Beyond The Bridge

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trollhammaren
00sabato 28 gennaio 2012 16:32
Newcomers of the year??


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LineUp:

Dominik Stotzem: Bass
Fabian Maier: Drums
Peter Degenfeld: Guitars
Christopher Tarnow: Keyboards
Simon Oberender: Keyboards, Guitars
Dilenya Mar: Vocals
Herbie Langhans:Vocals

Attenzione!!!! Tutti quelli che credono che la musica (quella con la M maiuscola) sia fatta da emozioni oltre che tecnica, sono chiamati a rizzare le orecchie...

I Beyond the bridge sono una prog metal band tedesca, esistono sotto varie incarnazioni già dal 1999 ma raggiungono una stabilità nella formazione e nello stile solo con l'ingresso della cantante di formazione Jazz Dilenya Mar.


“The Old Man and the Spirit” è un album che ha richiesto tre lunghi anni di lavoro, questo a causa della profondità del concept che viene narrato nelle 11 tracks che compongono l'album. La storia narra del costante mutare dell’animo umano, dell’importanza dell’esperienza e dei sogni che spingono ogni uomo a non fermarsi mai, a cercare sempre più in là. La voce femminile interpreta lo Spirito, la personificazione di tutta la saggezza, la consapevolezza e la fantasia che l’uomo non riesce a raggiungere, ma alla quale tende costantemente. Il suo avversario, il Vecchio, è presentato come un viveur, che ha vissuto a lungo sperimentando tutti gli alti e bassi della condizione umana. Impaurito dall’avanzare inesorabile dell’età, il Vecchio inizia a cercare un senso, un fine ultimo alla sua vita, e capirà di poterci riuscire solo con l’aiuto dello Spirito. Dal canto suo, lo Spirito è consapevole della curiosità umana, ed accetterà di dare le risposte a tutte le domande del Vecchio – in cambio della sua esperienza, dei suoi sentimenti, in definitiva del suo essere ‘umano’. Ma scoprirà che il prezzo da pagare è alto…

Il risultato ottenuto è davvero notevole, la band mostra grandissime capacità tecniche e, soprattutto una vena creativa davvero stupefacente. Ogni suono, arraggiamento, vocals è al servizio della trama; l'album non sfocia quindi mai nel pacchiano o nella mera esposizione tecnica dei musicisti. Fare dei paragoni è difficile ma provate a pensare ai Beyond the Bridge come una somma delle migliori caratteristiche di Pink Floyd/ Dream Theater/ Symphony X (soprattutto nelle linee vocali) e ad alcune atmosfere care a Neal Morse.
L'album a mio avviso non ha evidenti punti deboli, tutto funziona perfettamente e forse solo la complessità dell'opera potrebbe costituire un ostacolo all'ascoltatore occasionario, ma questo -come si dice è il classico pelo nell'uovo!

Davvero bravi!

Voto: 9/10


P.s volutamente non posto nessuna canzone in quanto non ha senso esprimere un giudizio su una sola traccia, dato che l'abum va ascoltato per intero, comunque sul tubo trovate parecci pezzi..

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