MotoGP - Jerez - Rossi senza discussioni, Pedrosa è secondo
25-03-2007
Una vittoria, la 59° nella top class (85 nel Motomondiale), da definirsi autoritaria per una gara esemplare, semplicemente perfetta. Valentino Rossi ha dominato in casa di Pedrosa a Jerez, vincendo la prima corsa dell'anno e spezzando un digiuno per lui insopportabile di 5 GP senza il gradino più alto, non lasciando spazio alle speranze degli avversari. Dominio dal primo all'ultimo giro, cronologici da record, una Yamaha che ritrova smalto e competitività con Colin Edwards terzo: una giornata da ricordare per la compagine vestita dei colori Fiat, un momento di gioia per Valentino Rossi che cancella i riferimenti dei test invernali, dove le simulazioni di gara prospettavano un Pedrosa dominatore con 30" di vantaggio su tutti. Dani ce l'ha messa tutta, ma si è scontrato con il miglior Rossi, la miglior Yamaha, la giornata giusta, perfetta per questo indissolubile connubio. Il campionato adesso propone nuovamente Valentino Rossi in testa a quota 45, seguono Pedrosa e Stoner a 36, con il Ducatista autore di un'ottima rimonta (quinto sul traguardo) dopo una fase centrale della corsa decisamente sottotono. Delusione invece dai nostri Melandri e Capirossi, alle prese con mille problemi archiviando il weekend iberico rispettivamente con un ottavo e dodicesimo posto, così come Nicky Hayden 7° dopo una "sfuriata" iniziale dove sembrava puntare al podio. Domani si prospetta ancora una giornata di lavoro per tutti, test post-GP con tante novità tecniche, poi una sosta di tre settimane che ci porterà a Istanbul. Con Valentino Rossi leader del Mondiale...
Cronaca di Gara
Pole position per Daniel Pedrosa, subito alle sue spalle Valentino Rossi con l'incognita Checa al terzo posto. Bellissima prima fila con 15 piloti in un secondo, i primi 3 in 58 millesimi, quanto basta per proporre una corsa emozionante dal pronostico incerto. Tutto è pronto, 138.168 spettatori paganti, clima mite e temperature dell'asfalto intorno ai 30°; sono le 14:01 a Jerez de la Frontera, accensione, spegnimento del semaforo... via!!! Ottimo scatto di Pedrosa, secondo è Rossi davanti a Edwards, Checa, Hayden, Stoner e Nakano, nessun jump start e possiamo ufficializzare "partenza valida". Si va verso la Dry Sack e Valentino Rossi si porta al comando con una perentoria staccata su Pedrosa, dietro Hayden recupera ed è quarto con Alex Hofmann che rientra ai box.
Posizioni stabilizzate, l'unico che si inventa qualcosa è John Hopkins, portatosi al quinto posto complice un doppio sorpasso ai danni di Checa e Stoner, quest'ultimo in difficoltà e costretto a dar strada anche a Marco Melandri. E' il momento di dar gas e Valentino Rossi realizza un impressionante 1'40"905, seguito a mezzo secondo da Pedrosa, più staccati Edwards, Hayden e Hopkins. Bandiera nera per Alex Hofmann, rientrato ai box realizzando un "cambio moto" vietato dal regolamento (a meno che non ci sia in concomitanza un passaggio dalle gomme slick a rain/intermedie).
Non capita niente di importante nella prima parte di gara, dopo 12 soporiferi giri si risveglia Toni Elias, passando come una furia Stoner, Checa e Melandri lanciandosi all'inseguimento della coppia Hayden/Hopkins ancora in lotta per la quarta piazza. Davanti tra Rossi e Pedrosa ci sono sempre 8 decimi, che diventano 1"2 al 14° giro: la Yamaha #46 è in fuga, difficilmente Pedrosa proverà una risposta...
Undici giri alla bandiera a scacchi, Elias è una saetta e passa Nicky Hayden, ma pochi metri più avanti John Hopkins sbaglia, perde l'anteriore e vola malinconicamente a terra! Disperazione al box Suzuki, una buona occasione buttata al vento per una classifica che adesso recita Rossi primo indisturbato, seguono Pedrosa, Edwards, Elias, Hayden, Stoner e Checa.
Il Ducatista passa il Campione del Mondo, è quinto e prova un'improbabile rimonta su Elias che è due secondi davanti e molto staccato rispetto a Edwards, terzo in solitaria. Inizia a cinque giri dal termine la Via Crucis di Hayden, scavalcato anche da Carlos Checa e in crisi con la propria moto e con le gomme Michelin sulla durata. In ogni caso c'è poco da fare, cala la bandiera a scacchi con Valentino Rossi davanti a tutti, prima vittoria stagionale davanti a Pedrosa, Edwards, Elias e Stoner, mentre Kenny Roberts Jr si ferma poco dopo il traguardo con la propria KR212V (problematiche in materie di consumi?). La classifica recita Rossi 45, Stoner e Pedrosa 36, domani test post-GP con tante novità (gomma anteriore da qualifica Bridgestone, evoluzioni motoristiche per Honda e Suzuki), prossima gara a Istanbul tra tre settimane.
Le dichiarazioni "a caldo" dei protagonisti
Valentino Rossi: "E' stata una gara bellissima, ho "goduto" veramente. Di solito quando si sta lì davanti da solo gli ultimi giri pesano però il gusto della vittoria è troppo bello e difficile da spiegare. Avevo i brividi. La moto andava molto bene, ringrazio la squadra e la Michelin. Sono molto contento, questa mattina abbiamo fatto qualche ultimo ritocco e la moto andava veramente bene. Ora dobbiamo lavorare perchè arrivano due gare difficili per noi"
Daniel Pedrosa: "E' stato fantastico perchè penso che abbiamo fatto un buon weekend. La gara è stata dura, Rossi ha subito fatto un gran ritmo, io non sono riuscito a tenerlo e quindi ho difeso il 2° posto. Sono molto contento: il pubblico è stato fantastico!! Questo insieme al Qatar è un bel risultato. Speriamo che alla prossima possiamo migliorare"
Colin Edwards: "Bella gara, sono partito bene e pensavo di poter rimanere con i primi ma la moto scivolava molto, soprattutto negli ultimi 10 giri. Valentino oggi era davvero troppo veloce..."
ORDINE DI ARRIVO
CLASSIFICA MONDIALE
250
Lorenzo piega un grande Bautista. Dovi sul podio
Contare i “favori” che si sono scambiati in pista Lorenzo, Dovizioso e Bautista nel Gp di Spagna è stato impossibile: a Jerez si è assistito a una gara tra le più combattute degli ultimi tempi, a tratti entusiasmante con i tre piloti racchiusi in un fazzoletto, gomito a gomito in staccata. Questo finché Lorenzo non ha deciso di rompere gli indugi, passando al comando a cinque giri dalla fine lasciando a litigare Dovizioso e un arrembante Bautista per la seconda piazza.
In sella a una Honda inferiore alle Aprilia, “Dovi” le ha provate tutte, resistendo a tutti gli attacchi e attaccando a sua volta in staccata, suo punto forte, ma alla fine ha dovuto cedere. Una resa onorevole, considerato che la Honda del forlivese è stata l’unica in lotta per le posizioni che contano in mezzo a una selva di Aprilia, compresa la nuovissima Rsa di Alex Debon, quinto davanti alla Ktm di Hiroshi Aoyama, penalizzato dalla ferita alla mano destra rimediata in Qatar.
Lorenzo esce quindi da Jerez a punteggio pieno nel Mondiale, con 17 punti di vantaggio sul primo inseguitore, che rimane Alex De Angelis: il sammarinese è partito bene dalla dodicesima piazza conquistata in prova, portandosi in fretta al quinto posto, ereditando poi il quarto dopo la caduta di Barbera, a dieci giri dalla fine, ma non è mai riuscito a impensierire il trio di testa.
Ancora molto bene Lai con l’Aprilia di Campetella, undicesimo, mentre anche Alex Baldolini ha chiuso a punti, tredicesimo. Simoncelli è finito nella via di fuga dopo poche curve, chiudendo un weekend decisamente sfortunato per la Gilera.
125
Nella fiera dell’est Talmacsi beffa Pesek
Il primo colpo di scena della 125 accade ancora prima del giro di ricognizione: Mattia Pasini, mentre è impegnato nel giro di allineamento, rimane fermo lungo la pista con la moto ammutolita. Il riminese spinge come un dannato per riportarla ai box e ripartire con la seconda moto, ma la pit lane è già chiusa ed è costretto a partire in fondo al gruppone.
In mezzo giro è quattordicesimo, al primo passaggio è decimo, ma poi Mattia si aggancia con la Honda di Bradley Smith e finisce nella ghiaia. Il riminese non può fare altro che ritirarsi imprecando ai box. Un altro zero pesantissimo dopo quello incassato a Losail.
Là davanti a giocarsela rimangono così Gabort Talmacsi, che va subito in testa, e Lukas Pesek che alle sue spalle si fa sempre più minaccioso: la lotta tra i due piloti dell’est continua fino all’ultimo giro, con Pesek che attacca deciso a poche curve dalla fine ma si fa fregare all’uscita dell’ultima curva, uscendo malissimo, facendosi succhiare la scia e perdendo per una sciocchezza la volata, 14 millesimi.
Simone Corsi è scivolato dopo soli due giri mentre era terzo, e così i colori italiani si devono accontentare del comunque buon decimo posto di Lorenzo Zanetti, che entra nella top ten con l’Aprilia del team Sicilia. Subito dietro di lui il duo del team Wtr formato da Stefano Bianco, autore di un’altra bella gara, e da Andrea Iannone.
Out anche De Rosa nelle fasi iniziali, mentre Sandi, che era in lotta per una posizione a punti, è scivolato a due giri dalla fine.
Grande quarto posto del debuttante Pol Espargarò, che ha beffato nel finale Sergio Gadea. In crescita la Ktm con Koyama, che era appunto quarto ma no ha visto il traguardo per una scivolata a quattro tornate dalla fine.
Nel mondiale Talmacsi, Faubel e Pesek sono racchiusi in nove punti: l’ungherese a 45, lo spagnolo a 41, e il ceco a 36.