- Quando Dio abbandona la Terra. E il vuoto degli uomini deturpa la bellezza, gli uomini s'inventano nuovi dei. Cercano nuovi miti. Così Karl Lagerfeld (stilista, fotografo, editore, designer, homo eclettico) ha ricostruito una mitologia di dei ed eroi. Dei e dee, eroi ed eroine, fissati dall'obiettivo che ha attinto alla classicità greco-romana e interpretati da «miti» contemporanei. «Attrici, modelle e modelli incarnano i nuovi eroi e raffigurano la nuova idea del bello», ha detto Karl Lagerfeld presentando al teatro Stanislavsky di Mosca,
Mythology, edizione 2011 del Calendario Pirelli.
CRUDELE - Anche quest'anno l'oggetto nato per meccanici e camionisti nel '64, e poi diventato punto di riferimento del mondo delle immagini (arte, fotografia, lusso, bellezza), si propone come canovaccio del contemporaneo. «Non è un inventario di divinità», sostiene Lagerfeld. Il messaggio? Bellezza senza tempo, libertà in un mondo che «oggi è crudele quanto Troia». Con Julianne Moore nei panni di Era, 5 modelli senza veli a fianco di 15 modelle (tra le quali le italiane Bianca Balti ed Elisa Sednaoui). In 36 scatti in bianco e nero, Lagerfeld (bianco e nero pure nella vita) disegna un'ideale immortale di bellezza: «La modernità della mitologia è nell'amore per la giovinezza, nel culto del corpo, nell'accettazione de desiderio senza punizione divina e nell'omaggio permanente reso alla Natura», spiega il concept del suo lavoro: l'edizione 2011 è stata realizzata in meno di tre giorni nello studio parigino di Lagerfeld.
«Mytology»: il 2011 secondo Karl Lagerfeld 36 scatti dello stilista per il Calendario Pirelli
GIOIELLI - «Sono un politeista, preferisco questa mitologia senza inferno, senza peccato, senza perdono», ha detto. «La mia religione preferita: un dio per ogni occasione». Dei vestiti (meglio, svestiti) a seconda delle occasioni e "decorati" con gioielli che lo stesso stilista ha creato: bracciali che diventano cortecce d'albero o civette, armi, scudi e foglie che riparano i capezzoli; collane, sessi d'oro, bracciali ed elmi di plexiglas.
SCAMBI - Un 2011 di miti incarnati che, seguendo la mitologia di Lagerfeld, si svilupperà attraverso volti e muscoli: dell'americano Brad Kroenig (Giove), di Sebastian Jondeau (Marte), dell'inglese Jake Davis (Achille), dello statunitense Garret Neff (Bacco) affiancato dalla baccante Bianca Balti. Tratti androgini, secondo il bello classico. Maschile e femminile arrivano persino a confondersi: per impersonare Ermes è stata scelta Anja Rubik. E Freja Beha Erichsen diventa Orfeo. Non poteva mancare il marsigliese Baptiste Giabiconi ispiratrice di Karl scoperto in una palestra a Marsiglia e portato in passerella nonostante non fosse nei suoi piani, infatti Baptiste ha sempre detto che nella sua vita gli sarebbe piaciuto fare il pizzaiolo. Lui è Apollo.