AMD denuncia INTEL

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Etrusco
00mercoledì 29 giugno 2005 22:58
AMD: Intel ha corrotto il mercato

Accuse gravissime quelle portate dal chipmaker contro il più noto rivale:
Intel avrebbe fatto un gioco sporco con i suoi clienti in mezzo mondo per ostacolare l'adozione di processori alternativi.
In ballo un mercato miliardario





I comportamenti sotto accusa (pagina 2 di 2)

Ecco, tratteggiati nell'atto d'accusa di AMD, alcuni degli esempi di comportamenti illegali che Intel avrebbe adottato:
- ha forzato i maggiori clienti quali Dell, Sony, Toshiba, Gateway e Hitachi a concludere accordi di esclusiva in cambio del pagamento di somme di denaro, di prezzi discriminatori o sussidi alla vendita condizionati all'esclusione di AMD;

- secondo rapporti di settore, e come confermato dal JFTC in Giappone, Intel ha pagato a Dell ed a Toshiba ingenti somme di denaro per non fare affari con AMD;

- Intel ha pagato a Sony milioni di dollari per l'esclusiva. La quota di AMD dei prodotti Sony è passata dal 23% nel 2002 all'8% nel 2003, allo 0% fisso dove è oggi;

- ha forzato altri grandi clienti quali NEC, Acer e Fujitsu a concludere accordi di esclusiva parziale condizionando ribassi, disponibilità e market development funds (MDF) all'accordo del cliente di limitare drasticamente o rinunciare del tutto ad acquisti da AMD;

- ha minacciato ritorsioni contro clienti per l'introduzione di computers basati su tecnologia AMD, in particolare in segmenti di mercato strategici come quello dei desktop per il settore delle imprese;

- l'allora CEO di Compaq, Michael Capellas, disse nel 2000 cha a causa del volume d'affari dato ad AMD, Intel aveva annullato la fornitura di cruciali microprocessori per server. Dicendo che "aveva una pistola puntata alla testa" comunicò ad AMD che era costretto a smettere di comprare da loro;

- secondo gli amministratori di Gateway, la loro azienda ha pagato un prezzo salato per i suoi pur limitati rapporti con AMD. Essi affermano che la ritorsione di Intel "li ha ridotti a guacamole";

- Office Depot si è rifiutata di tenere in stock notebook con microprocessore AMD indipendentemente dal supporto finanziario promesso da AMD, citando il rischio di ritorsioni da parte di Intel;

- l'allora CEO di Intel Craig Barrett minacciò al presidente di Acer "serie conseguenze" per il supporto al lancio del processore AMD Athlon 64. Questo coincise con l'inspiegabile ritardo da parte di Intel nel pagare 15-20 milioni di dollari in market development funds dovuti ad Acer. Acer si ritirò dal lancio del processore nel settembre del 2003;

- Intel ha disegnato i suoi compilers, che trasformano i software in linguaggio leggibile dalle macchine, in modo tale da degradare le prestazioni dei programmi se operati su di un computer fornito di processore AMD. [SM=x44492] [SM=x44490]

Il testo completo del ricorso è disponibile qui.

da Punto Informatico

[Modificato da Etrusco 29/06/2005 22.59]

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