Buon Compleanno 3^C!

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Ronan7
00giovedì 18 gennaio 2007 16:13
Buon Compleanno 3^C!
La serie cult di Italia1 compie 20 anni


Il 13 gennaio 1987 Italia 1 trasmetteva la prima puntata de I Ragazzi della Terza C: l'unico telefilm italiano italiano capace di raccontare le vicissitudini di un gruppo di liceali con ironia e veridicità al punto che, nonostante la scuola sia cambiata e con essa le mode (defunti i paninari, il Ciao e i jeans ascellari), le puntate trasmesse ancora oggi a notte fonda sono un cult.

Non solo per chi negli anni Ottanta era adolescente, ma anche per chi in quel periodo emetteva i primi vagiti. Aldilà del successo raggiunto da ogni serie tv a stelle e strisce, da Beverly Hills a Dawson's Creek, spetta a I Ragazzi della terza C il record di ascolti mai ottenuti da un telefilm: martedì 17 marzo 1987, 8.165.000 spettatori restarono incollati al teleschermo per la penultima puntata della prima stagione.

Insieme a uno spaccato dei giovani degli anni '80, I Ragazzi della terza C ha saputo raccontare un microcosmo scolastico sempre attuale, che valica ogni limite generazionale. Protagonisti stereotipati per rappresentare quelli che sono stati i compagni di banco di ognuno di noi: dalla bellona (Sharon), fino allo scavezzacollo (Chicco), i fidanzatini for ever (Rossella e Daniele) passando per le eterne secchione (Elias e Tisini), il bonaccione (Bruno), il fusto (Massimo) e l'alternativa (Benedetta).
l tutto corredato dal professore canaglia, dagli eterni espedienti per scampare l'interrogazione, le deleterie gite di classe e le bigiate: insomma una vera comédie humaine della scuola italiana.

Qualora foste tra i pochi che non conoscono la saga degli alunni del Liceo Classico Leopardi di Roma, ecco una breve rinfrescata alla memoria.

Partiamo da Bruno, quello che "si applica ma non ha le capacità". Il gigante dal cuore buono e dal debole per i bucatini all'amatriciana della madre. Se non fosse per Chicco, sarebbe uno stinco di santo, per la gioia di mamma e papà Sacchi, prototipo della famiglia di borgata un po' rozza ma ancorata a valori solidi. Gli capita spesso di farsi raggirare dal tabaccaio e comprare enormi cianfrusaglie a suon di lire.
Il suo migliore amico è Chicco: il ripetente incallito, quello che fa imbestialire ogni insegnante con le sue battute e la disobbedienza. E' Il vero ganzo della 3^c, tifoso romanista talmente sfegatato da decidere di rinunciare alla vincita di un quiz televisivo perché non vuole rievocare la schiacciante sconfitta della sua squadra in Coppa.
Il trio è completato da Massimo, il più bello e griffato, proveniente da una buona famiglia e cresciuto a pane e tennis.
Sharon è l'oggetto dei desideri di tutta la classe, Chicco e Massimo in testa. E' la classica barbie dai capelli lunghissimi e biondi, spesso legati in mezze code o coronati da cerchiettoni colorati. E' la figlia di un ricco parvenu milanese, lo Zampetti, che grazie alla sua ditta di salumi è riuscito a diventare commendatore e cerca di proteggere la sua bambina da chiunque le si avvicini.
L'altra bella della classe è la dark Benedetta, perennemente vittima di elucubrazioni esistenziali e amante di tutto ciò che è atipico: dai film coreani a poeti macabri e sconosciuti.
La coppietta della classe è formata da Rossella e Daniele, fidanzati dalle elementari. Vanno a scuola insieme in motorino, indossano le stesse felpe, litigano costantemente, ma non riescono a stare lontani per più di due secondi. Unite dall'amore per lo studio sono invece Elias e Tisini: come si addice a tutte le secchione, sono chiamate per cognome e sfruttate dal fannullone Chicco in concomitanza con le verifiche.

Coprotagonista assoluto è il cornetto gelato. Non c'è puntata della 3^ C in cui i nostri eroi non addentino il noto "cuore di panna" seduti fuori dal loro bar preferito.

Dopo questo veloce ripasso non vi resta che aspettare le repliche alle 5 di mattina su Italia 1 o comprare il cofanetto con i dvd della serie. Se al solo sentire la sigletta "Studiare in jeans c'est plus facile" verrete contagiati dal buonumore, sappiate che è fatta: la passione per la 3^ C si è impossessata di voi. A breve vi farete travolgere da un fiume di ricordi e imparerete a memoria tormentoni quali "Sacchi... 3!" (accompagnato da grattatina al naso, marchio del Prof. di italiano), "Che angoscia!" (Benedetta), o le chicche dello Zampetti: "N.C.S.: Non ci siamo", "A me questa idea mi esalta", "Taac".

E a chi si chiedeva "Cosa resterà di questi Anni Ottanta... chi la scatterà la fotografia?", non resta che rispondere: La Terza C!

Rossella Martinelli

Fonte Tgcom.it
mats14ca
00giovedì 18 gennaio 2007 22:55
Sono un fan accanito!! La mia preferita era BENEDETTA!!

Ah, sono del 90, quindi nato dopo la terza C [SM=x44459] scoperta grazie alle repliche di Happy Channel!

AUGURI TERZA C!!
marooned
00venerdì 19 gennaio 2007 00:09
Re:

Scritto da: mats14ca 18/01/2007 22.55
Sono un fan accanito!! La mia preferita era BENEDETTA!!

Ah, sono del 90, quindi nato dopo la terza C [SM=x44459] scoperta grazie alle repliche di Happy Channel!

AUGURI TERZA C!!



magnifica!!!
mats14ca
00venerdì 19 gennaio 2007 02:32
Re: Re:

Scritto da: marooned 19/01/2007 0.09


magnifica!!!



ho molte puntate sul pc!
dindeniti
00venerdì 19 gennaio 2007 10:37
sacchi!....2!!!!
[SM=x44456] [SM=x44456]
mats14ca
00venerdì 19 gennaio 2007 21:06
Re:

Scritto da: dindeniti 19/01/2007 10.37
sacchi!....2!!!!
[SM=x44456] [SM=x44456]


nono!

Sacchi... 3!

Lazzaretti 2!!
Arjuna
00lunedì 22 gennaio 2007 15:12
Un mito quella serie. [SM=x44520]
dalyda
00lunedì 22 gennaio 2007 21:53
Re:

Scritto da: Arjuna 22/01/2007 15.12
Un mito quella serie. [SM=x44520]



si si fortissima [SM=x44462]
gargamellato
00martedì 23 gennaio 2007 15:25
Re:

Scritto da: Arjuna 22/01/2007 15.12
Un mito quella serie. [SM=x44520]



Si sono d' accordo con tè un mito come di serie c'è n' erano tante altre ridefinite in seguito "trash" cosa che mi manda in bestia
la televisione di oggi è trash non:
I ragazzi della 3° C
A-Team
Arnold
Hazzard
Furia
Fantasilandia
Batman
I Jefferson
I Robinson
Spazio 1999
Charlie's angels
Love Boat
e tanti altri.... che triste mi mancano [SM=x44469] [SM=x44469]

e vorrei aggiungere solo una cosa trovata sul web cui mi vede pienamente d' accordo

Ricordi di 20 anni fa..

Bentornati nei 10 anni che hanno segnato la vostra infanzia, quando ci divertivamo con niente, un pallone o una bambola a seconda del sesso, ma anche un pezzo di gesso per disegnare una campana, o una corda da saltare. Non c'era internet, non c'era google, non c'erano telefonini, reality show, grandi fratelli. Per sapere le notizie bisognava aspettare il telegiornale, le ricerche si facevano in biblioteca, e per telefonare bisognava prima ricorrere a una macchina stranissima che convertiva le monete in gettoni, e poi trovare una cabina libera..Sono stati 10 anni pieni di cadute e ginocchi massacrati, di polmoniti sfiorate con corse a casa con le magliette zuppe di sudore, di pomeriggi pieni di pane e nutella, o pane burro e marmellata. Siamo stati gli ultimi bambini davvero ingenui e candidi, per cui non esistevano i doppi sensi e bastava una sguardo per farci arrossire. Con 500 lire ci sentivamo tanto ricchi da passare un intero pomeriggio in sala giochi, 10.000 lire sembravano una cifra astronomica, quando un ghiacciolo costava 150 lire e un pacchetto di figurine 50. Non c'era la playstation, al massimo Pong, con due biglie passavamo dei pomeriggi interi, mentre il "mondo reale" ci sfiorava appena, ma riuscivamo comunque a capire che non era così cattivo. Molti hanno denigrato questi anni 80, ma io non penso che ci sia stato tanto di meglio, dopo. E allora, bentornati nei vostri 10 anni più felici..
Arjuna
00martedì 23 gennaio 2007 18:11
Re: Re:

Scritto da: gargamellato 23/01/2007 15.25
e vorrei aggiungere solo una cosa trovata sul web cui mi vede pienamente d' accordo

Ricordi di 20 anni fa..

Bentornati nei 10 anni che hanno segnato la vostra infanzia, quando ci divertivamo con niente, un pallone o una bambola a seconda del sesso, ma anche un pezzo di gesso per disegnare una campana, o una corda da saltare. Non c'era internet, non c'era google, non c'erano telefonini, reality show, grandi fratelli. Per sapere le notizie bisognava aspettare il telegiornale, le ricerche si facevano in biblioteca, e per telefonare bisognava prima ricorrere a una macchina stranissima che convertiva le monete in gettoni, e poi trovare una cabina libera..Sono stati 10 anni pieni di cadute e ginocchi massacrati, di polmoniti sfiorate con corse a casa con le magliette zuppe di sudore, di pomeriggi pieni di pane e nutella, o pane burro e marmellata. Siamo stati gli ultimi bambini davvero ingenui e candidi, per cui non esistevano i doppi sensi e bastava una sguardo per farci arrossire. Con 500 lire ci sentivamo tanto ricchi da passare un intero pomeriggio in sala giochi, 10.000 lire sembravano una cifra astronomica, quando un ghiacciolo costava 150 lire e un pacchetto di figurine 50. Non c'era la playstation, al massimo Pong, con due biglie passavamo dei pomeriggi interi, mentre il "mondo reale" ci sfiorava appena, ma riuscivamo comunque a capire che non era così cattivo. Molti hanno denigrato questi anni 80, ma io non penso che ci sia stato tanto di meglio, dopo. E allora, bentornati nei vostri 10 anni più felici..



[SM=x44476] [SM=x44476] [SM=x44476] [SM=x44476] [SM=x44476] [SM=x44476]
GrasseRisate
00martedì 23 gennaio 2007 21:29
Re: Re:

Scritto da: gargamellato 23/01/2007 15.25

...

A-Team

...




non toccatemi l'A-team [SM=x44459] [SM=x44459] [SM=x44459]
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