chiediamo che ci sia un po' di tempo per ridiscuterla e mettere a posto alcuni aspetti molto penalizzanti".
Etrusco
00mercoledì 17 settembre 2008 12:04
Class action: limite alle adesioni

Giustizia

Nel corso di un'audizione della Commissione Finanze alla Camera, Il Ministro per lo Sviluppo Economico Claudio Scajola ha annuciato che il Governo potrebbe limitare l'adesione alle azioni risarcitorie collettive (le cosiddette class action) al primo grado di giudizio, mentre oggi è possibile aderirvi fino all'appello.

Scajola ha anche annunciato il rafforzamento delle forme di conciliazione preventiva,
mentre il Ministero della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, vorrebbe
introdurre una forma di class action anche per la pubblica amministrazione.

Sono queste le modifiche alla normativa sulla class action, approvata con la Finanziaria del 2008, che sarebbe dovuta entrare in vigore il 1° luglio scorso ed è stata, invece, spostata a gennaio 2009. Scajola ha annunciato che "la class action potrebbe rientrare nel disegno di legge sullo sviluppo, che prevede una sessantina di emendamenti".

Fonte: Help Consumatori

16 Settembre 2008 - 18:43



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Su questa Class Action si sta indugiando troppo:
troppi ripensamenti e rinvii finora.
Si potrebbe benissimo prendere la Class Action così com'è negli USA ed implementarla nel sistema giuridico italiano.
Etrusco
00giovedì 18 dicembre 2008 19:28
Doveva entrare in vigore tra pochi giorni
ed invece?
E' stata prorogata l'entrata in vigore di questa Class Action
ancora di altri 6 mesi!!! [SM=x44493] [SM=x44492] [SM=x44491]
Etrusco
00martedì 15 maggio 2012 19:21
Avremo mai in Italia una Class Action a tutela dei piccoli consumatori così come in USA? [SM=x44473]

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