Buon 25 aprile

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Pagine: [1], 2
Arcanna Jones
00martedì 25 aprile 2017 11:05
Come lo passate questa festa della Liberazione?
Qualcuno ha approfittato per fare il ponte?

Approfittiamo di queste ultime ore di sole che poi sembra che nei prossimi giorni ritorna freddo, vento e pioggia, l'ultimo colpo di coda dell'inverno che ha deciso di salutarci così per quest'anno
Ignazzio
00martedì 25 aprile 2017 11:09
Niente ponte, niente gita fuori porta, uscirò tra poco per fare una passeggiata più lunga del solito, ci rivediamo in nottata


buona giornata!
Joe81M
00martedì 25 aprile 2017 13:26
Passerò il 25 aprile in casa.
possum jenkins
00martedì 25 aprile 2017 14:11
Buon 25 Aprile a tutti [SM=x44475]
Io starò a casa [SM=x44450]
pliskiss
00martedì 25 aprile 2017 14:17
possum jenkins
00martedì 25 aprile 2017 14:52
Re:
pliskiss, 25/04/2017 14.17:





Grande [SM=x44457] [SM=x44457] [SM=x44457] [SM=x44457]




Etrusco
10martedì 25 aprile 2017 16:05
Buon 25 Aprile a tutti, ognuno lo festeggia a modo suo a quanto pare, anche i vari gruppi partigiani quest'anno si sono divisi...

io ne approfitterò per stare un po' all'aria aperta [SM=x44461]
their
00martedì 25 aprile 2017 16:51
buon 25 aprile a tutti [SM=x44520]
pliskiss
00martedì 25 aprile 2017 23:47
Re:
Etrusco, 25/04/2017 16.05:

Buon 25 Aprile a tutti, ognuno lo festeggia a modo suo a quanto pare, anche i vari gruppi partigiani quest'anno si sono divisi...

io ne approfitterò per stare un po' all'aria aperta [SM=x44461]




Queste sono feste che vanno eliminate, servono solo a bloccare l'economia, lunedi ponte, oggi festa, domani dal dottore(2 giorni malattia) Venerdi permesso e alè se ne riparla la settimana prossima [SM=x44452]
Joe81M
00mercoledì 26 aprile 2017 09:12
Il 25 Aprile del 1945 l’Italia è stata liberata? Liberata da cosa? Dagli onesti? Dagli idealisti? Da chi mantiene la parola data?
Forse si, è stata liberata proprio da costoro. E’ da quel 25 Aprile 1945 che l’Italia vive sotto la prigionia di ladri, delinquenti, affamatori di popoli, di politici corrotti e arraffoni ingordi. Guardiamola l’Italia di oggi: un’Italia dove i diritti sociali, il lavoro, la pensione sono diventati una vera e propria chimera. Imprenditori e disoccupati che ogni giorno si suicidano in preda alla disperazione mentre in giro per l’Italia, un parlamentare, un consigliere della regione X, un signor qualcuno ruba milioni di euro. E tutto ciò senza che nulla gli accada tanto se beccato il peggio che gli può accadere è finire 3 mesi in un convento per poi godersi i soldi rubati per tutta la vita.
E l’Italia della “Democrazia” si presenta oggi al mondo con almeno tre governi NON ELETTI e non votati da nessuno. Un giullare del “FARE” (dire, baciare) che intontisce gli italiani con miriadi di promesse irrealizzabili secondo le regole del gioco internazionale a cui anch’egli partecipa. Hanno gettato la maschera lorsignori: se prima ingannavano il popolo con il giochetto spassoso delle elezioni (e costoso: ogni elezione nazionale costa circa 1 miliardino di euro!), oggigiorno non hanno più bisogno di tali giochetti tanto c’è sempre una banca centrale europea, una Merkel, una Nato e compagnia bella, pronti a nominare un nuovo governo di burattinai italiani pronti ad eseguire ogni compito di servitù loro affidato.
Tutto ciò accade con un’Italia che scivola sempre più verso l’ignoranza: la classe media è fatta di mezzi ignoranti mentre le diverse università italiane dispensano 110 e lode a soggetti che non distinguono quando mettere o no un accento su una vocale. Ecco cosi che se una parte di popolo italiano è dedita alla disperazione ed al suicidio ce n’è un’altra dedita al “selfie” di facebook, a guardare Maria De Filippi ed i suoi demenziali programmi per un popolo oramai lobotomizzato: l’ideale per mantenere il potere del tutto indisturbati!
Le scuole italiane sfornano sempre più ignoranti manovrabili senza un cervello. Chi lo conserva dopo anni di lavaggio ha la nausea del paese e lo abbandona come si fa con una nave che affonda. Impossibile dargli torto!
Ecco perchè il 25 aprile per me è lutto nazionale: è il lutto di una nazione che vede crollare ogni giorno la sua storia a Pompei come a Monasterace (dove un tempio greco sta precipitando in mare giorno dopo giorno); è il lutto di un paese in mano da circa 72 anni, a manigoldi criminali, alla massoneria, alle plutocrazie internazionali; è il lutto di un paese che da anni ha visto e vede due suoi militari in mano a selvaggi indiani. E' il lutto di un paese che non riesce a ricostruire una città dopo un terremoto nonostante 15 miliardi di euro spesi! E' il lutto di una nazione che non riconosciamo più e, ancor più grave, nella quale non riusciamo a trovare alcun barlume di speranza.
Per tutto questo GRAZIE “LIBERATORI”. Per me il 25 aprile è un altro giorno qualunque!
Aggredire il declino
00mercoledì 26 aprile 2017 09:37
Re:
Joe81M, 26/04/2017 09.12:

Il 25 Aprile del 1945 l’Italia è stata liberata? Liberata da cosa? Dagli onesti? Dagli idealisti? Da chi mantiene la parola data?
Forse si, è stata liberata proprio da costoro. E’ da quel 25 Aprile 1945 che l’Italia vive sotto la prigionia di ladri, delinquenti, affamatori di popoli, di politici corrotti e arraffoni ingordi. Guardiamola l’Italia di oggi: un’Italia dove i diritti sociali, il lavoro, la pensione sono diventati una vera e propria chimera. Imprenditori e disoccupati che ogni giorno si suicidano in preda alla disperazione mentre in giro per l’Italia, un parlamentare, un consigliere della regione X, un signor qualcuno ruba milioni di euro. E tutto ciò senza che nulla gli accada tanto se beccato il peggio che gli può accadere è finire 3 mesi in un convento per poi godersi i soldi rubati per tutta la vita.
E l’Italia della “Democrazia” si presenta oggi al mondo con almeno tre governi NON ELETTI e non votati da nessuno. Un giullare del “FARE” (dire, baciare) che intontisce gli italiani con miriadi di promesse irrealizzabili secondo le regole del gioco internazionale a cui anch’egli partecipa. Hanno gettato la maschera lorsignori: se prima ingannavano il popolo con il giochetto spassoso delle elezioni (e costoso: ogni elezione nazionale costa circa 1 miliardino di euro!), oggigiorno non hanno più bisogno di tali giochetti tanto c’è sempre una banca centrale europea, una Merkel, una Nato e compagnia bella, pronti a nominare un nuovo governo di burattinai italiani pronti ad eseguire ogni compito di servitù loro affidato.
Tutto ciò accade con un’Italia che scivola sempre più verso l’ignoranza: la classe media è fatta di mezzi ignoranti mentre le diverse università italiane dispensano 110 e lode a soggetti che non distinguono quando mettere o no un accento su una vocale. Ecco cosi che se una parte di popolo italiano è dedita alla disperazione ed al suicidio ce n’è un’altra dedita al “selfie” di facebook, a guardare Maria De Filippi ed i suoi demenziali programmi per un popolo oramai lobotomizzato: l’ideale per mantenere il potere del tutto indisturbati!
Le scuole italiane sfornano sempre più ignoranti manovrabili senza un cervello. Chi lo conserva dopo anni di lavaggio ha la nausea del paese e lo abbandona come si fa con una nave che affonda. Impossibile dargli torto!
Ecco perchè il 25 aprile per me è lutto nazionale: è il lutto di una nazione che vede crollare ogni giorno la sua storia a Pompei come a Monasterace (dove un tempio greco sta precipitando in mare giorno dopo giorno); è il lutto di un paese in mano da circa 72 anni, a manigoldi criminali, alla massoneria, alle plutocrazie internazionali; è il lutto di un paese che da anni ha visto e vede due suoi militari in mano a selvaggi indiani. E' il lutto di un paese che non riesce a ricostruire una città dopo un terremoto nonostante 15 miliardi di euro spesi! E' il lutto di una nazione che non riconosciamo più e, ancor più grave, nella quale non riusciamo a trovare alcun barlume di speranza.
Per tutto questo GRAZIE “LIBERATORI”. Per me il 25 aprile è un altro giorno qualunque!


Quel 25 aprile poteva essere un'occasione per voltare pagina non la abbiamo sfruttata, inizialmente finchè arrivavano i soldi del piano Marshall sembrava andare bene, ma poi è prevalso il malaffare e la classe politica italiana ha mostrato il peggio di sè...
eccoci qua oggi con tutte le aziende pubbliche in fallimento, ultima in ordine di default ma non per giro di affari è l'Alitalia che finora ha bruciato 7,5 miliardi di bellissimi euroni senza riuscire a fare nulla di buono.
Liberazione ci fu, certamente ci liberarono da qualcosa, ma oggi abbiamo la libertà?
Joe81M
00mercoledì 26 aprile 2017 09:48
Appunto! Se oggi non c'è libertà, non siamo stati liberati. Se fossimo stati liberati invece che per essere liberi siamo stati invasi dagli americani (a conferma di ciò, oggi abbiamo alcune loro basi aeree), cioè cambiando solo invasore, oggi saremmo liberi. (scusate il gioco di parole ma è così)
topor@gno
00mercoledì 26 aprile 2017 11:16
Re:
Joe81M, 26/04/2017 09.12:

Il 25 Aprile del 1945 l’Italia è stata liberata? Liberata da cosa? Dagli onesti? Dagli idealisti? Da chi mantiene la parola data?
Forse si, è stata liberata proprio da costoro. E’ da quel 25 Aprile 1945 che l’Italia vive sotto la prigionia di ladri, delinquenti, affamatori di popoli, di politici corrotti e arraffoni ingordi. Guardiamola l’Italia di oggi: un’Italia dove i diritti sociali, il lavoro, la pensione sono diventati una vera e propria chimera. Imprenditori e disoccupati che ogni giorno si suicidano in preda alla disperazione mentre in giro per l’Italia, un parlamentare, un consigliere della regione X, un signor qualcuno ruba milioni di euro. E tutto ciò senza che nulla gli accada tanto se beccato il peggio che gli può accadere è finire 3 mesi in un convento per poi godersi i soldi rubati per tutta la vita.
E l’Italia della “Democrazia” si presenta oggi al mondo con almeno tre governi NON ELETTI e non votati da nessuno. Un giullare del “FARE” (dire, baciare) che intontisce gli italiani con miriadi di promesse irrealizzabili secondo le regole del gioco internazionale a cui anch’egli partecipa. Hanno gettato la maschera lorsignori: se prima ingannavano il popolo con il giochetto spassoso delle elezioni (e costoso: ogni elezione nazionale costa circa 1 miliardino di euro!), oggigiorno non hanno più bisogno di tali giochetti tanto c’è sempre una banca centrale europea, una Merkel, una Nato e compagnia bella, pronti a nominare un nuovo governo di burattinai italiani pronti ad eseguire ogni compito di servitù loro affidato.
Tutto ciò accade con un’Italia che scivola sempre più verso l’ignoranza: la classe media è fatta di mezzi ignoranti mentre le diverse università italiane dispensano 110 e lode a soggetti che non distinguono quando mettere o no un accento su una vocale. Ecco cosi che se una parte di popolo italiano è dedita alla disperazione ed al suicidio ce n’è un’altra dedita al “selfie” di facebook, a guardare Maria De Filippi ed i suoi demenziali programmi per un popolo oramai lobotomizzato: l’ideale per mantenere il potere del tutto indisturbati!
Le scuole italiane sfornano sempre più ignoranti manovrabili senza un cervello. Chi lo conserva dopo anni di lavaggio ha la nausea del paese e lo abbandona come si fa con una nave che affonda. Impossibile dargli torto!
Ecco perchè il 25 aprile per me è lutto nazionale: è il lutto di una nazione che vede crollare ogni giorno la sua storia a Pompei come a Monasterace (dove un tempio greco sta precipitando in mare giorno dopo giorno); è il lutto di un paese in mano da circa 72 anni, a manigoldi criminali, alla massoneria, alle plutocrazie internazionali; è il lutto di un paese che da anni ha visto e vede due suoi militari in mano a selvaggi indiani. E' il lutto di un paese che non riesce a ricostruire una città dopo un terremoto nonostante 15 miliardi di euro spesi! E' il lutto di una nazione che non riconosciamo più e, ancor più grave, nella quale non riusciamo a trovare alcun barlume di speranza.
Per tutto questo GRAZIE “LIBERATORI”. Per me il 25 aprile è un altro giorno qualunque!




Però l'Italia è sempre stata affetta da questo morbo, se facciamo esclusione per il periodo dell'impero romano nel pieno del suo splendore e altre piccole isolate parentesi durante il rinascimento, per il resto i governanti di turno hanno affamato il popolo per curare i loro interessi personali e le loro clientele.
Joe81M
00mercoledì 26 aprile 2017 13:09
Non è proprio così e te lo dimostra questo video
pliskiss
00mercoledì 26 aprile 2017 14:22
Re:
Joe81M, 26/04/2017 09.12:

Il 25 Aprile del 1945 l’Italia è stata liberata? Liberata da cosa? Dagli onesti? Dagli idealisti? Da chi mantiene la parola data?
Forse si, è stata liberata proprio da costoro. E’ da quel 25 Aprile 1945 che l’Italia vive sotto la prigionia di ladri, delinquenti, affamatori di popoli, di politici corrotti e arraffoni ingordi. Guardiamola l’Italia di oggi: un’Italia dove i diritti sociali, il lavoro, la pensione sono diventati una vera e propria chimera. Imprenditori e disoccupati che ogni giorno si suicidano in preda alla disperazione mentre in giro per l’Italia, un parlamentare, un consigliere della regione X, un signor qualcuno ruba milioni di euro. E tutto ciò senza che nulla gli accada tanto se beccato il peggio che gli può accadere è finire 3 mesi in un convento per poi godersi i soldi rubati per tutta la vita.
E l’Italia della “Democrazia” si presenta oggi al mondo con almeno tre governi NON ELETTI e non votati da nessuno. Un giullare del “FARE” (dire, baciare) che intontisce gli italiani con miriadi di promesse irrealizzabili secondo le regole del gioco internazionale a cui anch’egli partecipa. Hanno gettato la maschera lorsignori: se prima ingannavano il popolo con il giochetto spassoso delle elezioni (e costoso: ogni elezione nazionale costa circa 1 miliardino di euro!), oggigiorno non hanno più bisogno di tali giochetti tanto c’è sempre una banca centrale europea, una Merkel, una Nato e compagnia bella, pronti a nominare un nuovo governo di burattinai italiani pronti ad eseguire ogni compito di servitù loro affidato.
Tutto ciò accade con un’Italia che scivola sempre più verso l’ignoranza: la classe media è fatta di mezzi ignoranti mentre le diverse università italiane dispensano 110 e lode a soggetti che non distinguono quando mettere o no un accento su una vocale. Ecco cosi che se una parte di popolo italiano è dedita alla disperazione ed al suicidio ce n’è un’altra dedita al “selfie” di facebook, a guardare Maria De Filippi ed i suoi demenziali programmi per un popolo oramai lobotomizzato: l’ideale per mantenere il potere del tutto indisturbati!
Le scuole italiane sfornano sempre più ignoranti manovrabili senza un cervello. Chi lo conserva dopo anni di lavaggio ha la nausea del paese e lo abbandona come si fa con una nave che affonda. Impossibile dargli torto!
Ecco perchè il 25 aprile per me è lutto nazionale: è il lutto di una nazione che vede crollare ogni giorno la sua storia a Pompei come a Monasterace (dove un tempio greco sta precipitando in mare giorno dopo giorno); è il lutto di un paese in mano da circa 72 anni, a manigoldi criminali, alla massoneria, alle plutocrazie internazionali; è il lutto di un paese che da anni ha visto e vede due suoi militari in mano a selvaggi indiani. E' il lutto di un paese che non riesce a ricostruire una città dopo un terremoto nonostante 15 miliardi di euro spesi! E' il lutto di una nazione che non riconosciamo più e, ancor più grave, nella quale non riusciamo a trovare alcun barlume di speranza.
Per tutto questo GRAZIE “LIBERATORI”. Per me il 25 aprile è un altro giorno qualunque!



"""25 Aprile del 1945 l’Italia è stata liberata? Liberata da cosa? Dagli onesti? Dagli idealisti? Da chi mantiene la parola data?
Forse si, è stata liberata proprio da costoro. E’ da quel 25 Aprile 1945 che l’Italia vive sotto la prigionia di ladri"

Va bene tutto però adesso cerchiamo di non confondere il pane con la merda, il 25 Aprile e prima del 25 Aprile l'Italia è stata liberata dai Nazisti e i suoi collaboratori fascisti, fino a quando il Duce non si associò al baffettino nazista diciamo che qualche cosa aveva creato ma più che altro aveva ripulito poichè in Italia era un ambiente come adesso con mentalità sud americana, dopodiche partecipò a stragi e genocidi che gli consentirono di essere appeso alla fine in Loreto.

Parti' la Repubblica, sono cambiate epoche e generazioni, con il passare degli anni sempre più politica di merda e politici senza ombra di dubbio ladri, però? Ma il popolo in questi ultimi 20 anni che ha fatto????????

Quelli del 25 Aprile il loro dovere l'hanno fatto, a distanza di 70 anni il popolo che è venuto dopo NO ha vissuto sugli allori e si è adeguato a una politica disastrata senza mai dire ne A ne B, lo dimostra il continuo calo di presenze ai seggi dal dopoguerra ai giorni nostri.

C'è chi ha combattuto montagna per montagna e strada per strada, c'è chi oggi si lamenta e invece di andare a votare va al mare o al lago.
Etrusco
10mercoledì 26 aprile 2017 15:18
Re: Re:
pliskiss, 26/04/2017 14.22:


Ma il popolo in questi ultimi 20 anni che ha fatto????????

Quelli del 25 Aprile il loro dovere l'hanno fatto, a distanza di 70 anni il popolo che è venuto dopo NO ha vissuto sugli allori e si è adeguato a una politica disastrata senza mai dire ne A ne B, lo dimostra il continuo calo di presenze ai seggi dal dopoguerra ai giorni nostri.

C'è chi ha combattuto montagna per montagna e strada per strada, c'è chi oggi si lamenta e invece di andare a votare va al mare o al lago.




Al popolo italiano sembra che serva un grande stimolo per attivarsi, deve essere motivato. Durante la dittatura fascista molti trovarono questo stimolo nella angherìe subite: a molti fu sottratta la libertà, ad altri furono imprigionati o deportati parenti ed amici, ad altri furono chiuse le attività o impedito di lavorare, studiare, aggregarci in circoli culturali, per un periodo vennero boicottati persino gli scout e il catechismo parrocchiale, ma la spinta forte che fece crescere le fila dei partigiani si ebbe dopo il patto stipulato tra Germania ed Italia.
topor@gno
00mercoledì 26 aprile 2017 15:19
e si infatti anche alla nostra nazionale di calcio per vincere serve una forte motivazione, come quando erano stati messi sotto indagine metà giocatori della nazionale e questi, prevalentemente juventini, si diedero da fare, vincendo il mondiale, sperando di avere uno sconto di pena...
Joe81M
00mercoledì 26 aprile 2017 16:23
Re: Re:
pliskiss, 26/04/2017 14.22:



"""25 Aprile del 1945 l’Italia è stata liberata? Liberata da cosa? Dagli onesti? Dagli idealisti? Da chi mantiene la parola data?
Forse si, è stata liberata proprio da costoro. E’ da quel 25 Aprile 1945 che l’Italia vive sotto la prigionia di ladri"

Va bene tutto però adesso cerchiamo di non confondere il pane con la merda, il 25 Aprile e prima del 25 Aprile l'Italia è stata liberata dai Nazisti e i suoi collaboratori fascisti, fino a quando il Duce non si associò al baffettino nazista diciamo che qualche cosa aveva creato ma più che altro aveva ripulito poichè in Italia era un ambiente come adesso con mentalità sud americana, dopodiche partecipò a stragi e genocidi che gli consentirono di essere appeso alla fine in Loreto.

Parti' la Repubblica, sono cambiate epoche e generazioni, con il passare degli anni sempre più politica di merda e politici senza ombra di dubbio ladri, però? Ma il popolo in questi ultimi 20 anni che ha fatto????????

Quelli del 25 Aprile il loro dovere l'hanno fatto, a distanza di 70 anni il popolo che è venuto dopo NO ha vissuto sugli allori e si è adeguato a una politica disastrata senza mai dire ne A ne B, lo dimostra il continuo calo di presenze ai seggi dal dopoguerra ai giorni nostri.

C'è chi ha combattuto montagna per montagna e strada per strada, c'è chi oggi si lamenta e invece di andare a votare va al mare o al lago.




Dai Nazisti si, ma non dai tedeschi, visto che la Merkel comanda a casa nostra a suo piacimento!
Non è ora - dopo 72 anni, di affrontare una semplice verità? Eccola: la Resistenza in Italia era completamente irrilevante dal punto di vista militare. In ogni caso, nell'estate del 1944 non esisteva una Resistenza in Italia. Dopo, invece, dall'autunno del 1944 in poi, che cosa di concreto ha portato questa Resistenza? Secondo la storiografia la Resistenza lottava per la patria, la libertà e la democrazia. Non è vero. I suoi elementi comunisti (quelli dominanti) lottavano per l'Unione Sovietica, la dittatura e il comunismo. Ecco perché Churchill voleva puntare non sulla Francia, ma sull'Italia. Voleva a tutti costi fermare le forze comuniste nei Balcani e in Austria. Roosevelt no, invece e ha prevalso il Presidente americano. Perciò, gli alleati, che avevano invaso l'Italia nel 1943, non ebbero le forze necessarie in Italia per liberarla fino all'aprile 1945. Si dice: solo grazie alla Ue ci sono stati 72 anni di pace in Europa. Non è vero. C'è stata pace in Europa solo grazie agli anglo-americani e al piano Marshall. Oggi, la Ue e la sua moneta unica rappresentano la più grave minaccia alla pace in Europa.


Montanelli tra le tante cose scrive sul 25 aprile:

Ho la convinzione che molti Italiani preferirebbero ricordare il 25 aprile con il silenzio, e con un omaggio di fiori ai morti. Nient’altro. Senza voler annoverare tra i fasti militari della storia patria le rese, attorno appunto al 25 aprile, di unità tedesche le quali non chiedevano, da giorni, altro che di arrendersi — e non riuscivano a farlo solo perché v’erano difficoltà tra gli Angloamericani e i Sovietici — e senza mitizzare quell’insurrezione generale dell’Alta Italia che fu un gesto politico — come tale probabilmente giusto — ma che fu scatenata contro il vuoto: Tedeschi e fascisti erano allo sbando, non c’era più nulla contro cui insorgere.
pliskiss
00mercoledì 26 aprile 2017 17:17
Re: Re: Re:
Joe81M, 26/04/2017 16.23:




Dai Nazisti si, ma non dai tedeschi, visto che la Merkel comanda a casa nostra a suo piacimento!
Non è ora - dopo 72 anni, di affrontare una semplice verità? Eccola: la Resistenza in Italia era completamente irrilevante dal punto di vista militare. In ogni caso, nell'estate del 1944 non esisteva una Resistenza in Italia. Dopo, invece, dall'autunno del 1944 in poi, che cosa di concreto ha portato questa Resistenza? Secondo la storiografia la Resistenza lottava per la patria, la libertà e la democrazia. Non è vero. I suoi elementi comunisti (quelli dominanti) lottavano per l'Unione Sovietica, la dittatura e il comunismo. Ecco perché Churchill voleva puntare non sulla Francia, ma sull'Italia. Voleva a tutti costi fermare le forze comuniste nei Balcani e in Austria. Roosevelt no, invece e ha prevalso il Presidente americano. Perciò, gli alleati, che avevano invaso l'Italia nel 1943, non ebbero le forze necessarie in Italia per liberarla fino all'aprile 1945. Si dice: solo grazie alla Ue ci sono stati 72 anni di pace in Europa. Non è vero. C'è stata pace in Europa solo grazie agli anglo-americani e al piano Marshall. Oggi, la Ue e la sua moneta unica rappresentano la più grave minaccia alla pace in Europa.


Montanelli tra le tante cose scrive sul 25 aprile:

Ho la convinzione che molti Italiani preferirebbero ricordare il 25 aprile con il silenzio, e con un omaggio di fiori ai morti. Nient’altro. Senza voler annoverare tra i fasti militari della storia patria le rese, attorno appunto al 25 aprile, di unità tedesche le quali non chiedevano, da giorni, altro che di arrendersi — e non riuscivano a farlo solo perché v’erano difficoltà tra gli Angloamericani e i Sovietici — e senza mitizzare quell’insurrezione generale dell’Alta Italia che fu un gesto politico — come tale probabilmente giusto — ma che fu scatenata contro il vuoto: Tedeschi e fascisti erano allo sbando, non c’era più nulla contro cui insorgere.



""Secondo la storiografia la Resistenza lottava per la patria, la libertà e la democrazia. Non è vero. I suoi elementi comunisti (quelli dominanti) lottavano per l'Unione Sovietica, la dittatura e il comunismo."""

E allora i miei zii che cosa sono stati dei coglioni?

Questi sono andati a fare i partigiani perchè se no i fascisti li impiccavano o i nazisti li fucilavano, mio zio conosceva pure l'unione Sovietica, per forza ce l'aveva mandato il duce, tornato si è salvato perchè ha mangiato meno degli altri(dalla fame si era chiusa la bocca dello stomaco) un altro mio zio mentre lo stavano fucilando le Brigate Nere ha preferito buttarsi da un dirupo che aveva di dietro, si è salvato ma ha picchiato la testa e si è portato l'epilisia per il resto della vita(a volte si perdeva).

Questi hanno sparato perchè se no gli sparavano


""Senza voler annoverare tra i fasti militari della storia patria le rese, attorno appunto al 25 aprile, di unità tedesche le quali non chiedevano, da giorni, altro che di arrendersi — e non riuscivano a farlo solo perché v’erano difficoltà tra gli Angloamericani e i Sovietici — e senza mitizzare quell’insurrezione generale dell’Alta Italia che fu un gesto politico — come tale probabilmente giusto — ma che fu scatenata contro il vuoto: Tedeschi e fascisti erano allo sbando, non c’era più nulla contro cui insorgere."""

La minchia, allo sbando si ma questi ammazzavano, se mia nonna non gli da un paio di stivali a un tedesco in ritirata questo gli tirava una mitragliata in testa, i capoccioni nazi ricevevano ordini da Berlino che non bisognava arrendersi, tanti mollarono il colpo perchè erano normali soldati ma tanti no, tanto è vero che a Berlino quando i Russi erano a 15 km chi si arrendeva veniva fucilato o impiccato.

Purtroppo se si fa la guerra si fa fino alla fine, era una guerra che doveva finire e non si badava a fronzoli, tanto è vero che l'artiglieria degli alleati che era avanzata fino al Po ha ammazzato un sacco di Italiani, suonava l'allarme e bisognava scappare nei rifugi, dopodiche Pippo(l'aereo) dava le coordinate se c'era gente che girava, a quel punto partiva il missile e se era Italiano o Tedesco non gliene fregava un cazzo.

Quelli che erano qua volevano che la guerra finisse al più presto, chi ha sfilato per le strade QUEL 25 Aprile del 1945 dei Russi o Anglo-americani non gliene fregava un cazzo, la gente aveva fame e voleva ricominciare.
topor@gno
00mercoledì 26 aprile 2017 17:23
Re: Re: Re:
Joe81M, 26/04/2017 16.23:




Dai Nazisti si, ma non dai tedeschi, visto che la Merkel comanda a casa nostra a suo piacimento!
Non è ora - dopo 72 anni, di affrontare una semplice verità? Eccola: la Resistenza in Italia era completamente irrilevante dal punto di vista militare. In ogni caso, nell'estate del 1944 non esisteva una Resistenza in Italia. Dopo, invece, dall'autunno del 1944 in poi, che cosa di concreto ha portato questa Resistenza? Secondo la storiografia la Resistenza lottava per la patria, la libertà e la democrazia. Non è vero. I suoi elementi comunisti (quelli dominanti) lottavano per l'Unione Sovietica, la dittatura e il comunismo. Ecco perché Churchill voleva puntare non sulla Francia, ma sull'Italia. Voleva a tutti costi fermare le forze comuniste nei Balcani e in Austria. Roosevelt no, invece e ha prevalso il Presidente americano. Perciò, gli alleati, che avevano invaso l'Italia nel 1943, non ebbero le forze necessarie in Italia per liberarla fino all'aprile 1945. Si dice: solo grazie alla Ue ci sono stati 72 anni di pace in Europa. Non è vero. C'è stata pace in Europa solo grazie agli anglo-americani e al piano Marshall. Oggi, la Ue e la sua moneta unica rappresentano la più grave minaccia alla pace in Europa.


Montanelli tra le tante cose scrive sul 25 aprile:

Ho la convinzione che molti Italiani preferirebbero ricordare il 25 aprile con il silenzio, e con un omaggio di fiori ai morti. Nient’altro. Senza voler annoverare tra i fasti militari della storia patria le rese, attorno appunto al 25 aprile, di unità tedesche le quali non chiedevano, da giorni, altro che di arrendersi — e non riuscivano a farlo solo perché v’erano difficoltà tra gli Angloamericani e i Sovietici — e senza mitizzare quell’insurrezione generale dell’Alta Italia che fu un gesto politico — come tale probabilmente giusto — ma che fu scatenata contro il vuoto: Tedeschi e fascisti erano allo sbando, non c’era più nulla contro cui insorgere.




Fatto sta che dopo più di 70 anni ancora non c'è un giudizio unanime sui fatti accaduti, ancora tanti retroscena da chiarire.
Nel frattempo la Germania detta legge e tra un po' batterà anche moneta per tutte l'UE.
Joe81M
10mercoledì 26 aprile 2017 17:47
Le motivazioni che stanno dietro alle violenze accadute nell’immediato dopoguerra sono infatti diverse: in primo luogo, vi era l’intenzione di fare giustizia contro i soprusi effettuati dai fascisti; in secondo, vi era l’idea da parte di alcuni partigiani comunisti di condurre una lotta di classe contro «padroni e sfruttatori»; ed infine, vi è anche l’inserimento di criminali comuni che approfittarono del clima di confusione per effettuare rapine o regolare i propri conti personali.È difficile calcolare il numero delle persone che persero la vita in questa cruenta «epurazione» e la stima dei calcoli, come è stato notato dagli storici, varia a seconda degli autori, essendo le cifre spesso state gonfiate o ridotte in base agli scopi politici: dall’estremo di 300.000 vittime denunciate dai fascisti, fa da contraltare la dichiarazione fatta da Mario Scelba alla Camera nel 1952, in cui sosteneva che le persone che perdettero la vita dopo il 25 aprile furono 1.732. In un colloquio con l’ambasciatore dell’Unione Sovietica, Mikhail Kostylev, Togliatti aveva sostenuto che i fascisti uccisi durante l’epurazione furono 50.000. Grazie all’affievolirsi del dibattito politico, si è riusciti ad arrivare ad una stima più conforme alla verità, e gli studi effettuati dall’Istituto milanese per la storia della Repubblica Sociale Italiana hanno raccolto i nominativi di 19.801 persone uccise. Le violenze partigiane non colpirono solamente chi si era compromesso col fascismo, ma in alcuni casi toccarono anche antifascisti e altri partigiani. Episodio poco ricordato dalla storiografia con l’eccezione del massacro di Porzus. Alcuni gruppi comunisti concepivano infatti la lotta armata come un mezzo per cercare di eliminare gli eventuali oppositori di una prossima rivoluzione. Non sarebbe corretto, tuttavia, presentare queste uccisioni come una strategia ordinata dal Partito Comunista Italiano: sebbene sia lecito dubitare della democraticità dei principali dirigenti del Partito Comunista Italiano, strettamente legati all’Unione Sovietica, il Partito Comunista Italiano aveva (almeno per il momento) scartato l’ipotesi «rivoluzionaria» per seguire la via «legalitaria»; e lo stesso Togliatti interverrà per fermare gli episodi di partigianeria violenta cosciente che potevano essere controproducenti (si veda, ad esempio, il suo discorso Ceti medi ed Emilia rossa). Nondimeno, sarebbe tuttavia ugualmente errato presentare questi episodi come semplice azione di gruppi di sbandati dato che questi poterono contare in alcuni casi sull’omertà o la copertura di figure interne agli apparati provinciali comunisti. Gli autori di questi omicidi vennero inoltre sovente protetti dal Partito, che arrivò anche ad aiutarli a fuggire nei Paesi dell’Est Europa.
Una categoria dell’epurazione che ha suscitato particolare interesse è stata quella dei sacerdoti. Si calcola infatti che decine di preti furono uccisi durante o dopo il conflitto da partigiani o presunti tali. Le motivazioni che stanno dietro a queste uccisioni sono varie: vi è chi finì assassinato per la sua collaborazione col fascismo (o solo perché sospettato di essere un collaborazionista), chi per rapina o per essersi opposto agli abusi della guerra partigiana. Non mancò inoltre, in taluni omicidi, l’odio anticlericale: Don Luigi Bordet, parroco di Hône, paese della Valle d’Aosta, venne ucciso il 5 marzo 1946 dopo che in una predica ebbe a dichiarare che non si poteva essere cattolici e comunisti, Don Giuseppe Lenzini fu anch’esso ucciso, il 21 luglio 1945, per le sue prediche (sembra accertato che i suoi assassini lo percossero per costringerlo a farlo bestemmiare); mentre il seminarista Rolando Rivi venne assassinato il 13 aprile 1945 per via, come dichiarato dal pubblico ministero nel processo contro i responsabili dell’omicidio, della sua «manifesta intenzione di darsi al sacerdozio».
La narrazione di questi fatti ha talvolta causato accese polemiche, in quanto sovente è piovuta l’accusa o il timore di voler demonizzare il movimento resistenziale. In realtà, se è importante e doveroso ricordare che tanti partigiani che combatterono durante la Seconda Guerra Mondiale per ottenere la libertà e la democrazia, è anche importante ricordare una verità semplice che questi episodi hanno messo in risalto: un democratico deve per forza essere un antifascista, ma un antifascista (come illustrano bene anche i casi di Stalin o del Maresciallo Tito) non è necessariamente un democratico.

Quindi non chiamateli eroi. Ecco l'elenco delle Ausiliarie S.A.F. (donne e ragazze) uccise dai partigiani dopo che si erano arrese:

Amodio Rosa: 23 anni, assassinata nel luglio del 1947, mentre in bicicletta andava da Savona a Vado.
Antonucci Velia: due volte prelevata, due volte rilasciata a Vercelli, poi fucilata.
Audisio Margherita: Fucilata a Nichelino il 26 aprile 1945.
Baldi Irma: Assassinata a Schio il 7 luglio 1945.
Batacchi Marcella e Spitz Jolanda: 17 anni, di Firenze. Assegnate al Distretto militare di Cuneo altre 7 ausiliarie, il 30 aprile 1945, con tutto il Distretto di Cuneo, pochi ufficiali, 20 soldati e 9 ausiliarie, si mettono in movimento per raggiungere il Nord, secondo gli ordini ricevuti. La colonna è però costretta ad arrendersi nel Biellese ai partigiani del comunista Moranino (poi deputato).
Interrogate, sette ausiliarie, ascoltando il suggerimento dei propri ufficiali, dichiarano di essere prostitute che hanno lasciato la casa di tolleranza di Cuneo per seguire i soldati. Ma Marcella e Jolanda non accettano e si dichiarano con fierezza ausiliarie della RSI. I partigiani tentano allora di violentarle, ma le due ragazze resistono con le unghie e con i denti. Costrette con la forza più brutale, vengono violentate numerose volte. In fin di vita chiedono un prete. Il prete viene chiamato ma gli è impedito di avvicinare le ragazze. Prima di cadere sotto il plotone di esecuzione, sfigurate dalle botte di quelle belve indegne di chiamarsi partigiani, mormorano: “Mamma” e “Gesù”. Quando furono esumate, presentavano il volto tumefatto e sfigurato, ma il corpo bianco e intatto. Erano state sepolte nella stessa fossa, l’una sopra l’altra. Era il 3 maggio 1945.
Bergonzi Irene: Assassinata a Milano il 29 aprile 1945.
Biamonti Angela: Assassinata il 15 maggio 1945 a Zinola (SV) assieme ai genitori e alla domestica.
Bianchi Annamaria: Assassinata a Pizzo di Cernobbio (CO) il 4 luglio 1945.
Bonatti Silvana: Assassinata a Genova il 29 aprile 1945.
Brazzoli Vincenza: Assassinata a Milano il 28 aprile 1945.
Bressanini Orsola: Madre di una giovane fascista caduta durante la guerra civile, assassinata a Milano il 10 maggio 1945.
Buzzoni Adele, Buzzoni Maria, Mutti Luigia, Nassari Dosolina, Ottarana Rosetta: Facevano parte di un gruppo di otto ausiliarie, (di cui una sconosciuta), catturate all’interno dell’ospedale di Piacenza assieme a sei soldati di sanità. I prigionieri, trasportati a Casalpusterlengo, furono messi contro il muro dell’ospedale per essere fucilati. Adele Buzzoni supplicò che salvassero la sorella Maria, unico sostegno per la madre cieca. Un partigiano afferrò per un braccio la ragazza e la spostò dal gruppo. Ma, partita la scarica, Maria Buzzoni, vedendo cadere la sorella, lanciò un urlo terribile, in seguito al quale venne falciata dal mitra di un partigiano. Si salvarono, grazie all’intervento di un sacerdote, le ausiliarie Anita Romano (che sanguinante si levò come un fantasma dal mucchio di cadaveri) nonché le sorelle Ida e Bianca Poggioli, che le raffiche non erano riuscite ad uccidere.
Carlino Antonietta: Assassinata il 7 maggio 1945 all’ospedale di Cuneo, dove assisteva la sua caposquadra Raffaella Chiodi.
Castaldi Natalina:Assassinata a Cuneo il 9 maggio 1945.
Chandrè Rina, Giraldi Itala, Rocchetti Lucia: Aggregate al secondo RAU (Raggruppamento Allievi Ufficiali) furono catturate il 27 aprile 1945 a Cigliano, sull’autostrada Torino – Milano, dopo un combattimento durato 14 ore. Il reparto si era arreso dopo aver avuto la garanzia del rispetto delle regole sulla prigionia di guerra e dell’onore delle armi. Trasportate con i loro camerati al Santuario di Graglia, furono trucidate il 2 maggio 1945 assieme ad oltre 30 allievi ufficiali con il loro comandante, maggiore Galamini, e le mogli di due di essi. La madre di Itala ne disseppellì i corpi.
Chiettini (si ignora il nome): Una delle tre ausiliarie trucidate nel massacro delle carceri di Schio il 6/7 luglio 1945.
Collaini Bruna, Forlani Barbara: Assassinate a Rosacco (Pavia) il 5 maggio 1945.
Conti – Magnaldi Adelina: Madre di tre bambini, assassinata a Cuneo il 4 maggio 1945.
Crivelli Jolanda: Vedova ventenne di un ufficiale del Battaglione “M” costretta a denudarsi e fucilata a Cesena, sulla piazza principale, dopo essere stata legata ad un albero, ove il cadavere rimase esposto per due giorni e due notti.
De Simone Antonietta: Romana, studentessa del quarto anni di Medicina, fucilata a Vittorio Veneto in data imprecisata dopo il 25 aprile 1945.
Degani Gina: Assassinata a Milano in data imprecisata dopo il 25 aprile 1945.
Ferrari Flavia: 19 anni, assassinata l’ 1 maggio 1945 a Milano.
Fragiacomo Lidia, Giolo Laura: Fucilate a Nichelino (TO) il 30 aprile 1945 assieme ad altre cinque ausiliarie non identificate, dopo una gara di emulazione nel tentativo di salvare la loro comandante.
Gastaldi Natalia: Assassinata a Cuneo il 3 maggio 1945.
Genesi Jole, Rovilda Lidia: Torturate all’hotel San Carlo di Arona (Novara) e assassinate il 4 maggio 1945. In servizio presso la GNR di Novara. Catturate alla Stazione Centrale di Milano, ai primi di maggio, le due ausiliarie si erano rifiutate di rivelare dove si fosse nascosta la loro comandante provinciale.
Greco Eva: Assassinata a Modena assieme a suo padre nel maggio del 1945.
Grill Marilena: 16 anni, assassinata a Torino la notte del 2 maggio 1945.
Landini Lina: Assassinata a Genova l’1 maggio 1945.
Lavise Blandina: Una delle tre ausiliarie trucidate nel massacro delle carceri di Schio il 6/7 luglio 1945.
Locarno Giulia: Assassinata a Porina (Vicenza) il 27 aprile 1945.
Luppi – Romano Lea: Catturata a Trieste dai partigiani comunisti, consegnata ai titini, portata a Lubiana, morta in carcere dopo lunghe sofferenze il 30 ottobre 1947.
Minardi Luciana: 16 anni di Imola. Assegnata al battaglione “Colleoni” della Divisione “San Marco” attestati sul Senio, come addetta al telefono da campo e al cifrario, riceve l’ordine di indossare vestiti borghesi e di mettersi in salvo, tornando dai genitori. Fermata dagli inglesi, si disfa, non vista, del gagliardetto gettandolo nel Po. La rilasciano dopo un breve interrogatorio. Raggiunge così i genitori, sfollati a Cologna Veneta (VR). A metà maggio, arriva un gruppo di partigiani comunisti. Informati, non si sa da chi, che quella ragazzina era stata una ausiliaria della RSI, la prelevano, la portano sull’argine del torrente Guà e, dopo una serie di violenze sessuali, la massacrano. “Adesso chiama la mamma, porca fascista!” le grida un partigiano mentre la uccide con una raffica.
Monteverde Licia: Assassinata a Torino il 6 maggio 1945.
Morara Marta: Assassinata a Bologna il 25 maggio 1945.
Morichetti Anna Paola: Assassinata a Milano il 27 aprile 1945.
Olivieri Luciana: Assassinata a Cuneo il 9 maggio 1945.
Ramella Maria: Assassinata a Cuneo il 5 maggio 1945.
Ravioli Ernesta: 19 anni, assassinata a Torino in data imprecisata dopo il 25 aprile 1945.
Recalcati Giuseppina, Recalcati Mariuccia, Recalcati Rina:  Madre e figlie assassinate a Milano il 27 aprile 1945.
Rigo Felicita: Assassinata a Riva di Vercelli il 4 maggio 1945.
Sesso Triestina: Gettata viva nella foiba di Tonezza, presso Vicenza.
Silvestri Ida: Assassinata a Torino l’1 maggio 1945, poi gettata nel Po.
Speranzon Armida: Massacrata, assieme a centinaia di fascisti nella Cartiera Burgo di Mignagola dai partigiani di “Falco”. I resti delle vittime furono gettati nel fiume Sile.
Tam Angela Maria: Terziaria francescana, assassinata il 6 maggio 1945 a Buglio in Monte (Sondrio) dopo aver subito violenza carnale.
Tescari -Ladini Letizia: Gettata viva nella foiba di Tonezza, presso Vicenza.
Ugazio Cornelia, Ugazio Mirella: Assassinate a Galliate (Novara) il 28 aprile 1945 assieme al padre.
Tra le vittime del massacro compiuto dai partigiani comunisti nelle carceri di Schio (54 assassinati nella notte tra il 6 ed il 7 luglio 1945) c’erano anche 19 donne, tra cui le 3 ausiliarie (Irma Baldi, Chiettini e Blandina Lavise) richiamate nell’elenco precedente.
In via Giason del Maino, a Milano, tre franche tiratrici furono catturate e uccise il 26 aprile 1945. Sui tre cadaveri fu messo un cartello con la scritta “AUSILIARIE”. I corpi furono poi sepolti in una fossa comune a Musocco. Impossibile sapere se si trattasse veramente di tre ausiliarie.
Nell’archivio dell’obitorio di Torino, il giornalista e storico Giorgio Pisanò ha ritrovato i verbali d’autopsia di sei ausiliarie sepolte come “sconosciute”, ma indossanti la divisa del SAF.
Cinque ausiliarie non identificate furono assassinate a Nichelino (TO) il 30 aprile 1945 assieme a Lidia Fragiacomo e Laura Giolo.
Al cimitero di Musocco (Milano) sono sepolte 13 ausiliarie sconosciute nella fossa comune al Campo X.
Un numero imprecisato di ausiliarie della “Decima Mas” in servizio presso i Comandi di Pola, Fiume e Zara, riuscite a fuggire verso Trieste prima della caduta dei rispettivi presidi, furono catturate durante la fuga dai comunisti titini e massacrate.

PS: tutte date che tra l'altro vanno oltre il 25 aprile 1945. Un bell'ambientino quello partigiano, non c'è che dire!
pliskiss
10mercoledì 26 aprile 2017 23:07
Re:
Joe81M, 26/04/2017 17.47:

Le motivazioni che stanno dietro alle violenze accadute nell’immediato dopoguerra sono infatti diverse: in primo luogo, vi era l’intenzione di fare giustizia contro i soprusi effettuati dai fascisti; in secondo, vi era l’idea da parte di alcuni partigiani comunisti di condurre una lotta di classe contro «padroni e sfruttatori»; ed infine, vi è anche l’inserimento di criminali comuni che approfittarono del clima di confusione per effettuare rapine o regolare i propri conti personali.È difficile calcolare il numero delle persone che persero la vita in questa cruenta «epurazione» e la stima dei calcoli, come è stato notato dagli storici, varia a seconda degli autori, essendo le cifre spesso state gonfiate o ridotte in base agli scopi politici: dall’estremo di 300.000 vittime denunciate dai fascisti, fa da contraltare la dichiarazione fatta da Mario Scelba alla Camera nel 1952, in cui sosteneva che le persone che perdettero la vita dopo il 25 aprile furono 1.732. In un colloquio con l’ambasciatore dell’Unione Sovietica, Mikhail Kostylev, Togliatti aveva sostenuto che i fascisti uccisi durante l’epurazione furono 50.000. Grazie all’affievolirsi del dibattito politico, si è riusciti ad arrivare ad una stima più conforme alla verità, e gli studi effettuati dall’Istituto milanese per la storia della Repubblica Sociale Italiana hanno raccolto i nominativi di 19.801 persone uccise. Le violenze partigiane non colpirono solamente chi si era compromesso col fascismo, ma in alcuni casi toccarono anche antifascisti e altri partigiani. Episodio poco ricordato dalla storiografia con l’eccezione del massacro di Porzus. Alcuni gruppi comunisti concepivano infatti la lotta armata come un mezzo per cercare di eliminare gli eventuali oppositori di una prossima rivoluzione. Non sarebbe corretto, tuttavia, presentare queste uccisioni come una strategia ordinata dal Partito Comunista Italiano: sebbene sia lecito dubitare della democraticità dei principali dirigenti del Partito Comunista Italiano, strettamente legati all’Unione Sovietica, il Partito Comunista Italiano aveva (almeno per il momento) scartato l’ipotesi «rivoluzionaria» per seguire la via «legalitaria»; e lo stesso Togliatti interverrà per fermare gli episodi di partigianeria violenta cosciente che potevano essere controproducenti (si veda, ad esempio, il suo discorso Ceti medi ed Emilia rossa). Nondimeno, sarebbe tuttavia ugualmente errato presentare questi episodi come semplice azione di gruppi di sbandati dato che questi poterono contare in alcuni casi sull’omertà o la copertura di figure interne agli apparati provinciali comunisti. Gli autori di questi omicidi vennero inoltre sovente protetti dal Partito, che arrivò anche ad aiutarli a fuggire nei Paesi dell’Est Europa.
Una categoria dell’epurazione che ha suscitato particolare interesse è stata quella dei sacerdoti. Si calcola infatti che decine di preti furono uccisi durante o dopo il conflitto da partigiani o presunti tali. Le motivazioni che stanno dietro a queste uccisioni sono varie: vi è chi finì assassinato per la sua collaborazione col fascismo (o solo perché sospettato di essere un collaborazionista), chi per rapina o per essersi opposto agli abusi della guerra partigiana. Non mancò inoltre, in taluni omicidi, l’odio anticlericale: Don Luigi Bordet, parroco di Hône, paese della Valle d’Aosta, venne ucciso il 5 marzo 1946 dopo che in una predica ebbe a dichiarare che non si poteva essere cattolici e comunisti, Don Giuseppe Lenzini fu anch’esso ucciso, il 21 luglio 1945, per le sue prediche (sembra accertato che i suoi assassini lo percossero per costringerlo a farlo bestemmiare); mentre il seminarista Rolando Rivi venne assassinato il 13 aprile 1945 per via, come dichiarato dal pubblico ministero nel processo contro i responsabili dell’omicidio, della sua «manifesta intenzione di darsi al sacerdozio».
La narrazione di questi fatti ha talvolta causato accese polemiche, in quanto sovente è piovuta l’accusa o il timore di voler demonizzare il movimento resistenziale. In realtà, se è importante e doveroso ricordare che tanti partigiani che combatterono durante la Seconda Guerra Mondiale per ottenere la libertà e la democrazia, è anche importante ricordare una verità semplice che questi episodi hanno messo in risalto: un democratico deve per forza essere un antifascista, ma un antifascista (come illustrano bene anche i casi di Stalin o del Maresciallo Tito) non è necessariamente un democratico.

Quindi non chiamateli eroi. Ecco l'elenco delle Ausiliarie S.A.F. (donne e ragazze) uccise dai partigiani dopo che si erano arrese:

Amodio Rosa: 23 anni, assassinata nel luglio del 1947, mentre in bicicletta andava da Savona a Vado.
Antonucci Velia: due volte prelevata, due volte rilasciata a Vercelli, poi fucilata.
Audisio Margherita: Fucilata a Nichelino il 26 aprile 1945.
Baldi Irma: Assassinata a Schio il 7 luglio 1945.
Batacchi Marcella e Spitz Jolanda: 17 anni, di Firenze. Assegnate al Distretto militare di Cuneo altre 7 ausiliarie, il 30 aprile 1945, con tutto il Distretto di Cuneo, pochi ufficiali, 20 soldati e 9 ausiliarie, si mettono in movimento per raggiungere il Nord, secondo gli ordini ricevuti. La colonna è però costretta ad arrendersi nel Biellese ai partigiani del comunista Moranino (poi deputato).
Interrogate, sette ausiliarie, ascoltando il suggerimento dei propri ufficiali, dichiarano di essere prostitute che hanno lasciato la casa di tolleranza di Cuneo per seguire i soldati. Ma Marcella e Jolanda non accettano e si dichiarano con fierezza ausiliarie della RSI. I partigiani tentano allora di violentarle, ma le due ragazze resistono con le unghie e con i denti. Costrette con la forza più brutale, vengono violentate numerose volte. In fin di vita chiedono un prete. Il prete viene chiamato ma gli è impedito di avvicinare le ragazze. Prima di cadere sotto il plotone di esecuzione, sfigurate dalle botte di quelle belve indegne di chiamarsi partigiani, mormorano: “Mamma” e “Gesù”. Quando furono esumate, presentavano il volto tumefatto e sfigurato, ma il corpo bianco e intatto. Erano state sepolte nella stessa fossa, l’una sopra l’altra. Era il 3 maggio 1945.
Bergonzi Irene: Assassinata a Milano il 29 aprile 1945.
Biamonti Angela: Assassinata il 15 maggio 1945 a Zinola (SV) assieme ai genitori e alla domestica.
Bianchi Annamaria: Assassinata a Pizzo di Cernobbio (CO) il 4 luglio 1945.
Bonatti Silvana: Assassinata a Genova il 29 aprile 1945.
Brazzoli Vincenza: Assassinata a Milano il 28 aprile 1945.
Bressanini Orsola: Madre di una giovane fascista caduta durante la guerra civile, assassinata a Milano il 10 maggio 1945.
Buzzoni Adele, Buzzoni Maria, Mutti Luigia, Nassari Dosolina, Ottarana Rosetta: Facevano parte di un gruppo di otto ausiliarie, (di cui una sconosciuta), catturate all’interno dell’ospedale di Piacenza assieme a sei soldati di sanità. I prigionieri, trasportati a Casalpusterlengo, furono messi contro il muro dell’ospedale per essere fucilati. Adele Buzzoni supplicò che salvassero la sorella Maria, unico sostegno per la madre cieca. Un partigiano afferrò per un braccio la ragazza e la spostò dal gruppo. Ma, partita la scarica, Maria Buzzoni, vedendo cadere la sorella, lanciò un urlo terribile, in seguito al quale venne falciata dal mitra di un partigiano. Si salvarono, grazie all’intervento di un sacerdote, le ausiliarie Anita Romano (che sanguinante si levò come un fantasma dal mucchio di cadaveri) nonché le sorelle Ida e Bianca Poggioli, che le raffiche non erano riuscite ad uccidere.
Carlino Antonietta: Assassinata il 7 maggio 1945 all’ospedale di Cuneo, dove assisteva la sua caposquadra Raffaella Chiodi.
Castaldi Natalina:Assassinata a Cuneo il 9 maggio 1945.
Chandrè Rina, Giraldi Itala, Rocchetti Lucia: Aggregate al secondo RAU (Raggruppamento Allievi Ufficiali) furono catturate il 27 aprile 1945 a Cigliano, sull’autostrada Torino – Milano, dopo un combattimento durato 14 ore. Il reparto si era arreso dopo aver avuto la garanzia del rispetto delle regole sulla prigionia di guerra e dell’onore delle armi. Trasportate con i loro camerati al Santuario di Graglia, furono trucidate il 2 maggio 1945 assieme ad oltre 30 allievi ufficiali con il loro comandante, maggiore Galamini, e le mogli di due di essi. La madre di Itala ne disseppellì i corpi.
Chiettini (si ignora il nome): Una delle tre ausiliarie trucidate nel massacro delle carceri di Schio il 6/7 luglio 1945.
Collaini Bruna, Forlani Barbara: Assassinate a Rosacco (Pavia) il 5 maggio 1945.
Conti – Magnaldi Adelina: Madre di tre bambini, assassinata a Cuneo il 4 maggio 1945.
Crivelli Jolanda: Vedova ventenne di un ufficiale del Battaglione “M” costretta a denudarsi e fucilata a Cesena, sulla piazza principale, dopo essere stata legata ad un albero, ove il cadavere rimase esposto per due giorni e due notti.
De Simone Antonietta: Romana, studentessa del quarto anni di Medicina, fucilata a Vittorio Veneto in data imprecisata dopo il 25 aprile 1945.
Degani Gina: Assassinata a Milano in data imprecisata dopo il 25 aprile 1945.
Ferrari Flavia: 19 anni, assassinata l’ 1 maggio 1945 a Milano.
Fragiacomo Lidia, Giolo Laura: Fucilate a Nichelino (TO) il 30 aprile 1945 assieme ad altre cinque ausiliarie non identificate, dopo una gara di emulazione nel tentativo di salvare la loro comandante.
Gastaldi Natalia: Assassinata a Cuneo il 3 maggio 1945.
Genesi Jole, Rovilda Lidia: Torturate all’hotel San Carlo di Arona (Novara) e assassinate il 4 maggio 1945. In servizio presso la GNR di Novara. Catturate alla Stazione Centrale di Milano, ai primi di maggio, le due ausiliarie si erano rifiutate di rivelare dove si fosse nascosta la loro comandante provinciale.
Greco Eva: Assassinata a Modena assieme a suo padre nel maggio del 1945.
Grill Marilena: 16 anni, assassinata a Torino la notte del 2 maggio 1945.
Landini Lina: Assassinata a Genova l’1 maggio 1945.
Lavise Blandina: Una delle tre ausiliarie trucidate nel massacro delle carceri di Schio il 6/7 luglio 1945.
Locarno Giulia: Assassinata a Porina (Vicenza) il 27 aprile 1945.
Luppi – Romano Lea: Catturata a Trieste dai partigiani comunisti, consegnata ai titini, portata a Lubiana, morta in carcere dopo lunghe sofferenze il 30 ottobre 1947.
Minardi Luciana: 16 anni di Imola. Assegnata al battaglione “Colleoni” della Divisione “San Marco” attestati sul Senio, come addetta al telefono da campo e al cifrario, riceve l’ordine di indossare vestiti borghesi e di mettersi in salvo, tornando dai genitori. Fermata dagli inglesi, si disfa, non vista, del gagliardetto gettandolo nel Po. La rilasciano dopo un breve interrogatorio. Raggiunge così i genitori, sfollati a Cologna Veneta (VR). A metà maggio, arriva un gruppo di partigiani comunisti. Informati, non si sa da chi, che quella ragazzina era stata una ausiliaria della RSI, la prelevano, la portano sull’argine del torrente Guà e, dopo una serie di violenze sessuali, la massacrano. “Adesso chiama la mamma, porca fascista!” le grida un partigiano mentre la uccide con una raffica.
Monteverde Licia: Assassinata a Torino il 6 maggio 1945.
Morara Marta: Assassinata a Bologna il 25 maggio 1945.
Morichetti Anna Paola: Assassinata a Milano il 27 aprile 1945.
Olivieri Luciana: Assassinata a Cuneo il 9 maggio 1945.
Ramella Maria: Assassinata a Cuneo il 5 maggio 1945.
Ravioli Ernesta: 19 anni, assassinata a Torino in data imprecisata dopo il 25 aprile 1945.
Recalcati Giuseppina, Recalcati Mariuccia, Recalcati Rina:  Madre e figlie assassinate a Milano il 27 aprile 1945.
Rigo Felicita: Assassinata a Riva di Vercelli il 4 maggio 1945.
Sesso Triestina: Gettata viva nella foiba di Tonezza, presso Vicenza.
Silvestri Ida: Assassinata a Torino l’1 maggio 1945, poi gettata nel Po.
Speranzon Armida: Massacrata, assieme a centinaia di fascisti nella Cartiera Burgo di Mignagola dai partigiani di “Falco”. I resti delle vittime furono gettati nel fiume Sile.
Tam Angela Maria: Terziaria francescana, assassinata il 6 maggio 1945 a Buglio in Monte (Sondrio) dopo aver subito violenza carnale.
Tescari -Ladini Letizia: Gettata viva nella foiba di Tonezza, presso Vicenza.
Ugazio Cornelia, Ugazio Mirella: Assassinate a Galliate (Novara) il 28 aprile 1945 assieme al padre.
Tra le vittime del massacro compiuto dai partigiani comunisti nelle carceri di Schio (54 assassinati nella notte tra il 6 ed il 7 luglio 1945) c’erano anche 19 donne, tra cui le 3 ausiliarie (Irma Baldi, Chiettini e Blandina Lavise) richiamate nell’elenco precedente.
In via Giason del Maino, a Milano, tre franche tiratrici furono catturate e uccise il 26 aprile 1945. Sui tre cadaveri fu messo un cartello con la scritta “AUSILIARIE”. I corpi furono poi sepolti in una fossa comune a Musocco. Impossibile sapere se si trattasse veramente di tre ausiliarie.
Nell’archivio dell’obitorio di Torino, il giornalista e storico Giorgio Pisanò ha ritrovato i verbali d’autopsia di sei ausiliarie sepolte come “sconosciute”, ma indossanti la divisa del SAF.
Cinque ausiliarie non identificate furono assassinate a Nichelino (TO) il 30 aprile 1945 assieme a Lidia Fragiacomo e Laura Giolo.
Al cimitero di Musocco (Milano) sono sepolte 13 ausiliarie sconosciute nella fossa comune al Campo X.
Un numero imprecisato di ausiliarie della “Decima Mas” in servizio presso i Comandi di Pola, Fiume e Zara, riuscite a fuggire verso Trieste prima della caduta dei rispettivi presidi, furono catturate durante la fuga dai comunisti titini e massacrate.

PS: tutte date che tra l'altro vanno oltre il 25 aprile 1945. Un bell'ambientino quello partigiano, non c'è che dire!



beh adesso ci sarebbe da mettere la lista di tutti quelli che hanno ammazzato i fascisti, sono convinto che 10 pagine di forum non bastano.

Intendiamoci, mica dico che i partigiani hanno fatto bene, ma quelle sopra elencate sono tutte rivalse che sono successe in ogni dopo guerra, ti esponi quando il vento tira a tuo favore, quando il vento non tira più a tuo favore paghi dazio, tedeschi e fascisti negli ultimi 4 anni ne hanno fatte di tutti i colori, stupri,deportazioni, fucilazioni( x 1 50 della popolazione) senza poi parlare dei fascisti che se uno stava sui coglioni lo vendevano ai nazisti, senza poi parlare del capitolo fame, chi era protetto dai fascisti poteva fare il mercato nero, sono tutte cose che alla fine paghi.

In pratica, quando tu soffri e poi arriva il tuo momento della riscossa poi tiri fuori tutto, ripeto non è giusto ma è cosi.

Nel 2017 ci sono ancora tanti paesi in guerra ed è la stessa solfa, poiche l'essere umano è fatto cosi.

Ci sono i buoni e i cattivi.
pliskiss
10mercoledì 26 aprile 2017 23:31
Re: Re: Re:
Etrusco, 26/04/2017 15.18:




Al popolo italiano sembra che serva un grande stimolo per attivarsi, deve essere motivato. Durante la dittatura fascista molti trovarono questo stimolo nella angherìe subite: a molti fu sottratta la libertà, ad altri furono imprigionati o deportati parenti ed amici, ad altri furono chiuse le attività o impedito di lavorare, studiare, aggregarci in circoli culturali, per un periodo vennero boicottati persino gli scout e il catechismo parrocchiale, ma la spinta forte che fece crescere le fila dei partigiani si ebbe dopo il patto stipulato tra Germania ed Italia.



Il 4 dicembre 2016 è stata una data importante a mio parere nella storia d'Italia, il popolo Italiano ha dato un segnale di vita e ha difeso la costituzione che appunto era stata creata nel dopoguerra, adesso non c'è stato angherie di quel tipo, ma c'è stata la falsità e il colpire nel piatto dove mangi, quando gli Italiani li colpisci nei punti deboli(benessere di vita) non sono coglioni, capiscono i personaggi e reagiscono.

Patto Germania e Italia?
Normale, i kartofen sono arrivati e ammazzavano tutti, i fascisti codardi li seguivano a ruota, prima era potere e storie politiche, poi si sono venduti il popolo, se eri del fascio magnavi te e i tuoi figli, se non eri del fascio morivi di fame te e i tuoi figli.

Ma all'inizio non era stata cosi, i 500.000 che andavano ad ascoltare le orazioni del Duce non andavano perchè era bello.
topor@gno
10mercoledì 26 aprile 2017 23:55
Re: Re: Re: Re:
pliskiss, 26/04/2017 23.31:



Il 4 dicembre 2016 è stata una data importante a mio parere nella storia d'Italia, il popolo Italiano ha dato un segnale di vita e ha difeso la costituzione




Bella giornata, lascia sperare bene per il futuro, in fondo gli italiani hanno dimostrato di non lasciarsi infinocchiare per le cose serie, eppure chi voleva far passare quella riforma aveva speso molti milioni per pubblicizzarla e dipingerla per come non era, potevamo caderci in molti eppure non lo abbiamo fatto.
possum jenkins
10giovedì 27 aprile 2017 00:53
Re: Re: Re: Re: Re:
topor@gno, 26/04/2017 23.55:




Bella giornata, lascia sperare bene per il futuro, in fondo gli italiani hanno dimostrato di non lasciarsi infinocchiare per le cose serie, eppure chi voleva far passare quella riforma aveva speso molti milioni per pubblicizzarla e dipingerla per come non era, potevamo caderci in molti eppure non lo abbiamo fatto.


E' anche vero che il Si è stato votato da circa il 40%, questo significa che 4 su 10 che hanno votato si sono fatti infinocchiare [SM=x44455]
pliskiss
10giovedì 27 aprile 2017 01:16
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
possum jenkins, 27/04/2017 00.53:


E' anche vero che il Si è stato votato da circa il 40%, questo significa che 4 su 10 che hanno votato si sono fatti infinocchiare [SM=x44455]



Infinocchiare?

Gente che cerca il cambiamento, soltanto che non ha capito chi vuole fare il cambiamento, mi meraviglio appunto di gente che ha vissuto i tempi di guerra e segue un personaggio come Renzi, simbolo del grattaculismo e della finanza, personaggio confuso e falso oratore, uomo dalle mille bandiere, gente che andava in piazza a sostenere Berlinguer e il partito Comunista mò segue sto ex Democristiano da strapazzo, ai tempi hanno odiato i Cossiga gli Andreotti i Fanfani i Zaccagnini i De Mita e compagnia, mò vanno a dietro a uno che è stato un loro allievo, tanti partigiani si sono dissociati da questo personaggio? Evidentemente la Teresina non li ha colpiti [SM=x44452]

A 70anni se ci sarò? Diventerò amico dei preti [SM=x44457]
possum jenkins
10giovedì 27 aprile 2017 01:23
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
pliskiss, 27/04/2017 01.16:



Infinocchiare?

Gente che cerca il cambiamento, soltanto che non ha capito chi vuole fare il cambiamento, mi meraviglio appunto di gente che ha vissuto i tempi di guerra e segue un personaggio come Renzi, simbolo del grattaculismo e della finanza, personaggio confuso e falso oratore, uomo dalle mille bandiere, gente che andava in piazza a sostenere Berlinguer e il partito Comunista mò segue sto ex Democristiano da strapazzo, ai tempi hanno odiato i Cossiga gli Andreotti i Fanfani i Zaccagnini i De Mita e compagnia, mò vanno a dietro a uno che è stato un loro allievo, tanti partigiani si sono dissociati da questo personaggio? Evidentemente la Teresina non li ha colpiti [SM=x44452]

A 70anni se ci sarò? Diventerò amico dei preti [SM=x44457]


Il cambiamento come dici non si ottiene così e nemmeno con Renzi, però ormai in Italia va così, ci dovremo rassegnare [SM=x44464]
Spero di vederti a 70 anni amico dei preti [SM=x44457]



Arcanna Jones
10giovedì 27 aprile 2017 08:19
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
pliskiss, 27/04/2017 01.16:



Infinocchiare?

Gente che cerca il cambiamento, soltanto che non ha capito chi vuole fare il cambiamento, mi meraviglio appunto di gente che ha vissuto i tempi di guerra e segue un personaggio come Renzi, simbolo del grattaculismo e della finanza, personaggio confuso e falso oratore, uomo dalle mille bandiere, gente che andava in piazza a sostenere Berlinguer e il partito Comunista mò segue sto ex Democristiano da strapazzo, ai tempi hanno odiato i Cossiga gli Andreotti i Fanfani i Zaccagnini i De Mita e compagnia, mò vanno a dietro a uno che è stato un loro allievo, tanti partigiani si sono dissociati da questo personaggio? Evidentemente la Teresina non li ha colpiti [SM=x44452]

A 70anni se ci sarò? Diventerò amico dei preti [SM=x44457]




Si, un po' come quelli che smaniano per cercare il cambiamento a tutti i costi per ristrutturare casa, vai a vedere a lavori finiti e vedi cose assurde che non sai se piangere o ridere... follia!
Joe81M
00giovedì 27 aprile 2017 08:28
Re: Re:
pliskiss, 26/04/2017 23.07:



beh adesso ci sarebbe da mettere la lista di tutti quelli che hanno ammazzato i fascisti, sono convinto che 10 pagine di forum non bastano.

Intendiamoci, mica dico che i partigiani hanno fatto bene, ma quelle sopra elencate sono tutte rivalse che sono successe in ogni dopo guerra, ti esponi quando il vento tira a tuo favore, quando il vento non tira più a tuo favore paghi dazio, tedeschi e fascisti negli ultimi 4 anni ne hanno fatte di tutti i colori, stupri,deportazioni, fucilazioni( x 1 50 della popolazione) senza poi parlare dei fascisti che se uno stava sui coglioni lo vendevano ai nazisti, senza poi parlare del capitolo fame, chi era protetto dai fascisti poteva fare il mercato nero, sono tutte cose che alla fine paghi.

In pratica, quando tu soffri e poi arriva il tuo momento della riscossa poi tiri fuori tutto, ripeto non è giusto ma è cosi.

Nel 2017 ci sono ancora tanti paesi in guerra ed è la stessa solfa, poiche l'essere umano è fatto cosi.

Ci sono i buoni e i cattivi.




Comunque anche se non so chi davvero abbia ragione, spero che la storia ci insegni in futuro a non commettere più gli stessi errori. Soprattutto se si parla di vite umane.
Da da da
00giovedì 27 aprile 2017 10:02
Re: Re: Re:
Joe81M, 27/04/2017 08.28:




Comunque anche se non so chi davvero abbia ragione, spero che la storia ci insegni in futuro a non commettere più gli stessi errori. Soprattutto se si parla di vite umane.




A proposito di vite umane, in MO continuano a venir violati molti diritti umani, continuano le mattanze, ma poi vedi che gli stessi che sono molto permalosi per le piccole cose fanno spallucce ignorando la gravità delle loro azioni, dei loro governi...
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