Capodanno: Tutti i riti per attirare la fortuna

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00mercoledì 31 dicembre 2003 15:49

Tutti i riti per attirare la fortuna

In Spagna e Perù allo scoccare della mezzanotte si mangiano dodici chicchi d'uva, rispettivamente bianca e nera, a garanzia della buona sorte e di lauti guadagni; in Brasile la sfortuna si allontana celebrando sulla spiaggia di Copacabana riti arcaici di origine voodoo, offrendo al mare doni votivi come candele e fiori. Il nuovo anno invece viene accolto in Grecia festeggiando San Basilio (Hagios Vassilos), con un dolce rituale la cui prima fetta viene simbolicamente offerta proprio al Santo, la seconda alla casa e l'ultima al primo mendicante che si incontra. A proposito di incontri, in Scozia si ritiene che se la prima persona vista dopo la mezzanotte è un uomo bruno e giovane, l'anno sarà prospero; in Germania a portare fortuna è l'uccellino che, dopo la mezzanotte, arriva a becchettare le briciole del cenone. Negli Stati Uniti, è usanza tenere in mano un penny, allo scadere dei dodici rintocchi, per assicurarsi soldi tutto l'anno; infine, in Russia i bimbi più piccoli attendono la mattina del primo dell'anno la visita di Nonno Gelo che, uscito dal bosco di betulle, porta loro dei doni.




Capodanno nel mondo

I cinesi lo festeggiano a metà febbraio, in una data variabile a seconda delle fasi del calendario lunare e della rotazione dei dodici simboli zodiacali dell'oroscopo han: cinghiale, topo, bue, tigre, lepre, drago, serpente, cavallo, capra, scimmia, gallo, cane. Capodanno mobile anche per in India, dove gli Indù celebrano con la cosiddetta Festa delle luci (Diwali) il ritorno del dio Rama nella città di Ayodhya dopo l'esilio. La stessa occasione commemora il giorno in cui il demone dell'oscurità Narakasura fu distrutto da Krishna, con l'accensione di lampade a olio che simboleggiano la luce dello spirito. Restando in oriente, il Capodanno persiano (Now Ruz) cade in corrispondenza dell'equinozio di primavera, secondo la tradizione dello zoroastrismo, la religione diffusa in Iran prima dell'Islam. Gli Ebrei infine celebrano l'inizio dell'anno (Rosh Ha Shanà) il 1° del mese Tishr (settembre-ottobre), chiamato anche Giorno del ricordo, perché per dieci giorni si ricordano le azioni compiute durante l'anno in un clima di penitenza cui segue la festa dello Yom Kippur (Giorno del perdono).

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