cicciomacho
00mercoledì 8 luglio 2009 13:29
Colpaccio Juve, preso Felipe Melo
Raggiunto l'accordo con la Fiorentina per il centrocampista brasiliano.
Felipe Melo il colpo bianconero.
La Juve pagherà la clausola di 25 milioni. E' l'acquisto più caro della nuova gestione.
Sfogliato per un mese abbondante il campionario dei centrocampisti, la Juve ha scelto Felipe Melo: sull’affare mancano ancora i timbri ufficiali, ma ieri alle cinque della sera a Reggio Emilia il ds bianconero Alessio Secco e il collega della Fiorentina Pantaleo Corvino l’hanno praticamente definito. Senza troppi sconti sul prezzo di listino, nonostante la stagioni dei saldi appena iniziata: sui 25 milioni di euro, cioè la clausola di rescissione posta dalla Fiorentina, che potrebbero abbassarsi a venti, contando i cinque milioni totali per Marco Marchionni, del quale i viola dovrebbero comprare l’altra metà. Va da sè che ci guadagnerà pure lui, raddoppiando lo stipendio: dagli 1,2 milioni di euro a stagione ai 2,5 garantiti dal quinquennale già imbastito con la Juventus. A Firenze gli avevano appena prolungato il contratto al 2013, a Torino ne avrà uno in più.
Felipe Melo, 26 anni appena compiuti, dovrà allora essere il giocatore del grande balzo verso l’Inter, come chiesto dall’ultimo cda juventino, o come impone l’esborso, addirittura più gravoso di quello fatto per il connazionale Diego, la stella designata. Per una volta, invece, costerà di più un mediano che un trequartista: 25 milioni contro i 24,5 (bonus a parte) spesi per l’ex numero dieci del Werder Brema. Merito pure dell’ultima Confederations Cup giocata, e vinta, con il Brasile: dentro quella squadra c’era sempre Felipe, a occupare militarmente il centrocampo e a distruggere le minacce nemiche, Italia compresa. Lì in Sudafrica, dopo il solido campionato fatto con la Fiorentina, il brasiliano di Volta Redonda ha confermato forza e mestiere nello stare in trincea davanti alla difesa, ma pure nel saper saltare fuori per innescare il contrattacco. Dunga, raccontavano le frotte di cronisti brasiliani, aveva rivisto nel ragazzo un po’ di se stesso: l’ha convocato a fine gennaio scorso per l’amichevole di Londra contro l’Italia e poi non l’ha più levato. Nessuno, Kakà a parte, aveva il posto più garantito di lui, operaio in una squadra di fenomeni per definizione. Un po’ se n’era accorto, che le grandi lo pedinavano, anche se a parole schivava sempre l’argomento: «Il mercato non m’interessa - ripeteva - qui penso alla Seleçao. Poi vedremo». Tra i compagni, però, si parlava, e lui non vedeva l’ora di andare in una squadra dove poter vincere tutto, a partire dallo scudetto: s’era fatta avanti l’Inter, che poi aveva virato su giocatori con altre caratteristiche.
In senso contrario ha virato pure la Juve, che inizialmente aveva pianificato l’acquisto di un regista difensivo come Gaetano D’Agostino, con piedi calibrati e lancio a lunga gittata, che il brasiliano non ha. Ha, al contrario, indole da combattente: se la trascina dietro da anni, quando s’era appassionato al “vale tudo”, cioé “vale tutto”, in portoghese, un’arte marziale brasiliana. A volte, però, bisognerebbe spiegargli che, no, non sempre vale tutto: in campo, per esempio, perché l’anno scorso ha chiuso la stagione con 13 ammonizioni e due espulsioni, la prima all’esordio in campionato, proprio contro la Juve. Dentro le partite, 29, ci ha messo ovviamente anche tanto altro: centinaia di scippi ai piedi avversari, contrasti vincenti, azioni sabotate.
L’affare è stato in bilico fino a ieri, o così le parti l’hanno raccontato, se solo in mattinata Pantaleo Corvino pareva aver allontanato di brutto i bianconeri: «Non c’è una squadra che si è presentata con la cifra della clausola compromissoria - aveva detto il ds viola - anche se l’Arsenal ci ha fatto una controproposta. Ci parleremo, perché ci potrebbe essere anche una contropartita tecnica». Poche ore dopo, se l’è preso la Juve, accontentando Fabio Cannavaro, per il quale «la rosa dell’Inter è ancora più competitiva». Detto prima dell’ingaggio di Melo. Da ieri sera gli armamenti dovrebbero essere quasi pari, o questo dovrà dire il prossimo campionato: altrimenti, l’affarone l’avrà fatto solo Corvino, che un anno fa, Felipe, lo razziò a otto milioni di euro.
Felipe più Diego e Amauri: la dorsale di Ferrara sarà verdeoro. A Torino non era mai successo.
Bianconeri do Brasil, la vera sfida all'Inter.
Oggi giocherebbe così. JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon; Zebina, CANNAVARO, Chiellini, GROSSO; FELIPE MELO, Sissoko; Camoranesi, DIEGO, Iaquinta; Amauri. Allenatore: Ferrara.
(La Stampa)
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alexosit
00giovedì 9 luglio 2009 11:27
Re: Re:
il tobas, 09/07/2009 8.47:
Stai facendo lo scaramantico.
L'Inter che già era più forte per il momento ha aggiunto Milito e Motta.
Le altre a parte la Juve hanno venduto e potrebbero esserci dele sorprese, tipo il Genoa dello scorso anno che si potrebbero inserire nella corsa alla champions (magari il Palermo di Zenga?)
Per adesso Inter favorita e Juve, se andrà in porto Melo, un pò meno lontana.
Rispondo anche al Moro.
No, davvero.
Spiego perchè:
La difesa è la più forte del campionato. Non ci sono dubbi.
MAICON - SANTON - ZANETTI sulla destra
SAMUEL - CARVAHLO - CORDOBA - MATERAZZI in mezzo
CHIVU - MAXWELL - SANTON a sinistra
A centrocampo siamo, organicamente parlando, di poco inferiori alla Juve:
ci manca un grande trequartista (loro hanno Diego), ci manca un sostituto di Vieira, e, per quanto bravo, T.Motta è un doppione di Muntari, Zanetti e Cambiasso...ovvero gente più portata ad inseguire il pallone (che ha costruire gioco) - Stankovic a parte.
Il centrocampo di Mourinho è fatto a 3. Quello in mezzo, sta di fronte alla difesa e non si muove da li MAI. Questo ruolo lo fa benissimo Cambiasso.
I due mediani ai lati sono incursori. Gente come Lampard, Hamsik, Inesta, Xavi, Ballack, Seedord, Sneejder, Perrotta, De Rossi, Nedved.
Giocatori dinamici, che partecipano molto alla fase offensiva, con 8-10 gol potenziali a stagione. Di questi, abbiamo solo Stankovic...
Attacco:
Ibra-Balotelli-Milito....un po' pochino..no? La juve ha Diego, Amauri, Iaquinta, Del Piero, Trezeguet.