LA LUNGA NOTTE DI IPEROPOLI
E' notte nell'angusto antro lontano dalla metropoli ipercafona dove la fattucchiera Chignon lavorava oramai da giorni senza sosta al suo nuovo intruglio, speranzosa di poter sortire finalmente gli effetti sperati e non esser più presa in giro come al solito dal collegio delle streghe.
Stavolta avrebbe fatto Caboom, ciò che stava preparando le sarebbe fruttato, se fosse riuscita nell'intento, il riconoscimento ufficiale di strega dell'anno.
Alla faccia di quelle cretine che la prendevano sempre in giro per i suoi fallimenti...
Gurdava estasiata il calderone che ribolliva già pregustando il successo...il riscatto, la vendetta e infin la fama che la aspettavano.
Un misto di gioia e paura le germogliavano dentro, la speranza di star finalmente riuscendo, ma anche la sottile paura di subire l'ennesima disillusione, l'ennesimo insuccesso.
Ma stavolta si, si siiiiiii
Chignon non credeva quasi
ai suoi occhi! Gli effetti sperati si manifestavano sul liquido...le sottili onde che increspavano la superficie della sostanza ribollente e il colore violaceo glielo confermavano...gli occhi di Chignon si riempivano di lacrime mentre nella notte angusta si levavano grida folli e inquietanti
..... nel boschetto che fronteggiava l'antro un passerotto si levava in volo,ancora assonnato ma sconvolto...
Kay?? KAYYYYY??? La voce di Arsenio si levava fastidiosa col suo solito tono stizzato e frettoloso. " Che caxxo vuoi??" e' la risposta come al solito dolce e delicata.
Arsè: Son le 7 del mattino e ancora non mi hai preparato la frittata di peperoni! E' la risposta lamentosa e triste del povero sceriffo di Iperopoli.
Kay: fattela da solo coglione!
Arsè: Che? Orione?
Kay: no, coglione, sordo e rimbecillito compagno che mi ritrovo...(adesso il tono scende verso un'inclinazione rassegnata..è quella che più stizza il nostro Arsenio..)
Arsè: Brutta indegna, stasera niente sesso!
Kay: Come se ci fossero dubbi...(l'intonazione rassegnata tende verso il doloroso adesso..ma Kay calca volutamente il tono con lenta deliberazione...godendosi la rabbia che vede salire sul volto del marito)
Arsè: Sei una puttana! me lo diceva sempre la mammina!
Kay: che ci posso fare se non mi soddisfi?dovrò pur sfogare!E poi buona quella...
...
ma lasciamo pure in dissolvenza i nostri piccioncini al loro quotidiano idillio...
Leonessa si affaccia al balcone, assaporando il mattino iniziato per lei così tardi. Adora il calore del sole che le scalda il viso, in giornate come quella.
E' pieno giorno oramai, e le strade di Iperopoli scaldate dai prematuri raggi estivi sembrano fremere per un'insolita elettricità...si odono voci e parlottii lontani..ma non troppo.
Qualcosa sta accadendo, qualcosa di nuovo nella cittadina forumesca.
Sembra che la gente sia tutta in piazza...e si ode una voce parlare con autorità nel megafono...la curiosità la invade.
Paperino! Paperinooooooo!!!
Io: Mmmmmmmmmmmmm
Leo: Corri, vestiti pelandrone! andiamo a vedere che succede!
io: eh? uh?
Leo: forza! Sono le 11.30, è ora di alzarsi! E guarda che occhiaie!
io: ma tu come fai a trovare tutta sta forza..bah...(vorrei restare a letto a dormire fino al giorno dopo, faccio per dirlo ma mi blocco...rassegnato stoico e saggio mi alzo, tanti anni di convivenza con la grintosa felina mi insegnavano che non l'avrei spuntata...)
Nel
forum la folla era tutta rivolta col naso all'insù,
osservando la graziosa figura che faceva il suo annuncio emozionata e trepidante, e con un pizzico di rivalsa nella voce..rivalsa verso un pubblico (prevalentemente quello femminile) che l'aveva sempre osteggiata e derisa per le scarse doti alchemiche...o anche e più probabilmente ,in realtà, per il forte ascendente che la piccola fattucchiera riscuoteva presso i maschietti di Iperopoli.
Quando Leo e Paperino arrivarono in piazza, Chignon era già andata via, o per meglio dire scappata via. Il suo annuncio aveva provocato una prima ondata di stupore, seguita da una reazione violenta delle donne che avevan cominciato a urlare e tirare pomodori.
Quella scellerata! Quella fattucchiera da due soldi aveva pensato...aveva osato...pubblicizzare una sua nuova marmellata ai mirtilli! A detta di Chignon le fantastiche proprietà dell'intruglio avrebbero donato, a chiunque lo avesse assaggiato, una vigoria fisica e una virilità senza precedenti, rendendoli capaci di soddisfare 50 donne e più!
Kay aveva ascoltato, come tutti, attonita e sconcertata le
dichiarazioni di Chignon...un pizzico di speranza le si era in effetti sollevata in un antro remoto del cuore...ma poi un ben più razionale pensiero aveva preso il sopravvento: Chignon aveva detto che il suo prodotto poteva guarire grandi mali, ma non si parlava di resuscitare i morti...ogni speranza di poterlo usare sul famoso sceriffo della contea di Iperopoli le svanì di colpo, destandola dai suoi sogni con la violenza di uno schiaffo.
Mentre Chignon ancora parlava si allungò a prendere un pomodoro dalla vicina bancarella, e lo scagliò verso il palco colpendo, con mira imprevista, giusto in faccia l'improvvisata oratrice.
Fu lo schiocco che liberò la folla dal suo torpore, le donne si
aizzarono tutte assieme gridando e inveendo a più non posso:
Brutta strega!
A chi vuoi rifilare le tue porcherie!
Al mio uomo non serve la tua marmellata!
Vuoi portarti a letto tutto il paese col tuo intruglio!
Puttana!
Puttana!
..e solo una precipitosa fuga salvò miracolosamente la piccola
fattucchiera dall'ira delle donne.
Il giorno dopo, ovviamente, la famosa marmellata ai mirtilli era in tutte le mercerie del paese.
La ormai non più giovane salumiera del quartiere si affacciò al balcone a sbattere i panni, e vedendo la vicina fare lo stesso non perse occasione per dire: Ma che si crede quella? Qui non abbian bisogno certo della sua marmellata! Gli uomini, in questa casa, son tutti forti
e fieri!
vicina: a chi lo dici! quella scellerata dovremmo cacciarla! Si vede che da dove è venuta lei son tutti flaccidi i maschietti!
salumiera: eh , per questo viene qui cercando di rubarsi i nostri!
Vicina: cacciamola!
E tutto il paese era un accavallarsi di urla di odio e risate di scherno
Ovviamente prima di sera le prime scorte di marmellata di tutte le salumerie eran terminate....
Arsenio era steso nel letto, con il solito pigiamino regalatogli 13 anni prima dal nonno e il cappellino col pon pon che scendeva che gli piaceva tanto. Il solito Arsenio, direste, ma nello sguardo c'era una luce nuova.
Arsè: Kay, Kayyyy, perchè non vieni a letto? E' tardi..sarebbe ora che la smettessi di limare le unghie dei piedi con quella sega elettrica,continui domani!
Kay: ma che vengo a fare? non ho sonno!
Arsè (tono malizioso) ma non ho mica intenzione di farti dormire...
Kay: (stupita e incredula, ma col tono di chi ha ormai la giusta esperienza per non abbandonarsi a false speranze e sicure delusioni)
avrai mica comprato quella marmellata?
Arsè: No no! Ma che dici? Ne abbiamo già parlato (coprendosi in un moto di vergogna l'occhio ancora pesto, frutto della loro ultima discussione...) ti pare che avrei fatto una cosa simile senza il tuo consenso?
Kay: (desolata e rassegnata) eccomi, sto arrivando, non ti emozionare troppo eh?
Kay entra nella stanza con indosso l'accappatoio per la doccia appena fatta e depone la sega elettrica sul solito comò mentre Arsenio furtivamente nasconde sotto il letto il cucchiaino ancora sporco....
Paperino osservava attonito il foglietto di carta che aveva tra le mani, non sapendo bene cosa pensare.
Leonessa stava ancora affaccendandosi in cucina a pulire i piatti sporchi della serata sempre parlando di quella maledetta cugina che sarebbe arrivata tra due giorni a infestare la casa e interrompere la loro intimità...ma Paperino non la stava ascoltando...
Era andato nello sgabuzzino a prendere il nuovo pacco di caffè per prepararlo alla compagna, carico e amaro come piace a lei..e sotto il barattolo della kimbo aveva trovato quel biglietto.
Inspiegabile come potesse esser stato messo lì, ma non era questo aspetto, in quel momento, ad occupare la sua attenzione.
Sul foglio era scritto, con una calligrafia elegante e leggermente inclinata verso destra:" Fatti trovare stanotte all'ingresso dell'altro fuori Iperopoli. E' una cosa troppo importante, non dire nulla a nessuno. Chignon"
Leonessa parlava ancora dell'odiosa cugina mentre Paperino si rigirava interdetto il foglietto tra le mani, pensieroso...poi d'un tratto prese la decisione.
Kay entrò nella stanza ancora bagnata, con l'accappatoio che non impediva ai lunghi capelli sciolti di spargere gocce d'acqua in giro per il pavimento della stanza. Posò (stunf!) la sega elettrica col la risaputa delicatezza sul comò e si voltò verso il marito, rimanendo con gli occhi sbarrati per lo stupore.
Arsenio era steso supino nel letto, gli occhi sbarrati,
le gambe gli tremavano mentre grondava sudore da tutti i pori.
Stai bene? chiese Kay. No, disse Arsenio sofferente. Mi sento lo stomaco in fiamme, devono essere i topi morti che hai cucinato stasera.
Kay: sempre a recriminare sulla mia cucina! (ma stavolta era
preoccupata sul serio, Arsenio stava davvero male)
Arsenio: senti amore (la preoccupazione di Kay salì vertiginosamente nell'udire l'inusuale epiteto rivoltole) so che non sarebbe proprio il momento, come dire, più opportuno...ma sto davvero male..di dispiace se, se...
Un'ora prima....
Leo? Senti, lo so che è tardi, ma mi ha chiamato mio fratello
chiedendomi un aiuto per tirare via un cane incastrato sotto un
carrello elevatore in avaria, che lo sta schiacciando! Torno prima possibile.
Leo: Oh, povera bestia, corri corri!
......(vergogna a mille) faccio una scorreggina?
Kay: No, lo vedo che stai male, fai pur...
Kay non ebbe il tempo di pentirsi della sua ultima frase, neppure ancora ultimata che...
SBRANGHETE! ,una secchiata di merda esplose dal culo dello sceriffo riversandosi dappertutto, con schizzi sui pomini del letto, sulle pareti, mentre l'esterrefatta mogliettina restava impietrita con gli occhi sbarrati e schizzi di merda per tutto il viso....
SBRANGHETE! Un'altra secchiata partiva violenta come un fiume in piena troppo a lungo trattenuto dagli argini...
Kay si riprese dal suo temporaneo stupore, la necessità immediata le imponeva di rimandare a dopo lo stato catatonico da shock e agire prima che fosse troppo tardi. Corse verso le finestre spalancandole mentre un fiume di merda saliva nella stanza coprendole già buona parte dei piedi. Kay agì d'impulso, e istintivamente fece l'unico gesto che avrebbe loro salvato la vita.
Urla e rumori sordi si sentivano, dalla finestra, in tutta la città, che sembrava esser entrata d'improvviso in guerra.
Tonnellate di merda si stavano riversando, in quel preciso momento, per tutta Iperopoli.
Paperino si guardava attorno, in quella landa desolata, chiedendosi se non fosse stato un brutto errore rispondere a quello strano e sinistro invito. Un brivido gelido gli percorse la schiena e quando una mano fredda si posò sulla sua spalla, per poco non saltò fisicamente in aria dallo spavento.
Riuscì tuttavia a mantenere un decoro di facciata e si voltò con apparente calma verso Chignon che gli stava sorridendo, appoggiata con una mano e il mento contro la sua spalla. Gli occhi le luccicavano vispi e vitali.
Io: Che cos'è tutto questo mistero? Cosa dovevi dirmi di così
importante?
Chignon: Volevo vederti, mi pare che la cosa non sia dispiaciuta nemmeno a te, visto che sei corso!
Io: Credevo che ci fosse qualche motivo serio...
Chignon: ma c'è un motivo serio , ho notato che non hai comprato la mia marmellata, e quindi (avvicinandosi maliziosa) te ne ho portato un pò, è davvero un peccato che tu non l'assaggi!
Io: (secco) Non mi serve la tua marmellata.
Chignon: ma si ma si, maschione! Lo so che non ne hai bisogno...la mia non è solo una medicina...è anche molto buona..che ne diresti di assaggiarla..così, per farmi contenta?
Io: senti adesso dovrei andare...Leo potrebbe arrabbiarsi se mi vede qui...
Chignon: su su...solo un assaggino e poi ti lascio andare, promesso.
Oramai sei giunto sin qui! che ti costa?
Nel dirlo estrasse dalla borsa un barattolino, si avvicinò a me, intinse un dito nella marmellata e me lo porse, accostandolo voluttuosa alle mie labbra.
Io: Chignon, non mi sembra una buona idea, eppoi questa situazione è paradossale! Siam qui, nel mezzo di una landa desolata in piena notte, soli, con te che mi porgi un dito sporco di marmellata! Ma ti pare! Roba da film di serie zeta...
Chignon: ma se è paradossale...a maggior ragione puoi accontentarmi..non c'è nulla di male...poi ti lascio andare(e nel dirlo avvicina le sua labbra al dito teso, e quindi alle mie...)
Ok, basta che poi la finiamo qui con questa assurdità, dissi mentre prendevo tra le labbra il suo dito, leccandone la sostanza che lo ricopriva.
Il sapore era inaspettatamente buono, delizioso direi...e un'improvvisa esaltazione fisica e mentale sembrò impossessarsi di me. Chignon mi si avvicinò ancor di più, certa di aver oramai raggiunto il suo scopo, ma improvvisamente si bloccò, i suoi occhi mi attraversavano aperti e fissi tradendo lo stupore più sincero.
Mi voltai, e vidi la mia amata alle mie spalle, mi aveva seguito!
Lo sguardo di Leonessa era terribile, espressione di tutta la furia leonina che stava per abbattersi come un flagello divino.
Chignon provò a parlare: Leo...guarda...
Leonessa, furiosa, le disse: "Tu non mi freghi, troia maledetta!" So bene quali eran le tue mire, quindi sarà meglio da parte tua che taccia, chè già muoio dal desiderio di darti ciò che meriti!
I linemanti contratti e la furia mal contenuta dall'espressione
aggressiva e folle degli occhi suggerirono a Chignon che la minaccia era sufficientemente credibile, dunque, saggiamente, decise di tacere.
Paperino decise di intervenire
esclamando: "Posso spiegare tutto! non è come credi..." ma non fece in tempo a finire la frase che improvvisamente
si piegò in due dal dolore, un dolore tremendo, che gli sconvolgeva lo stomaco.
Fece appena in tempo a correre nel buio fra cespugli e arbusti,
riparando gli occhi delle fanciulle dallo spettacolo indecoroso che si stava preparando.
Rumori sordi e scrosci acquosi si levarono nella quiete del boschetto.
Kay osservava attonita la scena, non sapendo darsi una spiegazione razionale a ciò che i suoi occhi le stavano trasmettendo, evidentemente ubriachi..per non parlare del naso!
Arsenio adesso sembrava tranquillo, anche se spossato, steso su un letto tutto inzaccherato di merda..mentre a terra si alzavano ancora una ventina di cm di liquido melmoso e merdaceo...che le arrivava ancora fino ai polpacci...ma fortunatamente stava oramai scendendo...riversandosi attraverso la porta verso la strada...
qualunque cosa fosse successa stava finendo, per grazia di Dio.
Mentre abbozzava questi approcci di razionalità, Arsenio si alzò dal letto. Aveva uno sguardo strano, e la guardava senza alcuna espressione decifrabile...uno sguardo senza intelletto, senza alcuna intelligenza apparente. "La cosa non dovrebbe stupirmi!" si sorprese a pensare Kay...ma stavolta era diverso dal solito sguardo che era abituata a conoscere...
Finalmente Arsenio parlò: "io so cosa è stato" disse. Kay lo guardò, senza capire.
"E'STATA LA MARMELLATA DI QUELLA STREGA!" Urlò, fuori di sè, mostrando quello che doveva essere, incrostazioni di merda a parte, un barattolo di marmellata.
D'improvviso Kay capì, acquisendo la consapevolezza con la violenza di un pugno nello stomaco.
"Hai acquistato la marmellata di Chignon! Brutto idiota! Ti avevo ordinato di non farlo! Tu e le tue ridicole speranze, lo vedi? Lo vedi cosa hai combinato? Solo merda! Brutto idiota! Brutto idiota! ti dovrei gonfiare come un cotechino per la tua idiozia! Ti dovrei..." le parole le morirono in bocca.
Era esterrefatta. Arsenio aveva reagito. Forse in un moto di orgoglio o forse ancora sotto gli effetti stupefacenti del prodotto della strega, Arsenio aveva reagito..e COSA aveva fatto!
Nessuno dei due si capacitava di quello che stava succedendo...la mano di Arsenio, piena di marmellata...era ancora premuta sulla bocca di Kay...che si era ritrovato improvvisamente questo sapore dolciastro di mirtilli in gola...misto a quello acre e dispettoso della merda.
Marmellata ai mirtilli e merda...le avessero mai detto che un giorno avrebbe fatto colazione così, chissà quante risate si sarebbe fatta!
Formulò questo pensiero, e incredibilmente cominciò a ridere...con la bocca piena di delizioso sorbetto ai mirtilli e merda liquida e dal terribile odore...Kay rideva! mandando versi rochi e schizzi del suo lauto pasto.
Arsenio la guardava come si guarda un folle, testa reclinata di lato e uno sguardo misto di incredulità e compassione.
Poi si manifestarono gli effetti.
Kayscarpetta si ritrovò nuda nel letto, masturbandosi
furiosamente con la gamba di una sedia (primo oggetto che le era capitato a tiro) e agitandosi convulsamente sulle lenzuola madide di cacca e spostando in aria con una forza erculea l'improbabile attrezzo del suo autoerotismo.
Arsenio capì al volo, con una velocità sorprendente, che la marmellata di Chignon non era un flop.
Era in realtà potentissima.Ma agiva solo sulle donne!!!!
Osservò triste la moglie accanirsi con furia disumana sulla gamba della sedia fin quasi a spezzarla...
Leonessa: Sei andato a un appuntamento con quella senza dirmi nulla!
La furia che sprigionava era temibile, ma Paperino sapeva come
prenderla, la leonina sua.
Paperino!: Sai bene che non ho fatto nulla e nulla avrei fatto, son andato lì per un misto di curiosità e sfida, ma sai bene che non ti avrei mai tradita! Non mi ha proprio sfiorato neanche il pensiero!
Leo sfoderò il miglior sguardo dubbioso di cui era capace, ma in realtà sapeva di potergli credere, lo conosceva abbastanza da sapere di poterlo fare, di potersi concedere questa piccola grande ingenuità.
Si voltò tuttavia, incrociando le braccia e mostrando le spalle, in un gesto offeso e capriccioso.
Paperino le si avvicinò da dietro, la abbracciò, e cingendola teneramente con le braccia le disse: "Leonessa, io ti amo".
La questione della marmellata di Chignon fu a lungo il principal motivo di discussione degli iperopolesi e non solo, ma tutto fu superato con qualche buona secchiata d'acqua e tanta limonata.
Per la serie: e vissero felici e pieni di merda.
THE END
[Modificato da Paperino! 26/06/2004 17.01]