E' morto Ray Charles

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busi fan
00giovedì 10 giugno 2004 23:16
Musica: e' morto Ray Charles

(ANSA) - NEW YORK, 10 GIU - Ray Charles, una leggenda della musica, e' morto a Beverly Hills, in California. Lo ha annunciato il portavoce Jerry Digney. Il cantante di 'Georgia on My Mind' aveva 73 anni.
2004-06-10 - 21:45:00

www.ansa.it




busi fan
00giovedì 10 giugno 2004 23:28
www.repubblica.it

Firmò decine di successi, attraversando R&B, gospel,
blues, jazz e perfino country. Scrisse "Georgia on my mind"

E' morto Ray Charles
Leggenda della musica


Aveva 73 anni, era malato di fegato

LOS ANGELES - Ray Charles, una leggenda della
musica nera, è morto a Beverly Hills, in California, all'età di 73 anni per le complicazioni di una malattia al fegato. Lo ha annunciato il portavoce Jerry Digney.

Ray Charles era soprannominato "The genius". Nato povero a Albany in Georgia, nel Sud ancora segregato, rimase orfano a 15 anni ma da adulto era diventato miliardario. Aveva raggiunto il successo superando la tragedia della cecità e l'industria del disco ne aveva decretato il trionfo premiandolo con 12 Grammy, nove dei quali tra 1960 e 1966. "Sono nato con la musica dentro di me. E' la sola cosa che conosco", aveva scritto nella sua autobriografia.

Charles aveva perso la vista gradualmente da bambino. A sette anni era rimasto cieco a causa di un glaucoma. Aveva imparato il braille, scoperto la matematica, intuito la correlazione tra matematica e musica. La sua ultima apparizione in pubblico risale al 30 aprile accanto a Clint Eastwood: la città di Los Angeles aveva decretato monumento nazionale gli studi del cantante costruiti 40 anni fa nel centro della metropoli.

Cantante di grandissimo spessore e superbo pianista, è stato un vero e proprio pioniere della rivoluzione "black" anni Cinquanta, attraversando Rythm&blues, gospel, blues, jazz e perfino country. Charles ha studiato composizione alla St. Augustine School, un istituto specializzato per l'educazione dei ragazzi non vedenti. Iniziò a lavorare come musicista in Florida, e nel '47 si trasferì a Seattle. Il suo primo singolo a entrare nella classifica R&B nel 1951, fu Baby, Let Me Hold Your Hand.

La sorte di Ray cambiò con un contratto per l'Atlantic Records. Qui pubblicò una serie di pezzi straordinari: I got a woman, This little girl of mine, Hallelujah I love her so e What'd I Say, una canzone che mescola lo spirito rock and roll con una linea modernissima di piano elettrico. E' stata questa la sua ultima perla per l'Atlantic, che avrebbe poi lasciato alla fine degli anni Cinquanta per passare alla Abc.

Nella prima metà degli anni '60, firmò Unchain My Heart e Hit the Road Jack, due pietre miliare che unite alla ultra celebre Georgia on my mind gli hanno permesso di vivere di rendita. Dopo una sperimentazione in territorio country (I Can't Stop Loving You) scrisse canzoni di grande impatto emotivo come You Are My Sunshine, Take These Chains from My Heart, e Crying Time.

Nel 1965, però, Ray Charles fu costretto a fermarsi. Problemi di tossicodipendenza lo tennero lontano dai palchi e dalla musica. Il ritorno, un anno dopo, fu doloroso e sofferto. Ray Charles abbandonò i territori del soul e del rock a favore di un pop di maniera, forse eccessivamente arrangiato.

Nel 1980 partecipò al film "The Blues Brothers" (pellicola cult con John Belushi) che rilanciò non poco la sua figura. Negli ultimi anni aveva centellinato le presenze in pubblico. Ray Charles ha vinto 12 Grammy, il più prestigioso riconoscimento della musica statunitense.
Arsenio Lupin
00venerdì 11 giugno 2004 00:02
[SM=x44468]
Leonessa73
00venerdì 11 giugno 2004 00:41
mi dispiace tanto...
collagediemozioni
00venerdì 11 giugno 2004 01:24
mi spiace tanto...
Zalmoxis
00venerdì 11 giugno 2004 07:13
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