Foreign fighters

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c'eraunavodka
00giovedì 1 febbraio 2018 11:13
Interpol segnala i primi miliziani dell'Isis sbarcati in Italia

ESTERI
L'ombra della lista dei foreign fighters arrivati in Italia sulla visita di Erdogan a Papa Francesco
Dispositivo anti Isis

31/01/2018 20:26 CET | Aggiornato 14 ore fa

Maria Antonietta Calabrò - Giornalista - Umit Bektas / Reuters

La notizia pubblicata dal Guardian circa una lista di 50 nomi di fighters tunisini dell'Isis che sarebbero sbarcati in Sicilia alla fine del 2017 per portare la jihad in Europa, è stata minimizzata dalla Polizia italiana, ma è coincisa con una giornata particolare pesante sul fronte della prevenzione per la sicurezza, visto che oggi è stato varato il piano generale per garantire la sicurezza del premier turco Erdogan che accompagnato dalla moglie e da alcuni ministri - si reca il giorno dopo in Vaticano (oltre che al Quirinale e Palazzo Chigi) per incontrare Papa Francesco.

E il tema del colloquio non potrebbe essere più caldo dal punto di vista internazionale: lo status di Gerusalemme dove il presidente americano Trump ha detto (e confermato ieri nel suo discorso sullo Stato dell'Unione) di voler trasferire la sede dell'ambasciata Usa, con questo riconoscendo la città come capitale dello Stato di Israele.

Erdogan del resto si è impegnato in Medioriente in una doppia guerra contro l'Isis e contro i curdi, e già il 28 novembre 2017, 9 persone sono state arrestate mentre stavano organizzando un attentato contro di lui, in occasione di una sua visita ad Atene. Il livello 2 di prevenzione antiterrorismo (quello che precede l'attacco imminente) è stato elevato al massimo della sua gradazione interna.

Il dispositivo di sicurezza per Roma prevede la creazione di una Green Zone della stessa ampiezza e sottoposta alle stesse regole di quando è stato celebrato l'anniversario dei Trattati di Roma.

Saranno schierati 3.500 uomini e anche i gruppi NBCR, cioè i gruppi specializzati dei Vigili del fuoco chiamati a intervenire in situazioni eccezionali: quando esiste un fondato pericolo di contagio da sostanze nucleari, biologiche, chimiche o radiologiche che potrebbero provocare gravi danni a persone, animali o cose. Quindi non si tratta tanto, o almeno non solo di evitare che manifestazioni di piazza creino problemi all'ordine pubblico: si tratta di un dispositivo antiterrorismo e anti Isis in piena regola.

A esprimere preoccupazione per le migliaia di foreign fighters che sono ritornati in Africa dalla Siria e dall'Iraq, e si dimostrano sempre pronti ad abbandonare i loro paesi e imbarcarsi verso altre destinazioni, era stato nell'ottobre scorso a Firenze, il ministro dell'Interno, Marco Minniti: "Un anno fa se mi avessero chiesto se i foreign fighters sarebbero potuti venire in Italia in barca, avrei risposto 'no'. Ora invece è un'ipotesi concreta. Siamo alla fuga individuale dei foreign fighters, è una diaspora di ritorno, è cosa concreta che usino le rotte del traffico di esseri umani", aveva dichiarato. Anche nella relazione annuale sulla sicurezza dei servizi intelligence si metteva in evidenza che i combattenti dell'Isis sarebbero potuti arrivare via mare con piccole ed efficienti imbarcazioni.

www.huffingtonpost.it/2018/01/31/lombra-della-lista-dei-foreign-fighters-arrivati-in-italia-sulla-visita-di-erdogan-a-papa-francesco_a_2...

www.ilsole24ore.com/art/notizie/2018-01-31/allarme-interpol-50-foreign-fighters-dell-isis-arrivati-italia-barconi--122850.shtml?uuid=...
c'eraunavodka
00giovedì 1 febbraio 2018 11:21

Sul Guardian
Allarme Interpol: 50 «foreign fighters» dell’Isis arrivati in Italia via mare. Viminale smentisce.


–di Andrea Gagliardi 31 gennaio 2018

[=http://i2.res.24o.it/images2010/Editrice/ILSOLE24ORE/ILSOLE24ORE/2018/02/01/Politica%20e%20societa/ImmaginiWeb/Ritagli/immigrati-sbarchi-sintesi-visiva[1]-U20437902245pPB--835x437@IlSole24Ore-Web.jpg]

L'Interpol ha fatto circolare una lista coi nomi di 50 sospetti foreign fighters dell’Isis, tutti di nazionalità tunisina, che sarebbero arrivati di recente in Italia a bordo di barche e che potrebbero essere in procinto di raggiungere altri Paesi europei. È quanto riporta il Guardian online, secondo cui l'elenco coi nominativi (nome, cognome e data di nascita) sarebbe stato inviato il 29 novembre al ministero dell'Interno, che lo ha successivamente girato alle agenzie anti-terrorismo in Europa.

Ps: nessun riscontro su lista Interpol
Ma dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Viminale arriva a stretto giro la smentita. «Non trova alcun riscontro l’informazione di 50 combattenti stranieri approdati sulle coste italiane appartenenti all’Isis e pronti a compiere attentati» si legge in una nota nella quale di sottolinea che proprio la collaborazione tra Italia e Tunisia ha consentito di individuare «un esiguo numero di persone» segnalate dalle autorità di Tunisi, che in diverse occasioni hanno comunicato all’Italia il probabile ingresso nel nostro paese di appartenenti a presunti gruppi integralisti. Soggetti che sono stati già rimpatriati.

Interpol: 50 fighters Isis in Italia via mare
Secondo un funzionario dell'anti-terrorismo europeo sentito dal Guardian, i sospetti miliziani dello Stato islamico sarebbero giunti in Italia fra luglio e ottobre dell'anno scorso a bordo di barche da pesca o di piccole imbarcazioni che sono state abbandonate sulla spiaggia. Alcuni dei fighters, spiega ancora il giornale britannico, erano stati identificati dalle autorità italiane una volta sbarcati sulle coste siciliane. Quattro di loro erano già noti alle agenzie di intelligence europee e uno di questi può aver già superato il confine italo-francese per raggiungere il dipartimento di Gard, nel sud della Francia.

Il procuratore di Agrigento Salvatore Vella ha spiegato al giornale britannico che le imbarcazioni in arrivo dalla Tuinisia sono «molto diverse dai fatiscenti barconi usati dai trafficanti di esseri umani in partenza dalla Libia» e che i tunisini si muovono su «solide barche, in eccellente stato, guidate da marinai esperti»


Gli «sbarchi fantasma»
Il Guardian segnala come la spiaggia di Torre Salsa ad Agrigento è diventata recentemente uno dei più “gettonati” luoghi di sbarco per i migranti tunisini che cercano di raggiungere l’Europa. La maggioranza parte da Ben Guerdane, una città tunisina al confine con la Libia, dove l’Isis si scontrò nel 2016 con l’esercito tunisino uccidendo 28 persone. I migranti sono spesso stipati in piccoli natanti e sono fatti sbarcare di notte, in 20 o 30 alla volta. I gruppetti spesso spariscono nelle campagne, evitando guardia costiera e controlli di polizia. Le autorità locali li chiamano “sbarchi fantasma” e ritengono che più di 3mila persone sono sbarcate così sulle coste agrigentine da luglio. Di questi solo 400 sarebbero stati identificati dalla polizia.

Oltre 5.500 tunisini identificati in Italia nel 2017
Secondo dati del ministero dell’Interno riportati dal Guardian oltre 5.500 tusinisi sono arrivati e sono stati identificati in Italia nel 2017. E 2.193 sono stati rimpatriati. Mentre le Nazioni Unite stimano che circa 5.500 tunisini si siano recati nei territori controllati dall’Isis in Siria e Iraq per combattere nelle fila dell’organizzazione terroristica. Ora, dopo il crollo del “califfatto”, i governi occidentali hanno espresso la preoccupazione che gli ex foreign fighters possano cercare di entrare in Europa per compiere attentati.

Sbarcati in Sardegna altri 46 algerini
Prosegue intanto in maniera massiccia l'ondata di arrivi di algerini lungo le coste meridionali della Sardegna. La Guardia di finanza ha intercettato due barchini con a bordo 35 persone a Sant'Antioco. Contemporaneamente altri sbarchi sono avvenuti nella zona di Teulada, dove sono arrivati altri 11 algerini.

Sbarchi in calo nel 2018
Nei primi 30 giorni del 2018 sono stati 3.597 i migranti sbarcati sulle coste italiane, il 15,3% in meno rispetto allo stesso periodo del 2017. Dei nuovi arrivati, 2.925 sono partiti dalla Libia ed anche questo dato è in calo rispetto al 2017, quando erano stati 4.040 (-27,6%). Gli eritrei sono i più numerosi tra i migranti sbarcati quest'anno (581), seguiti appunto dai tunisini (350) e dai pakistani (258). Da sottolineare che il calo dei flussi complessivo era stato molto più marcato nel secondo semestre del 2017 (-51% a luglio, -81,6% ad agosto; -63% a settembre; -78% a ottobre; -58,5% a novembre; -73% a dicembre).




www.ilsole24ore.com/art/notizie/2018-01-31/allarme-interpol-50-foreign-fighters-dell-isis-arrivati-italia-barconi--122850.shtml?uuid=...
pliskiss
00giovedì 1 febbraio 2018 14:56
Diventeremo un Califfato ISIS [SM=x44452]

50?

Saranno anche un 500, l'Italia gli offre vitto e alloggio senza nessun disturbo

Attentati?

Ma chi cazzo glielo fa fare, hai una base che nessuno rompe i coglioni e mi devo andare a complicare la vita?

Il pericolo a mio parere può essere la settimana prima del 4 Marzo, una qualche cellula pagata potrebbe creare scompiglio come ai tempi in Spagna
riccardo60
00giovedì 1 febbraio 2018 16:11
Re:
pliskiss, 01/02/2018 14.56:

Diventeremo un Califfato ISIS [SM=x44452]



Il pericolo a mio parere può essere la settimana prima del 4 Marzo, una qualche cellula pagata potrebbe creare scompiglio come ai tempi in Spagna




Qualche casino possono crearlo anche senza bisogno di qualche cellula isis, semmai sarà un buon motivo per dar loro la colpa.

Ormai...qualunque cosa succeda la colpa è dell'ISIS, prima la colpa era sempre di Al Qaida, ora è L'ISIS, in futuro ci sarà qualcun'altro.
Etrusco
00venerdì 2 febbraio 2018 00:29
Re: Re:
riccardo60, 01/02/2018 16.11:




Qualche casino possono crearlo anche senza bisogno di qualche cellula isis, semmai sarà un buon motivo per dar loro la colpa.

Ormai...qualunque cosa succeda la colpa è dell'ISIS, prima la colpa era sempre di Al Qaida, ora è L'ISIS, in futuro ci sarà qualcun'altro.




Ancora non abbiamo potuto indagare per bene nemmeno per scoprire i reali responsabili delle stragi di Ustica, di Bologna, di Piazza Fontana...

Poi rimane sempre questa cattiva abitudine di scaricare la colpa su chi ci fa più comodo o su chi ci sta più antipatico, anche se ci sono soltanto tanti indizi, ma nessuna prova seria, nessun riscontro oggettivo. [SM=x44464]
Ujoe
00lunedì 5 febbraio 2018 17:08
Ma le cooperative legate a doppio filo al PD cosa hanno intenzione di fare? ancora pressioni sui loro referenti politici, cioè su Renzi e Boldrini, per lasciare che questo flusso di migranti continui a imperversare sull'Italia, pur sapendo che quelli che si accolgono in italia per gli accordi europei dovranno rimanere in Italia senza travasarsi sugli altri paesi UE più ricchi di noi e che potrebbero meglio di noi offrirgli un lavoro legale e sistemazioni più dignitose dei campi profughi italiani dove l'ultimo, dove erano ammassati oltre mille braccianti, sono rimasti bruciati in un rogo divampato mentre dormivano?

Cioè a una tendopoli di oltre 1000 persone il prefetto li lascia fare, li tollera per anni, ma se io organizzo una festa per un centinaio di persone mi viene a svangare i maroni che pretende almeno 4 vie di fuga, spazi liberi, assenza di pericoli, controlli, vigilanza e prevenzione? Ma qui stiamo tutti impazzendo? Oppure andrà scritto per legge che ai migranti o ai clandestini si va in deroga su tutte le leggi, cioè a loro è concesso tutto, agli italiani no. Ma questo è razzismo al contrario!
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