Beppe Grillo pungola i giornalisti italiani [frecciatine parte]

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Etrusco
00lunedì 23 febbraio 2004 15:50
Dal quotidiano delle buone notizie comiche


Sabato 21 febbraio 2004

Edizione del sabato

Pubblichiamo questa settimana un articolo che sta girando via e-mail. Si
tratterebbe di un pezzo del nuovo spettacolo di Beppe Grillo. Forse non
sara' uguale all'originale, ma salviamo la buona fede di chi lo manda.


A me piace far ridere con argomenti serissimi. E' la mia caratteristica:
parlo di cose di fronte a cui la gente resta stranita. Anticipo
l'attualita', facendo un lavoro che dovrebbe fare ogni giornalista onesto.
Reperisco informazioni andando alla fonte, leggo i libri di gente che vede
il mondo in un altro modo da anni. Perche' per me il teatro e' un luogo dove
la gente viene, si siede e ascolta. Lo scopo e' destare il senso critico, ma
anche esortare tutti ad essere un po' cialtroni, anarchici e buffoni. Oggi
serve una chiave di decodifica perche' facciamo guerre di marketing, morti
di marketing e abbiamo piazzisti ai governi che si fanno le leggi. E siamo
solo all'inizio.

Quando un comico diventa un premonitore di catastrofi di borsa vuol dire che
siamo alla frutta, che il sistema e' collassato. Ormai c'e' gente che prima
di comprare azioni del Mib 30 mi chiama a casa. Sono in imbarazzo. Nel 2001
parlando dell'economia in generale dicevo che Cragnotti e Tanzi si
dividevano centinaia di miliardi pubblici... Non ci dobbiamo stupire se il
sistema costituito da banche, Consob, borsa e grandi gruppi aziendali sta
collassando. Ora, per fallire nel latte piu' che essere disonesti bisogna
essere scemi e spendere miliardi nei cappellini di Lauda e grandi squadre di
calcio: e' il complesso berlusconiano che hanno gli imprenditori di
provincia. E poi l'idea di fare la Coca-cola del latte... Il latte e' un
prodotto perfetto con una tecnologia di un milione di anni, esce gia' pronto
per essere consumato. Tanzi gli ha tolto le proteine e ne ha fatto una cosa
a lunga conservazione che non dovrebbe piu' chiamarsi latte, ha studiato un
prodotto per coprire gli investimenti. Faceva un latte fresco che durava
otto giorni e con queste allucinazioni prendeva i soldi dallo Stato. Ha
preso cospicui finanziamenti dalle tasse degli italiani.

Avete mai provato a leggere un bilancio? C'e' da morir dal ridere. Quando
andavo alle riunioni degli azionisti della Telecom per sentir leggere i
bilanci c'era da sbellicarsi. Basta un ragioniere di terza categoria per
capire. E poi c'e' un principio: se io mi faccio una societa' alle Cayman
sono una persona disonesta, anche se la legge lo permette. Infatti stiamo
assistendo alla nascita della figura del delinquente che si percepisce come
una buona persona. E' il fuorilegge a norma di legge. Provi a vedere i
bilanci delle societa' del Mib 30, uno qualsiasi: il 90% del loro patrimonio
sono prestiti. Se uno possiede un'azienda sana non la va a dividere con gli
altri quotandola in borsa. Applico princi'pi di buon senso, da buon
Genovese. Provengo da una famiglia di industriali, ma gli industriali non
erano dei ragionieri come questi qua. Penso a Pirelli, Olivetti o Piaggio,
che faceva le Vespe in Italia e le vendeva nel mondo.
Oggi sono dei principianti senza un senso etico. Prendiamo il concetto di
Ford della catena di montaggio: un operaio, nel '30, guadagnava da Ford
l'equivalente di 150mila lire al giorno perche' fosse in condizione di
comprare la macchina che costruiva. Erano etiche diverse. Questi manager
sono fasulli. Bisognerebbe avere il coraggio di fare nomi e cognomi, tirarli
fuori e mandarli via dicendo loro: o rischi i tuoi soldi e metti la tua
responsabilita' illimitata, o resti fuori. E' una regola che stanno attuando
negli Stati Uniti, mentre in Italia abbiamo tolto il falso in bilancio,
rendendolo un reato amministrativo. La' rischi 25 anni di carcere. Essere
imprenditori e' un'altra cosa, e' seguire le idee di Adam Smith che parlava
di etica, delle virtu' del capitalista e di passioni. Lui era un umanista e
non ha mai pensato a questo tipo di economia, dove chi produce la birra poi
si fa le leggi sulla birra.
Diceva che la tutela era nelle mani dello Stato.
Quindi questi sono finti capitalisti, finti liberisti; hanno un'economia
pianificata perche' fanno finta di farsi concorrenza, ma la concorrenza non
c'e'.

Non parliamo delle banche. Dovreste analizzare un contratto, non ce n'e' uno
che si attenga alla legge della trasparenza. Aggirano le leggi, come
l'ipoteca che dura vent'anni e loro la rinnovano tacitamente per prendere le
spese di estinzione dell'ipoteca, cose da denuncia. Su tutto il risparmio
assistito degli ultimi 15 anni, il 99% degli investitori ci ha rimesso i
soldi; gli unici guadagni sono venuti da Bot, Cct e buoni postali. Negli
Stati Uniti chi compra azioni puo' diventare proprietario, dire la sua, qui
in Italia gli azionisti non possono dir nulla, alle riunioni nessuno puo'
mettere in discussione alcunche'. Pochi mesi fa le piu' grandi banche del
mondo sono state multate in America con 1,4 miliardi di dollari per truffa
aggravata agli azionisti e ai correntisti. Quando in un contratto si dice
che la banca puo' rescindere, ma se lo faccio io devo pagare penali, e' una
truffa legalizzata. Se la banca mette delle spese solo per ricevere i soldi
che le restituisco dopo un prestito, questa e' una truffa. Sono tutte
truffe. Ci sono persone che non hanno accesso al credito, mentre persone che
non avrebbero dovuto averlo lo hanno, come questi grandi industriali. Cosa
vuol dire tutto questo? Che il sistema sta marcendo, questi ne sono i
sintomi: se non li curiamo adesso sara' troppo tardi. Oggi vediamo una bella
vetrina, ma non c'e' piu' il negozio. La gente arriva al 15 e non piu' al 30
del mese, non si ammazza piu' da sola, prima uccide tutta la famiglia e poi
si suicida. Sono sintomi di un'umanita' che non vede il futuro. Sono tutti
proiettati nel passato e nessuno ha un'idea del futuro. Alla Confindustria
nessuno pensa di cambiare i sistemi produttivi ed energetici.

L'ambiente, fanno finta che non ci sia. Parlano di flessibilita' perche'
pensano ancora a lungo che ci saranno poveracci che lavorano per pochi
dollari la settimana. C'e' ansia e rabbia nella gente. Per questo ho sempre
piu' pubblico. Hanno tutti un'ansia e non sanno perche', sperano che io
glielo dica e invece ce l'ho anche io quest'ansia. A me piace far ridere con
argomenti serissimi. E' la mia caratteristica: parlo di cose di fronte a cui
la gente resta stranita. Anticipo l'attualita', facendo un lavoro che
dovrebbe fare ogni giornalista onesto. Lavoro quattro mesi e otto mesi giro
nei teatri. Reperisco informazioni andando alla fonte, leggo i libri di
gente che vede il mondo in un altro modo da anni. Perche' per me il teatro
e' un luogo dove la gente viene, si siede e ascolta. Lo scopo e' destare il
senso critico, ma anche esortare tutti ad essere un po' cialtroni, anarchici
e buffoni. Dico: disegnatevele voi di notte le piste ciclabili, fate
qualcosa! Oggi serve una chiave di decodifica perche' facciamo guerre di
marketing, morti di marketing e abbiamo piazzisti ai governi che si fanno le
leggi. E siamo solo all'inizio.

Se portassi in diretta su Rai Uno lo spettacolo che faccio oggi in teatro
sono sicuro che cadrebbe il governo. Non perche' sia io, ma perche' si
tratta di cose a cui basta dare una spallata e vanno giu' da sole. Sono
tutte costruite sul nulla: su elezioni a cui nessuno partecipa, su
democrazie che sono ormai concetti vuoti e su un popolo sovrano che non c'e'
piu'. La televisione dovrebbe essere super partes, dovrebbe essere potente,
far paura e riuscire a buttare giu' un governo in 24 ore se non merita di
stare su. Dovrebbe essere la forza dell'informazione, ma mi viene da ridere:
siamo arrivati al giornalista che si autocensura per far piacere al potere.
Il mio rapporto con la tv consiste nel guardare un programma con i miei cari
e esclamare insieme: che culo che non ci sono! Non faccio parte di quel
mondo li' e ne sono orgogliosissimo. A Milano abbiamo fatto 40.000 presenze
attaccando due manifesti, a Roma neanche quelli perche' i posti sono andati
via in due settimane. Per me e' un momento magico: piu' si incancrenisce la
situazione piu' divento una belva.

Simone Canova, Jacopo Fo, Gabriella Canova, Maria Cristina Dalbosco
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Zalmoxis
00lunedì 23 febbraio 2004 16:01



E' giusto, ma è assai triste per questi nostri giorni - per le coscienze che latitano


[SM=x44468]
Peppinox
00lunedì 23 febbraio 2004 16:16

E' proprio difficile convincersi che in Italia siamo in un Paese capitalista a regime democratico....

[SM=x44463] [SM=x44463] [SM=x44463]
Etrusco
00lunedì 23 febbraio 2004 16:17
Re:

Scritto da: Zalmoxis 23/02/2004 16.01



E' giusto, ma è assai triste per questi nostri giorni - per le coscienze che latitano


[SM=x44468]



Beh,
intanto è riuscito a destare la dignità sopita del Direttore Generale RAI Lucia Annunziata:
hai notato come è intervenuta in diretta TV su Studio Sport a cazziare Maffei e Berlusconi che la stavano facendo fuori dal vasetto? [SM=x44453]

Iniziamo a demarcare il territorio per il momento!

Coño!
Zalmoxis
00lunedì 23 febbraio 2004 18:18
Re: Re:

Scritto da: Etrusco 23/02/2004 16.17


Beh,
intanto è riuscito a destare la dignità sopita del Direttore Generale RAI Lucia Annunziata:
hai notato come è intervenuta in diretta TV su Studio Sport a cazziare Maffei e Berlusconi che la stavano facendo fuori dal vasetto? [SM=x44453]

Iniziamo a demarcare il territorio per il momento!

Coño!




E' vero..
Ma dobbiamo stare attenti noi stessi a non farci preda di voci più o meno attendibili..
Guarda che blog mi è arrivato ieri - sembrerebbe un buon articolo, ma una mia amica mi ha fatto notare (dopo che gliel'ho spedito e lei ne ha cercato inutilmente le fonti giuridiche) l'assenza dei dovuti riferimenti! Così ho fatto una figuraccia io e l'ho fatta fare pure a lei, che lo aveva già reinoltrato







Mi sento presa in giro...
Questo il pretesto per la mia riflessione.

Venerdì al mio amico G. viene rubato il portafogli alla stazione di Roma.

Se ne rende conto solo quando, arrivato a casa a Milano, deve pagare il taxi.

A questo punto, dopo aver regolato i conti col tassista pagandolo in natura (scherzo!), decide di andare a denunciare lo scippo subito, come chiunque nei suoi panni avrebbe fatto.

In questura però gli viene precisato che da quest' anno la legge cambia, per cui un borseggio compiuto da ignoti non si può più denunciare (e quindi registrare) come reato di borseggio ma come semplice smarrimento.

La denuncia di borseggio si può fare solo se il borseggiatore è colto in flagrante, altrimenti sei solo un cretino che si è perso il portafogli.

E ci manca solo che il funzionario ti dica anche "Fesso!".

Insomma, in teoria se vi rubano la borsa o il portafogli dovete acciuffare il borseggiatore o almeno saperne nome e cognome, da quanto ho capito io.

Mi sembra una cosa nella maggior parte dei casi difficile da fare.

Immaginate una vecchina di Genova scippata della pensione che si trasforma in Wonder Woman, si lancia all'inseguimento del delinquente giù per i vicoli, l'atterra e dopo averlo legato saldamente col lazzo magico che obbliga a non mentire lo porta in questura e lo denuncia per borseggio!

A questo punto la riflessione sorge spontanea: ma perché mai un cittadino scippato non può denunciare lo scippo, ma deve passare per il fesso che s'è perso i soldi da solo?

Poi mi è tornato in mente il contratto con gli italiani

(http://www.forza-italia.it/cover/piano_governo/il_contratto_con_gli_italiani.html) che l'attuale Presidente del Consiglio stipulò con ogni cittadino italiano quasi tre anni fa.

Al punto 2 del contratto si legge: *Attuazione del "Piano per la difesa dei cittadini e la prevenzione dei crimini" che prevede tra l'altro l'introduzione dell'istituto del "poliziotto o carabiniere o vigile di quartiere" nelle città, con il risultato di una forte riduzione del numero di reati rispetto agli attuali 3 milioni.*

Allora ho pensato, ma se il reato di borseggio si può denunciare solo in flagranza altrimenti è smarrimento, a questo punto dal 2004 in poi gran parte delle denunce (e quindi del conteggio dei reati) sparirà dalle statistiche?

Incuriosita dalla scoperta, sono andata a cercare sul sito del Censis quanti sono stati i borseggi nell'ultimo anno.

I conteggi del 2003 non sono ancora disponibili, ma pare che nel 2002 siano stati

denunciati 154.000 borseggi.

Certo in qualche caso il borseggiatore sarà stato colto in flagranza dal cittadino-Superman del momento, ma se i reati in Italia nel 2001 erano 3 milioni, ciò significa che con la scaltra mossa della nuova legge sulle denunce, in un batter d'occhio e senza potenziare la sicurezza i reati sono già diminuiti del 5% circa!

Che il contratto con gli italiani fosse una cialtronata populistica, un'operazione di marketing politico, l'avevamo già capito tutti tre anni fa, ma a questo punto io mi sento presa in giro e più di me dovrebbero sentirsi presi in giro tutti coloro che hanno votato per il Cavaliere & Soci.

E' come quella del milione e mezzo di posti di lavoro.

Lo credo che ci sono più posti, con la nuova legge sull'occupazione!

Solo che coi nuovi contratti dopo 2 mesi sei di nuovo un disoccupato, anche se le

statistiche dicono che gli impieghi aumentano.

Fate girare questo messaggio.

Copiate, incollate, postate o spedite.

Perché è giusto che lo sappia più gente possibile della nuova norma sulle denunce e della conseguente presa per il sedere, non solo i probabili 154.000 futuri non più scippati.



Per l'avvenuta depenalizzazione del reato in oggetto potete constatare ad esempio sul sito dell'associazione statistica nazionale di cui vi invio il link:

www.sistan.it/psn/psn_2002_2004/file15.html




Zalmoxis
00lunedì 23 febbraio 2004 18:21

Che ne pensi?
Io ci sono rimasto così male...
Pare che quella legge cui si allude non esista proprio




[Modificato da Zalmoxis 23/02/2004 18.22]

Etrusco
00martedì 24 febbraio 2004 00:25
Insomma questa legge che impedirebbe di denunciare il furto fatto da ignoti è fasulla?

E allora mi sorge un dubbio:

che sia stato un iscritto agli azzurrini di FI a mandar in giro questa bufala in modo da screditare internet (l'unica fonte d'informazione che FI non riesce a controllare) e dimostrare che l'opposizione comunista è solo capace di inventarsi frottole pur di gettar discredito su Padre Silvio da Arcore?
Zalmoxis
00martedì 24 febbraio 2004 07:05
Re:

Scritto da: Etrusco 24/02/2004 0.25
Insomma questa legge che impedirebbe di denunciare il furto fatto da ignoti è fasulla?

E allora mi sorge un dubbio:

che sia stato un iscritto agli azzurrini di FI a mandar in giro questa bufala in modo da screditare internet (l'unica fonte d'informazione che FI non riesce a controllare) e dimostrare che l'opposizione comunista è solo capace di inventarsi frottole pur di gettar discredito su Padre Silvio da Arcore?





Non lo so..
Sul codice penale pare non ci sia nulla. Eppure il tutto è stato diffuso ampiamente. L'origine è il sito di una tizia che pare ben impegnata politicamente - ma quello magari nulla c'entra.

:-: [SM=x44464] :-:




Io non sono berlusconiano, Dio mi protegga sempre il lume della ragione! Ma certo questa storia mi ha insegnato ad avere un po' più di prudenza, a fidarmi di meno
E questo mi dispiace assai

Guarda qui, che maestri di pensiero..






[SM=x44471]


[Modificato da Zalmoxis 24/02/2004 7.07]

Etrusco
00martedì 24 febbraio 2004 15:50
Re: Re:

Scritto da: Zalmoxis 24/02/2004 7.05




Non lo so..
Sul codice penale pare non ci sia nulla. Eppure il tutto è stato diffuso ampiamente. L'origine è il sito di una tizia che pare ben impegnata politicamente - ma quello magari nulla c'entra.

:-: [SM=x44464] :-:





[SM=x44471]


[Modificato da Zalmoxis 24/02/2004 7.07]





Non guardare sul tuo vecchio codice penale,
piuttosto bisognerà andar a vedere sulla Gazzetta Ufficiale se questa legge sia stata da poco modificata o meno...
Zalmoxis
00mercoledì 25 febbraio 2004 00:35
Re: Re: Re:

Scritto da: Etrusco 24/02/2004 15.50



Non guardare sul tuo vecchio codice penale,
piuttosto bisognerà andar a vedere sulla Gazzetta Ufficiale se questa legge sia stata da poco modificata o meno...




La tipa ha fatto pubblico "mea culpa" - guarda il sito..
Mi ha risparmiato di impiccarmi su codici e Gazzette che detesto...


Etrusco
00mercoledì 25 febbraio 2004 21:49
una cosa simile mi successe 3 anni fa:
un'amica di cui mi fidavo molto mi mandò una simile bufala
e mi fece buttare tutti gli shampoo e docciaschiuma che avevano il PHP... uno schiumogeno cancerogeno..... [SM=x44472]
Peppinox
00mercoledì 25 febbraio 2004 22:42
Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Zalmoxis 25/02/2004 0.35



La tipa ha fatto pubblico "mea culpa" - guarda il sito..
Mi ha risparmiato di impiccarmi su codici e Gazzette che detesto...





Non sai quanto ti capisco....[SM=x44472] [SM=x44472] [SM=x44472]
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