Adsl lente: il nuovo test di velocità certificato AgCom per chiedere sconti o aumento di banda

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Etrusco
00martedì 27 novembre 2012 14:27

IL SOFTWARE GRATUITO DISTRIBUITO DA AGCOM

«Speed test» per controllare la connessione

Più di 5 mila download per il programma che controlla la nostra velocità in Rete. E al limite protestare con il fornitore

 - Una cosa è certa: gli italiani ci tengono e parecchio a conoscere quanto è affidabile la loro connessione a internet. Lo dimostrano i primi dati legati al «MisuraInternet Speed Test», il nuovo software gratuito dell’Agcom che, come suggerisce il nome stesso, serve a capire a che velocità viaggiano l’Adsl, la fibra ottica domestica e affini: solo nei primi 4 giorni dopo il lancio i download sono stati più di 5000. 

«Un numero davvero significativo, se confrontato con gli oltre 17.200 certificati Pdf rilasciati in 2 anni a chi ha svolto il più approfondito test «Ne.Me.Sys», spiega a Corriere.it Sergio Del Grosso, responsabile del progetto «Misura Internet» e dirigente della direzione tutela dei consumatori dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. Andiamo con ordine. È già dalla fine del 2010 che l’Autorità ha messo a disposizione degli italiani, a costo zero, uno strumento per conoscere qual è lo stato di salute della banda larga casalinga e per andare a bussare alla porta dagli operatori se qualcosa non va. Il punto è che il test Ne.Me.Sys, proprio per la sua estrema accuratezza, ha una durata complessiva di almeno 24 ore: un tempo lungo che verosimilmente ha finito per scoraggiare gli utenti. Da qui l’idea di introdurre una scorciatoia, un’alternativa rapida che richiede in tutto pochi minuti. 

«Ma che è abbastanza affidabile», precisa Del Grosso «per farsi un’idea. Per rendersi conto se tutto fila liscio o se ci sono delle criticità evidenti. È una verifica istantanea, ma rappresenta un indizio importante». A rendere questo test più attendibile rispetto a quelli tradizionali che, in verità, si trovano un po’ ovunque sul web, è il fatto che le prestazioni di accesso a Internet vengano misurate in modo esclusivo sulla rete dell’operatore con il quale abbiamo sottoscritto il contratto. In più sono presi in considerazione e “pesati” una serie di parametri, su tutti la presenza di traffico non legato al test, che potrebbero influire sui risultati. 

Risultati che ci mostrano quanta banda in download e quanta in upload abbiamo effettivamente a disposizione. «Se tutto è nella norma», continua Del Grosso, «allora si può stare tranquilli. Se invece la velocità è di gran lunga più bassa rispetto a quella promessa dall’operatore, è forse il caso di passare al test più approfondito. Da cui si ottiene una certificazione, un documento formale».

A cosa serve?
Ad allegarlo a una protesta scritta che possiamo inoltrare al nostro provider. Il quale, almeno di regola, dovrebbe provvedere a risolvere la situazione. O, nei casi più complessi, proporci uno sconto sul canone.

In alternativa, se non siamo soddisfatti, possiamo pensare di chiedere il recesso senza penali. 

«In Italia», conclude Del Grosso, «si parla sempre di digital divide, nel senso di mancato accesso alla rete. Però questa lentezza è un problema silenzioso ma altrettanto diffuso. Come Agcom noi vigiliamo e, grazie ai test condotti dagli utenti, possiamo raccogliere dati, realizzare una mappatura. Sapere con sempre maggiore chiarezza qual è la situazione sul territorio». Scaricare il software è molto semplice: occorre collegarsi al sitowww.misurainternet.it e compilare un form che, oltre ai dati anagrafici, richiede di indicare qual è il proprio provider (Tiscali, Vodafone e affini) e l’offerta sottoscritta. Nel caso di Fastweb bisogna aggiungere il tipo di linea e, all’occorrenza, la velocità teorica di accesso in download e in upload. La pagina del sito dà a volte pure dei consigli utili per trovare queste informazioni specifiche qualora non fossero in nostro possesso. Una volta inserite tutte le voci si accettano una serie di condizioni, tra cui il fatto che le misure effettuate verranno inviate all’Autorità. A quel punto si riceve una mail per verificare l’account che contiene anche username e password per entrare nell’area privata del sito, da cui è possibile prelevare il software per effettuare il test. E capire se anziché andare in rete ad alta velocità, stiamo viaggiando con il freno a mano tirato.

 

Fonte: Corriere della Sera, Elio D'Oliviero26 novembre 2012 (modifica il 27 novembre 2012)© RIPRODUZIONE RISERVATA

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