Craxi & Benedetto uniti nella distruzione

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Etrusco
00sabato 28 marzo 2009 15:56
Craxi distrusse il socialismo
spianando la strada al nemico,

RATZINGER mina la Chiesa eccitando il laicismo.

Stavano, stanno, con il Nemico?


- Se è così, Santità, lasci il posto ad altri

- L’ECCEZIONE DEl Burlador di Arcore: il peccato come virtù...

Bettino Craxi

Lettera dello scrittore Umberto Silva a "Il Foglio"


Le battaglie difficili ma sacrosante
- tra le tante:
quella di Craxi contro il comunismo,
quella di Benedetto XVI contro il possibilismo -
esigono un'etica esemplare: Alcide De Gasperi docet.

Povero Bettino, che pena quell'aria smarrita nei giorni del disastro.
Dovevi stare più attento: correzione e corruzione abitano lo stesso pianerottolo;
trinariciuti e quadriocchiuti gli implacabili correttori passano il tempo a spiare i golosi coinquilini per coglierli in fallo.
D'altro canto non si può fare un unico fascio dell'aborto e della dispersione del seme;
si attira lo sberleffo e immagino Benedetto nella sua camera con la testa tra le mani.


Papa Benedetto XVI

Entrambi i condottieri hanno peccato di scarsa accortezza
,
ma agire saggiamente non è questione di astuzia o di savoir faire.
Poteva l'impetuoso Craxi astenersi dal frequentare il settimo comandamento
e può il dotto Benedetto evitare di dire certe stranezze?
Sì, avrebbero potuto, potrebbero, ma solo abbandonando l'idea che dalle compulsioni si tragga la forza e la gloria. Assecondandole, Craxi distrusse il socialismo spianando la strada al nemico, Benedetto mina la chiesa eccitando il laicismo.

Stavano, stanno, con il Nemico?

Di morte il loro oscuro e più vero desiderio?
Se è così, Santità, lasci il posto ad altri, il mondo ha ancora bisogno della carità cristiana.
L'esistenza infelice - infelice sempre, poiché l'euforia dei trionfi è solo il carnevale della malinconia - dei due tragici personaggi, testimonia che nonostante le esibizioni di onnipotenza e d'infallibilità essi hanno un'anima cui rendere conto.
Tutti l'abbiamo, l'anima, che fin da subito dà pena e conforto.
Sembra fare eccezione il Burlador di Arcore, l'unico Don Giovanni che sia riuscito a prendere a calci la statua del Commendatore.

La tecnica di Burl è formidabile:
non si sforza di nascondere il peccato ma lo esibisce come una virtù.

Possibile? Possibile che il Dio che atterra e suscita lo risparmi?
Che neppure lo veda? Sarebbe la più terribile delle punizioni.
...



[27-03-2009]
www.ilfoglio.it/


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