Terza tappa: I Magredi (S.Giorgio della Richinvelda)
da wikipedia:
Magredo” significa “terra magra”, cioè arida e povera d’acqua per la presenza dei sassi, anche se il regime delle precipitazioni rende il Friuli-Venezia Giulia la regione più piovosa d’Italia. In estate i prati aridi dei magredi appaiono brulli e bruciati dal Sole definendo un paesaggio simile ad alcune lande desolate del meridione o alle steppe continentali dell’Europa orientale.
I depositi ghiaiosi del Cellina e Meduna danno origine ad una serie di coni detritici che dalla base delle montagne si allargano verso la pianura. La principale fra queste strutture alluvionali è dominata dalla conoide che prende il nome dai medesimi fiumi citati in precedenza e che, con la sua ampia architettura, da Montereale Valcellina a Maniago si protende a ventaglio fino a Cordenons e Pordenone. Nelle fotografie scattate dai satelliti, essa appare come un’enorme macchia bianca al centro del territorio provinciale.
Il principale impulso alla costruzione di questo imponente materasso ghiaioso avvenne ad opera dei torrenti fluvioglaciali al termine dell’ultima glaciazione. Con il graduale innalzarsi delle temperature, i torrenti acquisirono vigore e nuova forza erosiva, alimentati direttamente dalla fusione dei ghiacciai alpini in via di scioglimento. I depositi alluvionali di questi torrenti costituiscono l’ossatura principale dell’alta pianura ed il substrato su cui si sviluppano i magredi del Cellina. Essi assumono i connotati di avanterra alpino e, per i loro originali contenuti naturalistici ed importanza ambientale, sono stati recentemente inseriti nell’elenco europeo dei “Siti di Importanza Comunitaria”, riconosciuti dall'Unione Europea.
Paesaggio dei MagrediI magredi del Cellina-Meduna si trovano nella parte occidentale dell’alta Pianura Friulana e si sviluppano su un”drappo” di terreni ghiaiosi che fascia i piedi dei monti fino al confine con la linea delle Risorgive.
Le ghiaie derivano dallo smantellamento millenario dei retrostanti rilievi svolto ad opera dei torrenti. Questi ultimi trasportano lontano i frammenti di roccia che strappano alla montagna trasformandoli lentamente in sassi tondi e lisci. Quando poi giungono in pianura, essi, a causa della diminuita pendenza, perdono gran parte della propria energia divenendo più pigri e liberi di divagare. Ecco che i corsi d’acqua, allo sbocco delle profonde valli alpine, abbandonano gran parte dei materiali più pesanti e grossolani sparpagliandoli a ventaglio come fa la mano libera dell’agricoltore quando semina a spaglio. Nel primo tratto di questi depositi, le acque vengono completamente riassorbite dalle ghiaie, dando origine ad un tipico paesaggio arido, privo di idrografia superficiale.
I vini migliori che ho degustato:
Tomât Bianco
Vino Dolce
Friuli D.O.C. Grave (Tomât in lingua friulana significa "amante")
Vitigno:
100% Verduzzo Friulano. I vigneti sono situati su terreni di pianura di matrice alluvionale, permeabili e ricchi di scheletro nel cuore delle Grave.
Resa per ettaro
25,00 Hl/Ha circa
Tecnica di Vinificazione:
Le uve, dopo la raccolta, vengono appassite su graticci. Una volta diraspate e pigiate separatamente, sono state raffreddate a + 5 °C e riposte in un tino di rovere per 8 giorni in atmosfera controllata con gas inerte. Terminata l'estrazione degli aromi varietali delle bucce, si è proceduti alla separazione delle stesse mediante pressatura soffice con pressa a polmone. Il mosto, dopo una sosta di 24 ore a 5 °C, è stato separato dalla feccia e quindi aggiunto di lieviti selezionati per la fermentazione in purezza a temperatura controllata di 17-18 °C. Dopo la fermentazione il vino è stato travasato più volte e lasciato riposare in piccole botti di pregiato rovere francese per un periodo di affinamento di 12 mesi.
Note di degustazione:
Si tratta di un vino di colore giallo dorato, che esprime un profumo complesso di fiori di acacia e frutta esotica. Il sapore è dolce, elegante e vellutato, di buona persistenza, con un piacevole retrogusto di rovere tostato
Abbinamenti gastronomici:
Tomât è un ottimo vino da dessert, perfetto con tutti i tipi di dolci e con la piccola pasticceria. E' eccelente degustato anche da solo a fine a pasto e in tutte le occasioni di "lieto conversare".
Temperatura di servizio:12° C.
Contenuto alcolico: 13% vol.
Invecchiamento:da 4 a 6 anni
Prezzo:8.2 € alla bottiglia
Divinotello barricato rosso
IGT Venezia Giulia
(Il nome deriva dal fondatore dell'azienda, Sig. Otello Tombacco)
Vitigno:
30% Cabernet Sauvignon, 30% Merlot, 40% Raboso Piave I vigneti sono situati nel cuore delle Grave, su terreno pianeggiante di natura ghiaiosa.
Resa per ettaro
Mediamente 50 Hl/Ha.
Tecnica di Vinificazione:
Le uve, raccolte prevalentemente a mano, nel periodo ottimale di maturazione per garantire la massima intensità degli aromi, sono state diraspate separatamente, successivamente raffreddate a 5 °C e riposte in tini termocondizionati per 2 giorni in atmosfera controllata con gas inerte. Terminata l'estrazione degli aromi varietali dalle bucce, è stata portata la temperatura del pigiato a + 25 °C e, con l'ausilio di lieviti selezionati, è stata avviata la fermentazione alcolica con macerazione delle bucce. La macerazione si è protratta per 18 giorni nei fermentatori innovativi "Ganimede", dove per ben 3 volte al giorno tutta la massa si è autorimontata sfruttando l'energia prodotta dalla fermentazione degli zuccheri presenti nel mosto. Ultimata la macerazione, tutto il pigiato è stato avviato alla pressatura soffice ed il vino ottenuto riposto direttamente in barriques di pregiato rovere francese, dove è rimasto in affinamento per un periodo di oltre un anno.
Note di degustazione:
Questo vino di colore rosso rubino intenso, denota un profumo complesso di mora matura, marasca, vaniglia, con ricordi di liquirizia e tabacco; in bocca è caldo, potente, robusto, ricco di tannini nobili, e chiude con un elegante fondo di confettura e tostatura.
Abbinamenti gastronomici:
Divinotello Rosso è ottimo per accompagnare piatti di selvaggina con salse piccanti e formaggi ben stagionati.
Temperatura di servizio:18-20 °C
Contenuto alcolico: 13,50% vol.
Invecchiamento:da 10 a 12 anni.
Prezzo:9.85 € alla bottiglia
www.imagredi.com
Ho provato anche il Divinotello Barricato bianco ma non mi ha entusiasmato. Moriva in bocca, forse vino troppo giovane.