Chagall

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Etrusco
00lunedì 16 marzo 2015 15:55
Mostra: Love & Life

Marc Chagall, l’amore e la vita in mostra a Roma


Marc Chagall da oggi in mostra a Roma. Con "Chagall. Love and Life" si ripercorrono la vita e l'amore di uno tra i più geniali artisti contemporanei



Chagall. Love and Life, dal 16 marzo al 26 luglio a Roma (Fonte foto: www.chiostrodelbramante.it)

Chagall. Love and Life, dal 16 marzo al 26 luglio a Roma (Fonte foto: www.chiostrodelbramante.it)



Sarà la Capitale, Roma, ad ospitare Chagall. Love and Life, la mostra che ripercorre la vita di Marc Chagall, con particolare attenzione al legame con la prima moglie, Bella Rosenfeld, che aprirà al pubblico questo pomeriggio, alle 15.00, presso il Chiostro del Bramante,sito in Via Arco della Pace, 5. Dal 16 marzo al 26 luglio 2015 sarà possibile ammirare oltre 150 opere del pittore russo di origini ebraiche, uno dei più geniali ed eclettici artisti contemporanei, tra tele, disegni e stampe che raccontano i temi centrali della sua poetica: l’amore per il suo Paese, per le tradizioni e la cultura ebraica, legata al mondo biblico, evangelico e a quello dei simboli, ma soprattutto l’amore incondizionato per la sua prima moglie, musa ispiratrice e compagna di vita.


CHAGALL. LOVE AND LIFE – Le opere esposte provengono dall’Israel Museum di Gerusalemme e raccontano l’intera vita di Marc Chagall, partendo dall’infanzia e dall’adolescenza trascorsa nella cittadina di nascita, Vitebsk, in Bielorussia, fino alla tragica perdita della moglie tanto amata nel 1944 e alle sue opere più mature, che arrivano fino ai paesaggi della Provenza di fine anni ’70, inizio anni ’80 del Novecento. Nella selezione di lavori chagalliani si possono ammirare anche le illustrazioni che l’artista disegnò per i libri scritti dalla moglie, per le favole di La Fontaine e per la sua stessa autobiografia.


Marc Chagall con la moglie e musa Bella Rosenfeld (Fonte foto: www.senzadedica.blogspot.com)

Marc Chagall con la moglie e musa Bella Rosenfeld (Fonte foto: www.senzadedica.blogspot.com)



Per Chagall l’amore era tutto. Solo l’amore, il sentimento, poteva muovere tutte le cose del mondo, tutte le cose della vita: non solo l’amore intimo, complice, con sua moglie, ma anche l’amore per le tradizioni, per il suo Paese di nascita, per la cultura e le tradizioni, per la vita. Nel 1941 diceva dei lavori di Chagall André Breton, poeta, saggista e critico d’arte francese scomparso nel 1966: «La sua è una pittura in cui gli stupendi colori fondamentali portano in sé il tormento moderno, pur conservando l’antica ingenuità nel raffigurare l’espressione dell’amore».


LA PASSEGGIATA, 1918. UNA DICHIARAZIONE D’AMORE – E in effetti i quadri di Chagall appaiono come un manifesto della felicità trovata accanto alla moglie Bella Rosenfeld: ne “La Passeggiata”, del 1918,  Chagall è l’ espressione vivente di una sconfinata gioia. I suoi piedi indossano le scarpe della festa ma non toccano terra, ad indicare la sua leggerezza, la sua gioia. In mano, l’uomo vestito a festa, tiene un uccellino; in lontananza, sullo sfondo di una collina, si nota un cavallo che mangia. Si tratta di simboli precisi: il cavallo rappresenta la passione che cresce, nutrendosi; l’uccellino rappresenta l’animale più libero sulla Terra, la capacità di librarsi in volo, dunque la libertà. Dietro l’uomo in primo piano c’è un ammasso di case verdastre e nere, assemblate in modo confuso: la casa è sicurezza, quindi la confusione del villaggio fa dedurre che la sicurezza sia stata scossa di recente: si tratta del riferimento al primo conflitto mondiale appena terminato



La passeggiata (La promenade), 1918 (Fonte foto: www.nicholasjv.blogspot.com)

La passeggiata (La promenade), 1918 (Fonte foto: www.nicholasjv.blogspot.com)



Ai piedi dell’uomo, però, si nota una bottiglia di vino piena per metà e un bicchiere: di un colore rosso acceso, in uno stile surreale e sghembo, la bottiglia indica che Chagall si è inebriato di recente, cioè si è innamorato. Di chi si è innamorato l’artista? Della donna che tiene per mano. Ma non è un angelo o una santa. È solo una donna normale, come conferma il vestito, un abito comune indossato da una donna comune, ma che sa volare e, soprattutto, sa fare volare. Il quadro di Chagall, quindi, vuole dirci che l’amore di questa donna sta tramutando una vita precaria in una vita felice, da sogno, in cui passione e libertà sono gli ingredienti di un amore assoluto: l’amore come cura, come balsamo per i mali del mondo, come se l’amore fosse Dio sceso in Terra. Infatti, l’unico edificio di colore diverso, che richiama quello della donna ma è più chiaro, è il miraggio di una Chiesa. Il pittore indica che l’amore per gli altri, la religione, si avvicina all’assoluta bellezza dell’amore per una donna. Una stupefacente dichiarazione d’amore.


In uno scritto di Bella Rosenfeld si trovano queste parole: «Non muoverti, resta dove sei. Non riesco a stare ferma. Ti sei gettato sulla tela che vibra sotto la tua mano. Intingi i pennelli. Il rosso, il blu, il bianco, il nero schizzano. Mi trascini nei fiotti di colore. Di colpo mi stacchi da terra, mentre tu prendi lo slancio con un piede, come se ti sentissi troppo stretto in questa piccola stanza. Ti innalzi, ti stiri, voli fino al soffitto. La tua testa si rovescia all’indietro e fai girare la mia. Mi sfiori l’orecchio e mormori…». Una bellissima immagine dell’ispirazione che Bella evocava nel marito, nonché una descrizione del lavoro appassionato di Chagall.


La crocifissione bianca, 1947 (Fonte foto: www.piccolenote.it)

La crocifissione bianca, 1947 (Fonte foto: www.piccolenote.it)



LA CULTURA EBRAICA – Come accennato, la mostra Chagall. Love and life narra anche altri temi oltre l’amore. Tra i più sentiti dall’artista, la sua appartenenza alla religione ebraica:  l’olocausto, al quale Chagall scampò perché in America, influenzò in modo indelebile la sua arte e il significato che egli aveva dato fino ad allora alla religione, e alla Bibbia in particolare. Dice Chagall: «Mi è sempre sembrato che la Bibbia sia la principale fonte di poesia di tutti i tempi. Infatti, ho sempre cercato questo riflesso nella vita e nell’arte. Per me, come per tutti i pittori dell’Occidente, essa è stata l’alfabeto colorato in cui ho intinto i miei pennelli».


Da questo momento in poi comparirà spesso nelle opere di Chagall il tema della Crocifissione di Cristo, simbolo universale della sofferenza degli uomini e, in particolare, del popolo ebreo. Compariranno anche altri simboli di cui l’artista si era servito in passato per raccontare la sua cultura e le sue tradizioni: l’asino, il violinista, la capanna, la capra, l’ebreo errante. Tutti questi temi sono stati messi in scena dall’artista russo per mostrare la catastrofe subita dall’umanità, perpetrata con disumana violenza. Ma l’ebreo errante rappresenta l’archetipo del salvatore della cultura ebraica, quindi la ricerca di una via di scampo in  mezzo alla distruzione.


Mariangela Campo


@MariCampo81


Chagall. Love and Life


Chiostro del Bramante, via Arco della Pace, 5, Roma


ORARI DI APERTURA: tutti i giorni dalle 10:00 alle 20:00. Sabato e domenica dalle 10:00 alle 21:00 (la biglietteria chiude un’ora prima)


APERTURE STRAORDINARIE


5 aprile 10:00 – 21:00
6 aprile 10:00 – 20:00
25 aprile 10:00 – 20:00
1 maggio 10:00 – 20:00
2 giugno 10:00 – 20:00
29 giugno 10:00 – 20:00

Per altre info e prezzi http://chiostrodelbramante.it/info/marc_chagall_love_and_life/

 

Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 12:49.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com