Chi mette in dubbio l'esistenza dell'Aids?

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CuckoldEsperto
00venerdì 25 giugno 2010 00:04
CuckoldEsperto
00venerdì 25 giugno 2010 00:04
CuckoldEsperto
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00venerdì 25 giugno 2010 00:07
CuckoldEsperto
00venerdì 25 giugno 2010 00:07
Voi da che parte state?
never169
00venerdì 25 giugno 2010 10:36
non esiste
KuntaKinte77
00venerdì 25 giugno 2010 10:58


www.sciencemag.org/feature/data/cohen/266-5191-1642a.pdf

e... se non vi piace la lingua straniera (vorrei vedervi di fronte ad una valkiria svedese se non vi piace!!!):

Sono parecchi i siti che affermano che la Sindrome da Immunodeficienza Acquisita e il virus HIV siano stati inventati da poteri occulti per gli scopi più fantasiosi. La scienza ha già rigettato queste teorie, ma il rischio è che qualcuno ci creda davvero.
Questa rubrica tratterà serialmente il debunking di miti internettiani e non. A tenerla, il “terribile” John di crono911

Una diffusa leggenda metropolitana afferma che l’AIDS è una malattia inesistente, inventata di sana piana. Chi l’avrebbe inventata? C’è l’imbarazzo della scelta: secondo alcuni è stata la CIA , secondo lo scrittore David Icke sono stati gli Illuminati (una razza ibrida nata dall’incrocio tra esseri umani e alieni rettiloidi), Fiocco Aids grande LAIDS non esiste?secondo altri è tutta opera delle industrie farmaceutiche. Gli scopi? Il giro d’affari realizzato con la vendita dei farmaci ed il controllo genetico della popolazione. Nonostante l’evidente assurdità di simili teorie, che rappresentano un vero e proprio insulto nei confronti delle tante vittime di questa terribile malattia, non sono pochi coloro che le ritengono fondate.

IL TAM-TAM SUL WEB - Poche settimane fa, un articolo dedicato a questo argomento e intitolato “La grande bufala svelata – AIDS” è stato votato dai numerosi lettori del sito Luogocomune (in cui si sostengono una gran quantità di teorie “alternative”) e ha guadagnato la posizione in home page. “L’AIDS non esiste. Non esiste prova della connessione tra sieropositività e sviluppo delle immuno deficienze tipiche di questa malattia […] Questo Retro-Virus non è mai stato fotografato né isolato (quelle che avete visto sono solo rappresentazioni teoriche)…” afferma l’autore dell’articolo. Su Luogocomune, peraltro, esiste già un’intera sezione dedicata all’argomento: “L’incredibile AIDS”, in cui si afferma: “Questa è la storia vera ed incredibile di una epidemia inventata [...] A tutt’oggi il vero virus non è ancora stato isolato, e le foto che vengono spesso mostrate sulle copertine dei giornali sono sempre e soltanto realizzazioni grafiche di fantasia…”.

UNA MALATTIA INVENTATA? - Una rapida ricerca su Google ci permette di trovare una quantità industriale di siti che propagandano le stesse teorie: “Quando parliamo di AIDS usiamo due concetti basilari: “malato asintomatico” e “sieropositivo” [...] Un malato asintomatico è una persona in cui non c’è nessuna evidenza, nessun sintomo, nessun segno della malattia: insomma uno che non è malato se non sulla base di un foglio di carta dove c’è scritto positivo. E anche la sieropositività è basata soltanto sulla stessa paraids.preview LAIDS non esiste?ola scritta sullo stesso foglio di carta. E quella parola è solo il risultato di un test”. “L’AIDS è un’altra delle malattie che causano indicibili sofferenze e dolori, e che è stata diffusa artificialmente dagli Illuminati attraverso le vaccinazioni”. “[...]una malattia inventata su misura per i sessuofobi di ogni stampo e di ogni paese”. “A parte le immagini ottenute tramite manipolazione computerizzata, totalmente false ed inventate, il virus HIV non è mai stato visto, individuato, isolato. Del resto, se fosse stato individuato ed isolato si sarebbe potuto effettivamente creare un vaccino, ma non esistendo il virus questo vaccino rimane solo una truffa, un contentino da gettare all’opinione pubblica”. “…i farmaci antiretrovirali hanno trasformato in malati di AIDS individui altrimenti sani che hanno avuto la sfortuna di risultare positivi-al-test…”. Una malattia inventata o – peggio ancora – inoculata attraverso i farmaci che dovrebbero combatterla.

COME STANNO LE COSE - Per prima cosa, chiariamo che non è vero che il virus HIV, responsabile dell’AIDS, non sia mai stato isolato o fotografato. Già questo basterebbe a gettare nella spazzatura queste teorie. L’AIDS non è una malattia specifica, ma è una Sindrome da Immunodeficienza: è la debilitazione del sistema immunitario provocata dal virus HIV la cui presenza nel corpo umano è rivelata dal test della sieropositività. È poi questa immunodeficienza ad aprire la strada alle malattie vere e proprie (che possono essere le più varie). Ogni anno muoiono nel mondo circa 2 milioni di persone a causa dell’AIDS, la maggior parte delle quali in Africa e in Asia. Gran parte di queste vittime non ha ricevuto nessun tipo di cura o vaccino, per cui anche la teoria che il virus sarebbe inoculato attraverso i farcovermed 2 LAIDS non esiste?maci è una colossale idiozia. L’intera comunità scientifica ha rigettato queste teorie – che trovano la loro massima espressione in Peter Duesberg, un ricercatore americano – e le ha confutate.

UNA QUESTIONE GIÀ CHIUSA - Basterà citare l’inchiesta della prestigiosa rivista scientifica Science e la dichiarazione di Durban, compilata da una commissione di 250 scienziati di 50 nazioni e sottoscritta da migliaia di altri scienziati e ricercatori in tutto il mondo. Si tratta di documenti con i quali il mondo della scienza e della ricerca ha chiuso la questione sin dagli anni ‘90. È davvero difficile immaginare che migliaia e migliaia di scienziati e ricercatori in ogni parte del mondo siano tutti complici di un gigantesco complotto o abbiano preso lucciole per lanterne. È ancor più difficile accettare la superficialità e la leggerezza con cui si diffondono e si propagandano teorie infondate che potrebbero indurre numerosi individui infetti a rinunciare alle cure mediche (che oggi garantiscono un tasso di sopravvivenza molto elevato). Per non parlare, poi, del rischio che molta gente, nella convinzione che AIDS e HIV non esistano, possa ritenere superflua l’adozione di elementari cautele e precauzioni contro il rischio di infezione.


www.giornalettismo.com/archives/1714/laids-non-esiste/
Etrusco
00venerdì 25 giugno 2010 11:04
Re:
KuntaKinte77, 25/06/2010 10.58:

.... rischio che molta gente, nella convinzione che AIDS e HIV non esistano, possa ritenere superflua l’adozione di elementari cautele e precauzioni contro il rischio di infezione.


www.giornalettismo.com/archives/1714/laids-non-esiste/




Visto che di ignoranti e/o creduloni in giro ce ne son incredibilmente troppi,
è già un rischio il semplice mettere in dubbio l'esistenza di queste malattie. [SM=x44472]
Arjuna
00venerdì 25 giugno 2010 11:15
HIV: un mistero che non esiste

Il 5 giugno 1981 nasce nel mondo una nuova malattia, la Sindrome da immunodeficienza acquisita. L'AIDS.

Dalla sua comparsa, questa patologia ha suscitato sentimenti di angoscia, paura, panico, spesso anche di confusione. E' passata da malattia omofobica e bigotta, degli omosessuali (la stessa medicina la presentò classificandola come malattia dei gay) e dei drogati a malattia di tutti, segno del peccato e della depravazione anche perchè trasmessa per via sessuale (eppure esistono tantissime malattie trasmissibili per via sessuale). Negli anni '80 si rischiò la psicosi, la paura che solo toccando una persona infetta, si potesse "morire di AIDS".
Una "nuova" malattia mortale, diffusa in tutto il mondo e che si propagava da una persona ad un' altra tramite contatto con sangue o liquidi biologici, il termine sindrome, il virus che la causa, la morte di personaggi famosi, tutto ha contribuito a creare attorno a questa malattia, leggende e misteri che alla fine, se non in alcuni aspetti, complicati e strettamente scientifici, non esistono.
Eppure come detto questa non è la prima malattia contagiosa per contatto sessuale o tramite sangue, eppure l'HIV non è il primo virus che causa una malattia mortale, eppure esistono malattie ancora più gravi e fulminanti dell'AIDS, anche più diffuse e mortali...nonostante questo, l'alone di mistero che ha circondato questa malattia, ha creato miti e leggende diffuse in tutto il mondo.
Il mito più diffuso è quello legato alla presunta "inesistenza" di questo virus. Si dice (su internet poi la cosa si è sparsa a macchia d'olio) che l'AIDS non sia causato da un virus o che il virus HIV non sia mai esistito e sia stato inventato dal solito complotto per vendere farmaci e vaccini, si dice che sia tutta una montatura, un falso, un allarme ingiustificato.
Ma è così misteriosa questa malattia?
In realtà, c'è pochissimo di misterioso, questa è una malattia virale come tante altre, che causa disturbi anche serissimi, ma che come tutte le altre malattie virali ha delle caratteristiche precise e conosciute. Alcune delle caratteristiche del virus e delle sue proprietà sono sconosciute o solo immaginate, come succede per altri virus.
Non credo serva allo scopo dell'articolo, spiegare con precisione cosa sia l'AIDS, per chi volesse, è ben fatta la pagina di wikipedia.

In poche parole, l'AIDS (Sindrome da Immunodeficienza Acquisita), è un'insieme di sintomi causati dall'infezione del virus HIV (ne esistono due tipi, 1 e 2); la prima conseguenza dell'infezione è una diminuzione drastica delle difese immunitarie (i globuli bianchi per semplificare) che causa i disturbi tipici della malattia. Il malato di AIDS, con scarsissime difese, sviluppa una serie di malattie che nell'individuo normale non compaiono o non costituiscono un pericolo, persino alcuni tumori. Si tratta perlopiù di malattie "opportunistiche", tipiche degli immunodepressi. La morte sopravviene proprio per queste malattie. Tipica per esempio, la morte per polmonite, malattia che ormai è guaribile con i normali antibiotici.

Negli ultimi anni, si è riusciti con nuovi farmaci, ad abbassare la viremia (la quantità di virus nel sangue) rendendo la malattia, sì presente, ma compatibile con la vita, diminuendo sintomi e conseguenze. Si usa molto il termine "cronicizzazione", in opposizione al fatto che nei primi anni dalla sua comparsa, la malattia aveva decorso acuto e portava a morte in poco tempo.
Esistono chiare evidenze dell'esistenza della malattia e del suo agente causale, ma molti scienziati, compresi alcuni medici e ricercatori, alcuni anche molto prestigiosi, ne negano l'esistenza e la classificazione. Questo gruppo di "negazionisti" ha preso il nome di "dissidenti".

La prima voce che si è alzata da alcuni dissidenti e che poi si è diffusa esattamente come una leggenda metropolitana, è quella che vuole il virus dell'AIDS, MAI ISOLATO in laboratorio.
Qui c'è poco da dire, visto che il virus viene isolato quotidianamente in tutti i laboratori del mondo che se ne occupano.
La materia che si occupa di virus e di AIDS, è molto specialistica e complicata, io non sono un virologo e le mie conoscenze nel campo si limitano a ciò che mi serve quotidianamente nel mio lavoro.
Come in altri casi quindi, lascio il blog a chi conosce gli argomenti meglio di me. Stavolta è Giuliano, uno dei lettori più affezionati, a darmi una mano e lo ringrazio per questo.
A lui un grazie sentito, a tutti, buona lettura...
==

Anni fa ho scritto, in tandem con una mia amica, un post nel mio vecchio blog
in cui sbugiardavo le fantomatiche teorie che vogliono l'HIV inesistente e l'AIDS causato dagli stessi farmaci. A distanza di anni mi sono accorto che quel mio post è stato smontato (o almeno così crede) dal dottor Fabio Franchi, medico dissidente. Ora, sinceramente, come si possa essere medici e dissidenti contemporaneamente io non lo capisco, ma di fronte a casi come quello di Tullio Simonicini o del professor Peter Duesberg (che non è medico, ma è professore universitario di biologia molecolare alla Berkeley) mi sono arreso e ho anche accettato che dei medici, con laurea e specializzazione, possano effettivamente dare adito a queste teorie.


In questo post non presenterò l'HIV prima delle teorie dissidenti (come invece fece per me la mia amica qualche tempo fa), piuttosto cercherò di rispondere con quello che ho studiato, con quello che ho imparato anche dopo la laurea e anche, un po', ribattendo alle risposte (e controrisposte, ai miei chiarimenti) del dottor Franchi (se andate sul suo sito le trovate facilmente, basterà cercare il mio cognome). Lungi da me impelagarmi in una diatriba probabilmente infinita col suddetto dottore, se vorrà commentare il post nel blog di WeWee liberissimo, e io risponderò, se mi risponderà a distanza, scrivendo sul suo sito come ha fatto col mio vecchio post mi dispiace ma non interverrò ulteriormente.
Ho detto che non presenterò il virus semplicemente per un fatto: ho controllato la voce di Wikipedia Italia sull'HIV e, per quel che ci interessa come cultura generale, è fatta molto bene, quindi basterà cercare lì se si vogliono nozioni di tipo generico. Per cose più approfondite sono disponibile sia a chiarimenti diretti, sia a linkare interi libri di microbiologia (in inglese) disponibili su internet. Va da sé, comunque, che quello che scriverò qui sarà farina del mio sacco, non copierò da altri siti, non copierò nemmeno dal mio vecchio post, che userò solo per ricordarmi le varie “teorie” e rispondere in maniera completa. Vorrei cominciare però con un punto che non ho scritto allora: i postulati di Koch.
Secondo i dissidenti, HIV non rispetta i postulati di Koch. Questi postulati sono la base di
qualunque tipo di studio microbiologico e si riassumono nei quattro punti seguenti:

1. Il patogeno deve essere presente in tutti i casi di malattia
2. Il patogeno deve poter essere isolabile in ogni caso di malattia
3. Reinfettando con il patogeno estratto da un caso di infezione, la malattia deve ripresentarsi
4. Deve essere possibile isolare il patogeno dalla malattia causata dalla seconda infezione
In effetti, alla fine degli anni ottanta (perché questa leggenda sui postulati di Koch risale a
dichiarazioni di Duesberg del 1987) si poteva pensare che il virus non rispettasse queste leggi, ma per fortuna la ricerca è andata avanti. Il virus è completamente assente dal circolo sanguigno dopo un breve periodo di viremia (virus nel sangue), per molti motivi, primo fra tutti, la sua stessa biologia molecolare che gli impone di entrare nelle cellule e disintegrarsi completamente, di lui rimane solo il genoma (in questo caso chiamato provirus) integrato nel genoma delle cellule che ha infettato.
Non è silente, continua a moltiplicarsi ma lo fa lentamente e inoltre lo fa in cellule, quali i globuli bianchi, che per la maggior parte non si trovano nel circolo sanguigno, ma nei linfonodi. Ecco che il lieve calo iniziale dei poliziotti del corpo è dato dalla morte nei linfonodi, che sono strutture che non si trovano nel circolo sanguigno ed è quindi ovvio che se analizziamo il circolo con gli esami del sangue, non ci sia il virus intero.
Però sono rintracciabili alcune sue parti, come il genoma (tramite la tecnica della PCR, dall'inglese “polymerase chain reaction”: si prende un campione di DNA o di RNA, si decide quale parte di esso ci interessa e si “fotocopia”, facendone tantissime altre copie, in modo da poterlo vedere (se c'è) e quantificare facilmente), o gli anticorpi che si porta dietro: i test sulla sieropositività riconoscono gli anticorpi che l'organismo sintetizza contro il virus non appena ci
viene a contatto, esattamente quindi durante quel breve periodo di viremia iniziale. Ergo: se ci sono gli anticorpi, ci sono anche i virus.
Il secondo punto è confermabile semplicemente ricordando che l'isolamento del virus è fatto in tutti i laboratori del mondo tutti i giorni e che in rete esistono dettagliati protocolli da seguire per isolarlo (e così sbugiardiamo l'idea, sempre viva, che non sia mai stato isolato).
Il terzo è confermato dall'esperienza di laboratorio: se col virus isolato infetto dei globuli bianchi essi producono virus e muoiono. Non c'è bisogno, credo, di parlare del quarto.
Ora vediamo un po' quali sono gli altri punti.

Molti sieropositivi non sono malati di AIDS, e molti immunocompromessi non sono sieropositivi.
La sieropositività è data dalla presenza degli anticorpi, se ci sono gli anticorpi contro l'HIV è perché nell'organismo c'è l'HIV. La malattia, per fortuna, non è rapida e lascia molto tempo prima che la persona presenti i sintomi dell'AIDS. Inoltre con i farmaci attuali la speranza di vita di un sieropositivo è cresciuta fino a 30 anni dalla diagnosi (per rispondere al dottor Franchi, che faceva il conto all'indietro dicendo che si arrivava al 1979 e che l'AIDS non esisteva: dottor Franchi, sa che cosa è una proiezione, in statistica?

La speranza di vita è quella attuale con gli attuali farmaci, non quelli di dieci o venti anni fa.
Per la seconda parte, cioè che non tutti gli immunocompromessi sono sieropositivi beh, che dire, è vero.
L'abbattimento delle difese immunitarie infatti, può essere un fattore genetico, può essere causato da farmaci antirigetto ed anche altre infezioni virali, come quella del morbillo, causano immunodeficienza, seppur temporanea.
Sono a rischio solo tossicodipendenti, emofiliaci e omosessuali
Signore e signori, il primo virus razzista della storia. Ah già, dimenticavo: il virus non esiste, quindi sono gli uomini che infettano queste categorie di persone, perché gli va. Ho letto in giro che gli emofiliaci rischirerebbero per via delle continue trasfusioni ma non perché c'è il rischio di infettarsi con il virus, ma perché le proteine di un altro sangue sopprimerebbero il sistema immunitario. Vorrei tanto che il prof. Duesberg mi spiegasse i meccanismi molecolari di questa faccenda.
Non ci sono prove che HIV causi l'AIDS

Qui dobbiamo metterci d'accordo: l'HIV esiste o no? Il problema è se causa l'AIDS o se esiste? In ogni caso, provate a scrivere HIV su PubMed e guardate le tonnellate di articoli che escono fuori, poi mi direte se secondo voi quelle tonnellate di documenti sono fatti solo per coprire un assurdo complotto delle case farmaceutiche contro l'intera umanità. E soprattutto, visto che come abbiamo visto il virus rispetta i postulati di Koch, per me quella è una prova sufficiente.
La definizione della malattia è vaga
Su questo punto anche il dr. Franchi insiste parecchio: mi dice che se una persona ha la TBC in Europa allora ha la TBC, se ce l'ha un africano allora subito a vedere se è sieropositivo, se risulta sieropositivo basta che abbia la TBC e quell'africano ha l'AIDS, con immunosoppressione o senza.
E io continuo a non capire cosa ci sia di sbagliato in questo fatto: se sono sieropositivo, indipendentemente dalla TBC o dal fatto che io sia immunodepresso o meno, io porto l'HIV con me! Il fatto che siano collegate, molto, queste due malattie e il fatto che questo collegamento in Africa sia più evidente, non mi impedisce di pensare che sieropositivo = infetto. L'AIDS conclamato si ha quando si scende sotto una certa soglia di globuli bianchi, la sieropositività si ha quando si presentano gli anticorpi contro il virus, e tra le due fasi possono passare anni. Cosa c'è di vago?
L'incubazione è troppo lunga
E chi lo decide? L'HIV è nascosto nei linfonodi, un organismo forte ci mette parecchio tempo a far crollare le proprie difese immunitarie, inoltre con i farmaci attuali questo stadio di “incubazione”,
come viene chiamato anche se impropriamente (visto che i primi sintomi ci sono nelle prime settimane, e che la malattia c'è ed è attiva), può essere lungo anche una vita.
Le prostitute si ammalano perché sono tossicodipendenti
Allora nessun rischio di ammalarsi di AIDS se si va con una prostituta senza protezioni. E chi l'ha preso solo perché appunto frequentava prostitute? Anche loro drogati? Tutti?
La terapia con l'AZT è inutile e dannosa
Io la chiamerei dannosa e superata, non sono aggiornato ma non credo che si usi poi tanto, oramai, l'AZT. Vero, causa molti effetti collaterali, ma ha anche prolungato la vita di molte persone, e i farmaci di oggi sono una combinazione di principi attivi mille volte migliori della cara e vecchia AZT, con meno rischi per la salute e più vita (in tutti i sensi) per il malato
I test sono l'unica prova che si è sieropositivi, il medico non decide più nulla senza di essi

E cosa c'è di sbagliato? Il test cerca gli anticorpi, e il medico non ha i raggi microinfrarossi per guardare i microbi del paziente e decidere se è infetto o no.
E già che ci sono rispondo anche all'altra obiezione, quella dei falsi positivi.
Succede, è vero, a volte viene scambiata (soprattutto in Africa) la malaria per HIV e succede anche con altre malattie, ma è per questo che si fanno i test di conferma. Non c'è un solo test, se ne fanno almeno due, se non tre, e sulla base di due o tre test il medico decide se c'è l'infezione o no.
Tralascio le questioni ridicole che vedono i dissidenti affermare che HIV non è un virus ma un retrovirus (che è come dire che la 500 non è un'automobile ma una FIAT) e ringrazio WeWee per lo spazio che mi ha dato. Segnalo due siti importanti per chi volesse approfondire:
poloinformativo
biaids
Giuliano Parpaglioni*
==

*Dott. Giuliano Parpaglioni, biologo, attualmente interessato al campo della nutrizione, appassionato di microbiologia, ha lavorato per tre anni nello studio del virus HIV (studio che poi ha fatto scaturire la tesi di laurea).

Io Aggiungo solo una considerazione che riguarda chi sostiene che l'HIV non esiste o non causa l'AIDS. Queste persone hanno l'opportunità di offrire alla scienza ed alla popolazione mondiale una scoperta che solleverebbe gli animi di tutti, la prova finale sarebbe semplicissima da trovare e non avrebbe bisogno di ulteriori commenti: basterebbe inocularsi una sacca di sangue di un malato di AIDS, se la malattia non inizia, la scoperta è fatta. Altro che Nobel...
Finora nessuno dei dissidenti ha effettuato questa semplice e lampante prova.
Aggiornamento 26/06/09:
Interessanti anche alcuni articoli che dimostrano come l'ignoranza umana e la testardaggine di dover a tutti i costi (anche a costo della propria vita) andare contro la scienza, siano solo delle sconfitte. Lo abbiamo visto nel caso del cancro: a tutti costi contro la scienza, ci si affida ai ciarlatani e si muore (ricordate il caso di Aysha?), è successo anche nel caso dell'AIDS.

Qui un esempio di assurdo "suicidio", riassunto benissimo in un articolo di Gianni Comoretto, rintracciabile qui. In pratica, un'assertrice della lotta contro l'uso dei farmaci antiretrovirali, quelli che si usano nella cura dell'AIDS (Christina Maggiore), è morta...di AIDS. La donna aveva scritto anche dei libri ed aveva allattato la figlia contro le evidenze che mostravano la pericolosità di un tale comportamento. Anche la figlia, in tenerà età, è morta per la stessa malattia.
Se pensiamo che quella donna e sua figlia si sarebbero potute salvare semplicemente seguendo ciò che la medicina mette a disposizione di tutti...
Sono decine, i "negazionisti" morti di AIDS avendo rifiutato una terapia perchè per loro il virus HIV non esiste e non causa l'AIDS.
Questo, come altri comportamenti simili, fa sorgere diverse riflessioni: perchè esistono persone che devono a tutti i costi scontrarsi con le conoscenze scientifiche? Perchè c'è chi nega l'evidenza e l'esperienza di milioni di uomini di scienza, di studi, di anni di lavoro, per una teoria (spesso personalissima e di singoli individui) che non ha nessun riscontro e la cui applicazione è pericolosissima?
Voglia di andare "contro" per mentalità?
Sentimento di rivolta contro "l'autorità" che rappresenza la scienza?
Sindrome del complotto? Paranoia?
Ignoranza?
SOLO ignoranza?

Non lo so, in effetti sarebbe interessante parlarne...

Per approfondire l'argomento alcuni interessanti documenti (evidenziati nei commenti da Briony) che spiegano i principali punti dell'infezione HIV e della malattia AIDS e che smentiscono le affermazioni dei negazionisti.
Qui il sito NIAID che spiega (in inglese) le evidenze del collegamento HIV-AIDS.
Qui un sito che smonta le principali teorie ed i miti dei negazionisti.
Qui un altro documento in inglese che risponde ai dubbi dei negazionisti.

AGGIORNAMENTO 05/08/09: Mappato il genoma del virus HIV-I.
La notizia è importantissima. La mappa genetica del tipo 1 del virus HIV è stata interamente mappata da un team americano che ha utilizzato una nuova tecnica. L'articolo scientifico è apparso su Nature. Gli sviluppi che potrebbero arrivare da questo nuovo passo della scienza sono eccezionali per la cura della malattia.

Qui un articolo sulla stampa.
Qui l'articolo di Nature.

Fonte
Arjuna
00venerdì 25 giugno 2010 11:38
Re: Re:
Etrusco, 25/06/2010 11.04:




Visto che di ignoranti e/o creduloni in giro ce ne son incredibilmente troppi,
è già un rischio il semplice mettere in dubbio l'esistenza di queste malattie. [SM=x44472]




Ti consiglio il blog da cui ho tratto il mio post precedente, si leggono cose incredibili... [SM=x44497]



E poi riporto un intervento de Il Disinformatico

Si può morire di antiscienza a sedici anni?


Perché si combattono le pseudoscienze e le credenze idiote? Perché la gente ne muore. A sedici anni!

L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Clara Palomba. Clara. Palomba. Non dimenticate questo nome. Scanditelo bene. Scanditelo ogni volta che incontrate venditori di acque magiche, terapie miracolose e pastiglie curatutto, veggenti a raggi X e tutti quelli che promuovono questo schifo. Clara. Palomba.

Perché Clara è morta a sedici anni a causa della pseudoscienza e dell'ignoranza dei suoi genitori e degli amici che li hanno consigliati. Clara aveva il diabete. Il diabete, non una malattia esotica. Che si tratta benissimo. È morta perché i suoi genitori hanno sospeso le cure mediche che funzionavano e si sono rivolti a una ciarlatana, Marjorie Randolph, detta Maya. Non si sa bene se fosse una naturopata o omeopata o guaritrice o specialista in antroposofia. Importa poco: sono solo parole pompose per imbellettare una cloaca letale di scemenze.

Anche la Randolph è morta. Soffriva di ulcera gastrica e si è curata con le sue stesse stronzate. L'ulcera perforata che si è provocata l'ha fatta crepare di emorragia. Ben le sta. Spero sia stata una morte lenta e dolorosa. No, non ho pietà per i morti. Sono troppo incazzato e comunque non sono un ipocrita. Una deficiente in meno sulla Terra è sempre una buona cosa. Leggete tutti i dettagli nel blog Medbunker di WeWee, che è medico, e ditemi se non v'incazzate anche voi.

A volte mi chiedono perché mi accanisco contro le pseudoscienze. Perché spendo tempo e soldi a sbugiardare ufologi, astrologi, guaritori, sensitivi e chiaroveggenti. Perché sono così acido e tagliente nei miei giudizi. Mi chiedono "Ma che male fa? Sono credenze innocue...".

No. Non sono innocue. Perché tutto questo clima di rifiuto della scienza, del buon senso, della ragione, per abbracciare fantasie esoteriche gestite da una manica d'incoscienti e pubblicizzate da uno stuolo d'irresponsabili è quello che ha generato due imbecilli come i genitori di Clara e quegli altri imbecilli dei loro amici che hanno dato il consiglio di rivolgersi alla ciarlatana. Il processo a carico dei genitori, Dario Palomba ed Elisabetta Ontanetti, è terminato ieri, a due anni di distanza dalla morte di Clara, con la condanna per omicidio colposo aggravato per entrambi.

A tutti quelli che pubblicano oroscopi, vendono macchinette che producono acqua miracolosa, vanno in TV a parlare di alieni stupratori e di piramidi friulane, rifilano braccialetti per migliorare le prestazioni sportive, propinano pastigliette che contengono il nulla cosmico, diagnosticano le malattie guardando l'aura, a tutti quelli che dicono che la medicina è un grande complotto delle multinazionali e le cure mediche si possono sospendere e sostituire con parole magiche, talismani e pozioncelle, dico solo questo: Clara Palomba.

Voi, tutti voi ciarlatani e seminatori di paccottiglia, avete contribuito a uccidere una ragazzina di sedici anni. Possa il suo nome perseguitarvi per sempre. Io non vi darò il lusso di dimenticarlo.

[SM=x44471]
paperino73
00venerdì 25 giugno 2010 12:12
Dell'ultimo post di arj mi permetto solo di contestare la seguente affermazione dell'autore dell'articolo riportato:

Arjuna, 25/06/2010 11.38:

Non si sa bene se fosse una naturopata o omeopata o guaritrice o specialista in antroposofia. Importa poco: sono solo parole pompose per imbellettare una cloaca letale di scemenze.



credo che segnare la differenza tra l'omeopatia e la magia sia doveroso.
per non cadere in uno scientismo autoreferenziale e dannoso.
il tobas
00venerdì 25 giugno 2010 13:04
Dopo aver letto le varie teorie, pro e contro paradossalmente mi trovo a non credere a nessuno dei due schieramenti.
KuntaKinte77
00venerdì 25 giugno 2010 14:42
Re:
il tobas, 6/25/2010 1:04 PM:

Dopo aver letto le varie teorie, pro e contro paradossalmente mi trovo a non credere a nessuno dei due schieramenti.




hai ragione... in fondo e' come credere che tu possa aver letto [SM=x44456]
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