A Gerusalemme tra storia e magia

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killing zoe
00domenica 6 marzo 2011 23:54
di Ida Bini
E’ bella da impazzire, Gerusalemme, ed è una città misteriosa, magica, l’unico luogo al mondo che riesce a esprimere contemporaneamente sacralità, durezza e spiritualità. Ovunque nella Città vecchia si avvertono profonde emozioni e vibranti sensazioni perché qui, in uno spazio esiguo, convivono fedi religiose e popolazioni diverse - armeni, cristiani, musulmani ed ebrei – passato e presente, storia e cultura. Non c’è da stupirsi, dunque, se in uno stato di trascendenza ci si ritrova a pregare o a piangere davanti a un muro di enormi pietre squadrate che delimita l’ultimo tempio degli ebrei, distrutto dai Romani nel 70 d.C. e mai più ricostruito.

Oppure si passeggia per le sue strade senza perdersi, come se si fossero percorse da sempre, o ci si commuove davanti a una yeshivà, la casa di studi religiosi dei rabbini sefarditi, mentre si ascoltano i giovani leggere, chini sui libri, le sacre Scritture. La prima sensazione, entrati a Gerusalemme, è di trovarsi in una terra di secolari accadimenti sacri alle tre religioni monoteiste: nei suq, sparsi lungo tutta la città, i berretti neri degli ebrei osservanti e i colbacchi degli ortodossi si mescolano ai veli delle donne arabe e ai caftani colorati in un incrocio di volti segnati e forti, avvolti da un acre odore e da un intenso profumo di essenze. Lungo le stradine del centro ci si imbatte in religiosi armeni, frati francescani e monaci etiopi che sbucano dai portoni dei palazzi color miele; in lontananza si avvertono le preghiere del muezzin e degli ebrei e il suono dei campanili.

Il tempo, qui, sembra non trascorrere e spesso si avverte la sensazione, fortissima e vibrante, che Gesù ci cammini accanto tra i vicoli della Città vecchia. E’ il lato misterioso e magico di Gerusalemme, che fa rivivere antiche e stranianti vertigini perché qui ogni casa, ogni via, ogni pietra racconta la sua storia a chi sa ascoltarla. Se Tel Aviv, l’altra grande città sul Mediterraneo, è giovane, moderna, divertente, piena di ristoranti all’aperto e discoteche, locali sul lungomare e gallerie d’arte, Gerusalemme è il suo esatto contrario: tutto è pervaso di pace, meditazione, evocazione e bellezza, nonostante lo scompiglio storico di cui è vittima da tanto, troppo tempo.

Nonostante il traffico caotico, i mercati stracolmi di gente e i check-point, il controllo dei soldati agli accessi dei quartieri più difficili, l’aria che si respira girando per le strade di Gerusalemme è tranquilla, lieve. Per scoprire l’anima di Gerusalemme bisogna varcare una delle otto porte delle sue possenti mura ed entrare nella Città vecchia. Lungo il perimetro fortificato, fatto erigere da Solimano il Magnifico nella prima metà del XVI secolo, c’è una porta sbarrata: è Porta d’Oro, rivolta a oriente, da dove, secondo antiche profezie ebraiche, entrerà un giorno il nuovo Messia, mentre di Porta di Erode si dice che sia stata attraversata da Gesù. Porta di Damasco è la più bella e la più grande e ospita sotto le sue volte un caratteristico mercato. Sorge nel quartiere musulmano e gli arabi la chiamano Bab el-Amud, porta della Colonna, perché la porta, dopo tante vicissitudini storiche, venne ricostruita dai Romani nel ll secolo d.C. con una colonna dedicata alla vittoria dell’imperatore Adriano.

Gli ebrei, invece, la chiamano Sha’ar Shekhem, cioè la “porta per la città biblica di Shekhem”, Nablus. Passeggiando lungo le mura si arriva a Porta di Jaffa, dove si trovano i ruderi della “cittadella” con la torre di Davide, fortezza costruita da Erode il Grande per difendere il muro settentrionale di Gerusalemme, da sempre il punto più debole, che mostra attraverso i numerosi resti archeologici la stratificazione delle varie epoche storiche. Accanto alla porta, in un edificio che risale a 500 anni fa, c’è il museo della Torre di Davide e della storia di Gerusalemme (http://www.towerofdavid.org.il/) con documenti e oggetti che coprono un periodo storico di 4mila anni. Non lontano si passeggia nel magnifico Parco archeologico (http://www.archpark.org.il/) tra reperti artistici e archeologici che riportano indietro nei secoli. A pochi passi sorge il celebre, possente Muro del pianto: è il luogo di preghiera all’aperto più importante per gli ebrei e ciò che rimane del tempio di Salomone, distrutto dall’imperatore Tito nel 70 d.C. Per chiunque visiti la Terra santa è una sosta irrinunciabile, una tappa d’obbligo.

Poco distante, costruita sulle rovine del Tempio, si accede da una spianata alla moschea al-Aqsà, sacra ai musulmani, il luogo islamico più importante di Gerusalemme: templi sacri agli ebrei, chiese cristiane e moschee arabe, costruiti gli uni accanto agli altri. Tanti sono i luoghi in città dove convivono fedi e culture diverse, ma il più famoso è il mercato turistico della Città vecchia, che si trova tra il quartiere musulmano e quello cristiano. Al suo interno esistono tanti settori diversi, divisi in base al tipo di merci in vendita: lungo David street, a est di Porta di Jaffa, si trovano souvenir e oggetti religiosi; nel settore cristiano si vendono tappeti, abiti tradizionali e oggetti d’artigianato locale. Appena a ovest della porta di Jaffa si apre Nahalat Shiv’a, il quartiere più alla moda della città, con numerosi ristoranti lungo i marciapiedi, caffè, pub e botteghe d’arte e d’artigianato.

Non si può lasciare Gerusalemme senza aver visitato la chiesa del Santo Sepolcro, al termine della “Via Dolorosa”, costruita sul luogo che la tradizione indica come quello della crocifissione e della resurrezione di Gesù, e la Cupola della Roccia, dorata, chiamata anche Moschea della Roccia, il più noto santuario islamico di Gerusalemme e uno dei più importanti di tutto il mondo islamico. Altre due tappe interessanti sono il museo nazionale, l’lsrael Museum (http://www.english.imjnet.org.il/HTMLs/Home.aspx), in Ruppin boulevard, al cui interno sono conservati alcuni originali “Rotoli del Mar Morto”, i testi biblici più antichi del mondo, scoperti nelle grotte di Qumran, oltre a raccolte di archeologia e arte moderna e il museo dell’Olocausto Yad Vashem (http://www.yadvashem.org/), diviso in nove gallerie dedicate alle Comunità ebraiche prima della Seconda guerra mondiale e collocato sulle pendici del Monte del ricordo. Conserva un archivio storico davvero unico al mondo.




Fonte: http://www.ansa.it/web/notizie/canali/inviaggio/news/inviaggio.html
killing zoe
00sabato 9 aprile 2011 09:08
Gerusalemme, Pasqua a sorpresa
Continuano a crescere gli italiani in viaggio verso Gerusalemme e le altre mete turistiche in Israele. Nel 2010 gli arrivi dall'Italia sono aumentati del 30% rispetto al 2009 e anche nei primi mesi del 2011 la tendenza alla crescita è confermata. Nel solo mese di gennaio si regista, infatti, un promettente + 18% rispetto all'anno precedente. Merito del fascino dei luoghi, della discreta sicurezza della meta - in un'area dove le turbolenze politiche hanno travolto anche paesi fino a pochi mesi fa ritenuti sicuri - e delle numerose iniziative messe in campo dalle autorità turistiche israeliane. E infatti, anche a livello di flussi globali, Israele è l'unico dei Paesi medio-orientali che in questo avvio 2011 particolarmente tormentato in molte parti dell'area a non aver subito alcuna flessione negli arrivi e nelle presenze di turisti internazionali.

La più recente prevede che fino al prossimo autunno Gerusalemme, l'unica città al mondo che possieda 70 diversi nomi in lingue differenti, apra le porte della Città di David anche la sera. Una rara occasione per visitare alla luce delle lanterne uno dei luoghi più antichi, suggestivi e affascinanti dell città santa, situato su quel monte Sion dove circa 3000 anni fa trovò origine la prima Gerusalemme cananea e israelita. Il tour inizia, tutti i giovedì al calar del sole, dal panoramico spiazzo dell'Hatzofeh, che regala ai turisti una vista mozzafiato sull'intera città. Si prosegue quindi visitando gli scavi che recentemente hanno portato alla luce l'antica fortezza, il quartiere reale e altre costruzioni della Città di David (http://www.cityofdavid.org.il/index.html). I più intraprendenti possono anche armarsi di torcia ed entrare nel canale sotterraneo costruito 2700 anni fa per portare l'acqua potabile a Gerusalemme. La visita si conclude, infine, con un suggestivo spettacolo "Luci e Suoni", dedicato alla storia della città e dei popoli che l'hanno abitata. Il cuore pulsante e turistico di Gerusalemme (http://tour.jerusalem.muni.il/eng/)si trova leggermente più a nord ed è la Città Vecchia. Circondata da un muro e divisa nei quattro quartieri ebraico, armeno, cristiano e musulmano, conserva al suo interno i luoghi più significativi delle tre grandi religioni monoteiste del mondo. Tra questi il Muro Occidentale o del Pianto, sacro agli Ebrei che qui vengono a pregare e a lasciare infilati nelle fessure i loro desideri più intimi, scritti su pezzettini di carta; la chiesa del Santo Sepolcro, sacra ai cristiani che qui ricordano la crocifissione, unzione, sepoltura e resurrezione di Gesù Cristo, e la Cupola o Moschea della Roccia, uno dei più importanti e antichi luoghi sacri del mondo islamico.

Monumenti che già da soli raccontano la travagliata storia di Gerusalemme, da approfondire con una visita al Museo della Torre di David (http://www.towerofdavid.org.il/) collocato in un antica cittadella medievale turca all'ingresso della Città Vecchia, presso la Porta di Jaffa. All'interno dell'edificio centrale mostre, reperti, scavi archeologici ed esposizioni interattive illustrano la complessità della storia di una città unica al mondo, mentre dalle torri si ammira uno splendido panorama sugli antichi quartieri e su quelli moderni. Anche qui la sera si organizzano spettacolari visite accompagnate da suoni e luci che animano le antiche costruzioni.

Nel periodo pasquale la Gerusalemme cristiana ricorda il sacrificio di Gesù Cristo con decine di processioni, veglie e cerimonie religiose che coinvolgono, oltre alla chiesa del Santo Sepolcro, il Monte degli Ulivi, la basilica del Getsemani, le Cappelle della Flagellazione e della Condanna sulla Via Dolorosa, la Stazione del Cireneo e il monte Calvario. Riti che fanno della Pasqua a Gerusalemme un'esperienza unica per il fascino dei luoghi, la varietà delle celebrazioni, la suggestiva atmosfera e per la presenza delle diverse anime del cristianesimo, per una volta unite nel ricordare la passione del figlio di Dio.

Ma la Città Vecchia non è fatta solo di religioni, musei e monumenti, è infatti un luogo dove è piacevole passeggiare senza meta, per scoprire nei vicoli colorati e pieni di suoni, botteghe artigiane, negozietti e locali dove gustare i sapori legati ai popoli che abitano i quattro quartieri chiusi all'interno delle mura costruite da Solimano il Magnifico attorno al 1540.

Appena fuori dalla Città Vecchia i segni del passato incontrano la voglia di vivere il presente nella Alrov Mamilla Avenue, il vivace viale dello shopping e del tempo libero. Qui è stata recentemente inaugurata la mostra dedicata alle "Storie della Bibbia", dove sono esposte opere in bronzo, pietra e altri materiali, di artisti israeliani e internazionali, raffiguranti personaggi biblici, come Adamo ed Eva; Noè e la sua arca; le note donne Sara, Rebecca, Rachele e Lea; i Patriarchi Abramo, Isacco e Giacobbe; Lot che scappa da Sodoma e Gomorra e lo scenario del processo di Salomone.

Poco più in la inizia la Città Nuova con lo Yad Vashem (http://www.yadvashem.org.il/), il Memoriale dell'Olocausto costruito a forma di prisma che entra nella montagna, sulla cui cima è collocato un vagone ferroviario in bilico, dove l'11 aprile apre una mostra commemorativa del 50mo anniversario del processo ad Adolf Eichmann, il gerarca nazista catturato dal Mossad in Argentina, dove si era nascosto cambiando identità. Ancora, il Museo di Israele (http://www.english.imjnet.org.il/HTMLs/Home.aspx), con i celebri Rotoli del Mar Morto e il plastico di Gerusalemme nel periodo romano.

E come in tutte le città mediorientali anche a Gerusalemme pulsa un cuore commerciale, fatto di mercati e suk più o meno grandi dove respirare odori, sapori, colori e suoni caratteristici di questo angolo di mondo. I più belli si trovano alla Porta di Damasco, in Ha-Zanhanim Street, dove si cammina tra i banchetti del principale e sempre affollato mercato del quartiere islamico, e lungo la Agripa Street e la Jaffa Street, che accolgono le oltre 250 bancarelle del Mahane Yehuda Market, il più importante mercato alimentare cittadino.

di Giuseppe Ortolano

Fonte: http://viaggi.repubblica.it/
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