Cantine Aperte

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ElveNKinG161
00domenica 25 maggio 2008 20:35
Movimento Turismo del Vino


Oggi ho partecipato a Cantine Aperte, bellissima iniziativa che mira a fare apprezzare il buon vino ed il piacere dello slow drink...nel mio caso nemmeno tanto slow perchè in 4 ore ho girato 4 cantine e assaggiato circa una decina di vini...vediamo un attimo cos'è Cantine Aperte:


Cantine Aperte, è l’evento più importante che si svolge in Italia con protagonista il vino, la sua gente e i suoi territori. Da ben 16 anni, nell’ultima domenica di maggio, le cantine socie del Movimento Turismo del Vino aprono le proprie porte al pubblico, favorendo un contatto diretto con gli appassionati del vino.
L’interesse verso l’evento è cresciuto notevolmente di anno in anno ed ha attirato sempre più l’attenzione di turisti e residenti, incuriositi dalla manifestazione ma soprattutto desiderosi di fare un’esperienza di grande valore culturale e umano.

Protagonisti i giovani
Dalle presenze registrate nelle ultime edizioni risulta evidente che sono soprattutto i giovani, da soli, in coppia o in comitive, che vivono Cantine Aperte, contribuendo ad animare le innumerevoli iniziative di cultura gastronomica ed artistica che fioriscono attorno all’evento, su iniziativa degli stessi vignaioli in tutto il Paese.

I numeri
Oltre ottocento cantine aperte e un milione di enoturisti entusiasti. Queste sono le cifre sorprendenti dell’ultima edizione di Cantine Aperte, che dimostrano senza ombra di dubbio il successo della manifestazione e la correttezza della strada intrapresa dal Movimento. Un successo crescente dovuto al coinvolgimento di tutto il territorio nazionale ed alla conseguente consapevolezza dei produttori stessi che, con il passare del tempo, hanno visto svilupparsi potenzialità di accoglienza inattese.

Le prospettive
Il Movimento Turismo del Vino mira con sempre maggior convinzione a diffondere l’idea del grande giorno di festa del vino e dei suoi territori, allargando Cantine Aperte anche ad altri Paesi, europei ed extra europei, a forte caratterizzazione vitivinicola e con un legame altrettanto forte con le tradizione enogastronomiche.





ElveNKinG161
00domenica 25 maggio 2008 20:44
le aziende che ho visitato

Mi sono mosso sul mio territorio che è quello delle Grave del Friuli, ho visitato le seguenti aziende:



Azienda Pittaro Angelo - San Martino al Tagliamento - www.pitars.com

Il borgo delle oche - Valvasone - www.borgodelleoche.it

I Magredi - San Giorgio della Richinvelda - www.imagredi.com

Friulvini - Zoppola - www.friulvini.it
ElveNKinG161
00domenica 25 maggio 2008 20:58
I vini che mi sono piaciuti di più



Pittaro:

Ho assaggiato soprattutto barricati (la mia passione). Buonissimo Naos, un uvaggio dell'azienda Pittaro fatto per l'80% da refosco dal peduncolo rosso stagionato in botti di rovere americane, molto buono anche Angelo l'uvaggio di passiti bianchi stagionato anch'esso in botti di rovere, ma in questo caso si tratta di barrique di legno francese (rilascia meno tannini rispetto all'americano). Vino da 30 euro a bottiglia...ma li merita tutti

Onesto anche il Traminer. Dal sito si legge:


Cenni storici

È chiamato anche Gewürztraminer, Traminer Rosa Sauvagnin. Secondo
il Rovacenda questo vitigno sarebbe originario delle zone dell’Alsazia, Palatinato, Wurtenberg, dove la coltura risalirebbe al XVI sec. Secondo altri ampelografi il paese di nascita del Traminer aromatico sarebbe Tramin, l’attuale Termeno, in Tirolo.
Da Tramin sarebbe derivato Traminer, quando il Sud-Tirolo faceva parte dell’impero Austro-ungarico.
La zona di maggior coltura è l’Alto Adige, il Trentino, il Friuli.

Caratteristiche

Colore giallo paglierino, mediamente alcolico, fresco, citrino, snello di corpo, ma armonico. Aroma soavemente aromatico che ricorda la rosa, il Moscato, la foglia di ribes nero e l’artemisia in un perfetto melange.
Accostamenti gastronomici: vino da antipasti caldi e freddi della grande cucina; piatti di pesce salsati; formaggi saporiti.
Va servito alla temperatura di 10-12 gradi.

ElveNKinG161
00domenica 25 maggio 2008 21:05
Seconda tappa: Borgo delle Oche


Un traminer aromatico tra i migliori che abbia mai bevuto, dal sapore persistente.
Microazienda di solo 7 ettari, a conduzione familiare.

Buono anche il rosso barricato "Svual", ma quello bevuto nell'azienda precedente era di altro livello. Uvaggio composto da 50% Merlot e 50% Cabernet Sauvignon, vinificato separatamente.

ElveNKinG161
00lunedì 26 maggio 2008 14:01
Terza tappa: I Magredi (S.Giorgio della Richinvelda)
da wikipedia:


Magredo” significa “terra magra”, cioè arida e povera d’acqua per la presenza dei sassi, anche se il regime delle precipitazioni rende il Friuli-Venezia Giulia la regione più piovosa d’Italia. In estate i prati aridi dei magredi appaiono brulli e bruciati dal Sole definendo un paesaggio simile ad alcune lande desolate del meridione o alle steppe continentali dell’Europa orientale.

I depositi ghiaiosi del Cellina e Meduna danno origine ad una serie di coni detritici che dalla base delle montagne si allargano verso la pianura. La principale fra queste strutture alluvionali è dominata dalla conoide che prende il nome dai medesimi fiumi citati in precedenza e che, con la sua ampia architettura, da Montereale Valcellina a Maniago si protende a ventaglio fino a Cordenons e Pordenone. Nelle fotografie scattate dai satelliti, essa appare come un’enorme macchia bianca al centro del territorio provinciale.

Il principale impulso alla costruzione di questo imponente materasso ghiaioso avvenne ad opera dei torrenti fluvioglaciali al termine dell’ultima glaciazione. Con il graduale innalzarsi delle temperature, i torrenti acquisirono vigore e nuova forza erosiva, alimentati direttamente dalla fusione dei ghiacciai alpini in via di scioglimento. I depositi alluvionali di questi torrenti costituiscono l’ossatura principale dell’alta pianura ed il substrato su cui si sviluppano i magredi del Cellina. Essi assumono i connotati di avanterra alpino e, per i loro originali contenuti naturalistici ed importanza ambientale, sono stati recentemente inseriti nell’elenco europeo dei “Siti di Importanza Comunitaria”, riconosciuti dall'Unione Europea.

Paesaggio dei MagrediI magredi del Cellina-Meduna si trovano nella parte occidentale dell’alta Pianura Friulana e si sviluppano su un”drappo” di terreni ghiaiosi che fascia i piedi dei monti fino al confine con la linea delle Risorgive.


Le ghiaie derivano dallo smantellamento millenario dei retrostanti rilievi svolto ad opera dei torrenti. Questi ultimi trasportano lontano i frammenti di roccia che strappano alla montagna trasformandoli lentamente in sassi tondi e lisci. Quando poi giungono in pianura, essi, a causa della diminuita pendenza, perdono gran parte della propria energia divenendo più pigri e liberi di divagare. Ecco che i corsi d’acqua, allo sbocco delle profonde valli alpine, abbandonano gran parte dei materiali più pesanti e grossolani sparpagliandoli a ventaglio come fa la mano libera dell’agricoltore quando semina a spaglio. Nel primo tratto di questi depositi, le acque vengono completamente riassorbite dalle ghiaie, dando origine ad un tipico paesaggio arido, privo di idrografia superficiale.






I vini migliori che ho degustato:


Tomât Bianco
Vino Dolce
Friuli D.O.C. Grave (Tomât in lingua friulana significa "amante")

Vitigno:
100% Verduzzo Friulano. I vigneti sono situati su terreni di pianura di matrice alluvionale, permeabili e ricchi di scheletro nel cuore delle Grave.

Resa per ettaro
25,00 Hl/Ha circa

Tecnica di Vinificazione:
Le uve, dopo la raccolta, vengono appassite su graticci. Una volta diraspate e pigiate separatamente, sono state raffreddate a + 5 °C e riposte in un tino di rovere per 8 giorni in atmosfera controllata con gas inerte. Terminata l'estrazione degli aromi varietali delle bucce, si è proceduti alla separazione delle stesse mediante pressatura soffice con pressa a polmone. Il mosto, dopo una sosta di 24 ore a 5 °C, è stato separato dalla feccia e quindi aggiunto di lieviti selezionati per la fermentazione in purezza a temperatura controllata di 17-18 °C. Dopo la fermentazione il vino è stato travasato più volte e lasciato riposare in piccole botti di pregiato rovere francese per un periodo di affinamento di 12 mesi.

Note di degustazione:
Si tratta di un vino di colore giallo dorato, che esprime un profumo complesso di fiori di acacia e frutta esotica. Il sapore è dolce, elegante e vellutato, di buona persistenza, con un piacevole retrogusto di rovere tostato

Abbinamenti gastronomici:
Tomât è un ottimo vino da dessert, perfetto con tutti i tipi di dolci e con la piccola pasticceria. E' eccelente degustato anche da solo a fine a pasto e in tutte le occasioni di "lieto conversare".

Temperatura di servizio:12° C.
Contenuto alcolico: 13% vol.
Invecchiamento:da 4 a 6 anni
Prezzo:8.2 € alla bottiglia





Divinotello barricato rosso
IGT Venezia Giulia
(Il nome deriva dal fondatore dell'azienda, Sig. Otello Tombacco)

Vitigno:
30% Cabernet Sauvignon, 30% Merlot, 40% Raboso Piave I vigneti sono situati nel cuore delle Grave, su terreno pianeggiante di natura ghiaiosa.

Resa per ettaro
Mediamente 50 Hl/Ha.

Tecnica di Vinificazione:
Le uve, raccolte prevalentemente a mano, nel periodo ottimale di maturazione per garantire la massima intensità degli aromi, sono state diraspate separatamente, successivamente raffreddate a 5 °C e riposte in tini termocondizionati per 2 giorni in atmosfera controllata con gas inerte. Terminata l'estrazione degli aromi varietali dalle bucce, è stata portata la temperatura del pigiato a + 25 °C e, con l'ausilio di lieviti selezionati, è stata avviata la fermentazione alcolica con macerazione delle bucce. La macerazione si è protratta per 18 giorni nei fermentatori innovativi "Ganimede", dove per ben 3 volte al giorno tutta la massa si è autorimontata sfruttando l'energia prodotta dalla fermentazione degli zuccheri presenti nel mosto. Ultimata la macerazione, tutto il pigiato è stato avviato alla pressatura soffice ed il vino ottenuto riposto direttamente in barriques di pregiato rovere francese, dove è rimasto in affinamento per un periodo di oltre un anno.

Note di degustazione:
Questo vino di colore rosso rubino intenso, denota un profumo complesso di mora matura, marasca, vaniglia, con ricordi di liquirizia e tabacco; in bocca è caldo, potente, robusto, ricco di tannini nobili, e chiude con un elegante fondo di confettura e tostatura.

Abbinamenti gastronomici:
Divinotello Rosso è ottimo per accompagnare piatti di selvaggina con salse piccanti e formaggi ben stagionati.

Temperatura di servizio:18-20 °C
Contenuto alcolico: 13,50% vol.
Invecchiamento:da 10 a 12 anni.
Prezzo:9.85 € alla bottiglia


www.imagredi.com

Ho provato anche il Divinotello Barricato bianco ma non mi ha entusiasmato. Moriva in bocca, forse vino troppo giovane.


ElveNKinG161
00lunedì 26 maggio 2008 14:03
4 e ultima tappa: Friulvini


Non ho bevuto nulla...avevo già una decina di vini sullo stomaco...lì ci sono passato solo per mangiare la porchetta a sbafo ! ;)
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