Al via il codice del turismo, più rimborsi e meno truffe online

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killing zoe
00sabato 28 maggio 2011 08:52
Accrescere le tutele per i turisti e aiutare le imprese ricettive, per renderle più competitive sul mercato internazionale. Sono gli obiettivi del Codice del turismo, il decreto di riordino del settore varato questo mese dal governo. La legge mira soprattutto a rilanciare le imprese: per avviare una nuova azienda basterà una comunicazione allo sportello unico; gli alberghi potranno somministrare alimenti e bevande anche a chi non è alloggiato nella struttura; il concetto di impresa turistica viene esteso con le relative agevolazioni a tutte le attività che operano al servizio delle vacanze, come ristoranti, stabilimenti balneari e discoteche. Ma il provvedimento introduce anche una serie di novità a favore dei consumatori. Ecco le principali.

Danno da vacanza rovinata. Il Codice prevede il risarcimento del danno morale in caso di vacanza rovinata, un diritto riconosciuto solo dalla giurisprudenza e da alcuni accordi internazionali, che finalmente diventa legge. Partendo dal presupposto che lo svago e il divertimento sono la causa del contratto di viaggio, nel caso in cui il turista non riesca, per ragioni indipendenti dalla sua volontà, a usufruire dei servizi pattuiti, avrà diritto a un indennizzo calcolato in base al tempo inutilmente trascorso e all’irripetibilità dell’occasione perduta. Finora invece, la legge stabiliva solo il danno materiale alla persona in caso di inadempimento del contratto o di esecuzione inesatta delle prestazioni contenute nel pacchetto turistico.

Agenzie di viaggio online responsabili dei danni. Le agenzie di viaggi che offrono i loro servizi su Internet vengono equiparate a quelle tradizionali: sono dunque soggette alle stesse regole e agli stessi controlli. La norma mira a ridurre le truffe online. Attualmente infatti, chi acquista un pacchetto vacanze in Rete e riceve un servizio diverso da quello promesso, non ha modo di ottenere alcun risarcimento. Con la nuova legge il turista potrà rivalersi nei confronti di un unico soggetto, responsabile della corrispondenza tra i servizi acquistati e quelli resi.

Nuove polizze assicurative. Accanto al Fondo nazionale di garanzia, previsto per i rischi di organizzazione dei viaggi all’estero, vengono istituite nuove polizze di assicurazione di cui i turisti potranno usufruire. Le polizze garantiranno assistenza economica in caso di insolvenza o fallimento dell’organizzatore della vacanza, il rimborso del prezzo versato per l’acquisto del pacchetto turistico, e il rientro immediato se si verificano emergenze. Se insorgono controversie, si potrà ricorrere a un mediatore anziché al tribunale, per sveltire i tempi della giustizia.

Buoni vacanza. I ticket, introdotti dal governo a gennaio 2010, offrono un contributo statale fino al 45% del costo delle ferie, da trascorrere in Italia durante la bassa stagione. Sono riservati alle famiglie a basso reddito che ne facciano richiesta online. D’ora in poi i contributi per i buoni saranno ricavati da una parte delle risorse dell’8 per mille destinate allo Stato.

Il call center e la carta servizi. Il decreto istituisce “Easy Italia”, un servizio di assistenza telefonico in diverse lingue. Il centralino, attivo 24 ore su 24 per tutta la settimana, fornirà informazioni ai turisti in caso di emergenze o imprevisti, mettendoli in contatto con enti e istituzioni che possano aiutarli. Sempre al fine di garantire una corretta informazione, tutte le Pubbliche Amministrazioni sono tenute a compilare una carta dei servizi turistici che illustri ai cittadini i servizi messi a disposizione.

Addio alle discriminazioni. Lo Stato s’impegna a garantire alle persone con disabilità (motorie, sensoriali e intellettive) un’offerta turistica di pari livello rispetto a tutti gli altri turisti, e alle stesse condizioni di prezzo. Qualsiasi disparità di trattamento che impedisca ai turisti diversamente abili di fruire dei servizi della vacanza verrà considerato atto discriminatorio. La norma attua l’art. 30 della Convenzione Onu del 2006 sui diritti dei disabili.

Maggiore trasparenza. Il sistema di classificazione in base alle stelle, previsto solo per gli alberghi, sarà applicato a tutte le strutture ricettive (bed&breakfast, case per ferie, ostelli della gioventù, motel, centri soggiorni studio, rifugi alpini, villaggi turistici, campeggi) per consentire ai clienti di valutare la qualità del servizio reso.

Multiproprietà e animali. Il Codice del turismo attua la disciplina europea sulle multiproprietà: le nuove norme consentono l’acquisto in multiproprietà anche di beni diversi dagli immobili come chiatte, roulotte o navi da crociera. Gli alberghi inoltre, diventano animal-friendly: lo Stato s’impegna a promuovere l’ospitalità dei turisti con animali al seguito, attraverso la collaborazione di enti locali, operatori e associazioni animaliste affinché anche gli amici a quattro zampe possano viaggiare e soggiornare in hotel con i padroni.

Albergatori sul piede di guerra. Il decreto non è stato accolto con favore dagli esercenti. «Troviamo del tutto inaccettabile il Codice del turismo, un testo presentato senza aprire un vero dibattito con le associazioni che tutelano i turisti né con le associazioni di categoria, che non è in grado di dare voce ai problemi reali del settore» si legge in una nota congiunta di Adusbef, Federconsumatori e Movimento Consumatori. Forti critiche sono state espresse anche dalla Fipe, la Federazione italiana pubblici esercizi, che annuncia forme di protesta: «Consentire a tutte le strutture di somministrare alimenti e bevande per le persone non alloggiate creerà regole diseguali per una stessa offerta, in totale spregio della direttiva servizi recepita dal d.lgs 59/2010». Secondo Amalio Guerra, presidente di Assoviaggi Confesercenti, la procedura semplificata per avviare l’attività turistica, posticipando a un secondo momento i controlli sulla professionalità degli agenti di viaggio, mette a rischio i consumatori. «Analizzeremo il Codice per concertare le azioni da mettere in campo per la tutela del nostro settore» conclude Guerra.

di Erika Tomasicchio
Fonte: http://canali.kataweb.it/kataweb-consumi/
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